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Economia

Banca Ifis, nel 2022 miglior utile netto di sempre

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Il Cda di Banca Ifis ha approvato i risultati preliminari relativi all’esercizio 2022. Il margine di intermediazione, in crescita del 13,4% a 680,5 milioni rispetto ai 599,9 milioni del 2021, beneficia di maggiori ricavi nel Settore Commercial & Corporate Banking, pari a 318,4 milioni (+12,7% rispetto al 2021), nel Settore Npl, pari a 284,3 milioni (+10,4% rispetto al 2021) e nel Settore Governance & Servizi e Non Core, pari a 77,8 milioni (+30,3% rispetto al 2021). I costi operativi, pari a 390,4 milioni (+7% rispetto a 364,8 milioni del 2021), aumentano per le maggiori spese del personale (150,8 milioni rispetto a 141,8 milioni del 2021), principalmente per la crescita della remunerazione variabile e per il contributo, in termini di risorse, collegato all’acquisizione ex Aigis Banca, e le altre spese amministrative (242,4 milioni rispetto a 231,8 milioni del 2021) per maggiori costi legati al recupero dei portafogli Npl e ad alcuni progetti strategici del Gruppo. L’utile netto di pertinenza del Gruppo è pari a 141,1 milioni, in crescita del 40,3% rispetto ai 100,6 milioni del 2021 e rappresenta il record storico per la banca. Il costo del credito è pari a 77,5 milioni, sostanzialmente stabile rispetto al 2021. Il dato del 2022 include 21,7 milioni di rettifiche sul portafoglio Npl a fronte del cambiamento normativo relativo all’innalzamento della soglia minima per il pignoramento delle pensioni. La posizione di liquidità, al 31 dicembre 2022, è pari a oltre 600 milioni di riserve e attivi liberi finanziabili in BCE (LCR superiore a 500%). Il CET1 pari a 15,01% (15,44% al 31 dicembre 2021) e TCR pari a 18,82% (19,63% al 31 dicembre 2021), calcolati includendo l’utile del 2022 e al netto del dividendo. “Nel 2022 Banca Ifis ha registrato una forte crescita di tutti i principali indicatori economico-finanziari e industriali. Con un utile netto 2022 che si è attestato a 141,1 milioni, in crescita del 40% rispetto al 2021, la banca ha superato, in anticipo di un anno, l’obiettivo di utile 2023 previsto nel Piano Industriale, pari a 137 milioni. Si tratta di una performance che rappresenta il massimo storico per la nostra Banca3 guidata principalmente dall’andamento favorevole dei ricavi4. Questi risultati sono stati raggiunti nonostante un contesto macroeconomico caratterizzato da numerose incertezze rispetto allo scenario previsto dal Piano Industriale 2022-2024: la guerra in Ucraina con la conseguente instabilità geopolitica, la crescita del Pil inferiore alle attese, la crescita dell’inflazione e i cambiamenti normativi che hanno inciso sul business Npl e sul business di acquisto di crediti nei confronti della pubblica amministrazione, oltre alla modifica dei parametri del TLTRO attuati dalla Bce a novembre 2022”. Così Frederik Geertman, Ad di Banca Ifis. “I risultati positivi ottenuti nel 2022 – aggiunge – ci hanno spinto a rivedere a rialzo del 10% l’obiettivo di utile 2023, a 150 milioni rispetto ai 137 milioni stimati nel Piano Industriale 2022-2024. Un obiettivo che si basa sull’ipotesi di una modesta crescita del Pil, con un progressivo calo dell’inflazione e una evoluzione del costo del funding in linea con il consenso di mercato. Sostenuti dai risultati positivi ottenuti nel precedente esercizio e dalla solidità del nostro modello di business, continueremo a lavorare con determinazione alla realizzazione del nostro Piano Industriale”, conclude Geertman.
“Questo risultato premia un percorso in cui abbiamo continuato a investire sulle nostre persone; un lavoro di team, che unito ai nuovi processi di governance e alla sostenibilità, ci ha permesso di creare profitto, generando anche un impatto positivo per i territori e le comunità in cui operiamo”, commenta Ernesto Furstenberg Fassio, presidente di Banca Ifis.
(ITALPRESS).
-foto ufficio stampa Banca Ifis-

