UN NUOVO TRENO IN ESERCIZIO, MA COSA C’E’ DA FESTEGGIARE?
Trenord rinnova la flotta dei treni in servizio tra Milano, Pavia, Stradella, Lodi e Piacenza. Il nuovo treno a media capacità Donizetti entra in servizio sulle linee Milano-Pavia-Stradella e Milano-Lodi-Piacenza e si affianca ai due Colleoni in circolazione da venerdì scorso 19 maggio sulla Pavia-Codogno e sulla Cremona-Codogno e ai Caravaggio che viaggiano dallo scorso dicembre sulla Milano-Pavia-Alessandria. Mercoledì 24 maggio a bordo del primo treno in servizio, partito da Milano Greco Pirelli alle 11.47 e giunto a Pavia alle 12.25 hanno viaggiato l’assessore regionale ai Trasporti Franco Lucente, l’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri e il presidente del gruppo Fnm Andrea Gibelli. Presente anche il consigliere regionale Claudio Mangiarotti, componente la V Commissione permanente ‘Territorio, infrastrutture e mobilità’.
Un segnale importante ma restano tanti temi da affrontare: il potenziamento delle linee dall’Oltrepò, dal Pavese e dalla Lomellina da e per Milano oltre alla puntualità, che stando agli ultimi report diffusi dai comitati pendolari non è proprio il punto forte dei convogli in transito in provincia di Pavia.
LA RIPARTENZA DELL’OLTREPÒ PAVESE È UMBERTO CALLEGARI
Il nuovo software installato da Umberto Callegari, CEO di Terre d’Oltrepò, continua a dare frutti. Lui è stato l’artefice del cambio di paradigma e di modello strategico sia all’interno dell’azienda che su scala territoriale tra meritocrazia, competenza e riorganizzazione generale. L’obiettivo? Creare valore, sostenibilità economica e nuovi mercati. Il “reset” di Callegari è stato di respiro territoriale, sebbene pesino ancora le scelte sbagliate e i conti da pagare per gli scivoloni del passato. Il Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese il 20 febbraio ha approvato due riforme decisive che segnano un punto di svolta dopo anni di divisioni interne. Dopo lunghe controversie tra cooperative e cantine private, nonché tra i vari attori della filiera, è stato adottato un nuovo statuto che ridefinisce il sistema di rappresentanza all’interno del Consorzio. In particolare, la nuova normativa prevede che ogni socio abbia diritto a un minimo di 10 voti, indipendentemente dalla propria capacità produttiva, al fine di dare maggior peso ai piccoli produttori, numericamente più numerosi ma tradizionalmente con minor influenza decisionale, senza però compromettere il criterio di proporzionalità basato sui dati produttivi. Parallelamente è stato introdotto un nuovo disciplinare per lo spumante Oltrepò Pavese Metodo Classico DOCG, che si chiamerà “Classese” per evidenziare la sua identità storica e la qualità distintiva. Le modifiche sono state accolte con grande consenso: lo statuto ha ottenuto il voto favorevole di oltre il 98% dei presenti, mentre il nuovo disciplinare ha visto l’approvazione di oltre il 93% dei partecipanti. Queste riforme non solo mirano a valorizzare il prodotto di punta della denominazione, ma rappresentano anche un passo fondamentale per rilanciare l’intera filiera produttiva dell’Oltrepò Pavese, un territorio rinomato per la coltivazione del Pinot nero e altre importanti varietà come Croatina, Riesling e Pinot grigio. In sostanza, grazie a queste innovazioni, il Consorzio si prepara a un futuro più armonizzato e competitivo, superando le tradizionali divisioni interne e promuovendo una filiera unificata e maggiormente rappresentativa.
LA VOCE PAVESE – TURISMO, LA REGIA CHE MANCA
L’Oltrepò Pavese potrebbe offrire un contesto unico, in cui il turismo diventerebbe un motore di sviluppo integrato. Se si puntasse su questo settore, le eccellenze locali – dal patrimonio enogastronomico ai paesaggi naturali e culturali – verrebbero valorizzate attraverso la creazione di una rete collaborativa e di una regia centralizzata. Tale approccio consentirebbe di coordinare risorse, competenze e iniziative, offrendo ai visitatori esperienze autentiche e sostenendo una crescita economica duratura nel territorio. Da dove partire? L’Amministrazione Provinciale di Pavia ci sta provando e questo è un buon segnale ma…
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