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Economia

Piazza Affari chiude poco mossa, sui mercati pesa l’incertezza

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Chiusura poco mossa a Piazza Affari al termine di una seduta che si era aperta con un lieve segno meno. L’indice Ftse Mib segna un +0,07% a quota 27.055 punti, mentre l’Ftse Italia All Share guadagna appena lo 0,08% a quota 29.162 punti. In rialzo l’Ftse Star, che mette a segno un rimbalzo dello 0,27% a quota 47.999 punti. I mercati si sono mossi all’insegna dell’incertezza in attesa delle prossime riunioni di Fed e Bce. A dettare il passo il dato deludente dell’export cinese, la frenata del Pil globale certificata dall’Ocse e le incertezze sulle prossime mosse delle banche centrali contro l’inflazione. Per quanto riguarda le materie prime, petrolio in lieve ripresa con il Wti a 72,5 dollari al barile, mentre il Brent quota a 77 dollari al barile. In rialzo il gas naturale a 26,3 euro al megawattora. A Milano in evidenza soprattutto Stm dopo l’anuncio di una joint venture in Cina con Sanan Optoelectronics sui dispositivi al carburo di silicio. Deboli invece i bancari.
Lo spread fra Btp e Bund tedeschi chiude a quota 173 punti, con il rendimento del decennale in rialzo al 4,17%. Tra i titoli del listino milanese, fra i maggiori rialzi Saipem che guadagna 3,5 punti, ma in rialzo anche Stm, Stellantis e Banca Mps. Per quanto riguarda invece i segni meno, fra i maggiori ribassi Finecobank che cede 3,1 punti, ma in calo anche Leonardo, Snam e Moncler. Anche le altre principali Borse europee archiviano gli scambi deboli, sulla scia dell’avvio incerto a Wall Street. Tra le piazze finanziarie, Parigi chiude a -0,09%, Francoforte cede lo 0,20% mentre Londra arretra appena dello 0,05%. (ITALPRESS).
-foto agenziafotogramma.it-

Economia

Dati Istat, a marzo l’inflazione accelera al 2% su base annua

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ROMA (ITALPRESS) – Secondo le stime preliminari dell’Istat, nel mese di marzo 2025 l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta dello 0,4% su base mensile e del 2% su marzo 2024, dal +1,6% del mese precedente.

La dinamica dell’indice generale riflette principalmente la risalita del tasso di variazione tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati, tornato positivo (da -1,9% a +1,3%) e, in misura minore, l’accelerazione dei prezzi dei Tabacchi (da +4,1% a +4,6%) e degli Alimentari non lavorati (da +2,9% a +3,3%). Un sostegno all’inflazione si deve anche ai Servizi relativi alle comunicazioni (da +0,5% a +0,8%), ai Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (da +3,1% a +3,3%) e infine ai Beni durevoli (la cui flessione si attenua da -1,5% a -1,2%).

All’opposto, decelerano i prezzi degli Energetici regolamentati (da +31,4% a+27,3%) e quelli dei Servizi relativi ai trasporti (da +1,9% a +1,6%). Nel mese di marzo l’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi, resta stabile (a +1,7%), mentre quella al netto dei soli beni energetici accelera lievemente (da +1,7% a +1,8%).

La crescita tendenziale dei prezzi dei beni si accentua sensibilmente (da +1,1% a +1,7%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +2,4%). Il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni si riduce, portandosi a +0,7 punti percentuali contro i +1,3 di febbraio 2025.

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I prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona risultano a marzo del 2,1% più elevati rispetto allo stesso mese dell’anno precedente, mentre la crescita tendenziale dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto resta ferma a +1,9%.

L’aumento congiunturale dell’indice generale è dovuto prevalentemente ai prezzi degli Energetici non regolamentati e dei Servizi relativi ai trasporti (+1,2% entrambi), dei Tabacchi e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,5% entrambi) e dei Servizi relativi alle comunicazioni (+0,3%); gli effetti di questi aumenti sono stati solo in parte compensati dalla diminuzione dei prezzi degli Energetici regolamentati (-2,4%) e degli Alimentati non lavorati (-0,4%).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Panetta “Per i dazi e per i conflitti l’incertezza resta elevata”

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ROMA (ITALPRESS) – “Le decisioni di politica monetaria dovranno bilanciare due fattori: da un lato, la debolezza dell’economia europea e le tensioni geopolitiche stanno frenando consumi e investimenti, contribuendo a contenere l’inflazione. Dall’altro lato, l’aumento dell’incertezza – dovuto soprattutto agli annunci, talora contraddittori, sulle politiche commerciali degli Stati Uniti – impone cautela nel percorso di diminuzione dei tassi ufficiali”. Lo ha detto il governatore Fabio Panetta, nella sua relazione per il bilancio della Banca d’Italia, in occasione dell’Assemblea annuale a Roma.

“L’incertezza a livello globale resta elevata, alimentata dalle persistenti tensioni geopolitiche e commerciali. Questo contesto penalizza gli scambi internazionali e accentua la frammentazione dell’economia mondiale, contribuendo al rallentamento dell’attività produttiva – ha proseguito Panetta – L’economia europea, già segnata dalla stagnazione del settore manifatturiero, risente in modo particolare di queste dinamiche a causa della sua forte esposizione al commercio estero”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS)

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Economia

UniCredit, via libera all’aumento di capitale per l’OPS su Banco BPM

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MILANO (ITALPRESS) – Il Consiglio di Amministrazione di UniCredit all’unanimità ha deliberato, in esecuzione della delega conferita dall’Assemblea Straordinaria degli Azionisti del 27 marzo scorso, l’aumento del capitale sociale a servizio dell’offerta pubblica di scambio volontaria totalitaria promossa sulla totalità delle azioni ordinarie di Banco BPM.

– Foto sat/Italpress –

(ITALPRESS).

 

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