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Cronaca

Peugeot Motocycles rinnova la gamma e rilancia sul mercato italiano

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MILANO (ITALPRESS) – “L’incentivazione a usare lo scooter e le due ruote deve essere sostenuta un pò di più”, per questo serve focalizzarsi “non solo sugli incentivi di svecchiamento delle vetture a quattro ruote ma anche per quelle a due ruote. Il rinnovamento del parco circolante, anche nel nostro settore, può solo far bene nelle grandi città”. Lo ha detto Giovanni Di Furnari, Managing Director di Peugeot Motocycles Italia, intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy.
“Nel periodo iniziale della pandemia – ha spiegato Di Furnari – c’è stato il lockdown e l’immatricolato dei veicoli è sceso. Nel post-lockdown abbiamo notato che l’immatricolato dei nostri veicoli è rimasto comunque alto. Nelle grandi città diverse persone, che si recavano a lavoro attraverso treni, metropolitane, car sharing, taxi e autobus, hanno deciso di auto-isolarsi utilizzando lo scooter. Questo ha permesso di riattivare l’attenzione degli utenti delle grandi città verso il mezzo a due ruote, mantenere alto l’immatricolato e fare girare le nostre società”.
Intanto il mercato è cambiato e si muove verso l’elettrico. “Entreremo in forma più importante in questo settore – ha evidenziato – ma adesso lo stiamo facendo in punta di piedi. Sappiamo che ci sono player che fanno esclusivamente elettrico sul mercato italiano. Abbiamo un veicolo elettrico, l’e-Streetzone, e ne avremo uno nuovo che lanceremo a luglio”.
Si discute sulla data europea per il passaggio all’elettrico. “Il governo italiano – ha affermato – è stato uno dei grandi oppositori alla data del 2035 come data limite per passare completamente all’elettrico. Personalmente – ha aggiunto – posso anche essere d’accordo soprattutto per la parte dell’impiego perchè è un impatto devastante”.
Peugeot Motocycles è rientrata da pochi mesi in Italia. “E’ rientrata – ha ricordato – dal primo ottobre 2022 in presa diretta sul mercato italiano. Negli ultimi tre anni avevamo affidato la distribuzione a un distributore terzo e poi invece abbiamo deciso, in forma strategica, di rientrare per tre motivi: i volumi, la gamma prodotti, che rinnoviamo completamente, e la storia d’amore che c’è tra il cliente italiano e Peugeot Motocycles”.
Tra i cavalli di battaglia del marchio c’è lo scooter XP400. “E’ un 400 cc termico – ha spiegato -, la punta di diamante. E’ a ruota alta, che per il mercato italiano è un argomento molto interessante. Poi è un maxiscooter che strizza l’occhio al mondo adventure, quindi per gli amanti delle strade sterrate può essere elemento di grande divertimento”.

– foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa Leone XIV “Ridurre Gesù a leader o superuomo è ateismo di fatto”

