Cronaca
Intesa Sanpaolo, con il Laboratorio Esg 1 mld alle Pmi di Milano e Monza
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2 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Un plafond di 1 miliardo di euro per la crescita sostenibile. Intesa Sanpaolo, Camera di commercio Milano Monza Brianza Lodi con Innexta, Fondazione Cariplo e Cariplo Factory rafforzano la propria collaborazione siglando un accordo, rivolto alle imprese delle province di Milano, di Monza e della Brianza, presentando oggi il “Laboratorio ESG – Environmental Social Governance”, l’iniziativa dell’Istituto guidato da Carlo Messina prevista per tutto il territorio nazionale e dedicata alle PMI che ambiscono a migliorare il proprio profilo di sostenibilità avviando la transizione verso obiettivi ESG e investimenti in progetti di economia sostenibile e circolare. Si tratta di un intervento che per Intesa Sanpaolo rientra nel piano più ampio per dare supporto agli investimenti legati al PNRR.
In questo contesto Intesa Sanpaolo annuncia un plafond destinato alle PMI del territorio pari a 1 miliardo di euro, finalizzato a stimolare gli investimenti in economia circolare e sostenibilità delle aziende del territorio della Direzione Regionale Milano, Monza e Brianza di Intesa Sanpaolo, guidata da Pierluigi Monceri. Il plafond si inserisce nell’ambito di Motore Italia, il programma strategico di Intesa Sanpaolo per favorire investimenti nella transizione energetica, sostenibile e digitale delle imprese riservando al tessuto produttivo dell’intera regione 13 miliardi di euro. L’evento di Milano, che si è svolto presso Cariplo Factory, ha illustrato e approfondito le opportunità e le tematiche legate agli obiettivi ESG, le aree di intervento strutturale e finanziario per consolidare il posizionamento competitivo delle PMI con ritorni stabili nel tempo, creando valore condiviso con tutti gli stakeholder e correlando le decisioni di natura economica e finanziaria ai loro impatti ambientali, sociali e di corretta governance.
Ad aprire l’incontro Marco Noseda, Chief Impact and Strategy Officer Cariplo Factory, cui è seguita la presentazione dello studio “Verso una transizione sostenibile: scenari e opportunità per le imprese di Milano e Monza e Brianza” di Enrica Spiga della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo e l’intervento del Direttore Regionale Milano, Monza e Brianza Intesa Sanpaolo Pierluigi Monceri per illustrare gli obiettivi del Laboratorio ESG come iniziativa concreta per accompagnare le imprese verso modelli di business sostenibili. A seguire gli interventi di Sergio Rossi, Vice Segretario Generale Camera di Commercio Milano Monza Brianza Lodi, Danilo Maiocchi, Direttore Generale Innexta scrl, Diana Pozzoli, Vice Direttore Area Scientifica e Tecnologica Fondazione Cariplo e per Intesa Sanpaolo Innovation Center Massimiano Tellini responsabile circular economy e Daniele Accardi, responsabile Circular Economy Lab.
A conferma di un quadro economico e sociale nel quale l’attenzione all’ambiente, la transizione verso un’economia digitalizzata e green diventano determinanti per il sistema manifatturiero, il Laboratorio ESG, grazie all’accordo tra Intesa Sanpaolo, Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi, Innexta, Fondazione Cariplo e Cariplo Factory si pone come acceleratore per la crescita sostenibile delle PMI dei territori di Milano, di Monza e della Brianza e per la creazione di valore collettivo sociale e ambientale nella logica del più esteso coinvolgimento di imprese e di operatori volto alla realizzazione del PNRR. L’obiettivo è favorire e affiancare investimenti improcrastinabili e opportunità di crescita irrinunciabili nell’attuale fase di rilancio dell’economia italiana, combinando esigenze delle PMI con le competenze dei migliori stakeholders.
L’iniziativa è nata in collaborazione con Intesa Sanpaolo Innovation Center, società del Gruppo guidata da Maurizio Montagnese che esplora scenari e tendenze future, sviluppa progetti di ricerca applicata, supporta startup ad alto potenziale e accelera la trasformazione delle imprese secondo i criteri dell’open innovation e dell’economia circolare. La partnership tra Intesa Sanpaolo Innovation Center e Cariplo Factory, polo milanese dedicato all’open innovation e alla valorizzazione dei nuovi talenti di Fondazione Cariplo, ha portato al lancio nel 2019 del primo Circular Economy Lab in Italia, con l’obiettivo di accompagnare la transizione delle imprese italiane verso il nuovo modello economico-produttivo circolare, generando nuove opportunità di business e creando valore e crescita con iniziative di open innovation.
