Seguici sui social

Cronaca

Imprese, cresce impegno verso i temi della Diversity, Equity & Inclusion

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Si registra un impegno crescente di aziende e istituzioni verso i temi della Diversity, Equity & Inclusion, anche alla luce di quanto promosso dall’Agenda Onu 2030. Dalle dichiarazioni delle aziende si evince che puntare in questa direzione non sia solo un dovere etico, ma anche una questione di competitività: il 94% delle imprese che mettono in campo iniziative di DE&I afferma infatti che queste apportano benefici a livello di innovazione, attraction, retention e redditività. E’ uno dei dati che emerge dalla ricerca “Diversity, Equity & Inclusion: creare valore per il mondo del lavoro e per la società” presentata da The Adecco Group Italia, player di riferimento nei servizi dedicati alla gestione delle Risorse Umane a livello globale.
Tuttavia, l’indagine rivela anche un dato che impone una seria riflessione sulla sfida culturale che attende il Paese: più di 1 italiano su 5 (22%) ritiene che le attività di DE&I impattino negativamente sull’azienda. Nel dettaglio, tra coloro che sostengono questa posizione, il 45% afferma che queste attività compromettono il clima aziendale, il 34% che complicano i processi in azienda, il 21% che comportano una dispersione di risorse finanziarie.
Alla base di questa percezione negativa si celerebbe un evidente gap culturale, dettato da una scarsa consapevolezza, informazione e formazione dei cittadini sull’importanza di questa rilevante tematica. Non solo il 42% degli italiani non conosce il significato dell’espressione “Diversity, Equity & Inclusion”, ma il 77% afferma di non avere ricevuto alcuna formazione in azienda rispetto a questo tema, mentre il 67% non viene informato circa le attività di DE&l intraprese dal datore di lavoro.
Una sfida culturale che è necessario affrontare proprio per sfruttare appieno il potenziale che un maggiore coinvolgimento in attività di DE& da parte di aziende, istituzioni e cittadini può comportare sul tessuto economico nazionale e sull’intero sistema Paese.
Analizzando i dati dello studio, emerge infatti che per il 35% delle aziende la DE&I ha un impatto positivo sulla talent retention; per il 27% comporta un miglioramento dei processi decisionali e dell’innovazione attraverso lo scambio di idee, punti di vista ed esperienze e per il 13% genera migliori risultati finanziari e di redditività. Ma non solo: secondo il 25% delle imprese, la DE8I favorisce l’attrazione dei talenti da parte delle aziende; per 1 italiano su 2, rappresenta difatti un fattore determinante nella scelta dell’azienda per cui lavorare.
Consapevoli dei punti di forza della DE8I, ad oggi il 51,7% delle aziende italiane è “molto” o “abbastanza” impegnato su questo fronte: di queste, il 39% promuove attività presso i dipendenti e la comunità in cui opera, il 36% si rivolge unicamente ai dipendenti e il 16% si impegna solamente in attività di comunicazione. Tra gli ambiti di intervento più frequenti vi sono la parità di genere (26%), seguita dall’attenzione alle condizioni di salute (22%), dall’intercultura (18%) e dall’apertura nei confronti di orientamenti sessuali differenti (12%).
Particolare attenzione viene poi dedicata al principio di equità: se, infatti, il 36% delle medie imprese (50-250 dipendenti) garantisce pari risorse e opportunità di crescita professionale, il 32% delle grandi aziende si impegna a favorire un equo trattamento nei processi di selezione a candidati con background differenti. A loro volta, il 33% delle piccole si assicura che tutti i dipendenti abbiano le stesse opportunità di retribuzione a parità di competenze.
Nonostante si registri, dunque, una crescente attenzione verso la DE&I, emergono diversi fronti su cui è necessario intervenire. Non soltanto il 30% delle aziende non organizza alcuna attività, ma tra quelle che affermano di impegnarsi, il 59% non prevede in realtà alcuna strategia specifica, per implementare e intensificare le iniziative in essere, e il 57% non ha stanziato un budget dedicato. Di queste, la maggioranza è rappresentata dalle piccole imprese che solo nel 17% dei casi hanno definito un piano di azione e nel 7% prevedono un budget dedicato.
In questo contesto, non può sorprendere che il 67% delle aziende impegnate nella Diversity, Equity & Inclusion dichiari di non disporre di strumenti necessari per misurare le performance e gli effetti sul proprio operato. Una criticità evidente soprattutto nelle piccole imprese che, meno strutturate di quelle più grandi, faticano maggiormente a mettere a punto iniziative concrete e misurabili.
“La Diversity, Equity & Inclusion è un tema che a livello governativo e tra le politiche aziendali è sempre più centrale; anche a livello di opinione pubblica, aumenta la consapevolezza rispetto alle reali potenzialità della DE&I a favore dell’intero Sistema Paese – ha commentato Monica Magri, HR & Organization Director di The Adecco Group Italia -. Tuttavia, rimangono importanti passi da fare per potenziare quelle competenze e risorse che consentano alle imprese di mettere a terra strategie per favorire la diversità, l’equità e l’inclusione e investire in modi più strategici su informazione e formazione dei collaboratori e le comunità in cui operano. Alla luce di ciò, è fondamentale che venga avviata una collaborazione sinergica tra istituzioni, cittadini e aziende, per sviluppare consapevolezza sul tema e contribuire a un cambiamento culturale, affinchè la DE&I diventi un elemento sempre più fondante delle strategie aziendali e sociali”.
“I dati emersi da questo studio delineano una tendenza crescente da parte delle aziende italiane a investire in attività di DE&I, seppur ci sia ancora molto lavoro da fare. Oltre la metà delle imprese è infatti impegnata su questo fronte, sebbene quasi 6 su 10 non mettano a punto un piano strategico per implementare e intensificare le attività di Diversity, Equity & Inclusion e non stanzino un budget dedicato. Per accelerare questo processo, è necessario supportare le imprese nella diffusione di una cultura della DE&I più capillare al proprio interno e aiutarle ad acquisire tutti gli strumenti necessari per misurare gli effetti positivi di queste iniziative sull’intero sistema aziendale”, ha aggiunto Claudio Soldà, CSR & Public Affairs Director di The Adecco Group Italia.

