Cronaca
Bosch Italia, fatturato 2022 cresce dell’8% a 2,6 miliardi
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2 anni fa-
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RedazioneMILANO (ITALPRESS) – Bosch, azienda leader di tecnologie e servizi, nel 2022 ha conseguito in Italia un fatturato di 2,6 miliardi di euro, registrando una crescita dell’8% circa rispetto all’anno precedente. In Italia, il Gruppo Bosch è attivo con 18 società e 3 centri di ricerca, con un organico di oltre 5.600 collaboratori, al 31 dicembre 2022.
“Il 2022 è stato un anno positivo per il Gruppo Bosch in Italia. Siamo soddisfatti dell’andamento del business e dei risultati raggiunti considerando il contesto economico e la situazione complessa dei mercati di riferimento” – ha dichiarato Renato Lastaria, General Manager del Gruppo Bosch in Italia.
Nonostante le prospettive economiche ancora deboli a livello globale e le incertezze geopolitiche, l’anno in corso è partito positivamente per Bosch in Italia, con una performance particolarmente forte nei settori Mobility e Industrial Technology. Di fronte a questi tempi difficili l’azienda guarda al futuro con fiducia e continua a crescere puntando non solo su prodotti tecnologici, ma anche su servizi innovativi. “La diversificazione è anche la chiave della nostra strategia di crescita nei diversi settori, per l’azienda è fondamentale mantenere l’equilibrio fra prestazioni economiche e obiettivi ambientali e sociali” – ha concluso Lastaria.
Nel 2022 il settore di business Bosch Mobility ha performato bene, in relazione ai rispettivi mercati di riferimento, in tutte le aree di business. I risultati più significativi sono stati conseguiti grazie ai prodotti e servizi per la mobilità del futuro, sempre più guidata dal software, alla divisione delle due ruote e a quella dei veicoli commerciali. Bosch Mobility, con un approccio neutrale dal punto di vista tecnologico, dai motori a idrogeno, ai carburanti alternativi e dalle fuel cell fino ai veicoli elettrici a batteria, sarà in grado di cogliere le opportunità di crescita offerte dalla trasformazione in atto, attraverso innovazione, qualità, efficienza e grande attenzione alla sostenibilità.
Per Automotive Aftermarket nel 2022 il mercato di riferimento ha recuperato i volumi di vendita pre-pandemia. I continui investimenti verso i propri clienti, tra cui i concessionari Bosch presenti su tutto il territorio, e le forti partnership realizzate nel corso degli anni consentono un sostegno costante delle attività di sell out. Ciò si riflette, in particolare, per le officine Bosch Car Service, AutoCrew e i ricambisti indipendenti partner, il tutto sempre sostenuto da disponibilità di prodotti e servizi logistici.
Nel 2022 il settore di business Industrial Technology ha confermato l’andamento positivo dell’anno precedente. Bosch Rexroth Italia ha conseguito ottimi risultati soprattutto nel business della tecnologia oleodinamica industriale e mobile, in particolare per quest’ultima nel settore delle costruzioni e movimento terra. In aumento le richiese per l’automazione, sempre più spinta da connettività e Industry 4.0, e la tecnologia lineare. Lo scorso anno la divisione di Bosch ha gettato le basi per l’acquisizione di HydraForce, azienda specializzata in idraulica, con sede a Lincolnshire, Illinois (USA) e con attività anche in Italia. L’acquisizione permetterà di ampliare la rete di distribuzione per fornire ai clienti una ancora più ampia gamma di soluzioni di idraulica compatta su scala globale.
Il settore di business Consumer Goods nel 2022 ha registrato una lieve crescita rispetto all’anno precedente. La divisione Elettroutensili si è sviluppata in linea con i mercati di riferimento sia nel comparto professionale sia in quello hobbistico. La divisione Elettrodomestici BSH Italia è riuscita a superare la tendenza al ribasso del mercato di riferimento in termini di volumi, dopo l’impennata della domanda negli anni precedenti la pandemia. In particolare, i comparti cottura e freddo sono stati il volano della crescita della divisione rispetto all’anno precedente.
