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Cronaca

Sanofi inaugura a Milano nuovi uffici pensati dai dipendenti

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MILANO (ITALPRESS) – Sanofi, tra le prime aziende in Italia a introdurre, oltre 10 anni fa, lo smart working, ha inaugurato oggi a Milano i suoi nuovi uffici, nati da un percorso di ascolto delle esigenze dei propri dipendenti e collaboratori. Si tratta di una rivoluzione nel modello di lavoro che coinvolgerà le circa 500 persone nella sede milanese, dove sono state allestite aree flessibili e multifunzionali che vedono la quasi totale contiguità tra zone di lavoro, relax e ristoro – proprio come avviene tra le mura domestiche – e zone dedicate al lavoro di team, alla condivisione e alla cocreazione, oltre che a servizi di supporto al collaboratore. Un nuovo modello pensato principalmente per incentivare il confronto e la socialità: nessuna postazione fissa, ma scrivanie e tavoli condivisi, che favoriscono lo scambio intergenerazionale e la condivisione di idee, alternati a sale riunioni riservate. “Quello che presentiamo oggi è un nuovo modo di lavorare e vivere gli spazi, con zero barriere e maggiore collaborazione, nell’ottica di una trasformazione culturale- ha spiegato Marcello Cattani, presidente e AD di Sanofi Italia- L’idea è quella di aprirci ancora di più alla nostra missione, ovvero ‘sfidare la scienza, spingersi oltrè”. Oggi, ha aggiunto Cattani, “le dinamiche sono completamente cambiate, e diventa fondamentale anticipare i tempi con scelte coraggiose orientate a supportare le nostre persone e i talenti che entrano in azienda”.
Rivedere gli spazi di lavoro è solo uno degli elementi che ruotano intorno al modello ibrido e alle politiche di welfare definito da Sanofi: se da ben prima della pandemia sono state eliminate le timbrature e i permessi oggi si aggiungono nuovi modi di re-immaginare il rapporto con dipendenti e collaboratori. A raccontarlo è Laura Bruno, HR Director di Sanofi: “I rapidi cambiamenti di questi ultimi due anni ci hanno consentito di individuare nuove direzioni per superare la frontiera del classico modello di lavoro verso una cultura del lavoro fondato su flessibilità, autonomia e fiducia verso i nostri lavoratori”. Bruno ha sottolineato particolarmente il fattore della “fiducia” verso i lavoratori che, ha spiegato, “possono chiedere di fare ‘smart working’ una intera settimana e poi lavorare in presenza fisica quella successiva o viceversa, non poniamo noi le regole, ci fidiamo”. Da tempo Sanofi mette in campo molteplici iniziative di Welfare, ha detto ancora Bruno, con “un’ attenzione particolare rivolta alla genitorialità: “Sanofi è tra le prime aziende ad aver esteso a 14 le settimane di congedo parentale retribuito per nascita o adozione, ad aver concesso permessi integrativi a supporto della genitorialità e dell’assistenza a familiari non autosufficienti, ad aver sottoscritto una copertura assicurativa Long Term Care per tutti i dipendenti in caso di perdita dell’autosufficienza”.
Questo genere di implementazioni, fa notare la HR di Sanofi, “favorisce non solo un maggior gender balance ma anche l’attrazione dei talenti, con il 50% dei neo-assunti sotto i 35 anni e per il 57% donna”. Tra le numerose azioni di Welfare messe in atto da Sanofi, si conta anche il supporto alle spese per raggiungere gli uffici, specie in un contesto di inflazione come quello attuale è un’ulteriore misura di supporto che segue quella introdotta a fine 2022 per ridurre l’impatto del caro-bollette. Intervenendo al convegno in videocollegamento Simona Tironi, assessore all’Istruzione, Formazione e Lavoro di Regione Lombardia, ha rimarcato la massima attenzione rivolta dalla Giunta al tema della formazione dei lavoratori. “Regione Lombardia è fortemente decisa a rafforzare un sistema di relazioni con il mondo dell’impresa affinchè tutte le nostre linee siano focalizzate verso l’alta formazione, al fine di colmare quel ‘gap’ tra domanda e offerta di lavoro che caratterizza la nostra epoca ipertecnologica. Tra i tanti comparti industriali che ce lo chiedono, quello della meccatronica spicca fra tutti”.
Verso gli scettici dello smart working Stefano Passerini, Direttore Settore Lavoro Welfare e capitale di Assolombarda, ha offerto un efficace ‘parallelò, rispondendo alla domanda se il ‘lavoro agilè favorisce o meno la produttività: “Sostengo che lo smart working favorisce il benessere delle persone e una gestione più flessibile alla aziende, quindi non vedo un risvolto negativo, così come non vedo un risvolto negativo per l’Intelligenza Artificiale che, a mio avviso, non farà sparire ‘in massà posti di lavoro. Credo che sia Intelligenza Artificiale che smart working possano essere carburante per le aziende”.