– foto xh7/Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

Sala “Milano e Palermo sono vicine da sempre”

Pubblicato

-

PALERMO (ITALPRESS) – “Il divario Nord-Sud è uno dei freni allo sviluppo del Paese. A mio parere (e spero non solo mio…) superare questo dualismo si può, ma solo puntando molto sulle città. I Comuni italiani possiedono energie straordinarie, come dimostrano tantissime realtà grandi e piccole, che sperimentano nuovi modelli di amministrazione e introducono buone pratiche replicabili in Italia e all’estero. Il convegno di oggi vuole essere una dimostrazione della capacità dei Comuni di collaborare per innovare e innescare dinamiche di sviluppo comuni”. Così il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, aprendo il suo intervento al convegno “Forum Milano-Palermo Genio Mediterraneo”, in corso di svolgimento al Teatro Massimo di Palermo.
“Milano – senza assolutamente la presunzione di rappresentare un ‘modellò – mette a disposizione per un confronto costruttivo la sua esperienza in diversi ambiti: le politiche di promozione culturale, la mobilità sostenibile e condivisa, la transizione ambientale, la gestione dei rifiuti, la pianificazione urbana, la digitalizzazione, la realizzazione di un welfare moderno e capillare” ha aggiunto il primo cittadino meneghino. “Voglio dirvi subito che elemento chiave per la riuscita delle politiche dell’amministrazione milanese è il gioco di squadra tra pubblico e privato, tra diverse Istituzioni, tra realtà del mondo dell’impresa e del privato sociale. (ricordo di Expo, ndr). “Milano e Palermo sono vicine da sempre. I palermitani hanno sempre dato un grandissimo contributo a Milano, in tanti ambiti. Il Forum è un’occasione per rafforzare rapporti già saldi” sortolinea Sala. “La collaborazione tra Milano e Palermo deve concentrarsi, a mio giudizio, sui temi strategici di ambiente e innovazione digitale. “L’asse Palermo Milano deve sostenere la nascita di un Mezzogiorno ad alta tecnologia, impegnato anche nell’industria innovativa, servizi high tech e cultura, formazione e green e digital economy”. “Forte e consolidato deve essere il nostro impegno comune per la legalità. Sconfiggere le mafie – un male che colpisce sia il nord che il sud – è indispensabile per poter approfittare fino in fondo del Pnrr, per liberare le energie di tanti onesti imprenditori, per avviare le grandi opere e i grandi eventi che rimetteranno in moto il Paese” afferma il Sindaco milanese. “Le nostre Università sono un elemento centrale dell’asse tra le nostre città. Dalle Università ci aspettiamo un’apertura ancora più decisa verso il mondo esterno e una collaborazione ancora più stretta tra di loro per rendere permeabili e interconnessi i percorsi di ricerca e formativi agli studenti del nord e del sud, soprattutto nei settori più innovativi e legati alla trasformazione digitale” dice Sala. “Le nostre città, pur così diverse, condividono tratti identitari comuni: Milano e Palermo sono città di frontiera (verso la Mitteleuropa e il Mediterraneo) aperte al dialogo e inclusive. Sono valori che ci rendono più capaci di altri di reagire in modo innovativo ai nuovi scenari geopolitici: pensiamo alla capacità di affrontare il tema dell’immigrazione non solo come problema di ordine pubblico, ma come opportunità grazie alla nostra capacità di accogliere e integrare”.