Il settore di business Energy and Building Technology ha registrato una importante crescita. Bosch Home Comfort, nuovo nome della divisione termotecnica dedicata al riscaldamento e alla climatizzazione, ha registrato un aumento della domanda di sistemi basati su pompa di calore (elettrici o ibridi) e dai prodotti dedicati alla climatizzazione. La divisione Building Technologies, Security and Safety Systems, il cui portafoglio prodotti include sistemi di videosorveglianza, antintrusione, rivelazione incendio, gestione e controllo degli accessi, nonchè sistemi audio e per conferenze professionali, ha registrato una crescita considerevole in tutte le linee di prodotto ed in maggior misura nella videosorveglianza, grazie alla continua innovazione tecnologica, in particolare, sulle applicazioni di intelligenza artificiale e video analisi.
Abbattere i pregiudizi e promuovere l’inclusione Nel 2022 Bosch Italia ha attivato diverse iniziative di responsabilità sociale dedicate ad abbattere i pregiudizi e a promuovere l’inclusione. Lo scorso anno Bosch Italia insieme a Progetto Itaca Onlus, l’organizzazione nazionale di volontari impegnata nel campo della salute mentale, ha lanciato la campagna di sensibilizzazione #UnaBuonaRagione con l’obiettivo di accendere i riflettori sull’importanza del benessere mentale. Il concetto di responsabilità sociale si evolve nel tempo, e oggi più che mai si intreccia con il concetto di diversity e inclusività. E’ nata così la collaborazione con PizzAut, il primo ristorante italiano interamente gestito da ragazze e ragazzi autistici. Attraverso la nostra iniziativa charity Pizza #LikeABosch, abbiamo contribuito all’apertura del secondo ristorante PizzAut, lo scorso primo Aprile, a Monza, uno spazio di inclusione sociale, formazione, lavoro e progressiva autonomia per tutti questi giovani.
Nel 2022 sono state numerose le iniziative dedicate ai giovani e alla loro formazione e orientamento nel mondo del lavoro, come la partecipazione ai Career Days nei principali atenei italiani. Per la prima volta Bosch Sensortec, leader tecnologico nella progettazione e realizzazione di sistemi micro-elettromeccanici (MEMS) per tutte le applicazioni in campo consumer e automotive, ha organizzato una Challenge rivolta ai giovani innovatori e orientata alle soluzioni nell’ambito digitale. Nello scorso anno Bosch Italia ha aderito al MUNER (Motorvehicle University of Emilia-Romagna) con l’obiettivo di contribuire allo sviluppo della mobilità del domani. Nell’ambito di questo progetto, l’azienda e l’università mettono a disposizione degli studenti know-how e tecnologie all’avanguardia, così da formare futuri ingegneri in grado di competere nel mercato del lavoro, progettando veicoli stradali e da corsa, sistemi di propulsione efficienti e sostenibili, soluzioni per funzioni intelligenti e impianti di produzione per smart factory.
Nel 2022, Bosch ha superato i suoi obiettivi di business in un anno complesso. Il fornitore di tecnologia e servizi ha aumentato il fatturato totale, che ha raggiunto gli 88,2 miliardi di euro, Il margine operativo EBIT è passato dal 4% al 4,3%. ‘Abbiamo superato con successo le sfide del 2022: sia il fatturato sia il margine sono stati superiori alle aspettative” – ha dichiarato Stefan Hartung, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch.
Nonostante i postumi della pandemia di Covid-19, il Gruppo Bosch è stato in grado di aumentare il fatturato del 3,5% nel primo trimestre del 2023. Nonostante le limitate prospettive economiche, per quest’anno Bosch punta a una crescita del fatturato tra il 6 e il 9%, mentre l’obiettivo per il margine operativo EBIT si aggira intorno al 5%. Anche se l’ambiente economico e sociale continua ad essere complesso, Bosch vuole crescere ancora più velocemente nei prossimi anni. ‘Il nostro obiettivo è crescere in ogni regione del mondo ed essere tra i primi tre fornitori nei nostri mercati più rilevantì ha aggiunto Hartung.
La lotta contro il cambiamento climatico sta avendo notevoli ripercussioni sulle imprese e sulla società, contribuendo anche ad accelerare il cambiamento tecnologico. ‘Questa trasformazione tecnologica sta aprendo opportunità di crescita che vogliamo cogliere. In questo contesto, il nostro motto Tecnologia per la vita è più che adatto, non solo in riferimento ai principali trend di elettrificazione, automazione e digitalizzazione, ma, mai come adesso, anche per quanto riguarda il software e l’intelligenza artificialè – ha affermato Hartung. Bosch sta rispondendo alla tendenza verso una mobilità basata sul software riorganizzando il proprio business. Bosch Mobility sarà responsabile del proprio business e avrà un proprio team dirigenziale. L’obiettivo è riuscire a soddisfare meglio e più rapidamente le esigenze di clienti nuovi o già esistenti con soluzioni personalizzate da un’unica fonte. Il Presidente del Consiglio di Amministrazione di Bosch ha annunciato che l’obiettivo è che il business della mobilità, recentemente rinnovato, cresca in media di circa il 6% all’anno fino al 2029, così da raggiungere un fatturato annuo di oltre 80 miliardi di euro.
