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Cronaca

Alla Stazione centrale di Milano reati aumentati del 5% in soli cinque mesi

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MILANO (ITALPRESS) – La stazione centrale di Milano e le zone circostanti continuano ad essere un’area sensibile sul fronte sicurezza: da gennaio a maggio di quest’anno i reati sono del 5,1% rispetto al 2022, ma segnano un -27,2% rispetto al 2019. E’ il dato principale emerso nel corso della conferenza stampa tenuta alla Prefettura di Milano dal prefetto Renato Saccone e dal sindaco di Milano Giuseppe Sala.
L’area degli interventi ha riguardato tanto le zone adiacenti allo snodo ferroviario quanto altre fino a piazzale Oberdan e piazza della Repubblica.
Nel dettaglio dal 16 gennaio al 16 giugno sono state controllate 65.372 persone di cui 28.084 stranieri, 72 arrestate e 915 denunciate.
Il personale impiegato è stato nel complesso pari a 9.391 unità, di cui 8559 forze di polizia, 732 di polizia municipale.
Sul fronte del contrasto allo spaccio, sono stati sequestrati 1860,13 grammi di varie droghe (in prevalenza hashish).
Sono stati altresì controllati 6.973 veicoli e registrate 777 violazioni al codice della strada.
I cittadini stranieri espulsi sono stati 427 di cui 44 accompagnati ai Cpr, 375 con ordino di lasciare il territorio nazionale e 7 accompagnati alla frontiera.
Per quanto riguardo il contrasto ai fenomeni predatori, i furti hanno registrato un calo del 41,5% rispetto al 2019 passando da 885 a 518.
In discesa anche i furti con destrezza (scippi e borseggi): – 50,6% rispetto al 2019, da 508 a 251.
Da gennaio a maggio di quest’anno le rapine sono state 53 (nel 2022 erano 52 e nel 2019 14).
Le rapine su pubblica via sono state 47, 43 nel 2022 e 21 nel 2019.
Sempre in questo semestre, sono state registrate 2 violenze sessuali. Nel 2022 erano 4 e soltanto una nel 2019. Nello stesso periodo, le lesioni dolose sono state invece 7, nel 2022 erano 9 e nell’anno precovid 17.
Nel complesso sono stati controllati 1.225 esercizi pubblici e individuati 101 lavoratori in nero o irregolari. In totale sono state emesse 1.735 sanzioni amministrative per un ammontare complessivo di 1.278.470,25 euro.
“E’ un bilancio sicuramente positivo ma è un percorso che ancora avrà una lunga durata – ha commentato Saccone – Iniziano ora a trovare anche concretezza a quelle misure di accompagnamento sociale, di salute, di cura delle persone, dopo un impatto che è stato necessariamente più legato alle forze dell’ordine. Ma non solo alle forze dell’ordine, come ho cercato di spiegare, anche all’ambiente complessivo, come gli esercizi pubblici”.
Per il prefetto di Milano, la principale preoccupazione rimane legata alle conseguenze del post pandemia. “Abbiamo una forte riduzione di alcuni reati, i furti in appartamento e così via, mentre invece c’è un’aggressività su strada che spaventa – ha sottolineato – Ci sono persone alterate, con disturbi. Non credo si possa affrontare questo se non con una visione più complessiva, come stiamo facendo: forze dell’ordine, polizia locale, controlli ai luoghi di aggregazione ma anche accompagnamento sociale”.
“Stiamo chiedendo al ministro Piantedosi di far sì che la polizia locale abbia accesso al database delle forze di polizia in ottica collaborativa”, ha affermato il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso della conferenza stampa in prefettura per fare il punto sulla situazione sicurezza nelle zone circostanti la stazione centrale.
“Quello che vediamo è che la tematica sicurezza sta estremamente cambiando: negli anni si è passati da una criminalità compiuta da ‘professionistì ad oggi dove il disturbo ai cittadini è dato dall’enorme disagio, persone drogate, alcolizzate o con problemi mentali. Bisogna fare controlli, arresti e rimpatri quando è il caso, ma a noi spetta anche prevenire e trovare risposte a tutto ciò”, ha aggiunto il sindaco di Milano Giuseppe Sala.
Per far fronte a queste situazioni, il primo cittadino di Milano ha spiegato che “abbiamo chiesto al ministero [degli Interni, ndr] di aiutarci finanziando alcuni progetti. In primo luogo, dobbiamo avvicinare molte persone attorno alla stazione centrale e spingerle a dormire nei nostri luoghi di accoglienza”. Questo servizio, destinato alle persone senza dimora, dovrebbe partire da luglio. Inoltre è necessario agire per affrontare il tema del bivacco in piazza Duca d’Aosta, delle molestie e dell’abuso di alcol e droga. A tale scopo, Sala ha spiegato che l’idea sarebbe di “occupare il piazzale in inverno con attività ludico-sportive”. Un ultimo tema riguarda le occupazioni abusive. “Da regione e Aler c’è bisogno di più collaborazione per far sì che le occupazioni non avvengano”, è stato l’appello del sindaco.
foto xh7 Italpress
(ITALPRESS).

