Cronaca
glo for art, Iacurci porta alla Design Week “Dry Days, Tropical Nights”
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3 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Laboratorio Futuro” è il tema proposto dal Fuorisalone 2023, che si terrà dal 17 al 23 aprile, un momento di analisi e sperimentazione per tradurre le sfide di oggi in opportunità di domani. In questo contesto, glo sarà tra i protagonisti di Brera Design District con il suo progetto artistico glo for art insieme ad Agostino Iacurci, artista dall’ironia sottile e brillante, riconosciuto per le sue opere caratterizzate da forme sintetiche e colori splendenti.
Per glo, Agostino Iacurci porta alla Design Week 2023 “Dry Days, Tropical Nights” un’opera dal forte impatto visivo e culturale. Una grande installazione che avvolge la torre in largo Treves, prossimo alla demolizione. L’ultima preziosa occasione per il pubblico, quindi, di varcare per la prima volta la soglia dello storico edificio in Brera, che dopo il Salone del Mobile, verrà abbattuto per dar vita a un nuovo progetto.
L’intervento di Iacurci prende vita dalla facciata esterna per poi proseguire all’interno del palazzo nell’ampia lounge, uno spazio che avvolgerà i visitatori in uno spettacolo di colori e luci grazie alle numerose installazioni realizzate ad hoc dall’artista.
Riconosciuto a livello internazionale per il suo linguaggio immediato e pop, di grande forza grafica, Agostino Iacurci realizza per glo un’opera che invita lo spettatore a guardare al futuro del Pianeta e in generale dell’umanità e a ripensare un futuro migliore, tutti insieme.
La sua riflessione prende spunto dal libro “Viaggio in Italia nell’Antropocene” dove il filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani e il geografo Mauro Varotto hanno immaginato come si trasformerà l’Italia nel 2786. I climatologi valutano che con l’attuale gestione del Pianeta, ci troveremo di fronte a paesaggi desertici e tropicali.
Da questa considerazione prende vita “Dry Days, Tropical Nights”: da una parte la luce del giorno, il colore, la positività; dall’altra la dolcezza della notte e le domande esistenziali. La silhouette di palme, gli occhi delle finestre che diventano tramonti tropicali, l’aridità delle immagini, la luce, ci riportano a quello che potrebbe essere il nostro domani.
La sua opera è caratterizzata ironicamente da un’esplosione di colori accesi, la cui allegria contrasta nettamente con l’urgenza della tematica affrontata, come a voler riflettere l’approccio contemporaneo di tutti noi, che, pur consci dei cambiamenti climatici a cui assistiamo, continuiamo a vivere le nostre vite, come se non esistesse un problema reale.
Iacurci vuole però aprire uno spiraglio di speranza: Dry Days, Tropical Nights rappresenta una visione, un’opera da vivere attraverso un percorso ricco di contrasti e altamente suggestivo dove ripensare a un domani più consapevole.
“E’ per noi un grande piacere portare a Milano un’opera di questa importanza non solo artistica ma culturale, all’interno di uno dei luoghi simbolo del Fuorisalone 2023. Siamo certi che il nostro entusiasmo nei confronti dell’installazione di Agostino Iacurci sarà condiviso con il pubblico della Design Week, sempre alla ricerca di novità da scoprire e condividere – commenta Brigitte Maria Santner, Country Manager di BAT Italia -. Quest’anno, in particolar modo, il tema proposto da Fuorisalone è a noi molto caro. Credo che l’invito a riflettere sul futuro e sulle attività che possiamo portare avanti tutti noi oggi per garantire un domani migliore sia un tema di grandissima attualità e che tocca tutti noi da vicino. Come BAT Italia questo è un impegno che stiamo portando avanti da anni. A Better Tomorrow è infatti il nostro purpose aziendale con il quale ci impegniamo a costruire un futuro migliore per i consumatori, per la società e per le comunità in cui operiamo, riducendo l’impatto della nostra attività sull’ambiente e sulla salute offrendo ai nostri consumatori adulti la più ampia gamma di prodotti a potenziale rischio ridotto”.
L’installazione artistica di Iacurci segna una delle tappe del più ampio progetto artistico itinerante glo for art, un format nato per sostenere l’arte e diffondere la cultura, favorendo un processo di democratizzazione dell’esperienza artistica.
L’essenza stessa di glo promuove l’affermazione di sè stessi come esseri unici e irripetibili. Invita il pubblico a sperimentare la curiosità verso nuove esperienze, scoprire nuovi modi di vivere l’arte, il design, la musica, con un approccio positivo e consapevole. Sottolinea l’importanza di vivere e condividere le proprie passioni, emozioni e valori, oggi più che mai anche attraverso momenti reali, non solo digitali.