La Camera di commercio di Milano Monza Brianza e Lodi favorisce la consapevolezza in tema di sostenibilità ambientale quale fattore di sviluppo e di competitività con l’obiettivo di accompagnare le piccole e medie imprese verso la doppia transizione digitale ed ecologica, attraverso diversi strumenti
finalizzati a incrementare le competenze delle imprese e il sostegno agli investimenti tecnologici e green delle imprese tramite voucher, con l’obiettivo di promuovere la sperimentazione, prototipazione e messa sul mercato di soluzioni, prodotti e servizi innovativi e sostenibili.
Il Laboratorio ESG avrà sede presso Cariplo Factory e presso la Direzione Regionale Milano, Monza e Brianza di Intesa Sanpaolo e offrirà consulenza, informazione, assessment e identificazione delle azioni per supportare l’intero percorso che le PMI del territorio devono intraprendere grazie a partner di eccellenza, in particolare: Circularity, la prima piattaforma di simbiosi industriale dedicata all’Economia Circolare in Italia che può supportare le imprese ad integrare i principi di Sostenibilità e di Economia Circolare all’interno del proprio business; Nativa, la Regenerative Design Company che, da oltre 10 anni, supporta centinaia di aziende in una radicale evoluzione del proprio business, accelerandone la transizione verso modelli economici
rigenerativi; Circular Economy Lab, nasce dalla partnership tra Innovation Center di Intesa Sanpaolo e Cariplo Factory per contribuire all’evoluzione del sistema economico italiano e diffondere nuovi modelli di creazione del valore nell’interesse collettivo, accelerando la transizione verso modelli di economia
circolare.
In considerazione della rilevanza dei temi della sostenibilità ambientale e sociale per accrescere il valore della competitività delle PMI, Intesa Sanpaolo oltre ad aver attivato con il piano d’impresa 2022-2025 un plafond di 8 miliardi di euro destinato a investimenti in Circular Economy, ha lanciato nel 2020 un plafond da 2 miliardi di euro per gli S-Loans, una linea specifica di finanziamenti volti a supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile. In particolare, S-Loan Climate Change, Turismo e Agribusiness con garanzia SACE Green all’80%, sono iniziative pensate per le PMI e le MID – Cap che intendono investire per contrastare gli effetti del cambiamento climatico e ridurre il proprio impatto ambientale attraverso progetti di investimento green.
Dall’avvio di queste iniziative, Intesa Sanpaolo ha erogato oltre 5 miliardi di finanziamenti a favore delle PMI italiane, di cui oltre 800 milioni alle PMI delle province di Milano e Monza Brianza.
‘Grazie alla collaborazione con importanti partner impegnati in ambito ESG e Circular Economy, rafforziamo il nostro sostegno all’economia reale dei territori in cui operiamo – spiega Monceri -. Le iniziative di Intesa Sanpaolo in tema di sostenibilità, contenimento del cambiamento climatico e responsabilità sociale delle piccole e medie imprese sono numerose e declinate sulle peculiarità delle diverse esigenze dei territori. Con un plafond di 1 miliardo di euro per progetti di economia sostenibile e circolare vogliamo favorire le imprese dei territori di Milano, di Monza e della Brianza nel cogliere le opportunità del PNRR e rilanciare l’economia del territoriò.
‘Cariplo Factory è orgogliosa di contribuire al Laboratorio ESG finalizzato ad accelerare la crescita sostenibile delle aziende del territorio di Milano, Monza Brianza e Lodi – commenta Marco Noseda, Chief Impact and Strategy Officer -. In continuità con la propria missione istituzionale e in linea con i propri valori aziendali, Cariplo Factory ha sempre avuto come misura del proprio operato la capacità di generare impatto positivo sulle persone, sulle comunità, sull’ambiente, sui beni culturali e sulla società civile. Nel Laboratorio ESG e nella visione dei partner che lo hanno promosso, abbiamo ritrovato pienamente questi valori che, ne siamo certi, sono destinati ad avere un ruolo centrale nel futuro del nostro Paesè.
Renato Cerioli, membro Commissione Centrale di Beneficenza Fondazione Cariplo commenta: ‘Fondazione Cariplo è orgogliosa di collaborare alla nascita del Laboratorio ESG – Environmental Social Governance. Da anni grazie alla sua attività erogativa, la Fondazione interviene stimolando innovazioni di prodotto e di processo che poi saranno trasferite al sistema delle imprese del territorio. In questo ambito dal 2018 è attivo il bando Economia circolare, cu cui sono stati sostenuti 57 progetti condotti da università e centri pubblici di ricerca per un ammontare di oltre 16 milioni di euro. L’impegno nel settore della ricerca desidera anche stimolare lo sviluppo socio-economico delle comunità e diffondere modelli socio-economici più inclusivi, circolari e sostenibilì.
