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Nations League, l’Italia saluta Bangkok con il 3-1 al Giappone
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2 anni fa-
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Redazione
BANGKOK (THAILANDIA) (ITALPRESS) – L’Italia chiude in bellezza la week 3 di VNL a Bangkok. Dopo le vittorie con Canada e Croazia ed aver staccato matematicamente il pass per le Finals, le ragazze del ct Davide Mazzanti hanno archiviato la fase intercontinentale della Volleyball Nations League battendo il Giappone 3-1 (25-23; 25-23; 17-25; 25-22) nella sfida valida per la sesta giornata della Pool 6. Un colpo finale che consente all’Italia di scalare ulteriormente la classifica scavalcando Giappone e Germania in attesa dell’ultimo match di giornata tra Brasile e le padrone di casa della Thailandia che potrebbe valere addirittura il quinto posto. Un grande risultato quello ottenuto dalle azzurre che dunque chiudono questa prima fase di VNL in forte crescita e con un bottino finale di 8 vittorie e 4 sconfitte.
L’ultimo sestetto iniziale della fase intercontinentale di VNL scelto da Mazzanti vede Bosio in regia, Nwakalor opposto, Omoruyi e Villani schiacciatrici, Danesi e Squarcini al centro e Parrocchiale libero (con ancora Fersino out per influenza). Le giapponesi invece partono con Neki in palleggio con Nagaoka in diagonale, Inoue e capitan Nishida schiacciatrici, Miyabe e Yamada al centro, e Nishimura libero.
Avvio indigesto per le azzurre, costrette subito al timeout sull’1-4 causato da qualche incertezza di troppo in ricezione. Nishida, Nagaoka e Miyabe fanno vacillare un’Italia che però, una volta sistemata la ricezione riesce a tornare in scia grazie ad un parzialino firmato da Danesi (attacco al centro e muro) e Nwakalor (6-8). Una volta inserita la marcia giusta l’Italia inizia a macinare gioco e punti trovando con Villani ed una super Nwakalor lo slancio per il primo sorpasso del match (12-10). Il Giappone affida le sue fortune ad un servizio molto efficace mentre l’Italia sbaglia un paio di attacchi preziosi che consentono a Nishida e compagne di tornare avanti (16-18). Ma le azzurre non mollano: entra D’Odorico per dare respiro in ricezione a Villani e la partita cambia nuovamente padrone. Omoruyi trova giocate importanti mentre Nwakalor continua a martellare. Quando poi D’Odorico indovina l’angolo giusto dopo un salvataggio di Nwakalor, l’Italia scappa sul 23-20 per poi chiudere con Nwakalor il primo parziale 25-23. Anche nel secondo set il Giappone esce meglio dai blocchi: Nagaoka e Nishida partono forte in banda mentre Miyabe e Inoue si fanno valere a muro. L’Italia prova a rispondere con un paio di colpi di Nwakalor e Omoruyi ma le asiatiche toccano il +3 (10-13).
Le ragazze del ct Mazzanti hanno però il merito di non farsi travolgere dal gioco giapponese pescando in Omoruyi la chiave di volta offensiva da affiancare alla scatenata Sylvia Nwakalor. Le due azzurre guidano la riscossa azzurra che si traduce nel 21-19 che costringe coach Manabe al timeout. La reazione giapponese non tarda ad arrivare e porta la firma di Nagaoka (21-22) ma l’Italia è glaciale nel piazzare il controsorpasso decisivo con Omoruyi, D’Odorico e la risolutiva Nwakalor (25-23). Rispetto ai precedenti due set l’Italia esce bene dai blocchi: Omoruyi si fa valere in attacco e a muro (3-0) ma poi tornano in scia le giapponesi con Miyabe e Ishikawa. Inizia il punto a punto rotto dal muro di Mazzaro prima (8-6) e dai due ace di Seki che danno il +4 al Giappone (9-13). Mazzanti rimette in campo Villani per D’Odorico e poi cambia la diagonale concedendo il campo a Gennari e Malual per Bosio Nwakalor. Ma la musica non cambia con il Giappone che tocca il +8 (9-17) grazie al turno ad un infinito turno al servizio di Seki. E’ il punto di rottura del set (Seki e compagne toccheranno anche il +11) chiuso poi dal Giappone con un comodo 17-25. Dopo averle concesse spazio nel finale di quarto set Mazzanti si affida a Degradi e la schiacciatrice si fa trovare pronta contribuendo con buone difese ed un muro al primo break del quarto set dominato al centro da Anna Danesi.
