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Cronaca

E-Sport-Skater XL, assegnati i primi titoli tricolore

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ROMA (ITALPRESS) – Assegnati i primi titoli tricolore della storia, nella disciplina dell’E-Skateboarding, per il campionato Italiano di E-Sport – Skater XL promosso dalla Federazione Italiana Sport Rotellistici. Un progetto sperimentale, svoltosi nel salone d’onore del Coni a Roma, che Fisr ha voluto lanciare in un momento in cui gli E-Sports rappresentano la nuova frontiera contemporanea a livello planetario, tanto da spingere il CIO a riconoscere e selezionare ben nove discipline elettroniche, protagoniste delle Olympic Esports Series, che culmineranno a fine giugno con le finali di Singapore. Un passo verso il futuro quello intrapreso dalla Fisr che ha avuto il suo prologo assoluto con il campionato 2023, dedicato alla disciplina olimpica dello skateboarding, questa volta in veste elettronica. A contendersi il titolo atleti-gamers, provenienti da tutta Italia, nel gioco Skater XL, sviluppato dalla californiana Easy Day Studios. Una novità assoluta per il mondo sportivo, con i migliori e-skaters qualificati a sfidarsi a colpi di trick nella finale romana. Xbox e Playstation le piattaforme e come playground simulato l’epica e leggendaria location dello skate moderno l’EmbarcaderoPlaza di San Francisco, uno dei luoghi iconici della disciplina.
Il primo tricolore lo conquista Sara Tramonte con 82 punti, davanti a Francesca Scalesse (75,5 pt) e Valentina Aracu (49,5 pt). Tra gli uomini, è Riccardo Ghio (92pt) ad aggiudicarsi il titolo, secondo Sebastian Olivieri (84pt), terzo Filippo Scatigna (81,5 pt). Per loro anche un assegno rispettivamente di 1500, 1000 e 500 euro.
“Oggi è arrivata un’ulteriore conferma di come Fisr sia sempre al passo con i tempi – ha detto il presidente del Coni, Giovanni Malagò, intervenuto alla manifestazione -. In questi campionati di discipline elettroniche non c’è limite generazionale ed auspico nelle prossime edizioni non ci sia neanche distinzione di genere. La Federazione Italiana, grazie al lavoro svolto dal suo presidente Aracu, è diventata negli anni un brand dal forte appeal mediatico. Il riconoscimento più importante è stato proprio quello dei Giochi di Tokyo 2020, dove lo skateboarding è risultato, alla sua prima partecipazione olimpica, tra le discipline di maggior successo”.
La Federazione Italiana Sport Rotellistici lavorerà in stretta sinergia con World Skate, sulla scia del successo olimpico dello skateboarding, in vista dei prossimi impegni mondiali. Primo fra tutti l’Olympic Esports Week di giugno.
“Per noi è una giornata speciale – ha sottolineato il presidente Fisr e World Skate, Sabatino Aracu – Facciamo da apripista allo sport italiano, grazie a questo primo campionato E-Sport della storia, nella disciplina dello skateboarding. Una nuova tendenza con una grandissima presa sul mondo dei giovani. Gli E-Sports non vanno a sostituire le discipline reali, sono anzi un’occasione per far appassionare molti in maniera più diretta e poi, eventualmente, portarli anche alla pratica dello sport reale. Quello dell’uguaglianza tra chi pratica gli E-Sports è poi un fattore che deve essere evidenziato. Tutti possono dedicarsi a queste nuove discipline, anche chi è impossibilitato alla pratica reale. Si abbattono così tante barriere”.
La manifestazione ha riservato un riconoscimento per due figure storiche in ambito Gaming: Riccardo Cangini, pioniere nel segmento del game development ed esperto di tecnologie e applicazioni AR/VR/metaverse e Marco Accordi Rickards giornalista, scrittore e docente universitario, Executive Director di Fondazione Vigamus.
“Far interagire il mondo dello sport reale con quello degli sport simulati, spesso ancora considerati videogiochi, non è stato semplice – ha detto il responsabile E-Sports FISR e World Skate, Ivan Paduano – un importante passaggio generazionale che non era per nulla scontato. Per questa finale di un campionato E-Sport riconosciuto dal Coni la scelta dello skateboarding era quasi obbligata, poichè oltre ad essere olimpica è una disciplina conosciuta in veste elettronica già da molti anni”.
– foto ufficio stampa Fisr –
(ITALPRESS).

