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LA VOCE PAVESE – EMERGENZA CINGHIALI E PESTE SUINA, LE PROMESSE A VUOTO

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LA VOCE PAVESE – EMERGENZA CINGHIALI E PESTE SUINA, LE PROMESSE A VUOTO
Il proliferare incontrollato dei cinghiali che invadono i centri abitati è un’emergenza in tante zone della Lombardia, ma in provincia di Pavia è davvero allarme rosso. Nell’ultimo anno si sono succedute le rassicurazioni di politica e istituzioni, ma all’atto pratico in alcuni territori non è cambiato nulla se non in peggio. La minaccia non deriva solo dal fatto che i cinghiali mettano a rischio raccolti, animali, automobilisti e persone: oggi è anche il fatto che potrebbero essere vettori delle peste suina a preoccupare. Ci sono però due problemi: il risicato numero di agenti effettivi delle polizie provinciali, la loro dislocazione su territori spesso molto vasti per garantire dopo le chiamate un pronto intervento sul posto e la latitanza di molti sindaci che dovrebbero richiedere e far autorizzare gli abbattimenti. I nodi da sciogliere sono ancora moltissimi. Intanto il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha firmato una nuova ordinanza aggiornando le disposizioni per prevenire e controllare la diffusione della Peste Suina Africana (PSA). Non ci sono stati casi di contagio in Lombardia ma l’attenzione rimane alta, in particolare nella provincia di Pavia, confinante con le aree infete del Piemonte. A causa della prossimità ai recenti casi di cinghiali positivi nel Piemonte, l’area di restrizione è stata ampliata e includerà porzioni dell’Oltrepò pavese, in conformità ai regolamenti comunitari emessi all’inizio di giugno. L’ordinanza firmata dal presidente Fontana recepisce le indicazioni delle normative europee recenti e dell’ordinanza emessa a fine maggio dal Commissario straordinario per la PSA, Vincenzo Caputo. L’ordinanza stabilisce disposizioni che regolamentano la sorveglianza sanitaria attiva e passiva, nonché le attività all’aperto, compresa la gestione della fauna selvatica e venatoria. Nei comuni dell’Oltrepò pavese interessati dall’ordinanza – si promette da Palazzo Lombardia – verranno rafforzate e ampliate diverse attività di controllo della popolazione di cinghiali, tra cui la ricerca attiva delle carcasse di cinghiale per testare la positività alla PSA prima dello smaltimento, il controllo faunistico selettivo del cinghiale tramite abbattimenti e l’uso di gabbie di cattura coordinati dalla Polizia provinciale di Pavia. Saranno imposti divieti di movimentazione delle carni al di fuori della zona e di autoconsumo. Gli abbattimenti avverranno anche durante la notte e mediante veicoli almeno tre volte a settimana, con la partecipazione di professionisti del settore. Queste azioni si aggiungono alle misure già intraprese dalla Regione Lombardia, tra cui gli incentivi per la riduzione della densità di cinghiali e l’allocazione di 2,2 milioni di euro per finanziare recinzioni negli allevamenti suinicoli lombardi come misura preventiva. Sarà sufficiente? Si vedranno davvero risultati tangibili? Inviateci i vostri commenti e le vostre segnalazioni a info@paviaunotv.it o a info@lombardialive24.it.

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ALURA… VRAJ SCAMPÒ FÈN A 100 ANN? – 2° e 3° ATTO – ANNO 1998

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TORRE DEL MAINO TRANSENNATA, PATRIMONIO FERITO

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LA VOCE PAVESE – TORRE DEL MAINO TRANSENNATA, PATRIMONIO FERITO
La Torre del Maino di Pavia, transennata da alcune settimane a causa della caduta di calcinacci, è finita sotto la lente dei Vigili del Fuoco che, nella mattinata di venerdì, hanno effettuato un sopralluogo utilizzando un drone per ispezionare le condizioni strutturali dell’edificio. L’intervento ha permesso di raccogliere immagini dettagliate delle parti più inaccessibili della torre, con l’obiettivo di individuare eventuali ulteriori criticità e valutare i rischi per la sicurezza.

I pompieri hanno operato all’interno dell’area delimitata dalle reti arancioni posizionate alla base della torre, di proprietà comunale, per monitorare da vicino lo stato dell’edificio. Al momento le analisi sono ancora in corso e non sono stati diffusi i risultati ufficiali, alimentando le preoccupazioni sulla stabilità della storica struttura.

L’intervento di messa in sicurezza ha comportato la chiusura parziale di piazza Leonardo da Vinci, transennata dalla fine del mese scorso. L’area inaccessibile comprende il tratto che collega via Maria Corti a via Defendente Sacchi, attraversando via Lazzaro Spallanzani, sulla quale si affaccia il collegio Fraccaro, il cui ingresso principale si trova proprio sulla piazza.

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La zona resterà transennata almeno fino a venerdì prossimo per garantire la sicurezza di passanti e residenti, mentre si deciderà se saranno necessari ulteriori interventi strutturali per preservare l’integrità della torre e tutelare l’area circostante.

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BREAKFAST NEWS – 24 FEBBRAIO 2025

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BREAKFAST NEWS – 24 FEBBRAIO 2025
Breakfast News di Emanuele Bottiroli: le ultime notizie nazionali e locali da LombardiaLive24.it, la rassegna stampa regionale, 3Bmeteo, LuceVerde Infomobility Aci e i principali appuntamenti della giornata.

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