-foto ufficio stampa Bosch –
(ITALPRESS).
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Cronaca
Ucraina, Papa “Condivido il dolore per le vittime di guerra insensata”
Pubblicato
34 minuti fa-
28 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “La fede del vostro Popolo ora è messa a dura prova. Molti di voi, da quando è iniziata la guerra, sicuramente si sono chiesti: Signore, perchè tutto questo? Dove sei? Che cosa dobbiamo fare per salvare le nostre famiglie, le nostre case e la nostra Patria? Credere non significa avere già tutte le risposte, ma confidare che Dio è con noi e ci dona la sua grazia. La Vergine Maria, tanto cara al popolo ucraino, che con il suo umile e coraggioso sì ha aperto la porta alla redenzione del mondo, ci assicura che anche il nostro sì, semplice e sincero, può diventare strumento nelle mani di Dio per realizzare qualcosa di grande. Vi esorto a condividerla con i vostri cari, con i vostri connazionali e con tutti coloro che il Signore vi farà incontrare. Dire sì oggi può permettere di aprire nuovi orizzonti di fede, di speranza e di pace, soprattutto a tutti quanti sono nel dolore”.
Così Papa Leone XIV ricevendo nella Basilica di San Pietro i pellegrini della Chiesa Greco-Cattolica Ucraina. “Sorelle e fratelli, accogliendovi qui desidero esprimere la mia vicinanza alla martoriata Ucraina, ai bambini, ai giovani, agli anziani e, in modo particolare, alle famiglie che piangono i propri cari. Condivido il vostro dolore per i prigionieri e le vittime di questa guerra insensata. Affido al Signore le vostre intenzioni, le vostre fatiche e tragedie quotidiane e, soprattutto, i desideri di pace e di serenità”, ha concluso il Santo Padre.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS)
Cronaca
Taormina, Nations Award a Besson e Gilliam. Premio “green” a De Mozzi
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34 minuti fa-
28 Giugno 2025di
Redazione
TAORMINA (MESSINA) (ITALPRESS) – Terry Gilliam, Emir Kusturica, Luc Besson ed Enrico Vanzina sono i quattro grandi maestri del cinema insigniti del Premio Nations Award 2025, consegnato al Teatro Antico di Taormina per le carriere costellate di successi e riconoscimenti prestigiosi, ai quali si aggiunge il Premio delle Nazioni, già assegnato a tante star. La XIX edizione, con madrina l’attrice e modella rumena Madalina Diana Ghenea, ha accolto diversi ospiti: Hande Soral, attrice turca tra le interpreti della serie di successo “Terra Amara”, Celeste Dalla Porta, milanese, volto dell’ultimo film di Paolo Sorrentino, “Parthenope”, l’attrice Elisabetta Pellini, il comico Uccio De Santis e il cantautore Luca Madonia.
“Abbiamo fatto un racconto del cinema tra passato, presente e futuro – sottolineano Michel Curatolo e Marco Fallanca, rispettivamente presidente e direttore artistico dell’evento – grazie alla presenza, da un lato, di firme di prim’ordine del grande schermo europeo, dall’altro di interpreti femminili che si stanno distinguendo sulla scena mondiale, apprezzate sia dal pubblico che dalla critica”.
Ai maestri Gilliam e Kusturica sono state consegnate anche due bottiglie speciali, realizzate con oltre 3000 cristalli attaccati uno per uno a mano, che fanno parte della collezione “Bottega Prosecco Stardust” ideata da Bottega Spa, tra i partner dell’evento.