Economia

Al via dal 9 giugno la Summer Experience del Gruppo Fs

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ROMA (ITALPRESS) – Con nuovi collegamenti per le mete turistiche estive, città d’arte e borghi prende il via il 9 giugno la Summer Experience 2024 del Polo Passeggeri del Gruppo FS, composto da Trenitalia (società capofila), Busitalia, Ferrovie del Sud Est e Fs Treni Turistici Italiani. Le novità della stagione estiva sono state presentate da Luigi Corradi, amministratore delegato e direttore generale di Trenitalia: “Abbiamo archiviato un anno straordinario che lascia in dote una sensibile crescita della soddisfazione espressa dai clienti in termini di qualità e affidabilità del servizio. Le molteplici iniziative intraprese in questi tre anni hanno, infatti, consentito di migliorare i risultati di customer satisfaction e tutta la nostra offerta è permeata dalla sostenibilità, che si traduce in investimenti per una flotta più giovane, in servizi intermodali che consentono di lasciare a casa l’auto e in innovazioni tecnologiche che garantiranno un’esperienza di viaggio ancora più completa e di qualità. Guardiamo all’estate con entusiasmo. Le previsioni per il 2024 indicano una crescita ulteriore, sostenuta dalla domanda interna per tutte le divisioni di business e le società del Polo, in particolare per il segmento turismo; con una spinta importante che arriva anche dai collegamenti internazionali”.
Previsti più servizi intermodali e digitali a beneficio dei viaggiatori, per muoversi in maniera sempre più confortevole e sostenibile, anche grazie a nuove soluzioni combinate con treno, bus, nave o aereo. “Il treno è protagonista della vita delle persone, non solo come mezzo di trasporto, ma anche come luogo e spazio nel quale è possibile consolidare e diffondere una cultura comune a favore della salute, dell’inclusione e della sostenibilità” ha commentato Stefano Cuzzilla, presidente di Trenitalia. “La Summer Experience di Trenitalia che presentiamo oggi, ci consente di offrire un modello di eccellenza unico, grazie a migliaia di treni e bus che ogni giorno muovono milioni di persone”, ha aggiunto. Sono oltre 700 le destinazioni estive che possono essere raggiunte ogni giorno. Nel dettaglio, l’offerta estiva prevede quotidianamente più di 270 Frecce, per oltre 130.000 posti offerti. Intercity e Intercity Notte viaggeranno verso più di 230 città (70 le mete estive). I 6.000 treni al giorno del Regionale raggiungeranno in modo capillare oltre 1.700 destinazioni, di cui 500 a vocazione turistica.
La rinnovata offerta estiva di Fs Treni Turistici Italiani si arricchirà con l’Espresso Versilia e l’Espresso Riviera. Confermato l’Espresso Cadore che viaggerà tra Roma e Cortina. L’offerta del Polo Passeggeri è completata dagli oltre 9.700 collegamenti quotidiani di Busitalia in Veneto, Umbria e Campania e dalle circa 1.000 corse in treno e bus di Ferrovie del Sud Est in Puglia. Cresce l’offerta intermodale, con collegamenti verso 19 porti e 23 aeroporti, ai quali si aggiungono 12 rotte FRECCIALink, in connessione con le Frecce e 159 link per mete turistiche in connessione con i treni del Regionale.
Nei primi 4 mesi dell’anno a bordo dei mezzi del Polo Passeggeri del Gruppo Fs hanno viaggiato 268 milioni di persone (+5% rispetto al 2023), di cui 191 milioni in Italia. Nello stesso periodo, Trenitalia ha trasportato 150 milioni di viaggiatori che, spostandosi in treno, hanno generato un risparmio di 700 milioni di costi ambientali e sociali ed evitato l’emissione nell’aria di 900.000 tonnellate di CO2 rispetto all’utilizzo dell’auto. Nei prossimi anni circoleranno treni sempre più giovani, moderni e tecnologicamente avanzati. Frecciarossa ha un piano di investimenti di oltre 1 miliardo per l’acquisto di 46 nuovi treni ad alta velocità che inizieranno a circolare entro la fine del 2025. Per il trasporto regionale sono entrati in servizio, negli ultimi 5 anni, 459 nuovi treni Rock, Pop e Blues e oltre 300 mezzi di nuova generazione arriveranno entro il 2027 (investimento complessivo di 6,8 miliardi). Novità anche per Intercity: circolano in Calabria, Basilicata e Puglia i nuovi treni ibridi acquistati con fondi PNRR. Un investimento da 60 milioni che si inserisce in un piano più ampio per il Sud, sempre finanziato con fondi PNRR, che include altri 140 milioni per 70 carrozze notte che viaggeranno da e per la Sicilia. Busitalia prevede l’acquisto di 795 autobus elettrici, ibridi e diesel Euro 6 alimentati HVO, per un valore di oltre 313 milioni. Per Fse, inoltre, il finanziamento proveniente dal Fondo per lo Sviluppo e la Coesione di oltre 10 milioni consentirà di acquistare 38 nuovi autobus hybrid, di cui 7 in consegna in estate.
Lo sviluppo delle iniziative in ambito digitale ha contribuito all’incremento del numero di passeggeri che acquista online: il 47% dei biglietti è venduto su sito e App.
(ITALPRESS).
– Foto: ufficio stampa Trenitalia –

