Seguici sui social

Sport

Abodi aprirà la prima edizione di ‘Sportcity Meeting’

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – L’1 e 2 aprile, al Palazzo dei Congressi di Salsomaggiore Terme (Pr), oltre 100 tra amministratori di città italiane grandi e piccole, esponenti del Parlamento, massimi dirigenti della governance dello sport italiano, manager di settore e nuovi stakeholders si incontreranno alla prima edizione dello “Sportcity Meeting”, tappa fondamentale per lo sviluppo e la diffusione della nuova filosofia e concezione della cultura del movimento promossa dalla Fondazione Sportcity, che dal 2020 promulga l’utilizzo e lo sviluppo delle attività sportive all’aria aperta e lo sviluppo delle sportcities in Italia. La mission che si vuole perseguire è quella di approfondire la ricerca e lo studio sui bisogni collettivi per il miglioramento della qualità della vita attraverso l’attività fisica, con un sempre maggiore coinvolgimento delle città, delle amministrazioni e dei cittadini sui reali valori dello sport. A Salsomaggiore Terme, saranno due giorni ricchi di contenuti e spunti per il futuro del benessere dei cittadini e della rigenerazione urbana delle città, dei nuovi luoghi di sport. Nel dettaglio, sabato 1 aprile i lavori si apriranno con una serie di interventi istituzionali sul tema “Sport nelle città”. Ad aprire la giornata sarà il ministro per lo Sport e per i Giovani Andrea Abodi. A seguire prenderanno la parola Giammaria Manghi, capo della segreteria politica della presidenza della Regione Emilia-Romagna, Claudio Barbaro, sottosegretario di Stato al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Roberto Pella, vice-presidente vicario Anci, Filippo Fritelli, sindaco di Salsomaggiore Terme, Vito Cozzoli, presidente e ad di Sport e Salute (in collegamento video), Silvia Salis vice-presidente vicario Coni, Luca Pancalli, presidente Comitato Italiano Paralimpico (in collegamento video) e Angelo Argento, presidente di Cultura Italia. Al termine degli interventi, sindaci e assessori dei comuni italiani presenti, firmeranno davanti alle autorità la “Carta di Salsomaggiore Terme”, un manifesto programmatico sul tema delle sportcities che detterà le linee guida per la trasformazione degli spazi urbani in luoghi deputati alla pratica sportiva destrutturata. Seguirà un confronto dal titolo “Valore e Valori” che vedrà gli interventi di Luigi De Siervo, ad della Lega Serie A, Diego Nepi Molineris, dg di Sport e Salute, Michele Uva, direttore di “Football & Social Responsibility” della Uefa e Fabio Pagliara, presidente di Fondazione Sportcity. Saranno poi chiamati a parlare gli onorevoli Mauro Berruto e Marco Perissa, le senatrici Daniela Sbrollini e Giusy Versace e il senatore Paolo Marcheschi. La mattinata si concluderà con la presentazione da parte di Livio Gigliuto, vicepresidente dell’Istituto Piepoli, dello Sportimetro, il primo strumento di misurazione del livello di sportività di un Paese che, oltre a tenere conto della propensione della popolazione a praticare attività sportiva, coinvolge un importante numero di altre variabili. Nel pomeriggio, ci saranno diversi tavoli di lavoro che metteranno a confronto istituzioni, associazioni, aziende ed esperti di settore e la presentazione di alcune best practices. Domenica 2 aprile, invece, la chiusura del meeting con la presentazione di altre best practice, di alcuni format da esportare e il confronto con gli esperti di settore per conoscere a fondo le opportunità europee e italiane in materia di bandi e finanziamenti tesi alla diffusione della pratica sportiva nelle città. Da Salsomaggiore Terme, dunque, partirà quella rivoluzione dolce che Fondazione Sportcity sta perseguendo per incrementare nel BelPaese il “Fil”, ossia la felicità interna lorda, raggiungibile attraverso una migliore qualità della vita nelle città grazie ad una nuova cultura del movimento.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

Sport

Norvegia show, batte 5-0 Israele e vede il Mondiale sempre più vicino

Pubblicato

-

OSLO (NORVEGIA) (ITALPRESS) – I due tentativi dagli 11 metri falliti da Erling Haaland (doppia parata di Peretz) potevano illudere, ma la Norvegia ci ha messo davvero poco a scacciare via i propri timori e soprattutto le speranze azzurre. A Oslo la squadra di casa batte con un netto 5-0 Israele, in un match valido per il girone I delle qualificazioni ai Mondiali del 2026.

