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Cronaca

A Milano “Metropolis”, l’installazione di Fabio Novembre per Iqos

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MILANO (ITALPRESS) – Partire dall’idea di comunità, di persone che si trovano perchè unite da passioni per immaginare un nuovo futuro. E’ questo il concetto alla base dell’installazione “Metropolis” esposta in occasione della Milano Design Week fino al 23 aprile allo Spazio Iqos al Tortona Rocks.
L’opera, realizzata dall’architetto Fabio Novembre, si basa sul design di Iqos Iluma, l’ultimo dispositivo per il riscaldamento elettronico del tabacco di Philip Morris che guarda a un futuro senza fumo. Da qui e attraverso 4 modelli su scale e colori differenti, giochi di suoni e luci, il visitatore entra lui stesso in un’idea di futuro delle città resa ancora più viva da proiezioni 3D che fanno emergere le diverse personalità degli abitanti.
I colori e le forme architettoniche sembrano scaturire dalle diverse emozioni di ciascun cittadino; è così che i pattern diventano glicine, oro, grigio e verde e le forme si fanno arrotondate o poligonali, creando edifici avveniristici popolati da un’eterna interazione tra elemento umano e il mondo circostante.
“Quella di IQOS è prima tutto una community. Ci sono 17 milioni di persone in tutto il mondo che fanno parte di questa community, di cui oltre due milioni in Italia – spiega a Italpress Fabio Novembre – Questo mi ha solleticato alcune fantasie: immaginare una città a misura di queste persone. E’ stato un gioco intellettuale, ma che ha a che fare con l’idea di comunità fatta di persone che hanno qualcosa in comune”.
Il concetto alla base diventa quindi l’unione di persone dalle storie diverse ma con un legame. Proprio grazie a questi elementi unificanti, il rischio di creare comunità chiuse e isolate da altre si riduce.
Come ribadito dall’architetto, “questo rischio lo supero interessandomi soltanto alle cose che uniscono, non a quelle che dividono. Abbiamo molto investito sulle divisioni: proviamo ora a investire sulle passioni e su ciò che ci accomuna. La dialettica è importante, ma si crea anche tra chi ha le stesse passioni”.
“Partiamo quindi da una base comune. Il mio è un ragionamento sulle basi comuni”, ha concluso.
“Anche in questa edizione l’installazione vuole essere un omaggio alla community di Iqos users in Italia, milioni di persone che abiteranno la Metropolis rappresentata nei pattern ideati dall’architetto Novembre”, ha commentato Gianluca Iannelli, Head of Marketing & Digital di Philip Morris Italia.
Una community quella di Iqos che, come sottolineato da Iannelli, “conta oltre 2 milioni di persone in Italia che hanno deciso di intraprendere la visione di Philip Morris: un futuro senza fumo passando ad Iqos e abbandonando le sigarette. Da qui è nata Metropolis, una città del futuro con rappresentanti 4 edifici avveniristici che riflettono gli aspetti di design di Iluma”.

– foto xh7/Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

PONTE DI VIALE LUDOVICO IL MORO, SCONTRO POLITICO SUI RITARDI

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Il ponte di viale Ludovico il Moro a Pavia continua a restare chiuso e i lavori di riparazione non ripartono, alimentando malumori e scontri politici. L’opposizione va all’attacco accusando l’amministrazione comunale di gravi responsabilità: secondo il capogruppo di Fratelli d’Italia, Nicola Niutta, non si può scaricare tutto sulle ditte appaltatrici perché la politica ha il dovere di fissare tempi e indirizzi precisi. I fatti parlano chiaro: la prima scadenza, annunciata nel novembre 2024 con l’intervento del genio militare, non è mai stata rispettata. Poi a dicembre l’amministrazione aveva promesso l’avvio dei lavori a gennaio e la conclusione in tre o quattro mesi. Oggi, quasi a settembre 2025, il ponte è ancora inutilizzabile e i commercianti della zona lamentano cali di fatturato fino al settanta per cento. L’amministrazione ha inviato una diffida all’impresa, stabilendo che se il cantiere non ripartirà entro il primo settembre l’appalto sarà revocato. Intanto, resta forte la preoccupazione dei residenti per un quartiere ancora diviso a metà.

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Cronaca

Conte “Reddito Cittadinanza ha salvato dalla povertà 1 mln di persone”

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ROMA (ITALPRESS) – “No a marchette ed elemosine” tuona il sottosegretario alla Giustizia di Fratelli d’Italia, di cui non ricordiamo nessuna misura, ma solo una condanna per aver rivelato segreti d’ufficio, rischiando di compromettere sicurezza e lotta al crimine. Attacca il nostro Pasquale Tridico, che propone, oltre a misure di rilancio e investimenti, anche interventi contro la povertà, mentre con Meloni tocchiamo il record di poveri assoluti. Eh sì, perchè dalle parti di Fratelli d’Italia c’è tolleranza zero nei confronti dei cittadini che non riescono neppure a fare la spesa, totale indifferenza per artigiani, commercianti e imprenditori soffocati da tasse e caro-energia, ma i soldi li trovano per l’aumento dei rimborsi per Ministri e sottosegretari, per i regali alle banche (zero tasse sugli extraprofitti), per una montagna di miliardi da investire sulle armi. Ormai abbiamo visto come agiscono: zitti zitti tengono inchiodata al Governo la loro Ministra sotto inchiesta per truffa sui fondi Covid, ma fanno la voce grossa quando si tratta di umiliare in tv padri di famiglia che hanno chiesto un sostegno momentaneo in un momento di difficoltà. Fratelli d’Italia e i giornali posseduti da parlamentari di maggioranza hanno scatenato una campagna contro Tridico, perchè nel loro mondo al contrario chi si batte contro la povertà è il nemico pubblico numero 1. Noi siamo orgogliosi di aver salvato dalla povertà 1 milione di persone l’anno con il Reddito di cittadinanza, come riconoscono relazioni che possono leggere comodamente al loro Ministero del Lavoro. Noi ne siamo orgogliosi e lavoreremo sempre per restituire dignità a chi non ha speranza, per rendere ancora più efficienti le misure di sostegno al reddito e per potenziare le politiche attive del lavoro. Noi restiamo dalla parte giusta”. Lo scrive sul suo profilo Facebook il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte.(ITALPRESS).