‘Investire in sostenibilità si rivela sempre più una scelta strategica per le imprese, necessaria per garantire un posizionamento solido sui mercati globali e garantirsi le opportunità di sviluppo sui mercati finanziari – dice Elena Vasco, segretario generale della Camera di commercio di Milano Monza Brianza Lodi – In questo quadro, per Camera di commercio l’adesione al Laboratorio ESG – Environmental Social Governance rientra nel piano di azioni che sta promuovendo con l’obiettivo di sensibilizzare e favorire la consapevolezza delle piccole e medie imprese in tema di sostenibilità quale fattore di sviluppo e di competitività, sostenendole nel loro percorso di crescita sostenibile, per arrivare a definire un piano di miglioramento volto a generare nuovi vantaggi competitivi di lungo periodo con impatti positivi in primis sul loro business ma al tempo stesso sui territori e comunità in cui operanò.
‘Innexta, raccogliendo la sollecitazione dell’intero sistema Camerale ed in particolare di Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, ha elaborato un sistema di scoring ESG orientato in particolare ai prodotti finanziari – dice Giovanni Da Pozzo, Presidente di Innexta -. Con questa collaborazione strategica che oggi lanciamo, andiamo a completare il nostro ecosistema ESGPass con partners di eccezionè.
Con il nuovo piano d’impresa 2022-2025, Intesa Sanpaolo conferma la propria leadership per le tematiche ESG, destinando nuovo credito per 88 miliardi di euro a favore di green economy e transizione ecologica delle aziende strutturate e delle PMI.
– foto ufficio stampa Intesa Sanpaolo –
(ITALPRESS).
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Tajani “Provo dolore per Gaza, la Palestina va costruita”
Pubblicato
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27 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Provo dolore per Gaza”. Così, intervistato da Avvenire, il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, che ripete più volte: “Inaccettabile, inaccettabile…”. “Se ci fosse qualcosa in grado di fermare Netanyahu, l’avremmo già fatto e deciso – sottolinea -. Per ora non ascolta noi. Non ascolta Macron. Non ascolta Washington. Attenzione, però: dopo il 7 ottobre, dopo il pogrom, dopo gli orrori che da vicino hanno fatto vedere anche a me, il popolo ebraico sarà anche diviso, ma sulla guerra in gran parte sostiene il governo nel colpire ancora Hamas. Detto questo, secondo noi l’unico modo per far vincere la pace fra Israele e Palestina è interrompere la guerra e tornare alla politica, alla diplomazia”.
Alla domanda se siamo condannati ad essere spettatori inermi, risponde: “Assolutamente no, nessuna rassegnazione. Le nostre parole sono ferme da mesi e le ribadiamo: la reazione di Israele è sproporzionata. Tel Aviv ha vinto la guerra, non c’è alcun motivo per continuare i bombardamenti che uccidono civili. Dobbiamo convincerli a fermarsi. E stiamo facendo di tutto. Ho appena ricevuto un segnale di attenzione: mi ha chiamato il ministro degli Esteri Sàar, mi ha detto che il governo di Gerusalemme ha appena deciso di riattivare la linea elettrica che alimenta un desalinizzatore che tornerà a dare acqua per 900 mila persone. E’ un segnale di amicizia e rispetto il fatto che mi abbia comunicato la decisione. Io con amicizia l’ho invitato a dire al suo governo che devono andare avanti. Devono aprire a tutti gli aiuti alimentari e sanitari: spero che nelle prossime ore possano riprendere gli ingressi del World Food Programme e di Food for Gaza. E’ imperativo che Israele reagisca con urgenza a questa crisi umanitaria”. In merito al riconoscimento della Palestina, commenta: “Io non voglio fare polemica, nè con le opposizioni nè tanto meno con Paesi partner. E soprattutto comprendo lo sgomento dell’opinione pubblica, che spinge alla ricerca di soluzioni immediate. Anche perchè questo dolore io lo vivo in prima persona e lo trasmetto ogni giorno al governo israeliano e ai Paesi arabi che cercano di lavorare alla pace. Ma vorrei che tutti si fermassero a riflettere su un dato: dopo il riconoscimento della Palestina che è stato fatto di recente da parte di questo o quel governo, le cose sono cambiate? Netanyahu non accetta pressioni, questa è la realtà con cui dobbiamo fare i conti. Ma entriamo nel merito del processo che dovrebbe portare al riconoscimento: ad oggi in Palestina esistono due entità separate, Cisgiordania