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Cronaca

Pnrr, Corte Conti “Obiettivi 2022 raggiunti”

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ROMA (ITALPRESS) – I 55 obiettivi del secondo semestre 2022 del Pnrr “risultano tutti conseguiti” mentre, nel semestre in corso, l’avanzamento del Pnrr “impone ulteriori 27 obiettivi europei”. Lo evidenzia la Relazione sullo stato di attuazione del Pnrr della Corte dei Conti presentata oggi alla Camera dal presidente Guido Carlino, un documento che “entra nel vivo del processo di attuazione delle riforme e delle linee di intervento per lo sviluppo sostenibile previste nel Recovery Plan”, con l’obiettivo di valutare “gli effetti finanziari ed economici che le misure previste hanno sul sistema economico e dunque, di riflesso, sul benessere della collettività” e di segnalare al legislatore “gli aspetti rilevanti per individuare le migliori leve da azionare”, in modo da “indirizzare l’economia verso un percorso di crescita, capace di arginare le disparità e di creare nuove opportunità per il nostro tempo e per il futuro”. Carlino ha poi sottolineato “l’indispensabile funzione di cerniera tra il Parlamento e il governo” svolta dalla Corte, che ha “un ruolo cruciale” perchè fornisce “un quadro di insieme del processo di realizzazione, nel quale vengono messe le difficoltà incontrate in queste fasi”. Anche per il presidente della Camera, Lorenzo Fontana, il Pnrr “costituisce un’opportunità straordinaria per avviare quel processo di ammodernamento del Paese da tempo atteso e per superare i divari territoriali e generazionali” e la magistratura contabile ha un “ruolo fondamentale” per la “verifica del rispetto degli impegni assunti con il Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Tra le criticità, la Corte dei Conti evidenzia “le tempistiche di adozione dei provvedimenti normativi e regolamentari, la chiusura di eventuali procedure di gara e di aggiudicazione dei contratti, il rischio di partecipazione ai bandi di un numero di soggetti inferiore al livello atteso, la rendicontazione dei progetti e le criticità settoriali, in particolare nei progetti in materia di idrogeno”. Oltre a questo, “le modalità di reclutamento del personale dedicato al PNRR con formule non stabili hanno fatto emergere non poche difficoltà, per le Amministrazioni, nel garantire la continuità operativa delle strutture” che, “al contrario, necessiterebbero di un quadro di risorse certo per tutto l’orizzonte temporale del Piano”. Le procedure di stabilizzazione “dovranno comunque attuarsi mediante formule selettive, che evitino automatismi e valorizzino le prestazioni medio tempore rese, nel rispetto dei principi di accesso al pubblico impiego e di buon andamento dell’amministrazione”. Anche per il presidente dell’Anci, Antonio Decaro, “abbiamo un problema di personale qualificato che partecipa ai concorsi: riteniamo sia dovuto al fatto che un giovane professionista non viene a lavorare al Comune se sa che nel 2026 dovrà andare via. Senza usare i soldi dello Stato”, ma usando “i soldi del Comune”, bisogna promuovere “un turnover: se nel mio Comune va in pensione un ingegnere, ne devo assumere uno, magari” rendendo “più attrattivo il prossimo concorso”, incentivando alla partecipazione i “giovani professionisti”.
Bisogna “dare a questi giovani la possibilità di impegnarsi, sapendo che non devono andar via necessariamente nel 2026”. Un aspetto che, per il ministro per gli Affari europei, il sud, le politiche di coesione e il PNRR, Raffaele Fitto, trova “una risposta nel decreto Pnrr” ora in Commissione Bilancio del Senato, che contiene “la stabilizzazione del personale e un consolidamento delle strutture”. Per quanto riguarda le criticità del Piano, prosegue Fitto, “è evidente che la programmazione di 220 miliardi avrebbe avuto bisogno di scelte strutturate”, che “vanno ragionate in ottica prospettica: questo governo non si pone il problema della scadenza nell’immediato, ma alla fine della legislatura”, che coinciderà con la fine del Pnrr. “Se noi oggi capiamo – e lo possiamo capire – che alcuni interventi da qui a giugno 2026 non possono essere realizzati, perchè è matematico, dobbiamo dirlo con chiarezza. Bisogna fare oggi una valutazione attenta”.

– foto Agenziafotogramma.it –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Juventus-Sporting Lisbona 1-1, Vlahovic risponde ad Araujo