“Dry Days – Tropical Nights” è un’installazione artistica che prende il nome in prestito da due indicatori ambientali che descrivono la severità del caldo durante un determinato periodo in una data area – commenta Iacurci -. Stando a questi indicatori, nel giro di poche centinaia d’anni, la pianura padana e l’Italia si trasformeranno in un paesaggio tropicale con aree desertiche. L’installazione si configura come una sorta di visione che attraverso interventi pittorici, scultorei e luminosi e trasformerà temporaneamente gli spazi esterni ed interni dell’imponente torre di Largo Treves 1 in un paesaggio onirico”. “Il progetto – conclude – è immaginato come un’allucinazione che dialoga con l’architettura dell’iconico palazzo progettato da Arrigo Arrighetti nel cuore di Milano trasformandolo in una sorta di oasi che è allo stesso tempo miraggio scintillante e presagio inquietante di un futuro prossimo”.
– foto ufficio stampa MSL Group –
(ITALPRESS).
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Pubblicato
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2 Novembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Oggi, nel giorno in cui ognuno di noi ricorda le persone che hanno lasciato un segno indelebile nelle nostre vite, Milano tributa un sentito riconoscimento alle personalità illustri che con la loro attività e il loro impegno hanno fatto la differenza in numerosi campi, contribuendo al prestigio della città, e non solo. Oggi, il Pantheon di Milano si arricchisce di quattordici nomi, quelli di sei donne e di otto uomini”. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala in occasione dell’iscrizione al Famedio di Giuseppina Antognini, Giorgio Armani, Adriana Asti, Gianni Berengo Gardin, Cesare Cavalleri, Rosita Jelmini Missoni, Zita Mosca Baldessari, Ernesto Pellegrini, Paolo Pillitteri, Arnaldo Pomodoro, Nicoletta Ramorino, Fausta Squatriti, Augusto Tognasso e Oliviero Toscani. “Milano è il punto di incontro delle storie di queste donne e di questi uomini. In alcuni casi è stata la città in cui sono nate o nati; in altri è stata la città d’elezione, in cui sono cresciuti, si sono formati, hanno nutrito ambizioni e affrontato sfide; senza dubbio, è stata la città che ha dato loro la possibilità e l’opportunità di diventare ciò che erano destinati a essere” ha aggiunto Sala.
“E gli ambiti in cui si sono distinti sono davvero molti: la moda (Armani e Jelmini Missoni), l’arte (Pomodoro), la fotografia (Berengo Gardin e Toscani), il design (Mosca Baldessari), il giornalismo (Cavalleri), il teatro e il cinema (Asti, Ramorino e Squatriti), la politica (Pillitteri), l’imprenditoria filantropica (Pellegrini), il mecenatismo (Antognini) e il valore civico (l’eroe di guerra Tognasso). I settori produttivi e culturali, nonché i sentimenti civici e civili, che li hanno visti eccellere da protagonisti, in vita, riflettono l’immagine di una Milano laboriosa, creativa, innovativa, internazionale, pragmatica e capace di profondo impegno sociale. Milano è la summa di queste doti, certamente grazie anche a personalità come quelle di coloro di cui da oggi si fregia il nostro Famedio” ha detto ancora Sala. “Oltre al ricordo, ciò che come comunità ci deve unire è la riconoscenza per quanto queste donne e uomini hanno realizzato: attraverso le loro scelte di vita, attraverso la loro dedizione al lavoro, attraverso il loro sguardo non banale sul mondo, mettendo a frutto inclinazioni, talento e spirito di sacrificio, hanno contribuito a plasmare l’identità di Milano, a renderla la città contemporanea, consapevole di sé e delle sfide del presente e del futuro, che tutti noi conosciamo e che il mondo tanto apprezza” ha detto ancora il sindaco.
“Viviamo un tempo complesso, dove l’odio e la prevaricazione rischiano di offuscare – in qualsiasi ambito (dalla politica internazionale alle relazioni personali quotidiane) – i valori positivi di libertà, pace, tolleranza e rispetto reciproco senza i quali nessuna comunità può dirsi veramente democratica. Servono quindi voci autorevoli, in grado di tramutare questi principi in azioni concrete. Servono esempi. I 14 nuovi iscritti al Famedio lo sono. Perché nei percorsi di vita che hanno affrontato hanno lasciato una traccia evidente di sé. Perché i traguardi che hanno raggiunto non hanno avuto solo impatto e valore nella loro sfera personale, ma sono diventati conquiste orgogliose di una città (se non addirittura dell’intero Paese o di un campo di attività). Perché i risultati da loro ottenuti sono diventati un’eredità di esperienze, di principi e valori da cui è doveroso trarre ispirazione” ha concluso Sala.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Cronaca
Cina, prima staffetta transfrontaliera della torcia per i Giochi Nazionali
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1 ora fa-
2 Novembre 2025di
Redazione
SHENZHEN (CINA) (ITALPRESS/XINHUA) – Domenica i Giochi Nazionali cinesi hanno celebrato una tappa storica con la prima staffetta della torcia transfrontaliera che si è svolta simultaneamente a Guangdong, Hong Kong e Macao, a una settimana dall’apertura dei Giochi.
