Cronaca
Guzzetti “Sulle disuguaglianze il Terzo settore fa supplenza allo Stato”
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2 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – “Il sistema filantropico italiano, composto dalle fondazioni di origine bancaria e dal mondo del terzo settore e del volontariato, racchiude 400.000 imprese, 6 milioni di volontari, 1,6 milioni di dipendenti. Dalle ultime indagini si dice che contribuisca per circa 100 miliardi al Pil. Le democrazie liberali si reggono su tre pilastri, Stato, mercato e Terzo settore, quest’ultimo formato dalla comunità, dal volontariato. Nel corso degli ultimi anni si è detto che il mercato, dopo che è finito il collettivismo comunista, risolverà tutti i problemi, con meno povertà e ricchezza per tutti, abbiamo visto che è esattamente il contrario”. Intervistato da Claudio Brachino per il magazine televisivo Italpress Economy, Giuseppe Guzzetti, filantropo e politico, governatore della Regione Lombardia dal 1979 al 1987 e presidente della fondazione Cariplo dal 1997 al 2019, ha affrontato diversi temi tra i quali quelli della coesione sociale, del volontariato e del welfare di comunità in un’epoca in cui il libero mercato non ha risolto il problema della povertà, acuendolo piuttosto.
“Il Terzo settore dovrebbe fare solo sussidiarietà, è inserito in Costituzione. Ma lo Stato non ce la fa più e nel frattempo i bisogni sociali ci sono e aumentano, la povertà è aumentata, le disuguaglianza pure, i portatori di menomazione, i Neet che non studiano e lavorano – ha spiegato Guzzetti – Il Terzo settore allora fa supplenza allo Stato, dove lo Stato non arriva sulle sue competenze. Lo abbiamo per esempio visto col Covid dove i medici sono morti a centinaia, il terzo settore, e dunque la fondazione Cariplo in Lombardia, ha dotato di risorse le fondazioni che hanno raccolto soldi grazie agli italiani che sono generosi e fanno molta solidarietà, e con questi mezzi hanno consentito di superare il momento drammatico del Covid”.
Per Guzzetti uno dei principali problemi da risolvere è un particolare tipo di povertà, quella educativa: “La povertà non è solo non poter mangiare tutti i giorni o non a sufficienza, c’è la povertà educativa infantile. Quando un bambino non va a scuola o va saltuariamente, è condannato in futuro a essere fuori dalla nostra società – ha aggiunto – I dati che abbiamo pre-Covid nella nostra felice città di Milano vedono la Caritas indicarci 10.000 bambini in povertà educativa, ma la fondazione Cariplo si è resa conto che questi bambini sono in realtà 25.000. A livello nazionale oltre 1 milione, il problema non è solo il mangiare, che è sì fondamentale per vivere, ma se non va a scuola il bambino è condannato a essere fuori dalla nostra società”.
“In una società, se quelli che sono in condizioni di normalità vivono bene, chi non è in condizione di normalità ed è portatore di fragilità ha il diritto di vivere la stessa vita che viviamo noi all’apparenza persone normali – ha rivendicato Guzzetti – E’ il tema della coesione sociale, chiunque vive in una comunità deve sentirsi pienamente realizzato e la comunità deve avere particolare attenzione di chi rischia di essere emarginato. La comunità è un territorio, una provincia, una regione, anche solo un quartiere – ha sottolineato -. Le province lombarde fanno cose sociali assieme, ma non c’è un momento in cui queste cose vengono messe a fattor comune. Ecco che emerge il welfare di comunità, vale a dire identificare i bisogno sociali e indicare delle priorità. Le fondazioni come la Cariplo hanno lanciato un programma di welfare di comunità e innovazione sociale, per aumentare la qualità della vita non bisogna presentare più le domande come enti singoli di terzo settore ma di un’intera comunità”.
A queste tematiche si aggiunge quella più recente legata alla sostenibilità ambientale: “Sta cambiando la realtà del mercato. I capitalisti si sono accorti che non basta produrre più utili possibili, ma ora si passa attraverso la sostenibilità. Un’azienda non è una realtà astratta, se inquini l’ambiente aiuti anche a degradare il futuro della gente che ci vive, quindi è importante lavorare senza creare problemi sulla sostenibilità ambientale. E se si opera in realtà sociale tranquilla, dove tutti vivono bene, anche tu come azienda lavori meglio”.
Di fondamentale importanza è la capacità di intercettare le esigenze e le difficoltà dei giovani: “Chi arricchisce questa classe di giovani Neet tra 16 e 34 anni, che non studiano, non lavorano e non si formano, sono quelli che scontano una povertà educativa, perchè chi non ha il minimo di preparazione dove va a finire? Progressivamente si emarginano e abbiamo anche il record di abbandono scolastico – ha denunciato – Difficilmente sono temi che entrano nei programmi politici, la fondazione Cariplo a questo proposito ha proprio dedicato un programma sui Neet, trovando nel terzo settore enti e associazioni, ma è difficile trovare i Neet perchè non vogliono farsi recuperare, ne abbiamo comunque recuperati a migliaia”.