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TORINO (ITALPRESS) – Ancora un pareggio per la Juventus in Champions League. Nella quarta giornata, alla prima con Luciano Spalletti in panchina nella massima rassegna continentale, la squadra non è riuscita ad andare oltre l’1-1 all’Allianz Stadium di Torino contro lo Sporting Lisbona: Vlahovic ha risposto alla rete du Araujo. Per i bianconeri qualificazione alla seconda fase che si è complicata anche se non impossibile. Avvio di gara di marca bianconera, ma al 12′ è stato lo Sporting a passare con Araujo. Pedro Goncalves, servito da Geovany Quenda, è stato bravo a verticalizza per Ioannidis abile a fare la sponda di tacco per Trincao, palla del numero 17 per Araujo che ha controllato e col mancino ha sferrato un diagonale che è andato prima a sbattere sul palo e ha poi terminato la sua corsa in rete alle spalle di Di Gregorio. Due minuti più tardi è stata la traversa a negare il gol del raddoppio allo Sporting su conclusione di Trincao. Tra il 17′ e il 18′, invece, duello tra Vlahovic e il portiere Rui Silva: ad avere la meglio è stato l’estremo difensore ospite che prima ha respinto un colpo di testa del serbo servito dalla destra da Kalulu e poi ha deviato in corner una conclusione col mancino del numero nove bianconero. La vendetta di Vlahovic è arrivata al 34′ quando, da una azione innescata a centrocampo da Yildiz e proseguita da Thuram, ha anticipato Goncalo Inacio e ha trovato la deviazione vincente da pochi passi trafiggendo Rui Silva. Secondo tempo di ulteriore intensità ma senza particolari occasioni degne di nota fino al recupero. Da segnalare ancora Vlahovic protagonista in avvio con una conclusione rasoterra dalla distanza al 5′ facile preda del portiere, mentre al 18′ l’occasione è capitata sui piedi di Thuram che di destro ha mandato il pallone in curva, La grande chance è arrivata al 47’quando da un traversone di Kalulu il colpo di testa del neo entrato David ha trovato ancora una volta le mani del provvidenziale Rui Silva.
– foto Ipa Agency .
(ITALPRESS).

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Cronaca

Iren punta su sostenibilità e territorio come leva di sviluppo

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RIMINI (ITALPRESS) – In un contesto mondiale segnato da instabilità commerciale, energetica e geopolitica, il dibattito sulla sostenibilità assume un valore sempre più strategico per il futuro delle imprese. E’ in questo scenario che si è svolto, nell’ambito di Ecomondo, a Rimini, un incontro su sostenibilità e ESG, con l’obiettivo di esplorare le condizioni per un cambiamento equo e competitivo nel panorama economico europeo.
“Viviamo in un mondo – afferma Gianluca Bufo, amministratore delegato di Iren – in cui l’accelerazione dei trend globali, dalla digitalizzazione alla transizione energetica ed ecologica, rende il cambiamento sempre più rapido, dentro e fuori le aziende”.
E’ in questo contesto che i principi ESG (Environmental, Social, Governance) assumono un ruolo cruciale, diventando veri e propri pilastri strategici, capaci di orientare le decisioni e gli investimenti verso modelli di sviluppo sostenibili e inclusivi.
“Una finanza orientata alla sostenibilità – aggiunge Bufo – rappresenta le fondamenta su cui costruire strategie e investimenti, soprattutto in settori come la gestione dei rifiuti e il ciclo idrico. Per il gruppo IREN – aggiunge -, rimanere focalizzati sui propri core business e sui valori che da oltre cent’anni guidano le proprie attività significa affrontare il futuro con una visione chiara, investendo nella qualità del servizio e nella coerenza con i territori in cui opera”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Il Napoli sbatte contro l’Eintracht, 0-0 al “Maradona”

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NAPOLI (ITALPRESS) – Ancora uno stop in Europa per il Napoli, che contro l’Eintracht Francoforte non va oltre lo 0-0. Una serata non particolarmente positiva per gli uomini di Antonio Conte, che appaiono poco brillanti, imprecisi e in difficoltà nel cercare di scalfire il muro eretto dai tedeschi. Non arriva, quindi, il riscatto dopo la pesantissima sconfitta subita sul campo del Psv Eindhoven, e ora la classifica vede i partenopei con appena quattro punti all’attivo quando siamo a metà di questa prima fase della competizione.
Conte ritrova Lobotka, al rientro da titolare dopo un mese fuori per infortunio, e a sinistra propone l’inedita catena formata da Gutierrez e Elmas. Il canovaccio della partita è chiaro fin da subito, con il Napoli che prova a comandare il gioco tramite il possesso palla, mentre l’Eintracht aspetta e prova a ripartire con grande velocità. Al 6′ la prima occasione per gli azzurri, con Hojlund e Anguissa che si ostacolano a vicenda al momento del tiro su un cross di Gutierrez, poi Zetterer mura il secondo tentativo del danese. Questo, di fatto, è l’unico lampo del primo tempo; nel Napoli pesa la serata negativa di Anguissa e soprattutto McTominay, mentre sugli esterni Politano non riesce mai a saltare Brown, senza dubbio migliore in campo. Nella ripresa, Kristensen manca lo specchio di poco dalla distanza, ma viene fermato tutto per un fallo precedente, mentre, al 73′, Milinkovic-Savic si fa trovare pronto sul tiro potente ma centrale di Knauff, “smarcato” da un goffo intervento di Buongiorno. Positivo l’ingresso di Lang, che al 76′ crea un’occasione importante sprecata ancora da Anguissa, che forse non si aspettava il passaggio di Elmas. Il centrocampista camerunense è autore di una bella cavalcata sulla destra all’83’, ma il suo cross viene malamente sprecato da McTominay, che spara alle stelle. Ancora Anguissa ci prova di testa all’89’, ma centra in pieno Koch, poi Di Lorenzo manca la ribattuta a rete calciando alto. All’ultimo respiro, Collins respinge il tentativo di Elmas e Zetterer blocca la deviazione in mischia di Hojlund. Al fischio finale, dagli spalti del Maradona si sente anche qualche fischio per il Napoli, che spreca un’altra occasione per fare i tre punti e vede complicarsi il discorso qualificazione.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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