Dopo la cerimonia di lancio nella città costiera meridionale di Shenzhen, la staffetta è partita da Hong Kong, Macao, Guangzhou e Shenzhen, quattro città chiave della Greater Bay Area.
Duecento tedofori provenienti da tutti i ceti sociali porteranno la fiamma, tra cui il fisico Xue Qikun e l’ex campione olimpico di tuffi Yang Jinghui.
La “fiamma sorgente” è stata estratta e accesa a settembre dal ghiaccio combustibile situato a oltre 1.500 metri sotto la superficie del Mar Cinese Meridionale.
Al termine della staffetta, le torce provenienti dalle quattro città convergeranno domenica a Guangzhou, presso il Guangdong Olympic Sports Center, dove verranno fuse in un’unica fiamma che accenderà il braciere principale durante la cerimonia di apertura della 15esima edizione dei Giochi Nazionali il 9 novembre.
Foto: Xinhua
(ITALPRESS).
Cronaca
L’Inter soffre ma passa a Verona, decide l’autogol di Frese al 94′
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1 ora fa-
2 Novembre 2025di
Redazione
VERONA (ITALPRESS) – Un’autorete in pieno recupero permette all’Inter di portare via tre punti dal Bentegodi: la sfortunata deviazione di Frese, su cross di Barella, regala il secondo posto momentaneo ai nerazzurri di Chivu, stessi punti della Roma (in campo stasera con il Milan) e a -1 dal Napoli capolista. Nona vittoria nelle ultime 10 partite per l’Inter, che passa 2-1 contro un Hellas mai domo ma sfortunato. Nel primo tempo, botta e risposta tra Zielinski e Giovane.
Dopo appena 3′ l’ex Napoli, lanciato da Carlos Augusto, compie un perfetto inserimento e va vicino al gol, ma Montipò devia in calcio d’angolo. La compagine nerazzurra parte con il piede sull’acceleratore e al 7′ Lautaro crea una grande occasione con un delizioso pallonetto, sul quale è decisivo il salvataggio di Nelsson. I tempi sono maturi per il vantaggio degli ospiti, tant’è che al 16′ Piotr Zielinski realizza una splendida rete al volo su corner di Calhanoglu. L’Inter prova a cavalcare il momento positivo e al 25′ Bastoni, su cross di Luis Henrique, mette in difficoltà Montipò con un insidioso colpo di testa. La prima conclusione dell’Hellas Verona arriva alla mezz’ora con un’incornata di Frese, che però viene facilmente disinnescata da Sommer.
Superato il momento di difficoltà, gli uomini di Paolo Zanetti riescono ad agguantare il pareggio al 40′ grazie a Giovane che, su suggerimento di Orban, batte Sommer con un potente destro. In pieno recupero i gialloblù sfiorano addirittura il sorpasso con Orban, che colpisce un clamoroso palo; si va, dunque, a riposo sul parziale di 1-1.
Nella ripresa gli scaligeri tornano in campo con il giusto piglio per provare a riprendere da dove avevano lasciato, ma sono i nerazzurri ad andare più volte alla conclusione prima con Lautaro Martinez e poi con Calhanoglu. Chivu prova a scuotere i suoi attraverso delle sostituzioni e al 72′ il neo-entrato Esposito si fa subito vedere in attacco con un colpo di testa, che però termina alto sopra la traversa. Due minuti più tardi è Dimarco ad andare al tiro da posizione defilata, ma Montipò si oppone. All’84’ Barella va al cross per Lautaro Martinez, che la gira di testa, ma Bella-Kotchap devia in corner.
Nel finale l’Inter prova in ogni modo a portare a casa l’intera posta in palio, lamentandosi anche per un presunto fallo in area di rigore ai danni di Esposito, e alla fine riesce a tornare in vantaggio: sul cross dal limite dell’area di Barella, Frese fa un maldestro autogol che regala la vittoria per 1-2 agli ospiti al 94′. Inter seconda, a -1 da Conte, Verona resta terzultimo a quota 5.
– foto Image –
(ITALPRESS).

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