– foto ufficio stampa Sanofi –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mazzali “Non esiste solo Milano, anche Sabbionetta attrae artisti”

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SABBIONETA (MANTOVA) (ITALPRESS)- Nel cuore della “città ideale”, patrimonio UNESCO, si apre questa sera un viaggio straordinario tra arte, visione e territorio: prende ufficialmente il via 7 ½, la mostra del celebre fotografo tedesco Juergen Teller, allestita nella Galleria degli Antichi e nella Sala degli Specchi di Palazzo Giardino a Sabbioneta.

Curata da Mario Codognato e progettata come intervento site-specific dall’architetto Federico Fedel, la mostra dialoga con l’architettura rinascimentale della città, restituendo un’esperienza immersiva, potente ed emozionante. “Portare un artista come Juergen Teller a Sabbioneta significa investire su un turismo culturale di qualità, che non si accontenta della superficie, ma cerca il senso profondo dei luoghi – ha dichiarato Barbara Mazzali, Assessore a Turismo, Moda e Marketing territoriale di Regione Lombardia -. In questa mostra c’è tutto: visione, coraggio, contaminazione e quel desiderio di rompere gli schemi che rende una destinazione davvero attrattiva per un pubblico attento e internazionale”.

“Teller è un artista che non ha paura di mostrare l’imperfezione, l’ironia, la fragilità. Le sue fotografie sono squarci di verità, immagini che parlano al cuore prima ancora che allo sguardo- ha proseguito Mazzali -Poterle vedere a Sabbioneta, immerse in uno dei luoghi più iconici del nostro patrimonio, significa vivere un’esperienza unica. Non è una semplice mostra: è un invito a sentire, a rallentare, a lasciarsi attraversare dalla potenza dell’arte. E questo è esattamente il tipo di emozione che rende indimenticabile una destinazione turistica”.

La Galleria degli Antichi, lunga 97 metri, accoglie le opere fotografiche con una prospettiva scenografica unica, mentre la Sala degli Specchi le riflette e le moltiplica in un gioco di rimandi visivi e sensoriali.

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Juergen Teller, che ha effettuato un sopralluogo nelle scorse settimane, si è detto colpito dall’unicità dell’allestimento e dalla cura con cui è stato progettato, sottolineando come Sabbioneta sia “una cornice perfetta per far risuonare le sue immagini, piene di ironia, fragilità e verità”. 7 ½ sarà visitabile dal 13 aprile al 23 novembre 2025. Il catalogo bilingue è edito da Marsilio. I biglietti, che comprendono anche l’ingresso a Palazzo Giardino, sono disponibili online tramite l’app Visit Sabbioneta e presso l’Infopoint della città.

“Sabbioneta è la prova che in Lombardia la bellezza non è soltanto un’eredità del passato, ma una materia viva che continua a rigenerarsi attraverso l’arte. Credo in un turismo che si nutre di visioni, che cerca emozioni autentiche, che si lascia incantare da luoghi dove ogni dettaglio racconta una storia. È in questi spazi sospesi tra armonia e creatività che la nostra identità si trasforma in esperienza, da vivere e da ricordare”, ha concluso Mazzali.

