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Economia

Banca Generali, nel 2022 utile netto ricorrente ai massimi

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Il Cda di Banca Generali ha approvato i risultati preliminari consolidati al 31 dicembre 2022. L’esercizio 2022 si è chiuso con un utile netto consolidato di €213,0 milioni, contro i 323,1 milioni dell’esercizio precedente che aveva beneficiato degli effetti straordinari di mercati finanziari estremamente favorevoli. Nonostante lo scenario complesso, Banca Generali ha saputo migliorare la qualità delle proprie voci di business mostrando una crescente sostenibilità finanziaria. L’utile netto ricorrente è infatti salito del 25,2% a 221,1 milioni, rispetto ai 176,6 milioni del 2021. Tale valore segna un nuovo massimo storico nel percorso di sviluppo sostenibile della banca, superiore alle stime interne e agli obiettivi presentati nel piano triennale. Il margine di intermediazione si è attestato a 639,8 milioni, che si confrontano con i 779,3 milioni dell’esercizio precedente. Il risultato presenta da un lato un sensibile incremento del margine finanziario (168,3 milioni, +50,3%) e la tenuta delle commissioni nette ricorrenti (452,2 milioni, +1,2%), mentre dall’altro ha risentito della contrazione delle commissioni variabili dovuta alle condizioni negative dei mercati. Nello specifico, il margine finanziario ha tratto beneficio della crescita del margine di interesse a 145,0 milioni (+74,0%), sostenuto dall’aumento dei volumi e dei rendimenti del banking book e del portafoglio crediti in scia al rialzo dei tassi d’interesse nell’anno. I costi operativi totali hanno raggiunto i 256,5 milioni con un incremento del 5,9% che include 3,5 milioni di oneri straordinari. I costi operativi “core” sono stati pari a 232,9 milioni, di cui 6,1 milioni legati all’avvio di ‘BG Suisse’, e si confermano dunque in linea con le proiezioni di crescita del piano triennale. Gli indici di efficienza operativa si mantengono su livelli di eccellenza: i costi totali sulle masse sono state pari a 31 bps a fine anno, in leggero rialzo dovuto alla dinamica delle masse di riferimento per l’andamento dei mercati di riferimento, e il Cost/Income ratio, su basi rettificate per le componenti non ricorrenti, è migliorato ulteriormente al 40,8% dal 43,0% dell’esercizio precedente. Il Cda ha deliberato di presentare all’assemblea degli azionisti la proposta di distribuire dividendi per 192,8 milioni, pari a 1,65 euro per azione (al lordo delle ritenute di legge) per ognuna delle 116.851.637 azioni emesse e corrispondenti ad un pay-out totale del 90,5% dell’utile consolidato dell’esercizio 2022. Al 31 dicembre 2022, la Banca presenta un CET1 ratio del 15,6% (dal 15,7% del 30 settembre 2022) e un Total Capital ratio (TCR) del 16,7% (dal 16,8% del 30 settembre 2022), che tengono conto della proposta di distribuzione di un dividendo per azione di 1,65 euro. Tali coefficienti patrimoniali risultano superiori ai requisiti specifici fissati per il Gruppo dalla Banca d’Italia.
“Usciamo dall’anno peggiore della storia dei mercati ancora più forti, dimostrando nel confronto con l’industria un’eccellente tenuta delle masse che sottende grandi competenze gestionali e pregi della gamma d’offerta. In particolare, toccano nuovi livelli massimi i servizi di investimento, dalle gestioni patrimoniali alla consulenza evoluta, a conferma della qualità nelle soluzioni a maggiore valore aggiunto che rafforzano la nostra leadership nel private banking. Le voci del conto economico e dello stato patrimoniale fotografano, con la crescita a doppia cifra delle attività ricorrenti e la solidità dei coefficienti patrimoniali, l’eccellenza e la sostenibilità della banca che può contare sulla crescente diversificazione dei ricavi e sul valore degli attivi”. Così l’Ad e direttore generale di Banca Generali, Gian Maria Mossa, commentando i dati preliminari dell’esercizio 2022. “Nonostante le incognite economiche e geopolitiche e le pressioni dalle Borse nel 2022, dopo il primo anno siamo in linea, e per certe voci addirittura avanti, rispetto agli ambiziosi obiettivi del nostro piano triennale. L’attenzione e la determinazione che ci arriva dai banker e la fiducia dai clienti – conclude Mossa – ci fanno guardare con ottimismo ai prossimi mesi in cui siamo convinti di continuare a crescere a ritmi superiori a quelli del nostro settore di riferimento”. (ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Banca Generali-

Economia

“Blue Economy”, presentato al Senato il nuovo magazine de Il Secolo XIX

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ROMA (ITALPRESS) – Una nuova sfida editoriale dedicata all’economia del mare e alle filiere che la compongono: è stato presentato oggi in Senato “Blue Economy Magazine” de “Il Secolo XIX”. Per l’ad di Blue Media, Simone Gardella, “il nostro Paese è senza dubbio tra i protagonisti europei nell’ambito della Blue Economy, ma il suo ruolo può e deve crescere ulteriormente” e “siamo consapevoli che la comunicazione possa svolgere al riguardo un ruolo essenziale: di Blue Economy infatti si parla ancora troppo poco, in maniera frammentata, senza una logica di sistema. Il nostro Paese ha pertanto bisogno di una voce autorevole che rappresenti le distanze e le problematiche dell’economia del mare a tutti i livelli, locale, nazionale, internazionale. Una voce indipendente e pluralista come quella del Secolo XIX: il nostro – ma da ora anche il vostro – giornale”.