“Si tratta di un vino molto pregiato, coltivato nel piccolo borgo veneto di Arfanta, vicino Coregliano – ha spiegato l’imprenditore Sandro Bottega che ha donato il prosecco durante la conferenza stampa – la collezione è chiaramente ispirata al celebre film Polvere di stelle con Alberto Sordi e Monica Vitti. Questo vino, imbottigliato seguendo le rigorose regole della produzione del prosecco, può raggiungere una longevità di oltre 10 anni e si sposa perfettamente con piatti eleganti e raffinati, tipici della dieta mediterranea ma anche come momento di celebrazione o per preparare raffinati cocktail come il Bellini. La storia della nostra azienda Bottega è profondamente legata al cinema, fin dalle origini: la settima arte è nel nostro DNA e tanti attori e star ci hanno accompagnato nel percorso di crescita, tra questi, ad esempio Stefania Sandrelli e Giovanni Soldati”.
Anche quest’anno un importante spazio alla sostenibilità grazie al Thinkingreen, il salotto istituzionale che ha accolto per due giorni rappresentanti istituzionali, autorità e relatori a confronto sulle sfide dell’economia sostenibili in una serie di panel. Il riconoscimento per l’impegno sul fronte green è stato assegnato al direttore generale di 4PeopleHolding Andrea De Mozzi, che ha presentato per la prima volta il brevetto di un innovativo e ingegnoso sistema di purificazione dell’acqua, utile sia per uso abitativo che per fini industriali, capace di eliminare contaminanti grazie al principio della cavitazione, già presente in natura. Plauso anche da parte dell’assessore regionale all’Energia Francesco Colianni.
Agli otto panel hanno preso parte il ministro del Made in Italy Adolfo Urso, la viceministra dell’Ambiente Vannia Gava, la sottosegretaria ai Rapporti col Parlamento Matilde Siracusano, l’assessora regionale al Turismo, Sport e Spettacolo Elvira Amata, l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò, l’assessore ai Beni culturali Francesco Scarpinato, l’assessore alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Aricò, il sindaco di Taormina Cateno De Luca, il direttore Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana Regione Siciliana Mario La Rocca, i deputati regionale Pino Galluzzo e Calogero Leanza, il direttore generale del Comune di Messina Salvo Puccio, il presidente del CAS Filippo Nasca, il direttore del CAS Franco Fazio; la direttrice Sviluppo Commerciale Estero, Business Affairs e Sostenibilità Irene Gionfriddo, il responsabile Area Sud di Webuild Fabio Romani e tanti altri.
I Nations Award si sono svolti sotto l’alto patrocinio del Parlamento Europeo e del Senato della Repubblica, col patrocinio e sostegno di Regione Siciliana, ARS e Parco Archeologico di Naxos, col patrocinio di Comune di Taormina, Città Metropolitana di Messina e Università di Messina.
– news in collaborazione con A.C. Nations Awards –
– foto ufficio stampa A.C. Nations Awards –
(ITALPRESS).
Cronaca
Allarme AME, in Italia una donna su dieci è obesa. Incidenza in aumento
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3 ore fa-
28 Giugno 2025di
Redazione
ALBANO LAZIALE (ITALPRESS) – Erano attesi da tempo e ora sono disponibili anche in Italia. L’ingresso di nuovi farmaci, e in particolare degli agonisti del recettore GLP-1 (GLP-1RA) e ora anche il dual agonist (GLP1 + GIP) che mimano ormoni naturali prodotti nell’intestino che stimola il rilascio di insulina e che favoriscono il controllo dei livelli di zucchero nel sangue nel paziente con diabete di tipo 2, si stanno dimostrando efficaci e sicuri anche nel contrasto del peso in contesti di obesità. Questi farmaci stanno dunque cambiando lo scenario di approccio e cura in questo setting di pazienti e sul tema se ne discute al “3° AME Obesity Update: trattamento dell’obesità e delle sue complicanze” (Albano Laziale, Roma, 28-29 Giugno), promosso da AME (Associazione Medici Endocrinologi), presso l’auditorium dell’Ospedale Regina Apostolorum – Gruppo Lifenet Healthcare.
Negli ultimi decenni, specie in corso e nel post pandemia, l’obesità ha subito una forte crescita con un incremento del 38% tra il 2003 e il 2023, secondo gli ultimi dati Istat, coinvolgendo all’incirca 6 milioni di italiani, soprattutto giovani adulti (+1,6 milioni), con percentuali passate dal 2,6% al 6,6% nella fascia di età 18-34, a discapito soprattutto delle donne una incidenza triplicata (si stima che il 10% della popolazione femminile sia obesa) – a fronte di numeri “solo” raddoppiati nell’uomo. Non va meglio nella forbice tra 35 e 44 in cui si osserva una crescita dal 6,4% al 9,8% e tra gli over 74 con tassi incrementati dall’11% del 2003 al 13,8% del 2023. Oggi nuovi farmaci consentono di meglio gestire e controllare l’obesità.