e Gaza, non esiste ancora uno Stato. Noi vogliamo che nasca, che riconosca Israele e che sia riconosciuto da Israele. E siamo disponibili a mettere i nostri contingenti per una missione dell’Onu a guida araba, per raggiungere questo obiettivo. E siamo inoltre totalmente contrari, come d’altra parte l’intero scacchiere internazionale, a ipotesi di un esodo di massa dei palestinesi: devono restare nella loro terra, così come devono restare nella terra che amano i cristiani palestinesi, fattore di moderazione e dialogo indispensabile per la pace”. “Abbiamo interrotto le forniture militari dal 7 ottobre 2023 rispettando la legge italiana – ricorda -. E il ministero della Difesa ha smentito le ultime indiscrezioni di giornali. Se poi parliamo del memorandum, averlo o non averlo, come ho detto, non ferma Netanyahu. O partiamo da questo dato o ci arroventiamo in una guerra di slogan che non avvicinerà la pace nemmeno di un centimetro”. “La comunità Internazionale – spiega Tajani – sta lavorando e fra pochi giorni ci sarà una conferenza all’Onu. Poi bisogna continuare a pressare Israele e bisogna premere su Hamas. L’ultima tornata negoziale è fallita perchè Hamas ha aumentato le richieste sullo scambio tra ostaggi israeliani e prigionieri nelle carceri di Tel Aviv. E’ inaccettabile che Hamas, un gruppo terroristico che non dovrà avere ruolo nel futuro della Palestina, usi la carneficina in atto a fini politici, che usi come scudo la popolazione civile”. Alla domanda se ha provato fastidio nel vedere delle trattative svolgersi nel lusso della Costa Smeralda, risponde: “So che potrebbe sembrare impopolare, capisco anche certi giudizi, però in questo momento, come ministro degli Esteri, mi basta che si tratti. In un grande albergo o in una spelonca”.
Poi, in merito allo scenario russo-ucraino, dichiara: “Confermo le mie valutazioni prudenti: la Russia è in economia di guerra, avrebbe persino problemi sociali nel tornare indietro. L’arma che abbiamo in questo momento è bloccarne i flussi finanziari per rendere difficile a Putin il pagamento delle truppe. Per persuadere il Cremlino che la pace è più conveniente. Ma da Mosca non ci sono segnali che possano incoraggiare”. E all’osservazione di Avvenire se è legittimo dire che i primi sei mesi di Trump sono stati un insuccesso, commenta: “Per nulla. Gli Usa sono un attore determinante per la pace e noi affianchiamo e sosteniamo gli sforzi di pace degli Usa. E a mio avviso sono irresponsabili quelle analisi che vogliono piegare a piccoli tornaconti di politica interna questo momento di enorme crisi internazionale”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Schlein “Premier Meloni ignora crimini di guerra e incoraggia Netanyahu”
Pubblicato
1 ora fa-
27 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il ragionamento della premier Giorgia Meloni, che si è detta contraria al riconoscimento della Palestina annunciato dal presidente francese Emmanuel Macron, non convince la leader del Pd, Elly Schlein. “Assolutamente no”, commenta in una intervista a la Repubblica, spiegando: “Mi sembra che si sia arrampicata sugli specchi. E’ ‘controproducentè la sua totale accondiscendenza a Trump e Netanyahu, ma in questo modo tradisce la nostra tradizione diplomatica perchè il nostro Paese è sempre stato molto attento alla questione palestinese”. Se lei fosse al governo, il riconoscimento arriverebbe “immediatamente, come hanno già fatto i governi spagnoli, irlandese, norvegese e presto la Francia. Altro che troppo presto, come dice Meloni, dopo sarà troppo tardi e rischia di non esserci più niente da riconoscere.
Questo atto sarebbe proprio un contributo concreto al processo di pace in Medio Oriente, specie di fronte ai crimini di guerra del governo Netanyahu. Noi lo chiediamo con forza da mesi, lo abbiamo chiesto anche da una piazza con trecentomila persone a Roma”.
Elly Schlein bolla come “un’affermazione grave, un falso storico”, la dichiarazione del ministro Tajani che ha sostenuto che il riconoscimento sarebbe sbagliato perchè non ci sarebbe un analogo riconoscimento di Israele da parte palestinese. “Dimentica – commenta – che Israele è già riconosciuto dagli accordi di Oslo del 1993 sottoscritti anche dall’Olp e quindi dall’Anp. Se c’è qualcuno che sta violando quegli accordi è il governo del loro amico e alleato politico Netanyahu, il primo a negare apertamente la prospettiva due popoli-due Stati”.