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CITTA’ DEL VATICANO (ITALPRESS) – “Oggi non sono pochi i contesti in cui la fede cristiana è ritenuta una cosa assurda, per persone deboli e poco intelligenti; contesti in cui ad essa si preferiscono altre sicurezze, come la tecnologia, il denaro, il successo, il potere, il piacere”. Così papa Leone XIV, nell’omelia durante la prima messa da pontefice, nella Cappella Sistina, con i cardinali.
“Si tratta di ambienti in cui non è facile testimoniare e annunciare il Vangelo e dove chi crede è deriso, osteggiato, disprezzato, o al massimo sopportato e compatito – prosegue il pontefice -. Eppure, proprio per questo, sono luoghi in cui urge la missione, perchè la mancanza di fede porta spesso con sè drammi quali la perdita del senso della vita, l’oblio della misericordia, la violazione della dignità della persona nelle sue forme più drammatiche, la crisi della famiglia e tante altre ferite di cui la nostra società soffre e non poco”.
“Anche oggi non mancano i contesti in cui Gesù, pur apprezzato come uomo, è ridotto solamente a una specie di leader carismatico o di superuomo, e ciò non solo tra i non credenti, ma anche tra molti battezzati, che finiscono così col vivere, a questo livello, in un ateismo di fatto”.
“Questo è il mondo che ci è affidato, nel quale, come tante volte ci ha insegnato Papa Francesco, siamo chiamati a testimoniare la fede gioiosa in Gesù Salvatore. Perciò, anche per noi, è essenziale ripetere: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E’ essenziale farlo prima di tutto nel nostro rapporto personale con Lui, nell’impegno di un quotidiano cammino di conversione. Ma poi anche, come Chiesa, vivendo insieme la nostra appartenenza al Signore e portandone a tutti la Buona Notizia – aggiunge il pontefice -. Dico questo prima di tutto per me, come Successore di Pietro, mentre inizio la mia missione di Vescovo della Chiesa che è in Roma, chiamata a presiedere nella carità la Chiesa universale, secondo la celebre espressione di Sant’Ignazio di Antiochia. Egli, condotto in catene verso questa città, luogo del suo imminente sacrificio, scriveva ai cristiani che vi si trovavano: «Allora sarò veramente discepolo di Gesù Cristo, quando il mondo non vedrà il mio corpo». Si riferiva all’essere divorato dalle belve nel circo – e così avvenne -, ma le sue parole richiamano in senso più generale un impegno irrinunciabile per chiunque nella Chiesa eserciti un ministero di autorità: sparire perchè rimanga Cristo, farsi piccolo perchè Lui sia conosciuto e glorificato, spendersi fino in fondo perchè a nessuno manchi l’opportunità di conoscerlo e amarlo. Dio mi dia questa grazia, oggi e sempre, con l’aiuto della tenerissima intercessione di Maria Madre della Chiesa”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

ZONA LOMBARDIA – 9 MAGGIO 2025

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Il commento ai fatti del giorno in Lombardia: un focus quotidiano a cura di Emanuele Bottiroli, un esperimento multimediale allargato anche ai social, per essere sempre aggiornati su quanto avviene sul nostro territorio in tempo reale. Dal lunedì al venerdì alle 13 su Lombardia Live 24.

Commentate la diretta oppure scriveteci: info@lombardialive24.it.

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Cronaca

Meloni “Moro e Impastato due simboli uccisi da forze oscure”

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ROMA (ITALPRESS) – Oggi ricordiamo Aldo Moro e Peppino Impastato, due figure diverse, che hanno segnato la storia recente d’Italia, accumunate da un tragico destino: il 9 maggio 1978, persero la vita per mano di due delle forze oscure – le Brigate Rosse e Cosa Nostra – che hanno insanguinato la nostra Nazione negli anni bui del terrorismo e della mafia”. Così su X il premier Giorgia Meloni.

Aldo Moro, uomo delle Istituzioni, rapito e ucciso da chi voleva piegare lo Stato con la violenza e l’intolleranza ideologica. Peppino Impastato, assassinato per aver denunciato e sfidato a viso aperto e senza paura il potere mafioso. Due simboli, caduti per altro nel pieno di quegli “anni di piombo” che hanno segnato l’Italia con il sangue di troppi innocenti: servitori dello Stato, rappresentanti delle Istituzioni, cittadini, giovani di diverse idee politiche – prosegue il presidente del Consiglio -. Nel Giorno della Memoria dedicato alle vittime del terrorismo, rinnoviamo il nostro impegno a difendere la libertà, la giustizia e la legalità. La loro eredità ci ricorda che l’Italia non si piega davanti a chi semina morte e paura. Onoriamo il loro sacrificio, costruendo ogni giorno una Nazione più forte, unita e libera. No alla violenza politica, di qualsiasi colore, e all’oppressione mafiosa”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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