“I nuovi farmaci – spiega Andrea Frasoldati, Presidente AME – rappresentano uno strumento terapeutico innovativo in grado di modificare la storia naturale della malattia, in sinergia con un ampio armamentario di altre opzioni di trattamento come il counselling dietologico e psicoterapico, la chirurgia bariatrica quando indicata. A portare il “peso” maggiore dell’obesità sono tradizionalmente le donne che pagano un prezzo più alto, rispetto all’uomo, in temini di stigma sociale e di colpevolizzazione, a causa di barriere culturali e modelli estetici dominanti, talora di implicazione sessista, che hanno portato a idealizzare una bellezza femminile tendente alla magrezza. Diversamente dal maschio in cui qualche chilo in eccesso viene erroneamente interpretato come segno di benessere. Non vanno poi trascurate le implicazioni sulla fertilità e gravidanza nella donna con obesità esposta a importanti rischi per sè e per il nasciturò.
Difficoltà al concepimento, problemi a portare a termine la gravidanza, aborto spontaneo, parto pretermine, distacco di placenta, diabete gestazionale, disordini di natura fetale (bambini di più grandi o di più piccole dimensioni rispetto all’età gestazionale), ipoglicemia neonatale: sono solo alcune delle problematiche che possono insorgere nella donna con obesità alla ricerca di una maternità.
“I nuovi trattamenti farmacologici, specificatamente gli analoghi recettoriali del GLP1- prosegue Silvia Irina Briganti, membro della commissione obesità AME – possono essere finalizzati anche a ridurre il peso “in vista” di una eventuale gravidanza. Tuttavia, al riguardo, gli studi sono pochi per la difficoltà a effettuare studi clinici randomizzati in questa specifica fascia di popolazione e per la recente introduzione in Italia, pertanto le ridotte evidenze, soprattutto in termini di sicurezza, spingono ad un uso cautelativo. La somministrazione di GLP1 e dual agonist richiede, ad esempio, l’”obbligo” di sospensione di semaglutide e tirzepatide nei due mesi che precedono il concepimento o in caso della liraglutide, oggi in dismissione, di un paio di settimane. A tale proposito le donne vanno correttamente informate per evitare che incorrano in rischi soprattutto di malformazioni fetali, così come della necessità di seguire un percorso terapeutico ben definito, multidisciplinare e che coinvolga più figure professionali, in primo luogo l’endocrinologo e il ginecologo, lungo tutta la gravidanza. Quindi le donne devono essere parte attiva di un attento programma, oltre che terapeutico, anche di counselling e educazionale”.
Spesso nella gestione dell’obesità si trascura la possibile implicazione con un disturbo compulsivo, una fame emotiva, che spinge la persona a ricercare il cibo come atto compensatorio-consolatorio o come valvola antistress e un sedativo dell’ansia.
“Se l’aspetto emotivo non è conosciuto o non viene riconosciuto – precisa Simonetta Marucci, Coordinatrice Commissione Rapporti Slow Medicine di AME – si rischia di fallire nell’approccio al paziente, anche nel caso in cui si impeghi il farmaco, il quale è un supporto allo stile di vita non il sostituto. La fame emotiva caratterizza 1 obeso su 3 (35%) con disturbo alimentare compulsivo, cui si aggiunge una fascia grigia con manifestazioni sottosoglia, che possono preludere alla manifestazione di una patologia conclamata. Recenti studi sembrano dimostrare l’efficacia degli agonisti GLP1 anche nel trattamento di forme obesità in cui prevale l’aspetto compulsivo, ad esempio nel Binge Eating Disorder (BED, Disturbo da Alimentazione Incontrollata), grazie al meccanismo di azione a livello centrale che va a impattare sui centri che regolano fame, sazietà, piacere e mangiare edonico legato più a gratificazione che alla nutrizione. Oggi obiettivo della ricerca clinica è confermare l’efficacia di farmaci GLP1 anche a lungo termine e l’aderenza terapeutica stante che l’abbandono della terapia, come noto, porta a un effetto rebound del peso. Attualmente queste terapie sono legate ad almeno due criticità: la prescrivibilità, consentita solo a pazienti diabetici, l’elevato costo, non sostenibile per tutti i pazienti e comunque non in continuità, rendendo di fatto il farmaco “selettivo”. Quindi anche le forme di obesità da disturbo compulsivo richiedono un approccio multidisciplinare che preveda il confronto fra medico internista, endocrinologo, nutrizionista/dietista con una azione di counselling educativi sul paziente, in sinergia con percorso piscologico/psichiatrico di almeno due anni seguito da un periodo di follow-up dilazionato nel tempo all’interno di servizi dedicati, pubblici, ambulatoriali residenziali per i casi più gravi, ricordando che i disturbi alimentarsi sono classificati nel DSM V come malattie mentali ma si caratterizzano anche per una gravità a livello fisico, endocrinologico, cardiologico, e non solo, con un impatto sulla salute mentale”.
