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Lombardia

”La Rinascita degli Ultimi”, un anno dopo l’Ucraina la nuova missione in Turchia e l’aiuto alle associazioni locali

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Nonostante si sia parlato meno di loro negli ultimi mesi, continua costantemente l’impegno dell’associazione solidale ”La Rinascita degli ultimi” verso l’ermergenza nel mondo del volontariato sotto ogni suo aspetto.

Se nel 2022 proprio di questi tempi, l’associazione fondata da Giuseppe Dimasi era protagonista della guerra in Ucraina e dell’aiuto portato alle famiglie Ucraine sul territorio e anche nel nostro Paese, oggi volontari e soci, continuano la missione umanitaria in Ucraina non dimenticando le nuove problematiche mondiali, come i recenti disagi in Turchia, per i quali l’associazine ha in poco tempo raccolto beni di prima necessità e indumenti per una spedizione che verrà presto replicata.

Ma non solo problemi internazionali, il Presidente Giuseppe Dimasi è molto vicino anche alle realtà locali e a quelle della sua città, difatti nelle scorse settimane sono state effettuate nuove importanti collaborazioni e donazioni che hanno visto protagoniste due associazioni molto note nella Provincia, ”Voghera Oltrepò Solidale” (V.O.S.) di Voghera e ”Le due torri”di Vigevano. Quest’ultima, Le due Torri, si occuperà assieme a Rinascita di raccolte maggiori per poter effettuare nell’immediatezza nuove missioni.

Assieme a Dimasi i volontari e soci storici assidui come Stefano Pastorelli e Chiara Binari sono sempre a disposizione per chiunque volesse aiutare il gruppo nel compimento della missione, anche effettuando una donazione all’IBAN: IT12A0760111300001059907624.

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Alessandro Paola Schiavi

Cronaca

AMICI A 4 ZAMPE – 7 DICEMBRE 2025

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Gli animali domestici sono ormai parte integrante della nostra vita: nelle case crescono in famiglia, aiutano i bambini nella crescita, gli anziani nel movimento e nell’umore, creano benessere a tutti. Ma è importante anche prendersi cura di loro: per questo nasce “Amici a 4 zampe”, per favorire le adozioni, occuparci della loro salute ed alimentazione per l’intera vita. In collaborazione con Clinica Veterinaria Croce Azzurra di Casteggio e L’ Arca degli Animali onlus c’è “Amici a 4 zampe”, ogni Domenica alle 19 su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24, la tv per tutti.

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Cronaca

Al via la prima della Scala, fuori la protesta dei pro Pal e dei lavoratori dello spettacolo

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MILANO (ITALPRESS) – Con l’Inno di Mameli si è aperta la stagione del Teatro alla Scala di Milano. Per la prima va in scena l’opera “Lady Macbeth del distretto di Mcensk” di Dmitrij Sostakovic, diretta da Riccardo Chailly, per la regia di Vasily Barkhatov. Nel palco Reale la senatrice a vita Liliana Segre, il presidente della Corte costituzionale Giovanni Amoroso, il sindaco e presidente della Fondazione Scala Giuseppe Sala, il ministro della Cultura Alessandro Giuli, la sottosegretaria di Stato Usa Sara Rogers, il presidente della Regione Lombardia Attilio Fontana e il prefetto di Milano Claudio Sgaraglia. Dalla platea prima dell’Inno di Mameli lungo applauso alla senatrice Segre.

PROTESTE DEI PRO PAL E DEI LAVORATORI DELLO SPETTACOLO

Tre ore prima sono partiti i presidi di protesta davanti al teatro milanese. Particolarmente numeroso il presidio in favore della Palestina. A ridosso di Palazzo Marino sono appesi striscioni contro l’occupazione israeliana dei Territori palestinesi a Gaza e in Cisgiordania, il piano di pace del presidente americano Donald Trump e per chiedere la libertà di Mohamed Shahin, l’imam di Torino colpito da un decreto di espulsione.