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‘Ndrangheta e traffico di droga, 142 indagati a Cosenza

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COSENZA (ITALPRESS) – Associazione di tipo ‘ndranghetistico, associazione a delinquere finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti ma anche altri reati, tutti aggravati dalle modalità e finalità mafiose. E’ quanto viene contestato a 142 indagati, raggiunti da un’ordinanza cautelare emessa dal gip presso il Tribunale di Catanzaro. Il provvedimento, che inizialmente riguardava 137 persone, è stato eseguito a Cosenza ed in altri centri del territorio nazionale da Carabinieri, Polizia di Stato e Guardia di Finanza, con il coordinamento della Procura – Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro. Le indagini sono la prosecuzione di quelle portate a termine nell’ambito dell’operazione cosiddetta “Reset”. La gravità indiziaria, conseguita attraverso gli articolati e complessi approfondimenti investigativi, ha riguardato la perduranza dell’operatività delle organizzazioni criminali nell’area cosentina. Si tratta in particolare di gravi elementi indiziari circa il perdurare dell’assetto dell’organizzazione criminale di ‘ndrangheta di Cosenza e del suo hinterland, articolata in diversi gruppi organicamente confederati, e tutti riconducibili ad una struttura di vertice, nello specifico riconducibili ai due principali gruppi, il cosiddetto clan degli italiani, nelle sue varie componenti, e il cosiddetto clan degli zingari, anche questo con varie articolazioni, nell’assetto rideterminatosi a seguito delle complesse e altalenanti dinamiche relazionali tra gli indagati, nonché delle numerose vicende giudiziarie, con i relativi diversificati esiti, che li hanno interessati.
In tale contesto nell’ordinanza cautelare è stata ritenuta la gravità indiziaria, tra l’altro, per plurime vicende estorsive, aggravate dalle modalità e finalità mafiose, ai danni di titolari di esercizi commerciali e attività imprenditoriali. Stroncato anche un traffico di sostanze stupefacenti di vario genere, nel quadro di quello che viene ipotizzato come il sistema che governa tutti i rapporti tra i vari sottogruppi criminali della città di Cosenza e del suo hinterland. Fatta luce su numerosi delitti in materia di traffico e spaccio diffuso di cocaina, eroina, marijuana hashish, estorsioni, tentate e consumate, connesse al traffico della droga, lesioni personali aggravate, e reati in materia di armi, anche con l’aggravante mafiosa, nonché delitti di furto, tentato e consumato.
Le indagini hanno consentito di ricostruire la struttura del sodalizio dedito al narcotraffico, e riconducibile alla consorteria ‘ndranghetista operante nel capoluogo brutio, nonché le linee d’azione, caratterizzate dalla preordinata ripartizione delle piazze di spaccio, dalla preventiva statuizione a livello verticistico dei canali di approvvigionamento, dalla commissione di ulteriori reati finalizzati a reperire denaro da reinvestire nel narcotraffico e al recupero dei crediti maturati con lo spaccio, e, infine, dall’obbligo incombente su tutti i sodali di versare nell’unica cassa comune a tutta l’organizzazione i proventi degli illeciti. Dei 142 indagati, 109 sono stati raggiunti dalla misura della custodia cautelare in carcere, 20 da quella degli arresti domiciliari, 12 dell’obbligo di dimora, 1 di misura interdittiva.