Sono diminuiti nel corso del tempo pregiudizi di tipo culturale, sociale, etico, religioso, sessuale. Non verso l’obesità ritenuti in cresciti a livello mondiale, similmente ai numeri della patologia, con un discrimine maggiore, come detto, per le donne.
“Assistiamo, nei confronti dei pazienti con obesità, a pregiudizi e stigmatizzazione esternalizzata – afferma Anna Nelva, Coordinatrice Commissione Lipidologia e Metabolismo di AME – che si ripercuotono ad esempio sul mondo del lavoro portando a stimare che la persona con patologia sia priva di disciplina e di organizzazione, con effetti penalizzanti in termini di assunzione ma anche di avanzamento di carriera o a pregiudizi in ambito sociale, famigliare, in contesti scolastici con atti di bullismo fino a ripercussioni in contesti assistenziali in cui un paziente con obesità potrebbe ricevere follow-up meno ravvicinati rispetto a persone normopeso. Dall’altro l’internalizzazione dei pregiudizi induce la persona con obesità ad accettare stereotipi negativi che ne minano l’autostima e innescano stati d’ansia e depressione, a loro volta causa di alterazioni dell’alimentazione che peggiorano l’obesità stessa, oltre che di maggiore difficoltà a accedere alle cure appropriate. Società, personale sanitario, educatori, Società Scientifiche, Istituzioni devono unire gli sforzi per contrastare pregiudizi e stigma che fanno ritenere l’obesità una conseguenza di scelte e comportamenti individuali determinati dal libero arbitrio, non da condizione patologica quale è l’obesità. Bisognerà lavorare anche per rimuovere i pregiudizi che spesso circondano chi si avvale di terapia farmacologica o della chirurgia bariatrica, come se avesse scelto ‘la via più facilè invece di affrontare il problema con volontà e autocontrollo. La disponibilità di questi nuovi farmaci così efficaci nel contrastare l’obesità è diventata anche un’occasione per una riflessione fra i clinici sugli effetti causali rilevanti di caratteristiche genetiche e pressioni di un ambiente obesogeno, oltre a far accrescere la consapevolezza su questa condizione. Per permettere al paziente con obesità di avere il massimo beneficio dalle attuali possibilità di cura, comunque, sarà necessaria una forte azione di supporto sociale e sanitario, oltre che un aiuto per superare i pregiudizi internalizzati riguardanti il pesò.
“Occorre un cambio di visione anche istituzionale per la cura del paziente obeso, altamente complesso – conclude Marco Chianelli, Coordinatore Commissione Obesità AME e responsabile scientifico del Congresso -. A livello governativo va posta una maggiore partecipazione attraverso l’inclusione dell’obesità in percorsi diagnostici terapeutici e con processi che possano riguardare ambienti importanti come la scuola, dove la cultura della corretta alimentazione e dell’attività fisica devono essere promosse sin dall’infanzia o negli ambienti di lavoro. A livello di sistema sanitario nazionale invece, non soltanto pubblico ma anche quello privato, il ruolo maggiore si gioca sulla gestione di oltre sei milioni di pazienti obesi, una vera pandemia, indagando con cura le diverse componenti che concorrono al sovrappeso e obesità: genetiche, ambientali, psicoemotive. Solo un approccio sistemico e collaborativo, con la partecipazione attiva di tutti gli attori impegnati nella gestione di obesità e il sovrappeso contente e consentirà di affrontare la sfida globale contro questa “pandemia”.
– foto ufficio stampa Associazione Medici Endocrinologi –
(ITALPRESS).


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