Alla domanda se un riconoscimento senza condizioni, in questo momento, non suonerebbe come una legittimazione di Hamas e della strage del 7 ottobre? Risponde, “è un’assurdità, perchè è chiaro a tutti che Hamas non possa essere il futuro di Gaza e della Palestina: la nostra condanna del 7 Ottobre è stata nettissima. Dimenticano che c’è un’autorità nazionale palestinese, che certamente si deve riformare e rafforzare, ci sono interlocutori in Palestina diversi da Hamas”.
Ed in merito all’osservazione che quello che sta accadendo a Gaza, secondo la maggioranza di governo, è parte del diritto di Israele all’autodifesa dopo il pogrom del 7 Ottobre, dice: “Autodifesa? Siamo di fronte alla punizione collettiva contro l’intero popolo palestinese, sia a Gaza che in Cisgiordania. L’altro giorno sono stati uccisi sei bambini mentre cercavano dell’acqua e l’esercito israeliano ha parlato di un ‘errore tecnicò. E’ disgustoso e inaccettabile e l’Italia non deve essere complice di questi crimini, perpetrati con crudeltà inaudita”. “E’ evidente a tutti – aggiunge – che siamo di fronte a crimini di guerra inaccettabili da ogni punto di vista e su questi sta anche indagando la Corte penale di giustizia, che va sostenuta nel suo lavoro e non delegittimata come le destre di tutto il mondo stanno facendo. Il governo israeliano porta avanti un disegno criminale di eliminazione e annessione di Gaza e Cisgiordania e sta violando qualsiasi norma del diritto internazionale. C’è in corso una sistematica pulizia etnica, bombardano scuole, ospedali, ambulanze e, lo dice l’Onu, stanno usando la fame come arma di guerra, sparano su chi attende aiuti. Vanno fermati subito”. “Manca una voce forte dell’Unione europea, a cui chiediamo anzitutto un embargo totale alle forniture d’armi e sistemi dual use a Israele e lo stop dell’accordo di partenariato – dichiara -. Basta con il doppio standard insopportabile: difendiamo il diritto internazionale in Ucraina e bisogna farlo anche a Gaza”. Per quanto riguarda il Governo italiano, “finora – dice – sono sempre stati silenti, adesso servono atti concreti come il riconoscimento della Palestina, le sanzioni al governo Netanyhau, la sospensione del memorandum di collaborazione militare con Israele e un embargo totale di armi. Atti che servono a spingere per un cessate il fuoco immediato, lo sblocco degli aiuti umanitari, la liberazione degli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas, della cui sorte a Netanyhau evidentemente poco interessa, e la fine dell’occupazione illegale”. In merito al Pd, “oltre alle pressioni nel parlamento italiano ed europeo, coinvolgeremo i nostri militanti e iscritti nelle 450 feste de l’Unità in tutta Italia per intraprendere ovunque iniziative di solidarietà con la Palestina”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Nell’ultimo mese Sinner si prende la scena su radio e tv
Pubblicato
3 ore fa-
27 Luglio 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ Jannik Sinner il personaggio più citato sulle radio e tv nazionali nell’ultimo mese: in base al monitoraggio svolto da Mediamonitor.it, piattaforma che utilizza tecnologia e soluzioni sviluppate da Cedat 85, azienda attiva da 40 anni nella fornitura dei contenuti provenienti dal parlato, il trionfatore di Wimbledon ha ottenuto infatti 4.816 menzioni, circa una ogni 9 minuti. Mediamonitor.it ha raccolto le citazioni relative ai personaggi più nominati dalle principali emittenti televisive e radiofoniche, nel periodo compreso fra lunedì 23 giugno e mercoledì 23 luglio.
Alle spalle del campione altoatesino Papa Leone XIV (3.045) che, pochi giorni dopo avere ricevuto a Castel Gandolfo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, ha chiesto l’immediato cessate il fuoco a Gaza in seguito all’attacco israeliano alla chiesa della Sacra Famiglia. Seguono tre nomi legati al delitto di Garlasco.
Analizzando il periodo compreso fra giovedì 17 e mercoledì 23 luglio, invece, l’indagine di Mediamonitor.it vede fra i personaggi più citati tre protagonisti dell’inchiesta sull’urbanistica milanese.
Chiudono la classifica il giudice Paolo Borsellino (464), ricordato 33 anni dopo la strage di via D’Amelio avvenuta il 19 luglio 1992, e Andrea Cavallari, evaso dal carcere di Bologna e catturato in Spagna dopo avere fatto perdere le sue tracce per due settimane (367).
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).


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