– foto ufficio stampa Polizia di Stato –
(ITALPRESS).

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Camorra e riciclaggio, 5 arresti e sequestri per 3,5 mln a Napoli

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NAPOLI (ITALPRESS) – La Guardia di finanza di Napoli, in collaborazione con il Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata e con la Squadra Mobile della Questura di Napoli, ha eseguito un’ordinanza applicativa di misure cautelari personali – emessa dal G.I.P. di Napoli, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia – nei confronti di cinque persone accusate di trasferimento fraudolento di valori e autoriciclaggio, aggravati dal metodo mafioso e dalla finalità agevolativa dell’organizzazione camorristica denominata “clan Contini”. Tre sono finiti in carcere, due ai domiciliari.
L’indagine, spiegano gli inquirenti, avrebbe permesso di accertare “l’intestazione fittizia di due società operanti nel settore della ristorazione e panificazione per agevolare il raggiungimento delle finalità illecite del predetto sodalizio e per il sostentamento dei detenuti e delle rispettive famiglie”.
L’impresa di ristorazione, operante nel centro storico di Napoli, sarebbe stata acquistata grazie all’apporto economico e alla “protezione” fornita da un esponente di spicco del clan, alla cui famiglia sarebbe stata destinata una parte dei relativi proventi anche dopo la sua detenzione conseguente ad una condanna per associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
Le risultanze investigative e le evidenze acquisite sui social network avrebbero permesso di stabilire che “la società era gestita, di fatto, dal cognato del detenuto, anch’egli gravato da numerosi precedenti penali, il quale si sarebbe poi affrancato dalla joint venture criminale avviando una nuova attività nel campo della panificazione e della vendita di prodotti da forno”, spiegano le Fiamme Gialle.
Le indagini, corroborate dalle dichiarazioni di collaboratori di giustizia, avrebbero consentito di appurare anche la fittizia intestazione di un’impresa individuale operante nel settore dei servizi turistici, che il precedente titolare sarebbe stato costretto a dismettere con minacce, percosse e intimidazioni, e di sette immobili di pregio siti nel capoluogo partenopeo.
Gli indagati avrebbero reimpiegato nelle società di ristorazione e panificazione e nell’acquisto degli indicati beni immobili oltre 412 mila euro in contanti con reiterate operazioni sui conti societari e personali. Profitto illecito che è stato sequestrato, così come le quote delle società, l’impresa individuale e gli immobili oggetto di intestazione fittizia, il tutto per un valore complessivo di oltre 3,5 milioni di euro.

– foto tratta da video Guardia di finanza Napoli –
(ITALPRESS).

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Medio Oriente, Mattarella “Soluzione a due stati è interesse di tutti”

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ROMA (ITALPRESS) – “Rinnovo la ferma condanna per l’atroce attacco terroristico del 7 ottobre 2023 e le espressioni del cordoglio della Repubblica Italiana e mio personale. Resta viva negli italiani tutti la speranza che gli ostaggi ancora nelle mani dei terroristi di Hamas possano essere quanto prima restituiti alla libertà e all’affetto dei propri cari. E’ altresì indispensabile giungere a un’immediata cessazione delle ostilità nella Striscia di Gaza, anche per consentire il pieno accesso umanitario alla popolazione civile, da mesi stremata e bisognosa del sostegno della Comunità internazionale. Auspichiamo che quanto prima il ciclo della violenza possa essere interrotto, che si riducano le tensioni – anche al livello regionale – e che si apra la strada ad un dialogo che porti ad una soluzione a due Stati, giusta, necessaria, sostenibile, in linea con il diritto internazionale. Una soluzione che è nell’interesse di tutti e per la quale tutti dobbiamo impegnarci”. Lo scrive il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel messaggio inviato al Presidente dello Stato di Israele, Isaac Herzog, in occasione della ricorrenza dello Yom haAtzmaut.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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