Foto: Ipa Agency

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Cronaca

Metsola “Situazione a Gaza è orribile, basta uccisioni e sofferenze”

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RIMINI (ITALPRESS) – “La situazione di Gaza resta orribile, ieri sono stati uccisi altri giornalisti e questo è intollerabile: vogliamo che le uccisioni cessino, le sofferenze finiscano e gli ostaggi vengano rilasciati, lo dobbiamo a tutte le generazioni
future”. Lo sottolinea la presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola al Meeting di Rimini. “Dobbiamo trovare il coraggio di prendere delle decisioni difficili. Se abbiamo coraggio gli ostacoli li superiamo, questo deve essere il nostro messaggio di ottimismo” ha aggiunto. “L’Europa può fare molto, dobbiamo essere uniti, dobbiamo lottare per la pace, abbiamo molte sfide e dobbiamo capire cosa vuole la gente da noi. A questo dobbiamo rispondere e siamo uniti su questo messaggio”, aggiunge. Parlando dell’istituzione che sta guidando, Metsola ha detto: “L’Europa è ciò che abbiamo il coraggio di rendere possibile: non è completa, ma il destino di questo progetto unico al mondo dipende da ciascuno di noi. Il mio appello è di lottare per l’Europa: non possiamo arrenderci o sottovalutare ciò che possiamo diventare”. “Siamo ancora all’inizio del nostro progetto – aggiunge Metsola, – È vero che il mondo sta cambiando, gli Stati Uniti sono più complicati rispetto al passato, la guerra in Ucraina aveva messo in luce la nostra dipendenza dalla Russia, la terribile situazione a Gaza ha mostrato a una nuova generazione quanto ci sia bisogno di un’Europa forte che promuova la pace, la forza economica non è più sufficiente all’Europa per rimanere un leader globale, ma lo status quo significa arrendersi e lasciarci ai margini”. Metsola non ha lesinato anche qualche critica alle istituzioni europee: “L’Europa non è stata mai spettatrice del mondo, ma deve trovare il coraggio di prendere le decisioni necessarie: è tempo di smettere di guardare all’Europa così com’è e pensare a come può essere”. “Restano solo due opzioni, ovvero un cambiamento coraggioso o la lenta e dolorosa spirale verso l’irrilevanza – continua Metsola -. Io sostengo il cambiamento, che non è facile e comporta sacrifici: dobbiamo porci domande difficili, cioè se siamo in grado di difenderci, se vogliamo integrare i nostri mercati e sbloccare il grande potenziale che conosciamo, se puntiamo a sostenere le nostre imprese, se siamo disposti a garantire il nostro modello di libera impresa e reti di protezione sociale. L’unica risposta possibile è l’Europa: ora è il momento di costruire. Ci sono sfide che pochi anni fa sarebbero state impensabili: gli ultimi tempi ci hanno insegnato che per rispondere a un mondo che sta cambiando l’Europa deve cambiare, altrimenti da leaders diventiamo followers. Lo status quo non è più sufficiente, a volte sembra che tutti vogliano il cambiamento ma poi pochi sono disposti a cambiare: negli ultimi anni il Parlamento è stato riformato in modo radicale, perché se le nostre istituzioni diventano troppo miopi o appesantite dalla burocrazia i cittadini perderanno fiducia nella capacità dell’Europa di mantenere le promesse”. “Il primo passo per creare le condizioni di una crescita sostenibile è semplificare le regole, rafforzare il mercato unico e sviluppare il commercio: il Parlamento europeo non si sta tirando indietro nel prendere le decisioni necessarie per far avanzare l’Europa. Mattarella ci aveva definiti un centro di gravità che collega istituzioni e cittadini, questa è una responsabilità che prendiamo molto seriamente: sulla nostra agenda di semplificazione stiamo facendo progressi, ma sappiamo anche che approvare 13mila provvedimenti contro i soli 3mila degli Stati Uniti frenerebbe chiunque nel guidare la strada verso il futuro; su questo dobbiamo essere onesti e capire dove siamo andati troppo in fretta e dove invece non siamo andati abbastanza lontano. Servono meno toni moralisti e più azioni, dobbiamo sostenere le nostre industrie e non ostacolarle” ha concluso Metsola. Infine, a proposito dei Dazi Usa, Metsola ha detto: “Su questo voglio essere inequivocabile: non esiste alleanza più solida di quella tra Europa e America. L’accordo commerciale provvisorio è un passo avanti per le nostre relazioni transatlantiche e per la fiducia tra i nostri continenti: il Parlamento europeo farà la sua parte per venire incontro alle imprese e ai consumatori europei, ma dobbiamo anche trasformare questa esperienza nell’insegnamento di guardare oltre, verso nuove partnership con Africa e America Latina; è questo il messaggio che la prossima settimana porterò al G7 in Canada”. (ITALPRESS).

 

Foto Ipa Agency

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