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Economia

Rapporto Cida-Censis, il 50% del ceto medio teme il declassamento

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ROMA (ITALPRESS) – Il 60,5% degli italiani sente di appartenere al ceto medio che, prima ancora che una questione reddituale, è una condizione di identità e status sociale percepito; il 48,8% vive il timore di una regressione nella scala sociale e il 74,4% ha la convinzione di un concreto blocco della mobilità verso l’alto: sono i dati che emergono dal Rapporto CIDA-Censis “Il valore del ceto medio per l’economia e la società” commissionato dalla Confederazione Italiana dei Dirigenti e delle Alte Professionalità e presentato oggi in un convegno alla Camera.
Secondo lo studio, il 66,6% degli italiani (il 65,7% del ceto medio) è convinto che le generazioni passate vivevano meglio e il 76,1% degli italiani (75,1% del ceto medio) ritiene che le generazioni future staranno peggio di quelle attuali. “A me preoccupa soprattutto questa assenza di speranza nel futuro”, ha sottolineato il presidente di CIDA, Stefano Cuzzilla. “Se le aspettative calano, se non si crede più di poter migliorare la propria condizione, se si ritiene che le generazioni future staranno peggio di quelle attuali, sarà il Paese intero a pagare un prezzo altissimo. E’ nostra responsabilità, come manager e come società civile, rispondere a questo cambiamento e intercettarne i bisogni prima che sia troppo tardi. Significa investire per avere un sistema costruito sulla triade più alto benessere economico – più alti consumi – aspettative crescenti. Mentre oggi siamo in questa situazione: meno benessere economico – consumi ridotti – aspettative pessimistiche. Solo valorizzando l’impegno nel lavoro, il talento, le conoscenze e le competenze, è possibile riattivare i meccanismi di crescita”, ha spiegato.
Secondo lo studio per il 57,9% degli italiani impegno e capacità non sono adeguatamente premiati (54,9% del ceto medio). Inoltre, l’81% pensa sia giusto che chi lavora di più guadagni di più (80% del ceto medio), e il 73,7% ritiene legittimo e giusto che una persona talentuosa e capace possa diventare ricca (75% del ceto medio). Di fronte alle complessità del contemporaneo, a processi epocali di transizione relativi alle nuove tecnologie o alla sostenibilità, l’87,1% degli italiani è convinto che solo un innesto massiccio e capillare di culture e pratiche manageriali potrà consentire quell’upgrading di funzionalità che oggi è richiesto al sistema Paese. Per l’82,7% il bravo manager nelle aziende e negli enti è colui che sa trascinare e motivare gli altri. Per l’84,4% degli italiani una più alta efficienza di imprese e Pubblica Amministrazione richiede dirigenti fortemente orientati a premiare i più meritevoli ad ogni livello. L’85,8% delle famiglie è convinto che, se una scuola è ben gestita sul piano organizzativo, è più facile che garantisca anche buone performance didattiche e il 62,2% crede che avere manager come dirigenti nel servizio sanitario è un fattore di garanzia per i pazienti. Per questo la Cida avanza una serie di proposte, a partire da una revisione urgente delle aliquote Irpef che vada nella direzione della riduzione della pressione fiscale per le fasce di reddito medio-alte, passando gradualmente da tre a due aliquote; un incentivo al merito, attraverso forme di decontribuzione e di defiscalizzazione collegate a premi di produzione che siano applicate alla generalità dei lavoratori; la lotta all’evasione, attraverso misure rivolte alla crescita e all’uso dei pagamenti elettronici; incentivi fiscali a favore delle figure manageriali che investono in start-up o in partecipazioni nel capitale sociale delle piccole e medie imprese; la tutela delle pensioni e il rafforzamento della previdenza complementare e degli investimenti, un miglioramento dell’accesso e della qualità delle cure sanitarie e infine misure per favorire l’occupazione dei giovani, attraverso un dialogo costruttivo e costante tra il mondo del lavoro e quello della scuola.(ITALPRESS).

Foto: xi2

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Economia

Piazza affari apre in calo dell’0,8%, pesa stacco cedole

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MILANO (ITALPRESS) – Apre in calo Piazza Affari, che perde l’0,8%. Sull’andamento così negativo del listino pesa lo stacco delle cedole di numerose società.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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