Con Guzzetti, che dopo la presidenza della Lombardia è stato senatore per altri sette anni, inevitabile affrontare i temi politici in chiusura: “Abbiamo una legge elettorale che definisco un crimine, non c’è rapporto tra elettore ed eletto. Vengono fatte le liste e i giovani capiscono che la politica ha una sua logica di potere. Siamo una democrazia, ma quasi il 50% non vota più – ha ricordato amaramente – Alle regionali e alle politiche del settembre 2022 una percentuale enorme di gente che non vota dimostra che c’è una crisi della politica, i giovani stanno lontano dalla politica assistendo a questo esempio. I giovani devono fare la rivoluzione e impegnarsi in politica – ha concluso – Perchè queste cose che criticano per motivi validissimi non le cambia nessuno, gli adulti non hanno interesse”.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Ciò che i russi vogliono è la completa distruzione della vita. In oltre undici anni di guerra della Russia contro l’Ucraina, hanno portato una sola novità sulla nostra terra, la più diffusa ‘eredità’ russa: rovine e morte. Dobbiamo continuare a resistere. Ringrazio tutti coloro che in tutto il mondo stanno aiutando. I russi si stanno preparando a continuare la guerra e stanno ignorando tutte le proposte di pace. Devono essere ritenuti responsabili”.
Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un messaggio su X. “Stiamo lavorando per rafforzare la difesa aerea dell’Ucraina. Abbiamo urgente bisogno di segnali positivi dagli Stati Uniti in merito ai sistemi di difesa aerea”, aggiunge. “Stiamo ancora aspettando una risposta alla nostra richiesta di acquisto di sistemi che possano aiutare. Ringrazio i paesi europei per le forniture. Dobbiamo anche raggiungere risultati nella produzione congiunta di sistemi di difesa aerea e missili, questo è assolutamente essenziale per tutta la nostra Europa. Solo il tempo ci separa da quel risultato, e ciò che conta di più è accorciare quel tempo”, conclude Zelensky.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS)
Cronaca
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “I cittadini sono stanchi di un governo che di fronte a un genocidio preferisce in Parlamento stare immobile seduto e non fare neppure silenzio per le 60mila vittime di Gaza. L’opinione pubblica, al di là della sensibilità politica, di fronte alla disumanità interviene e dice adesso basta. Non intendiamo assecondare questo vostro balbettio, ipertatticismo a un governo criminale”. Così il presidente M5S, Giuseppe Conte, alla manifestazione per Gaza. “Questa è la piazza dell’umanità contro uno sterminio sistematico che va avanti da 20 mesi con tanti governi, a partire da quello italiano, che stanno facendo finta di non vedere e ancora oggi balbettano. Ci sono misure concrete nella nostra mozione unitaria da cui parte questa iniziativa. La presenza di tantissimi cittadini oggi è il segno che l’opinione pubblica e gli italiani non ci stanno più”, ha aggiunto. “Il nostro governo dovrebbe dichiarare un embargo totale di tutte le fornitore militari. Non dovremmo più accettare forniture da Israele. Questo massacro non può proseguire con i nostri soldi”, ha concluso Conte.
(ITALPRESS).
-Foto: xl5/Italpress
Cronaca
Gauff regina al Roland Garros, Sabalenka battuta in finale
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7 ore fa-
7 Giugno 2025di
Redazione
PARIGI (FRANCIA) (ITALPRESS) – Per la prima volta in carriera, Coco Gauff conquista il titolo del Roland Garros femminile, secondo Slam stagionale andato in scena sulla terra battuta parigina. La tennista statunitense, numero 2 della classifica Wta e del seeding, si è imposta in finale in rimonta sul rosso del Philippe-Chatrier sulla bielorussa Aryna Sabalenka, leader del ranking mondiale e del tabellone, in tre set con il punteggio di 6-7(5) 6-2 6-4, maturato in due ore e 38 minuti di gioco. Per la 21enne giocatrice di Atlanta, reduce dalla finale persa agli Internazionali d’Italia contro Jasmine Paolini, si tratta del secondo torneo dello Slam messo in bacheca dopo l’Us Open del 2023 e del decimo titolo conquistato nel circuito, il secondo su terra battuta dopo Parma. Nell’albo d’oro Gauff subentra alla polacca Iga Swiatek, vincitrice a Parigi quattro volte, di cui tre consecutivamente (2020, 2022, 2023 e 2024). Domani, domenica, tanta Italia al Roland Garros: alle 11, le campionesse olimpiche in carica Sara Errani e Jasmine Paolini, teste di serie numero 2, sfideranno per il trofeo del doppio femminile la coppia composta dalla kazaka Anna Danilina e dalla serba Aleksandra Krunic, mentre non prima delle 15 andrà in scena il match più atteso, lo scontro diretto per il titolo nel singolare maschile tra l’azzurro Jannik Sinner e lo spagnolo Carlos Alcaraz, rispettivamente numero 1 e 2 del mondo e del tabellone, fresca rivincita della finale degli Internazionali andata al murciano.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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