Un successo che permette alla selezione di Solbakken di continuare il proprio cammino a punteggio pieno e di ipotecare il primo posto che regala il pass per la Coppa del mondo. Restano due partite ai norvegesi, attesi il 13 novembre dall’Estonia (a Oslo) e il 16 dall’Italia di Gattuso (a Milano), ma al di là del vantaggio in classifica c’è una differenza reti ampiamente a favore di Haaland e compagni e, in caso di arrivo a pari punti, sarà quella a decidere.

IL REGOLAMENTO DELLE QUALIFICAZIONI MONDIALI E COME FUNZIONANO I PLAYOFF

In una Oslo blindata e con imponenti misure di sicurezza, si comincia con la pacifica manifestazione pro-Palestina che arriva fino all’Ullevaal Stadion, oggi a capienza ridotta proprio per motivi di ordine pubblico. La Norvegia comincia subito forte, conquista un rigore al 5°, ma Haaland lo sbaglia due volte, facendosi respingere entrambe le conclusioni da Peretz.

Advertisement

La superiorità però è evidente, Israele è in balia dei norvegesi che, al 18°, sbloccano il risultato: Sorloth va via sulla destra e pesca sul secondo palo Nusa il cui colpo di testa viene deviato in gol da Khalaili. Al 27° arriva il raddoppio di Haaland che torna spietato bomber e trasforma in gol, con grande facilità, l’assist di Sorloth. Neanche un minuto dopo arriva il 3-0, un’altra autorete decisamente più goffa della prima, questa volta firmata da Nachmias che, tra l’altro, si schianta anche sul palo ed è costretto a uscire per infortunio. Nella ripresa non cambia la trama di un film con il finale scontato e senza colpi di scena: il protagonista è sempre Erling Haaland. Al 18° sigla il 4-0, al 27° il 5-0 (per l’incredibile somma di 51 reti in 46 partite in nazionale), entrambi su assist di uno strepitoso Nusa. Pokerissimo servito, Mondiali a un passo per la Norvegia, a Italia e Israele non resta che contendersi il secondo posto che vale i play-off.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sport

Pogacar trionfa ancora al Giro di Lombardia, quinto successo come Fausto Coppi

Pubblicato

-

BERGAMO (ITALPRESS) – Tadej Pogacar come Fausto Coppi ma sempre più sulle orme di Eddy Merckx. Il 2025 da record dello sloveno fa tappa a Bergamo dove, come da pronostico, mette il timbro sulla 119esima edizione de Il Lombardia: quinta affermazione di fila per il 27enne campione del mondo e d’Europa (la decima in carriera in una Monumento) ed eguagliato Coppi come plurivincitore della Classica delle Foglie Morte. Anche il Campionissimo era riuscito a imporsi in 5 edizioni ma non consecutive (dal 1946 al 1949 e poi nel 1954).

Il fuoriclasse della UAE Emirates XRG continua così ad aggiornare i libri di storia: primo atleta a centrare per tre volte l’accoppiata Tour-Lombardia, il secondo a imporsi in tre Monumento nella stessa stagione dopo il Cannibale (che ci riuscì in quattro occasioni). Nessuno prima di Pogacar era però riuscito a conquistare il Lombardia per due volte in maglia iridata nè a collezionare 5 podi nelle Monumento nella stessa stagione, nemmeno Merckx che però all’età di Pogacar ne aveva vinte due in più (12).