– Foto Ufficio stampa Barbara Mazzali –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Salvini “Lega contrasterà chi ostacola la pace”

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ROMA (ITALPRESS) – “Dal punto di vista commerciale e militare la situazione è complessa. Io spero e lavoro perchè il 2025 sia l’anno della pace. Per questo la Lega ha il diritto e il dovere di contrastare e fermare coloro che anche con le parole boicottano il processo di pace, come qualcuno che a Bruxelles, Parigi e Berlino continua a parlare di ombrello nucleare, bazooka ed esercito europeo”.
Lo ha detto il vicepremier e segretario della Lega Matteo Salvini aprendo a Roma la decima edizione nazionale della scuola di formazione politica del partito.

“Bene fa Giorgia Meloni ad andare a Washington a provare ad essere sintesi tra Europa e Stati Uniti”, ha proseguito Salvini in merito all’incontro tra la premier, Giorgia Meloni, e il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Il vicepremier si è mostrato critico, invece, sul tema della gestione Ue delle imprese e del commercio internazionale: “Noi compravamo energia dalla Russia, anche se adesso c’è quel che c’è, e vendiamo prodotti negli Stati Uniti – ha esordito Salvini – . La concorrenza delle nostre imprese da dove arriva? Dalla Germania e dalla Cina. Ora i geni di Bruxelles vorrebbero dirci di abbracciare i tedeschi, aprire i mercati cinesi facendo guerra agli americani e ai russi. Non serve un master per capire che se fai guerra ai tuoi fornitori e clienti e se pensi di fare un accordo con i tuoi concorrenti, o sei stupido o sei nel libro paga di qualcuno. Penso che a Bruxelles ci sia gente pagata per fare gli interessi di altri che non siamo noi”.

– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Ue, Barnier “Positivo incontro Meloni-Trump ma serve negoziatore unico”

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ROMA (ITALPRESS) – “Oggi bisogna sapersi adattare, reagire rapidamente, ma soprattutto difendere i nostri interessi comuni in un mondo instabile. Serve metodo. L’unità europea non si decreta. Durante la Brexit, l’abbiamo costruita con una strategia precisa. Ogni settimana io e il mio team inviavamo rapporti a tutte le istituzioni europee, e io partecipavo alle riunioni del Consiglio europeo. Sarebbe utileanche oggi. Ci vorrebbe una figura chiaramente identificata, che parli a nome delle tre istituzioni – Commissione, Consiglio e Parlamento – prendendo il tempo di spiegare e convincere tutti. E’ un impegno personale enorme. Io ho trascorso quattro anni intensi in quel ruolo. Ma ne è valsa la pena”.

Lo ha detto in una intervista a La Repubblica l’ex premier francese, Michel Barnier, già responsabile dell’Ue della trattativa sulla Brexit. Sulla trasferta a Washington di Giorgia Meloni: “Mi sembra positivo, se riesce a ottenere ascolto da Donald Trump – continua – Anche Macron e Starmer sono stati alla Casa Bianca. Il dialogo deve però restare coerente con la difesa del nostro mercato unico. Non può esistere un accordo commerciale diverso tra Italia e Francia. Trump ha detto che vorrebbe fare accordi bilaterali su misura. E’ impossibile. In ogni caso dobbiamo evitare risposte affrettate e disordinate. Non cedere troppo in fretta. E soprattutto non farci impressionare”.

Barnier si sofferma su Trump e le sue politiche: “Attorno a Trump ci sono miliardari e speculatori che non amano l’Europa perchè siamo un continente di 450 milioni di cittadini basato su regole, governance e stabilità. Abbiamo una Banca centrale europea indipendente, norme, vigilanza bancaria, strumenti di controllo.Trump vorrebbe negoziare accordi separati con ogni Paese per dividerci. Anche Putin non ci ama, vede che la Ue è una forza di attrazione democratica. Lo abbiamo visto con l’Ucraina, con i Paesi dell’Est. Forse un giorno anche in Bielorussia o in alcune province russe i cittadini si sveglieranno e chiederanno gli stessi diritti”.

– Foto IPA Agency –

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(ITALPRESS)

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