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Cronaca

Capitale Cultura, Corte Franca presenta i suoi gioielli

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CORTE FRANCA (BRESCIA) (ITALPRESS) – In occasione dei primi cento giorni di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”, il Comune di Corte Franca, con il supporto della Pro Loco PromoCorteFranca, ha svelato alcuni dei suoi gioielli ambientali, artistici, storici ed enogastronomici. “L’unificazione dei quattro comuni avvenuta nel 1928 – spiega il sindaco Anna Becchetti, riprendendo quanto affermato in occasione del 94simo compleanno del comune – ha dato origine a quello che oggi noi tutti conosciamo come Comune di Corte Franca; un comune un pò anomalo proprio perchè non prende il nome da nessuna delle località che lo compongono. Una dimostrazione che l’unione fa la forza, e che ci si può unire sotto un’unica bandiera senza perdere la propria identità, ed è giusto che ogni frazione mantenga la propria identità. Un passo importante per sottolineare il valore di questa unione è stata l’unificazione delle scuole che servirà per ricordare ai bambini che sono cresciuti a Corte Franca”. Borgo Antico San Vitale, area, di grande interesse storico, è un esempio di restauro sapiente, durato circa un decennio, portato a termine dopo un’indagine archeologica e utilizzando tecniche e materiali della tradizione (pietra, mattone, legno), dove oggi è possibile ammirare l’armonia che fa convivere edifici medievali e sobri interventi contemporanei. Un borgo, quello di San Vitale, che oltre alla storia, racconta anche tradizioni e cultura di questo territorio; al centro di quest’area si trova infatti la Distilleria del Borgo San Vitale dove, guidati dal maestro distillatore, gli ospiti di questo tour hanno potuto intraprendere un viaggio nella storia della distillazione, tra bottiglie storiche e alambicchi dalle fogge curiose, alla scoperta dei metodi di estrazione dalle epoche più antiche a quelle più contemporanee. A Borgo San Vitale si trova anche il Ristorante Le Due Colombe dallo chef Stefano Cerveni, franciacortino di nascita, e che in cucina, sempre accompagnato da quella voglia di mettersi in gioco e da una curiosità propositiva, riesce a raccontare il suo territorio. A Corte Franca ha sede anche la Riserva Naturale Torbiere del Sebino, così come il Ristorante Vivilo dello chef Lorenzo Tagliabue e del maestro pasticcere Giovanni Cavalleri e il Ristorante Albergo Santa Giulia, storica dimora ottocentesca, luogo di indiscutibile esclusività, bellezza e fascino, situato nella parte più antica del Borgo. Da sottolineare la chiesa di Sant’Eufemia, luogo del cuore Fai, protagonista di un recente restauro conservativo degli affreschi e che dal prossimo 14 maggio sarà aperta con cadenza bisettimanale per visite guidate. A pochi passi, tra colline e vigneti, anche il maestoso Palazzo Torri, splendida villa nobiliare del Seicento, protagonista di un rinnovo settecentesco con arredi e decori barocchi, prima di essere arricchita ed ampliata dalla Famiglia Torri alla fine dell’Ottocento, fino a farla diventare un “cenacolo culturale” frequentato da intellettuali e aristocratici delle più importanti famiglie bresciane, ma anche da Carducci, Fogazzaro, dal vescovo Bonomelli e dal ministro Zanardelli. Corte Franca è terra anche di sport, con il Franciacorta Golf Club; un passato glorioso che ha visto una squadra in A1 battuta solamente dai Fratelli Molinari, e che oggi ottiene risultati degni di nota che sono il frutto di un lavoro programmato che ha tra i suoi principali protagonisti il presidente Claudio Borghi e il direttore Diego Cancarini. Ma il Franciacorta Golf Club non è solo sport, è anche uno splendido luogo che spesso ospita e diventa cornice suggestiva di eventi benefici. Corte Franca, tra accoglienza ed enogastronomia, è anche la casa