“Palestina libera”, “7 ottobre non è una ricorrenza. Ora e sempre resistenza”, “Netanyahu assassino”, “From the river to the sea, Palestine will be free” sono alcuni degli slogan scanditi dai manifestanti. Proteste anche contro lo stanziamento di ingenti risorse per le politiche di riarmo e in solidarietà con la maschera della Scala licenziata lo scorso 4 maggio per aver urlato “Palestina libera” in occasione del concerto organizzato dall’Asian Development Bank al quale era presente anche la premier Giorgia Meloni.

Lo scorso 27 novembre il teatro milanese è stato condannato a risarcire alla lavoratrice le mensilità dalla data del licenziamento fino alla scadenza naturale del contratto. Dallo stesso lato della piazza, è anche in corso il presidio dei lavoratori del settore della cultura: presenti Cgil, lavoratori del Teatro La Scala di Milano e rappresentanti del Teatro La Fenice di Venezia. Quest’ultimi, in particolare, hanno ribadito la loro contrarietà alla nomina a direttore presso il teatro veneziano di Beatrice Venezi. E’ stato letto un messaggio congiunto dell’orchestra sinfonica di Milano e dell’Orchestra Sinfonica Siciliana. L’intera piazza nel centro di Milano è stata circoscritta da transenne ed è presidiata da reparti delle forze dell’ordine.

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-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Ambrogini d’oro, Sala: “Epoca di disimpegno, serve partecipazione”

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MILANO (ITALPRESS) – “Presenziare a questa cerimonia significa confrontarci con le migliori qualità della società milanese”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, intervenendo alla cerimonia di consegna degli Ambrogini d’oro al Teatro dal Verme.

“Viviamo un’epoca difficile e pure molto incerta. Viviamo giorni in cui sembra prevalere, a tutti i livelli, un senso di rassegnazione e disimpegno che porta a un vero distacco dalla realtà, dai suoi problemi e dal suo impegno nel cercare di risolverli. In politica, per esempio, un segno evidente di questa crisi è l’astensionismo al voto, una tendenza che appare inarrestabile e che mina nel profondo il significato della rappresentatività degli organi elettivi a qualsiasi livello”, ha aggiunto.

“Non sarò io a negare le responsabilità della politica e dei politici, anzi. Rimane il fatto che una società indebolita dalla mancanza di partecipazione e di assunzione di responsabilità, una società più attenta ai social che alle scelte che la caratterizzano, è una società che non è in grado di esprimere identità compiute, scelte coraggiose, svolte decise”, ha osservato il sindaco.

 “Ciò a cui assistiamo è un astensionismo non solo dal voto bensì dalla socialità nel suo complesso, in un mondo nel quale i ruoli si confondono, l’autorità impallidisce, gli stessi genitori a volte non si propongono più come modelli di riferimento per i loro stessi figli”. Cosa fare?, si è interrogato Sala. “Prima di tutto, occorre che ognuno torni ad assumere una precisa consapevolezza del proprio ruolo. Che nessuno si astenga dal fare il proprio dovere. Non servono né il benaltrismo né lo scaricabarile sistematico. Occorre invece il pieno senso del proprio ruolo, a partire dalla politica, a partire da noi politici”.

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Inoltre “incontrare la gente, quella vera e capire che le persone hanno ancora fiducia nelle loro istituzioni e soprattutto ricercano ancora persone che sappiano ascoltare, organizzare e risolvere. Ma non basta, non basta essere capaci singolarmente. Oggi premiano persone che non si sono astenute dal fare il loro dovere. Tutti noi – ha concluso Sala – dobbiamo impegnarci, ma abbiamo bisogno di esempi, esempi di uomini e donne che segnino la strada a chi amministra, a noi, alla città”. 

-Foto xm4/Italpress-
(ITALPRESS).

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