Il direttore Michele Brambilla ha sottolineato che “i giornali generalisti parlano pochissimo di mare e di blue economy, anche nelle pagine dell’economia”. Da qui è nata l’idea dell’inserto, che sarà in edicola il lunedì. “Le pagine diventeranno 12 molto presto, faremo anche un giornale digitale, in italiano e in inglese, oltre a 18 eventi all’anno nei 18 porti italiani principali: a partire da maggio, il primo appuntamento è il 26 maggio a La Spezia, poi il 23 giugno ad Ancona, il 7 luglio a Palermo e a fine settembre a Napoli. Poi ci saranno i grandi eventi, come la Shipping Week a Genova”.

Anche il caporedattore Francesco Ferrari ha ricordato che “il mare è una parte importante dell’industria di questo Paese e dell’economia” e, per raccontarlo, “implementeremo una presenza diretta sul territorio. Siamo un giornale genovese, storicamente abbiamo dei collaboratori nelle varie località” e “avremo ancora di più la presenza di corrispondenti da tutti i porti italiani, dai principali porti europei e da Bruxelles”.

Nel suo messaggio di saluto, il presidente del Senato, Ignazio La Russa, ha ricordato che il settore dell’economia del mare è “particolarmente strategico per il nostro Paese” e “rappresenta una leva fondamentale per lo sviluppo sostenibile e la crescita delle imprese. Per tante ragioni oggi il Mediterraneo torna a essere centrale e sarebbe assurdo che in questo quadro l’Italia avesse un ruolo subalterno”.

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– foto xi2/Italpress –

(ITALPRESS).

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Economia

Arera, a marzo prezzo del gas -9.9% nel servizio di maggior tutela

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MILANO (ITALPRESS) – Per il mese di marzo 2025, il prezzo di riferimento del gas per il nuovo cliente tipo è pari a 117,46 centesimi di euro per metro cubo (-9,9% su febbraio). Lo rende noto Arera. Il prezzo è così suddiviso: 48,41 centesimi di euro (pari al 41,22% del totale della bolletta) per l’approvvigionamento del gas naturale e per le attività connesse; 6,15 centesimi di euro (5,23% del totale della bolletta) per la vendita al dettaglio; 26,80 centesimi di euro (22,82% del totale della bolletta) per i servizi di distribuzione, misura, trasporto, perequazione della distribuzione, qualità; 2,94 centesimi di euro (2,5% del totale della bolletta) per gli oneri generali di sistema; 33,15 centesimi di euro (28,23% del totale della bolletta) per le imposte.

La componente del prezzo del gas a copertura dei costi di approvvigionamento, applicata ai clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, viene aggiornata da Arera come media mensile del prezzo sul mercato all’ingrosso italiano (il PSV day ahead) e pubblicata entro i primi 2 giorni lavorativi del mese successivo a quello di riferimento. Per il mese di marzo, che ha visto le quotazioni all’ingrosso in deciso calo rispetto a quelle registrate a febbraio, il prezzo della sola materia prima gas (CMEM,m), per i clienti nel servizio di tutela della vulnerabilità, è pari a 42,52 euro/MWh.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

Arera approva le regole per il bonus bollette, ecco chi può usufruirne

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MILANO (ITALPRESS) – L’Autorità ha approvato il provvedimento che stabilisce il metodo di erogazione nelle bollette dell’elettricità del contributo straordinario di 200 euro per le famiglie con ISEE fino a 25 mila euro.

Si ricorda che il contributo straordinario previsto dal ‘dl Bollette’ (decretolegge n.19/2025) da ieri è già attivo per i percettori del bonus sociale elettrico con un ISEE fino 9.530 euro e fino a 20 mila per le famiglie numerose. Il provvedimento di ARERA prevede che l’INPS – a decorrere dal mese di aprile 2025 e fino a gennaio 2026 – trasmetta al Sistema Informativo Integrato (SII, gestito da Acquirente Unico) una comunicazione contenente l’elenco dei nuclei familiari con attestazione ISEE 2025 compresa tra 9.530 e 25.000 euro.

A decorrere da giugno 2025 il gestore del SII, sulla base indicazioni ricevute da INPS, individuerà gli intestatari delle forniture elettriche che avranno diritto al contributo di 200 euro e notificherà l’informazione agli operatori, i quali dovranno erogare lo sconto nell’arco di tre mesi, dandone la dovuta evidenza in bolletta.

Al fine di informare i clienti sull’importo del contributo e sui requisiti necessari per ottenerlo, la delibera di ARERA indica agli operatori di darne evidenza sulla home page del proprio sito internet e nella bolletta di tutti i clienti, ricordando la necessità di presentare la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica) all’INPS per richiedere l’attestazione.

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I dati personali dei clienti, strettamente necessari all’erogazione del contributo, saranno trattati secondo le indicazioni fornite dal Garante per la protezione dei dati personali, così come già avviene dal 2021 per l’ordinaria erogazione automatica dei bonus sociali ARERA.

La delibera ricorda, infine, che per tutti gli aspetti di gestione del contributo straordinario, le modalità di erogazione nei casi di discontinuità della fornitura e gli aspetti di rendicontazione di quanto erogato valgono le disposizioni già applicate per l’erogazione automatica dei bonus sociali di ARERA (delibera 63/2021/R/com).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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