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Cronaca

Alla Bit “Vento d’Italia”, social e-commerce che attira turisti cinesi

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MILANO (ITALPRESS) – Una progettualità digitale innovativa capace di generare un impatto positivo e durevole sul territorio e di accrescere il potere attrattivo del bel Paese: è questo il progetto Vento d’Italia, la piattaforma digitale lanciata dalla società Italian Lifestyle con l’obiettivo di far arrivare ai consumatori cinesi ad alta capacità di spesa i prodotti locali italiani e farli divenire “ambasciatori” del territorio e promuovere così l’Italia anche come destinazione per il prossimo viaggio dei cittadini del paese asiatico.
Vento d’Italia nasce originariamente per promuovere i territori italiani e oggi diventa il primo “social-e-commerce” al servizio di quelle aziende che hanno un prodotto di qualità e rappresentativo del territorio, adatto ad essere esportato in Cina. Due i principali obiettivi: permettere la vendita diretta sul mercato cinese alle imprese locali e attirare dalla Cina un turismo di qualità.
“A testimoniare l’elevata efficacia del modello di business individuato da Vento d’Italia – si legge in una nota -, c’è la partnership con il Comune di Siena che, con il riconoscimento della Regione Toscana, ha individuato 20 aziende del territorio che oggi stanno vendendo i propri prodotti in Cina. I beni sono stoccati in Italia e stanno arrivando ai consumatori finali in Cina grazie ad un sistema logistico cross-border integrato garantito da Vento d’Italia”.
“In un periodo in cui i turisti cinesi non potevano venire in Italia a causa della crisi sanitaria, abbiamo pensato ad un modo per arrivare noi da loro con i prodotti e la cultura del nostro territorio – ha detto Stefania Fattorini, assessore al Commercio, Turismo e attività produttive di Siena – aprendo un canale preferenziale affinchè in un prossimo futuro possano privilegiare i nostri territorio piuttosto che quelli dei competitori europei”.
La collaborazione con il Comune di Siena “è quindi oggi protagonista di una best practice che ora diviene replicabile anche per quei Comuni e territori italiani che vogliono contribuire fattivamente alla diffusione dei loro prodotti in Cina e a sostenere gli operatori economici coniugando export di prodotti di qualità e attrazione di flussi turistici”, prosegue la nota.
Comunicare la qualità e creare il desiderio in questi consumatori e turisti è alla base della partnership pubblico-privata del progetto Vento d’Italia, in cui la parte pubblica abilita alla promozione del territorio e quella privata gestisce le operazioni di commercializzazione.
“Abbiamo intrapreso delle partnership con numerose città italiane per favorire la promozione dei territori e del Made in Italy locale – ha dichiarato la Ceo Elisa Morsicani – e ora con Siena la nostra piattaforma sperimenta per la prima volta la vendita diretta di prodotti tipici di un territorio italiano sul mercato cinese. A metà dicembre abbiamo stoccato in magazzino i primi 1000 pezzi, tutti di produttori della bassa Toscana. Pre-pandemia la piattaforma ha raggiunto 1 milione di interazioni e ora siamo vicini al sold-out dei prodotti pilota. Un risultato oltre le aspettative che ci proietta nella dimensione nazionale per far entrare altri territori che puntano a promuoversi su questa nicchia di mercato attraverso la commercializzazione dei propri prodotti”.
Parola chiave di Vento d’Italia è “social e-commerce”: non il semplice shop online, ma una rete di influencer cinesi gestiti da Vento d’Italia, creatori di una esperienza digitale che intreccia territorio, produttore e prodotto, ed è capace di generare negli utenti cinesi alto-spendenti, che ricercano sempre più qualità e unicità, quel desiderio di scoperta che si trasforma sia in acquisto di prodotti tipici italiani che in flussi turistici sul territorio.
“Non basta inserire i prodotti nei marketplace più utilizzati in Cina, come Alibaba per esempio – ha continuato Morsicani -. Per conquistare il target cinese più abbiente, quello in grado di generare ricadute concrete sul territorio, bisogna creare contenuti direttamente nei social cinesi. Quello che interessa a questo segmento del mercato cinese è la qualità, avere un prodotto di valore che distingue chi ne fa uso. Se proponi una nuova esperienza, cool e di qualità, presentata attraverso contenuti emozionanti, i risultati non tarderanno ad arrivare”.