Cronaca

Prima sconfitta per l’Atalanta, l’Udinese ringrazia Zaniolo

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UDINE (ITALPRESS) – Al Bluenergy Stadium una brutta Atalanta perde la prima partita del suo campionato. Dopo gli scalpi di Inter e Pisa, infatti, l’Udinese di Runjaic batte anche la terza nerazzurra della Serie A, vincendo per 1-0 nell’anticipo della decima giornata. L’uomo copertina dei friulani è ancora una volta Zaniolo, autore del gol vittoria nel corso del primo tempo. Non hanno convinto, invece, le scelte di Juric, che ha escluso dall’undici titolare Lookman, De Ketelaere e Bellanova: le sostituzioni poi sono state troppo tardive. Sin dal primo tempo si vede una sola squadra in campo ed è l’Udinese, decisamente più tonica rispetto ad un Atalanta fiacca e imprecisa. Dopo svariate conclusioni dalla distanza provate dai vari Zaniolo, Atta e Kamara, al 40′, la formazione friulana capitalizza l’enorme mole di gioco prodotta, passando in vantaggio grazie al più classico dei gol dell’ex. A siglare l’1-0, infatti, ci pensa Zaniolo che, dopo aver ricevuto in area il cross dalla sinistra di Kamara, calcia di piatto e batte un incolpevole Carnesecchi. Per lui terza rete nelle ultime quattro partite con la maglia bianconera, a conferma del suo straordinario momento di forma. L’Udinese va vicino anche al raddoppio e ci vuole un super intervento di Carnesecchi su Karlstrom per tenere a galla l’Atalanta. Dall’altra parte, invece, l’unico sussulto creato dai nerazzurri arriva al 23′, quando Sulemana segna anticipando Bertola, ma la rete viene annullata per fuorigioco di Zappacosta ad inizio azione. Nel secondo tempo l’Atalanta trova maggiori spazi, approfittando di un leggero calo d’intensità da parte dei padroni di casa. Juric prova a dare una scossa con i cambi, inserendo dopo dieci minuti Lookman e Krstovic. Quest’ultimo al 62′, anche a causa del disturbo di Kabasele, si divora clamorosamente il pari nell’area piccola, impattando il pallone con poca coordinazione. Stilisticamente più bella, invece, la conclusione da fuori di Bellanova al 81′, salvata però sulla linea da Atta che si improvvisa portiere. Nel finale l’Udinese gestisce senza patemi gli assalti confusionari dell’Atalanta, sfiorando il 2-0 su punizione con Piotrowski. I friulani vincono così meritatamente dopo una prestazione di spessore, scavalcando l’Atalanta e agguantando Bologna e Juve a quota 15.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Leader APEC adottano dichiarazione congiunta per approfondire la cooperazione

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GYEONGJU (COREA DEL SUD) (ITALPRESS/XINHUA) – I leader della Cooperazione economica Asia-Pacifico (APEC) hanno adottato sabato una dichiarazione congiunta al termine della riunione di due giorni dedicata ad approfondire la cooperazione per un futuro sostenibile.

Come sottolinea la Dichiarazione di Gyeongju, il mondo si trova in un momento cruciale: il sistema commerciale globale continua ad affrontare sfide significative, mentre il rapido progresso delle tecnologie trasformative e i cambiamenti demografici hanno implicazioni profonde e di lungo periodo per le economie membri dell’APEC.

La dichiarazione invita a rafforzare la cooperazione e a intraprendere azioni concrete per promuovere una crescita economica che porti benefici a tutti.

Oltre alla dichiarazione, i leader hanno adottato due documenti separati: l’Iniziativa APEC sull’intelligenza artificiale e il Quadro collaborativo APEC sui cambiamenti demografici.
-foto Xinhua-
(ITALPRESS).

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Cronaca

Crosetto “Nessuno tocca la giustizia, tema più politico che reale”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il referendum normalmente significa affidare l’ultima parola al popolo, quindi quando si esprime si prende atto di quello che ha deciso il popolo. Il problema è far capire bene di cosa si sta parlando. Io non penso che questa riforma contenga nulla di negativo”. Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, a margine di un’iniziativa elettorale a Napoli.
“In Paesi democratici, penso alla Spagna, alla Francia, alla Germania, il sistema giudiziario è completamente diverso perchè ad esempio i pubblici ministeri in questi tre Paesi sono sotto l’esecutivo. In Italia questo non avviene, rimarranno liberi di esercitare senza alcuna influenza dall’esecutivo, l’unica cosa che si fa è togliere alle correnti il Csm, ma non mi pare che sia un elemento che può in qualche modo influenzare il rapporto tra la magistratura e il suo lavoro”, ha aggiunto. “Non penso che bloccare, dividere in due la magistratura giudicante da quella inquirente sia un problema, visto che a oggi lo 0,5% dei pm passano dall’altra parte, quindi stiamo parlando di una cifra irrilevante. E’ un tema più politico che reale, nessuno tocca la giustizia, anzi secondo me cerca di ricostruire le condizioni perchè la giustizia diventi giustizia con la ‘g’ maiuscola, cioè capace di garantire tutti”, ha concluso Crosetto.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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