dell’inclusione, grazie a Clarabella, cooperativa sociale di inserimento lavorativo che lo scorso anno ha festeggiato il 20simo anno di attività, che crea occasioni di lavoro per persone con disabilità psichica e fisica, e che fa parte del consorzio Cascina Clarabella, che comprende altre tre cooperative sociali: Diogene, che si occupa di aspetti socio-sanitari legati alla psichiatria, Dispari, che sviluppa servizi per aziende ed enti pubblici, e I Perinelli, che svolge attività agricole in provincia di Piacenza. “Clarabella è una società cooperativa sociale – precisa subito Alessandro Mogavero, membro del CDA e responsabile commerciale di Cascina Clarabella – perchè fra tutte le attività che animano Clarabella agricola, settore vitivinicolo, B&B, frantoio e ristorante, c’è un progetto sociale che sta alla base di tutto che è quello di creare opportunità di reinserimento lavorativo per persone fondamentalmente con fragilità psichiatrica. Col Consorzio Cascina Clarabella, di cui facciamo parte, ci accomuna il progetto. E del consorzio fanno parte Clarabella, una cooperativa di tipo B che si occupa di aspetti più che altro di manutenzione verde e pulizie, e poi c’è una cooperativa di tipo A che si chiama Diogene e si occupa soltanto degli aspetti socio-sanitari. Per il futuro puntiamo innanzitutto a stabilizzare quanto fatto fino ad ora, e il dato da sottolineare di questi ultimi anni è che nonostante tutte le limitazioni imposte dalla situazione non abbiamo lasciato indietro nessuno, compreso quando abbiamo dovuto sospendere l’operatività dell’Agroittica. Oggi il problema più critico che abbiamo è fare turn over, quindi creare possibilità di reinserimento lavorativo nei nostri settori. E per fare questo, ovvero creare queste nuove possibilità, le persone devono trovare sbocchi all’esterno; questa è la nostra grande ambizione”. Ma Corte Franca è soprattutto la terra del Franciacorta e dello storico produttore Fratelli Berlucchi. Per la presidente dell’azienda, Pia Donata Berlucchi “per fare un buon vino ci vuole anche cuore, passione ed intelletto”. “Nel mito del Franciacorta e della Franciacorta – racconta Pia Donata Berlucchi, presidente della Fratelli Berlucchi – possiamo ritrovare mistero, miracolo e follia. La follia perchè è quella cosa che ha fatto scrivere ai poeti le poesie più belle, e ai musicisti la musica più straordinaria, e che ha dato il coraggio agli agricoltori, ai produttori, ai padroni di terreno di rischiare il rischiabile per realizzare il mito. E la follia, quando funziona bene, porta al miracolo. Il miracolo della Franciacorta è proprio questo, una fatica improba, spostare i terreni che già producevano uva e aspettare tre anni per avere le nuove produzioni, affinchè le nuove disposizioni dessero i loro frutti, investire i pochi risparmi e fare prestiti sperando che queste nuove piantagioni dessero risultato, rischiare la grandine, rischiare la siccità, rischiare la troppa acqua. Questo misto di pazzia, di miracolo e anche un pò di mistero ha portato al risultato della Franciacorta”. Corte Franca, via di passaggio tra le due capitali della cultura e in attesa delle celebrazioni per il 95° anniversario dell’unione delle quattro frazioni, ha aperto le sue porte e svelando alcune delle sue bellezze. “Quest’anno facciamo il ventesimo – ci spiega il Professor Donato Elefante, presidente della ProLoco PromoCorteFranca – e nel tempo siamo riusciti a mettere insieme un bel gruppo di persone che credono nel territorio, e quindi abbiamo proposto una serie di iniziative abbastanza importanti, e andiamo avanti nonostante siamo reduci da un periodo non facile, ma stiamo andando avanti puntando in alto. Abbiamo appena concluso una due giorni davvero interessante dove abbiamo proposto il nostro territorio ad un gruppo di giornalisti, mettendo sotto la giusta luce l’arte, la storia e l’enogastronomia”.(ITALPRESS).