– foto ufficio stampa Vento d’Italia –

(ITALPRESS).

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Bella (Confcommercio) “Sostenere le imprese giovanili per spingere la crescita”

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ROMA (ITALPRESS) – Dal 2011 al 2024 l’Italia ha perso 193.000 imprese giovanili, guidate da under 35. E’ quanto emerge da una ricerca dell’Ufficio Studi di Confcommercio. “Se non c’è nuova imprenditoria, la crescita ristagna”, afferma il direttore Mariano Bella, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Qualcuno potrebbe obiettare che il dato dipende dalla demografia, ma è vero solo in parte. In realtà, al netto dei fenomeni demografici e della riduzione del tasso di imprenditoria in generale, noi stiamo costringendo i giovani, quei pochi che sono rimasti in Italia, ad andare a fare impresa all’estero. Per migliorare la situazione intanto bisogna smetterla di pensare soltanto alle fasce adulte della popolazione – sottolinea Bella -. Mi sembra paradossale che noi oggi stiamo discutendo di non legare la crescita dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, questo implica un trasferimento di risorse dai giovani agli anziani. L’altra cosa che bisogna fare è ridurre la burocrazia. Una riduzione del carico burocratico sulle imprese ha effetti benefici sull’intero sistema economico, ma in particolare sulle piccole imprese e sulle startup”.
Fondamentale è anche il ruolo del credito. “Le imprese giovanili, le startup ovviamente sono più rischiose, però sono quelle più produttive – sottolinea il presidente dell’Ufficio Studi di Confcommercio -. Sono un veicolo di innovazione e di tecnologia. Se facciamo cadere tutto il costo del rischio sull’imprenditore, avremo meno imprese produttive. Bisogna utilizzare dei fondi specifici per le startup, per ripartire il rischio in maniera tale che il costo per del finanziamento per l’imprenditore giovane non sia esorbitante”.
Il giudizio di Bella sulla legge di bilancio 2026 all’esame del Parlamento è complessivamente positivo: “Mi piace perchè è una manovra equilibrata e “leggera”, in tutto 18 miliardi di movimentazione. In totale lo sbilancio tra maggiori spese e minori entrate è lo 0,04% del PIL. Quindi conti pubblici in ordine, si fa un pò di alleggerimento in termini di costo del lavoro, si dà qualcosa a oltre 10 milioni di persone che guadagnano tra 28.000 e 200.000 euro. Questo potrebbe anche innescare un pò di fiducia. La cosa brutta che vediamo è che nelle coperture ci sono 6 miliardi che non sono ben specificati”.
Per il presidente dell’Ufficio Studi di Confcommercio è “necessario un impulso alla fiducia di famiglie e imprese, in maniera da ripristinare l’agibilità del circuito che trasforma maggiori redditi, maggiore ricchezza, in consumi. Oggi al PIL mancano i consumi. Se il reddito e la ricchezza non si trasformano in consumi rimaniamo con una domanda stagnante e con un Pil fermo”.
Per il rilancio della fiducia può essere utile far crescere quello che Mariano Bella definisce Sense of Italy, un concetto che “tenta di valorizzare il metabrand Italia, superando la contrapposizione tra manifattura e servizi. Cerchiamo di risolvere i problemi valorizzando le reciproche e preziose interazioni tra due grandi settori”, ricordando che “il terziario di mercato negli ultimi 30 anni ha fatto 3,7 milioni di occupati in più”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Truffa nel fotovoltaico da 80 milioni. Sequestrato il sito web societario