“L’attenzione verso il Mediterraneo non è strategica solo per l’Italia, ma per l’intera EU: quest’area – soprattutto in seguito alle crisi geopolitiche globali – torna ad essere centrale non solo come area problematica (conflitti, migrazioni) ma come area “strategicamente e economicamente rilevante, che genera quasi l’8% del Pil mondiale e popolata da 550 milioni di persone” aggiunge Sala. “L’Unione Europea è un sogno bello, ma fragile (i recenti eventi geopolitici lo dimostrano). E’ un sogno che dobbiamo difendere: non possiamo rassegnarci a diventare un ‘elegante ma irrilevante Grand Hotel in cui i ricchi e potenti del mondo andranno a fare le loro vacanzè come scriveva recentemente il Financial Times”. Il Sindaco di Milano poi parlando dell’Europa; sottolibea che “certamente ha bisogno di istituzioni più efficienti e capaci di decidere, ma deve soprattutto trovare uno spazio da protagonista nel nuovo ordine mondiale e decidere dove proiettare la propria influenza strategica: guardare al Mediterraneo è una scelta obbligata e Milano e Palermo possono svolgere un insostituibile ruolo di ponte tra nord e sud in chiave di rilancio del progetto Europeo”.
“Oggi dimostriamo che si possono superare gli steccati politici per concentrarsi su un’ipotesi di sviluppo comune che aspira a mettere l’Italia al centro di un riposizionamento strategico dell’Europa verso il Mediterraneo. Per farlo serve il “Genio Mediterraneò incarnato delle nostre città”. Quindi Sala conclude: “I panel, le discussioni, i confronti di questo convegno sono un’occasione unica per affrontare con competenza e visione i temi centrali su cui si gioca il futuro delle nostre comunità cittadine, del Paese e dell’Unione Europea”.

foto: gb/Italpress

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Cronaca

Maxi operazione contro Cosa nostra catanese, 19 indagati

Pubblicato

-

CATANIA (ITALPRESS) – Operazione antimafia dei Carabinieri del Ros. I militari stanno eseguendo, nelle province di Catania e Siracusa, una misura cautelare nei confronti di 19 persone. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale etneo, su richiesta della locale Procura distrettuale. Gli indagati sono accusati di associazione di tipo mafioso, associazione finalizzata alle estorsioni, al traffico e allo spaccio di droga, al trasferimento fraudolento di valori e scambio politico elettorale con il fine di realizzare profitti e vantaggi ingiusti per il clan mafioso, intervenendo direttamente sulle istituzioni e la pubblica amministrazione. Il provvedimento colpisce vertici di Cosa nostra catanese e figure istituzionali risultate ad essi legati. Contestualmente è in fase di notifica anche un sequestro di beni per un valore di 1 milione di euro.
– foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

PRONTO METEO – PREVISIONI PER IL 24 FEBBRAIO 2025

Pubblicato

-

Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano