Cronaca
Aeroporti, Italia con Mundys guida processo globale di decarbonizzazione
Pubblicato
2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – L’Italia svolgerà un ruolo fondamentale per indirizzare il processo di decarbonizzazione del trasporto aereo nell’iniziativa del World Economic Forum, che studierà come trasformare gli aeroporti in veri e propri “Energy Hub”, in grado di autoprodurre, accumulare e distribuire energia pulita, e come contribuire all’adozione del SAF (Sustainable Aviation Fuel) su larga scala, usando tecnologie all’avanguardia e innovativi strumenti di finanziamento. Mundys è infatti il corporate leader che guiderà “Financing the Airports of Tomorrow”, il pilastro portante dell’iniziativa del World Economic Forum e di Airport Council International a cui aderiscono alcuni tra i principali aeroporti intercontinentali – tra cui tra cui Aeroporti di Roma, Aèroports de la Còte d’Azur, London Heathrow, Dubai, Hong Kong, Dallas Fort Worth – il cui scopo è individuare soluzioni industriali e forme di finanziamento ibrido che accelerino la transizione green degli aeroporti, fino all’azzeramento delle emissioni entro il 2050.
Sono circa 18.000 gli aeroporti civili in tutto il mondo che potranno usufruire delle linee guida per finanziare la decarbonizzazione, che verranno definite nel corso del progetto guidato dalla Capo Gruppo italiana delle infrastrutture e della mobilità integrata e saranno presentate ufficialmente durante COP 28, il prossimo dicembre.
La leadership del pilastro finanza è stata assegnata a Mundys dal WEF sulla base della spinta e dei risultati raggiunti dalla holding sul fronte della gestione e dello sviluppo sostenibile delle infrastrutture e delle pratiche di finanza sostenibile. Dal punto di vista finanziario, Mundys è stata una delle prime società nel settore mobilità e dell’aviazione ad adottare un framework di finanza sostenibile (Sustainable Financing Framework), collegando la raccolta finanziaria agli obiettivi industriali e di sviluppo definiti nel proprio Climate Action Plan. La Capo Gruppo inoltre ha trasformato in “green” la totalità del proprio debito bancario (3 miliardi di euro), il cui tasso di interesse varierà in base al raggiungimento di obiettivi ambientali e sociali.
Tra i principali driver industriali che saranno considerati dal progetto del WEF figurano la realizzazione di impianti fotovoltaici per l’alimentazione energetica degli scali, passando per l’installazione di colonnine elettriche per la ricarica di mezzi aeroportuali e delle vetture dei passeggeri, fino ad approdare a innovativi impianti di accumulo.
Saranno inoltre incentivati l’intermodalità modalità treno/aereo, l’approvvigionamento e lo stoccaggio di SAF, lo sviluppo della Urban Air Mobility attraverso droni elettrici in grado di collegare gli scali con il centro città, la realizzazione di piste ciclabili nei dintorni del sedime aeroportuale.
Dal punto di vista finanziario, il “manuale” elaborerà soluzioni innovative per facilitare l’accesso ai capitali da parte delle società aeroportuali, allo scopo di sostenere gli investimenti per il contrasto al climate change. Questi nuovi strumenti di finanziamento coinvolgeranno policy makers e istituzioni finanziarie private e pubbliche (come World Bank e BEI).
Aeroporti di Roma supporterà Mundys dal punto di vista tecnico e industriale nell’elaborazione del “manuale”, grazie al suo primato sul fronte della sostenibilità: ADR è stata infatti la prima società di gestione aeroportuale al mondo ad aver emesso un sustainability linked bond e un green bond per un totale di 800 milioni, allo scopo di finanziare i propri progetti infrastrutturali.
Il primo tavolo di “Airports of Tomorrow” si è tenuto a Barcellona, in occasione del meeting annuale di Airport Council International.
“Il settore aeroportuale può e vuole svolgere un ruolo importante sul fronte del contrasto al climate change. Per questo lavoreremo con grande impegno insieme al WEF, a ACI e ai principali player internazionali del nostro settore per definire delle linee guida che possano agevolare dal punto di vista finanziario e industriale tutti gli aeroporti del mondo, indipendentemente dalla collocazione geografica, dalla dimensione e dal controllo pubblico o privato, nella realizzazione dei propri progetti di sostenibilità. Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione di questo progetto globale il know-how di Mundys e dei suoi asset aeroportuali in Italia e nel mondo”, ha detto Katia Riva, Chief Sustainability Officer di Mundys.
Tutti i 5 aeroporti controllati da Mundys – Roma Fiumicino, Roma Ciampino, Nizza, Cannes e Saint-Tropez – hanno ottenuto la più alta certificazione ufficiale “Airport Carbon Accreditation” (Livello 4+ Transition), rilasciata dall’omonimo ente indipendente che coordina il programma mondiale di certificazione degli scali impegnati nella sfida della decarbonizzazione delle proprie infrastrutture. Per poter accedere a questa categoria, ognuno dei cinque scali del Gruppo ha attuato negli anni una strategia di investimenti auto-finanziati e di modernizzazione dei processi e delle infrastrutture, allo scopo di ridurne significativamente l’impatto ambientale, azzerando le emissioni dirette entro il 2030.
In particolare, l’hub intercontinentale di Roma Fiumicino, gestito da Aeroporti di Roma, è stato il primo scalo italiano a mettere a disposizione dei vettori il SAF. Lo scorso maggio, è stata inoltre inaugurata la nuova area di Imbarco A per i voli Schengen massimizzando il riutilizzo dei materiali di demolizione secondo una logica di circular economy, ottenendo la certificazione Leed Gold. ADR ha in previsione l’installazione di un importante parco fotovoltaico, in grado di sostenere il fabbisogno di energia elettrica dell’aeroporto. Tra i piani del gestore c’è anche la decarbonizzazione della propria flotta aeroportuale attraverso l’elettrificazione e l’uso di biocarburante e l’installazione di oltre 5500 punti di ricarica elettrica nel sedime aeroportuale entro il 2031.
– foto ufficio stampa Mundys –
(ITALPRESS).
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Cronaca
PERCHE’ NON HA PIU’ SENSO CAMBIARE L’ORA E VEDERE LE CITTA’ BUIE ALLE 17
Pubblicato
11 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
L’immagine del Ponte Coperto di Pavia poco dopo le 17, con le luci già accese, rende bene l’idea. Ma questo vale ovviamente per tante altre città nel nostro Paese. Perché ci ostiniamo, nel 2025, a voler cambiare ancora l’ora due volte l’anno quando, mantenendo sempre l’ora legale, non saremmo costretti ad accendere le luci un’ora prima la sera (anzi, al pomeriggio, perché poi d’inverno si arriverà ad accenderle alle 16) per poi vedere la luce alle 5, quando a quell’ora in movimento c’è una micropercentuale di lavoratori? La domanda posta l’altro giorno dal leader spagnolo Sanchez alla Commissione europea non è affatto da sottovalutare.
Secondo Sánchez, la misura “aiuta a malapena a risparmiare energia e ha un impatto negativo sulla salute e sulla vita delle persone”. Il premier di Madrid annuncia un’iniziativa: “Il governo spagnolo proporrà all’UE, in sede di Consiglio Energia, di porre fine al cambio stagionale dell’ora e chiederà che venga messo in atto il relativo meccanismo di revisione”. Sarebbe bello che anche il governo italiano pensasse ad accodarsi a questa proposta e finalmente si desse una svolta definitiva alla questione. Già nel 2018 la Commissione europea guidata da Jean-Claude Juncker aveva proposto di porre fine agli spostamenti stagionali delle lancette, dopo una consultazione pubblica in cui l’84% dei 6,4 milioni di cittadini europei partecipanti si era espresso contro il sistema attuale. Il Parlamento europeo approvò l’idea, ma la mancanza di un accordo tra i Paesi membri bloccò tutto. La proposta di Juncker, che avrebbe dovuto entrare in vigore entro il 2019, si scontrò con le perplessità di diversi governi. Portogallo e Grecia si erano opposte apertamente, sostenendo che l’abolizione del cambio avrebbe potuto creare confusione nei trasporti, nei mercati e nei sistemi energetici. Altri Paesi, come Finlandia e Polonia, pur favorevoli alla fine dell’alternanza, avevano invece chiesto un maggiore coordinamento europeo per evitare fusi orari disallineati. Secondo le regole dell’UE, per modificare il sistema occorre l’approvazione di almeno 15 Stati membri che rappresentino il 65% della popolazione dell’Unione. Finora, il quorum non è stato raggiunto. Ma il governo spagnolo spera di riaprire la discussione: se arrivano proposte di buon senso perché non considerarle? Il sistema energetico è cambiato radicalmente negli ultimi anni. Il principio dell’ora legale è semplice: sfruttare meglio la luce del sole nelle ore estive e ridurre l’uso di illuminazione artificiale. Ma oggi, con la diffusione di lampade LED e tecnologie a basso consumo, il beneficio energetico è considerato marginale, come appunto evidenziato da Sánchez. Studi recenti stimano un risparmio medio inferiore all’1% sul consumo annuo di elettricità. E l’impatto a livello di salute non è da sottovalutare. Lo spostamento anche solo di un’ora può creare disturbi temporanei: insonnia, irritabilità, difficoltà di concentrazione – effetti più marcati in persone con problemi metabolici o cardiovascolari.
Studi indicano che l’ora solare può migliorare la qualità del sonno, perché più in linea con il ritmo naturale della luce, ma l’ora legale rimane popolare anche per i suoi effetti sociali: prolungare le ore di luce la sera può favorire uscite e turismo. Qualcuno dei nostri politici sarà in grado di dare una svolta e a mantenere tutto l’anno questa benedetta ora legale o dobbiamo lanciare l’ennesima petizione che suoni da sveglia?
Cronaca
Intesa Cnel-Presidenti Assemblee Legislative Regioni su salute, imprese e lavoro
Pubblicato
12 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – E’ stato firmato un Protocollo d’intesa tra il CNEL e la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
L’Accordo – sottoscritto dal Presidente del CNEL Renato Brunetta e dal Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza Antonello Aurigemma – consolida la collaborazione istituzionale tra il Consiglio e le Assemblee legislative regionali, definendo un quadro stabile di cooperazione su temi di comune interesse e in particolare: servizi per il lavoro, formazione professionale, apprendistato e politiche attive del lavoro, contrattazione collettiva, salute e sicurezza sul lavoro, nonchè gli ambiti relativi alle politiche industriali e al sostegno alle imprese, al rafforzamento della rete integrata dei servizi sociali territoriali, alle aree interne, alle analisi dei flussi migratori e delle conseguenti problematiche connesse all’integrazione degli stranieri.
La collaborazione riguarderà anche le attività relative alla predisposizione della Relazione CNEL sui servizi pubblici e gli interventi volti a promuovere l’inclusione socio-lavorativa delle persone private della libertà personale, mediante il lavoro, lo studio e la formazione in carcere e fuori dal carcere. Inoltre, prevede azioni per la sperimentazione di quanto disposto dalla legge 15 maggio 2025 n. 76, soprattutto in materia di partecipazione gestionale e organizzativa nelle aziende a partecipazione pubblica le cui quote di maggioranza sono possedute dalle Regioni.
“Questo accordo – ha dichiarato il Presidente del CNEL Renato Brunetta – assume per noi un grande significato, perchè si colloca nel quadro di un intenso lavoro di rete portato avanti dal CNEL sin dall’avvio della XI Consiliatura. In particolare, l’intesa va a rafforzare la tessitura di relazioni interistituzionali sul piano locale, quello più vicinoalle esigenze dei cittadini e delle imprese sui territori. L’obiettivo è di rilanciare la collaborazione e il raccordo con le autonomie territoriali e al tempo stesso valorizzare il contributo delle Assemblee legislative regionali alla definizione delle politiche pubbliche”.
“Le sfide del lavoro che cambia, delle imprese che devono adattarsi all’innovazione tecnologica e adottare modelli sostenibili, e della sanità che deve essere sempre più integrata e vicina ai cittadini, richiedono – ha dichiarato Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza – una rete di cooperazione istituzionale. Ecco perchè il protocollo che oggi firmiamo ha un valore strategico: consente di condividere analisi, studi, dati, buone pratiche, e di promuovere proposte e indirizzi comuni su temi che toccano da vicino la vita quotidiana delle persone. L’intesa che oggi inauguriamo, quindi, non è solo un impegno reciproco tra istituzioni, ma un patto nei confronti dei cittadini, per l’eliminazione delle diseguaglianze, la valorizzazione delle specificità dei singoli territori e la realizzazione di un Paese più competitivo e più solidale”.
“Tutto parte – ha spiegato Aurigemma – da alcuni cambiamenti che si sono registrati nella società: alcune relazioni della Bankitalia che evidenziavano l’inverno demografico, l’aumento dell’età media della popolazione, senza dimenticare le nuove sfide future come l’innovazione tecnologica (compresa l’intelligenza artificiale) e la sostenibilità. Come assemblee legislative regionali, l’interlocutore migliore con cui affrontare queste sfide future non poteva che essere il CNEL, che è la sede della rappresentanza economica e sociale organizzata, il luogo del dialogo tra le parti, dove si incontrano le esperienze del mondo produttivo, dei lavoratori, delle professioni e del terzo settore. La Conferenza, dal canto suo, è la voce dei territori, che ogni giorno vivono le istanze concrete dei cittadini e delle comunità, ed è l’organismo di valorizzazione del ruolo istituzionale delle Assemblee delle Regioni e delle Province autonome, costituendo sede di coordinamento e di scambio delle esperienze per le attività di interesse delle Assemblee legislative regionali – ha proseguito -. Oggi abbiamo firmato questo protocollo che deve essere un punto di partenza, su tematiche strategiche come salute, imprese, lavoro. Quindi, questo documento segna l’inizio di una sinergia, di una collaborazione tra le realtà produttive (nonchè quelle lavorative e dei lavoratori) del Paese, e le Assemblee legislative che rappresentano le istanze dei cittadini. Nel cronoprogramma, il primo punto che affronteremo è sicuramente la sanità, con tematiche di rilevanza assoluta come la ripartizione dei fondi e l’adeguamento dei Drg a livello nazionale. Naturalmente, colgo l’occasione per ringraziare il Presidente Brunetta e tutti coloro che in queste settimane hanno lavorato per questo Protocollo, che ha una rilevanza strategica”.
Il Protocollo d’intesa è stato siglato a Villa Lubin al termine dell’evento “Salute, imprese e lavoro”, promosso dal CNEL in collaborazione con la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome. L’incontro ha rappresentato un momento di confronto istituzionale sui temi della qualità dei servizi pubblici, delle politiche per il lavoro e dello sviluppo territoriale.
Ad aprire i lavori è stato il Presidente del CNEL Renato Brunetta, seguito dall’introduzione della consigliera Marcella Mallen, coordinatrice del Gruppo di lavoro sulla Relazione al Parlamento e al Governo in materia di livelli e qualità dei servizi delle pubbliche amministrazioni. Nel corso dei lavori sono intervenuti i consiglieri CNEL FiovoBitti, Rossana Dettori, Mario Braga e Paolo Pirani, oltre a rappresentanti e funzionari delle Regioni e ai Presidenti dei Consigli regionali Roberto Ciambetti (Veneto), Quintino Pallante (Molise) e Stefano Balleari (Liguria). Le conclusioni sono state affidate ad Antonello Aurigemma, Presidente del Consiglio regionale del Lazio e Coordinatore della Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome.
– Foto Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province autonome –
(ITALPRESS).
Cronaca
PRONTO METEO – PREVISIONI PER 28 OTTOBRE 2025
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12 ore fa-
27 Ottobre 2025di
Redazione
Pronto Meteo è il servizio di meteorologia di Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24 in onda ogni giorno alle 19,30. Fornisce interessanti bollettini meteo per il fine settimana su Pavia e provincia e le province confinanti, visionabili anche sui nostri siti paviaunotv.it, lombardialive24 e sui nostri canali social. Ogni giorno, poi, ci sono aggiornamenti nelle Breaking News della sera e un sito dedicato alle previsioni, prontometeo.it, edito sempre da Agenzia CreativaMente.

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