Numeri, statistiche, che però non bastano a raccontare la grandezza dello sloveno, in questo 2025 capace di mettere in bacheca anche Strade Bianche, Fiandre, Freccia Vallone, Liegi e Tre Valli Varesine, le classifiche di UAE Tour, Delfinato e Tour e i due titoli in linea fra Mondiali ed Europei.

Il trionfo di Bergamo arriva in solitaria ma stavolta niente cavalcate epiche: a proiettare Pogacar verso la storia è lo straordinario lavoro di una squadra fortissima. La prima fuga di giornata scatta infatti ben prima della Madonna del Ghisallo: 14 corridori – fra questi anche Pello Bilbao e Filippo Ganna – vanno a cercare gloria ma in testa al gruppo UAE Emirates e Red Bull-Hansgrohe sono attente a tenere sotto controllo il distacco. Ma se già la discesa della Roncola inizia a sfilacciare i battistrada, le successive salite del Berbenno e del Passo della Crocetta fanno una prima vera scrematura: in dieci resistono davanti ma il vantaggio inizia a scendere e allora Quinn Simmons prova a sparigliare le carte staccando i compagni di fuga. I big stanno a guardare, almeno fino al Passo di Ganda, dove il ritmo aumenta vertiginosamente.

Advertisement

La UAE Emirates prende in mano la situazione: Jay Vine decide di fare selezione, con lui restano solo in cinque, poi ai -36 se ne va Pogacar. Il grande rivale, Remco Evenepoel, non riesce a rispondere, lo sloveno in un paio di chilometri ricuce anche su Simmons e poi va via. Il belga è comunque l’unico che ci prova ma come un anno fa e come già a Kigali e, domenica scorsa, agli Europei in Francia deve accontentarsi della seconda piazza, staccato di 1’48”.

Completa il podio a 3’14” da Pogacar l’australiano della Tudor Pro Cycling Team, Michael Storer, mentre la UAE piazza nella Top Ten anche Isaac Del Toro (quinto a 4’16”) e Jay Vine (nono).

“Vincere questa corsa cinque volte, ad ogni partecipazione, è qualcosa di incredibile – ammette lo sloveno – Grande merito anche ai miei compagni di squadra, a partire da Novak e Sivakov che hanno controllato la corsa e mi hanno protetto sulle prime salite. E’ il settimo anno di fila che a fine stagione dico di aver vissuto la miglior stagione di sempre ed è un concetto che posso ribadire con forza anche oggi”. E se queste sono le premesse, a fine 2026 nessuno si stupirebbe di sentire le stesse parole.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Sport

Roberto Mancini “Mi manca allenare. Speravo di essere io il dopo Spalletti per la Nazionale”

Pubblicato

-

TRENTO (ITALPRESS) – “Era difficile ma anche facile accettare l’incarico di allenare la Nazionale. Quella con l’Italia è stata l’esperienza più bella e più importante, quella che ho sentito di più. Siamo riusciti a fare un qualcosa di impossibile e impensabile, ma sempre con merito. Speravo di vincere anche il Mondiale oltre all’Europeo e di poter essere il dopo Spalletti. Il sogno Mondiale resta sempre. L’addio? Ci sono state un po’ di incomprensioni che forse andavano chiarite”. Queste le parole di Roberto Mancini, ex calciatore e ct della Nazionale, nel suo intervento al Festival dello Sport di Trento. “Pafundi? È un giocatore giovane e talentuoso. A 18 anni giocava i Mondiali Under 20. È un mistero il perché non giochi in Serie A”, aggiunge Mancini su Pafundi, attualmente calciatore della Sampdoria.

“Mi manca il campo e mi manca vivere quell’ambiente, come manca a tutti gli ex calciatori. Vorrei tornare ad allenare, ma le proposte che avevo non mi davano stimoli adeguati. Vorrei chiudere la carriera da allenatore alla Sampdoria. Entrare in corsa? L’ho già fatto al Manchester City”, ha aggiunto.

– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.