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BOLOGNA (ITALPRESS) – La Polizia di Stato e la Guardia di Finanza hanno eseguito numerose perquisizioni domiciliari in tutta Italia ed effettuato il sequestro preventivo d’urgenza del portale www.voltaiko.com, con contestuale blocco di 95 conti correnti riconducibili all’omonimo gruppo societario. Si tratta del risultato di una complessa indagine condotta dal Nucleo Operativo Metropolitano della Guardia di Finanza di Bologna e dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica per l’Emilia-Romagna, sotto la direzione del Pubblico Ministero Marco Imperato della Procura della Repubblica di Bologna. Un’azione corale che ha visto impegnate in prima linea anche le Sezioni Operative Sicurezza Cibernetica delle varie Regioni e gli altri reparti territoriali della Fiamme Gialle nelle province di Bologna, Rimini, Modena, Milano, Varese, Frosinone, Teramo, Pescara, Ragusa e Arezzo. L’operazione ha permesso di ricostruire il modus operandi di un gruppo con struttura piramidale tipica del network marketing multi level dedito alla consumazione di un numero indeterminato di truffe, perpetrate in danno anche di persone in stato di minorata difesa, tipicamente attinenti allo Schema Ponzi. La proposta green di investimenti nel settore delle energie rinnovabili non prevedeva l’installazione di impianti fisici presso le proprie abitazioni, bensì il noleggio di pannelli fotovoltaici collocati in Paesi ad alta produttività energetica, in realtà inesistenti, con allettanti rendimenti mensili o trimestrali in “energy point”. Le somme investite erano tuttavia vincolate per tre anni, consentendo così di allargare enormemente la leva finanziaria. Si stima che siano circa 6.000 le persone offese sul territorio nazionale che venivano persuase dai numerosi procacciatori ad investire sul portale, generando un volume di investimenti stimato in circa 80 milioni di euro.

foto: ufficio stampa Guardia di Finanza

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Nessun gol nel posticipo, finisce 0-0 Pisa-Lazio

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PISA (ITALPRESS) – Lazio bloccata sullo 0-0 dal Pisa nel posticipo della nona giornata di Serie A. All’Arena Garibaldi la formazione di Maurizio Sarri sbatte su una versione solida, ma al tempo stesso intraprendente dei toscani, che strappano un punto pesante in ottica corsa salvezza, anche se devono ancora rinviare la gioia del primo successo dopo il ritorno in A. Terzo pareggio consecutivo per i nerazzurri di Gilardino (dopo il 2-2 con il Milan e lo 0-0 con il Verona) che salgono in 17^ piazza con 5 punti. Quinto risultato utile in fila per la Lazio, che non riesce a bissare il successo casalingo con la Juventus e si assesta in 11^ posizione con 12 punti, ma a sole tre lunghezze dal sesto posto del Bologna. I biancocelesti torneranno in campo il 3 novembre in casa contro il Cagliari, mentre il Pisa volerà a Torino domenica 2 novembre per affrontare i granata di Baroni.
Buon avvio dei nerazzurri che, spinti dal pubblico di casa, tengono alto il baricentro e al 7′ si rendono pericolosi con Tramoni che, sfruttando un disimpegno superficiale di Provedel, mastica di destro dal limite dell’area. Tante imprecisioni nel palleggio della Lazio, che inizia a trovare ritmo nella seconda metà di frazione.
Tra il 31′ e il 35′ la formazione di Sarri va vicina due volte al vantaggio, prima con un sinistro a giro di Isaksen respinto da Semper e poi con una rasoiata di Basic finita sul palo dopo un grande riflesso del portiere croato del Pisa, che riesce a mantenere lo 0-0 fino all’intervallo.
Nel secondo tempo la Lazio scende di giri e inizia a uscire fuori la squadra di Gilardino, che limita con facilità il fraseggio biancoceleste e alza progressivamente la spinta in fase offensiva. Al 73′ Moreo stacca su corner di Leris e trova la risposta di un reattivo Provedel. Pochi minuti più tardi (77′) Tourè fa la barba al palo incornando su cross di Angori. Meno decisa rispetto alla prima frazione l’undici di Sarri, che non riesce a creare alcun pericolo dalle parti di Semper. All’Arena Garibaldi nessun gol, finisce 0-0.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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