Photo Credits: trl

Cronaca

Vlahovic match-winner, la Juventus espugna Cagliari

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Dopo la cocente delusione in Champions, la Juventus torna a correre in campionato e lo fa battendo il Cagliari per 1-0 all’Unipol Domus. Animati da un enorme voglia di riscatto, i ragazzi di Thiago Motta giocano con determinazione e, a tratti, con qualità. A decidere la partita ci pensa Vlahovic, preferito a Kolo Muani e tornato titolare quasi due mesi dopo l’ultima volta. Un weekend, dunque, più che favorevole per la Juve, ora stabilmente quarta, anche grazie alle contemporanee sconfitte di Fiorentina e Milan e al pari della Lazio. Per i bianconeri la partita è già in discesa dopo appena dodici minuti del primo tempo. Mina viene sorpreso dal retropassaggio di Adopo e si fa ingenuamente anticipare da Vlahovic: il serbo si invola verso la porta, dribbla Caprile e deposita in rete la palla dell’1-0. La Juve non si ferma e approfitta di un Cagliari impreciso e ancora stordito dallo svantaggio subito. La formazione sarda fatica a superare la metà campo e viene tenuta a galla dalle parate di Caprile. Al 22′ l’ex portiere del Napoli nega il gol a Yildiz, coprendo lo specchio della porta in uscita: al 29′ Caprile para col piede anche il successivo tentativo del fantasista turco.
Juve ancora pericolosa al 35′, quando Conceicao davanti alla porta non riesce ad intercettare l’assist di McKennie. Un’innocua conclusione col mancino di Zortea, invece, è l’unico squillo del Cagliari nel corso della prima frazione.
Nella ripresa cresce il ritmo dei padroni di casa, anche grazie all’ingresso dalla panchina di un pimpante Luvumbo. Una Juve ora più stanca concede il pallino del gioco agli avversari per poi agire in contropiede. Al 78′ Vlahovic lanciato a rete si vede negare la doppietta dall’uscita di Caprile: il serbo, sbilanciato al momento del tiro da Luperto, protesta vivamente all’indirizzo dell’arbitro Colombo. Gli ospiti riescono, però, a concedere poche occasioni limpide ai sardi, la cui migliore chance è il tiro di Coman al 83′ di poco alto. Nel recupero Yildiz e Mbangula sfiorano il raddoppio. La Juve conquista così la quarta vittoria consecutiva in Serie A: il Cagliari, invece, torna a perdere in casa e rimane inchiodato al quindicesimo posto.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Le condizioni di Papa Francesco sono ancora critiche ma è vigile

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ROMA (ITALPRESS) – Le condizioni di Papa Francesco sono ancora  critiche e la prognosi resta riservata. Secondo il bollettino medico delle 19 di domenica 23 febbraio, il Santo Padre è vigile, da ieri sera non ha presentato ulteriori crisi respiratorie. Il pontefice presenta tuttavia “una lieve iniziale insufficienza renale, allo stato sotto controllo”, mentre prosegue l’ossigenoterapia ad alti flussi attraverso le cannule nasali.

foto: IPA Agency

(ITALPRESS).

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Maria Lorena Haz Paz nuova presidente della federazione Cricket

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ROMA (ITALPRESS) – Maria Lorena Haz Paz è la nuova presidente della Federazione Cricket Italiana per il quadriennio olimpico 2025-2028. Con 207 voti, ha sconfitto al ballottaggio il presidente uscente Fabio Marabini, che ha ottenuto 168 voti. L’elezione si è svolta oggi a Roma, nel Salone d’Onore del Coni, durante l’Assemblea Nazionale Elettiva della Fcri. Haz Paz, 47 anni, imprenditrice nata in Ecuador e residente in Italia da 24 anni, è attiva nel panorama del cricket italiano dal 2007. Fino a oggi vicepresidente della Federazione, è stata in passato anche presidente della Roma Cricket. Con questa elezione, diventa la seconda donna in carica a ricoprire la presidenza di una federazione sportiva nazionale.
“Sono profondamente orgogliosa di questo risultato che rappresenta il coronamento di anni di impegno e lavoro – le sue prime parole da numero 1 federale -. Oggi non si chiude solo un’assemblea, ma inizia un nuovo cammino, pieno di sfide e opportunità. Il lavoro da fare è tanto, ma affronteremo ogni passo con determinazione e passione”.
“Ringrazio di cuore tutti i club, gli atleti, le atlete e i dirigenti che hanno riposto in me la loro fiducia. Il mio impegno sarà quello di promuovere i valori del nostro sport nelle scuole e nella società, contribuendo alla crescita e alla diffusione del cricket in Italia”, ha concluso la nuova presidente Haz Paz.
– Foto Ufficio Stampa Federazione italiana Cricket –
(ITALPRESS).

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