Il capitano azzurro (in campo con Sylla infortunata) piazza anche un ace che manda l’Italia sul +3 (7-4). Nel momento di difficoltà il Giappone alza il muro con Miyabe che per ben due volte dice di no a Omoruyi e Nwakalor rimettendo in parità il set (9-9) e costringendo Mazzanti a fermare subito l’inerzia con un timeout. Il Giappone allunga (11-13), l’Italia rimonta (13-13) e poi inizia il punto a punto. Nwakalor non perde continuità con Degradi che cresce al pari di Ishikawa e la solita Nagaoka (18-18). Il doppio cambio azzurro (Gennari-Malual) porta in dote l’errore di Malual del 18-20 a cui rimediano Omoruyi e Nwakalor (20-20). Il finale del set è pirotecnico: prima Wada supera il muro azzurro, poi Omoruyi risponde. Danesi mura Ishikawa al termine di un’azione infinita in cui il Giappone salva tre palloni a mm dal suolo e infine Nwakalor e Degradi chiudono i conti 25-22 nel tripudio degli oltre 10mila spettatori accorsi al PalaSport di Bangkok.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).
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Poker Atalanta e Champions più vicina, il Monza in Serie B
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Poker Atalanta e Champions più vicina, il Monza in Serie B
Pubblicato
16 ore fa-
4 Maggio 2025di
Redazione
MONZA (ITALPRESS) – Una sconfitta che sancisce la retrocessione aritmetica del Monza. I brianzoli perdono 4-0 contro l’Atalanta; decisiva la doppietta di De Keteleare e le reti di Lookman e Brescianini che spediscono i padroni di casa in B. I nerazzurri fanno invece un passo decisivo verso la qualificazione alla prossima Champions League piazzandosi a quota 68. I bergamaschi nel prossimo turno affronteranno la Roma.
I biancorossi, invece, sfideranno l’Udinese. Gli orobici – nel silenzio della curva ospite per ricordare Riccardo Claris, tifoso nerazzurro scomparso dopo essere stato accoltellato nella notte per una rissa con un gruppo di tifosi dell’Inter – hanno iniziato creando occasioni a raffica: al 12′ è arrivato il gol di De Ketelaere dopo l’ottimo suggerimento di Retegui, al 23′ il raddoppio del belga dopo un errore della difesa di casa. Le due reti hanno spianato la strada agli ospiti, la squadra di Nesta ha abbozzato una reazione con Castrovilli, ma il gol dell’ex Fiorentina è stato annullato per una posizione di fuorigioco.
Il secondo tempo è proseguito sulla falsariga di quanto visto nei primi 45 minuti, dopo appena due minuti Lookman, con un’azione personale, ha siglato la rete del 3-0. Al 10′ Ederson si è divorato il poker, il centrocampista brasiliano da due passi e con la porta spalancata, ha spedito a lato. Nessuna rete invece per Mateo Retegui, l’italo-argentino ha lavorato più per i compagni che per ritoccare il proprio record personale: al momento sono 24 gol in campionato in 32 gare giocate. Il quarto assolo dei bergamaschi è arrivato a due minuti dal termine, dopo una serie di rimpalli Brescianini si è inventato la girata che ha fulminato Pizzignacco.
IL TABELLINO
MONZA (3-5-2): Pizzignacco 5.5; Pedro Pereira 4.5 (1’st Lekovic 5), Caldirola 5.5 (16’pt Brorsson 5.5), Palacios 5; Birindelli 5.5, Castrovilli 5 (1’st Forson 6), Bianco 5.5, Akpa Akpro 6, Kyriakopoulos 5.5 (31’st Ciurria 6); Dany Mota 5, Caprari 5 (26’st Vignato 6). In panchina: Vailati, Mazza, Urbanski, Sensi, D’Ambrosio, Petagna, Martins, Colombo. Allenatore: Nesta 5.
ATALANTA (3-4-3): Carnesecchi 7; Djimsiti 6.5 (31’st Cuadrado 6), Hien 6.5, Kossounou 6 (1’st Toloi 6); Bellanova 6, De Roon 6.5, Ederson 6.5, Zappacosta 6.5; De Ketelaere 7.5 (19’st Pasalic 6), Retegui 7 (31’st Maldini 6), Lookman 7 (35’st Brescianini sv). In panchina: Rui Patricio, Rossi, Sulemana, Ruggeri, Samardzic. Allenatore: Gasperini 7
ARBITRO: Pairetto di Nichelino 6.
RETI: 12’pt, 23’pt De Ketelaere, 2’st Lookman, 43’st Brescianini
NOTE: Giornata nuvolosa, terreno in buone condizioni.
Spettatori: 10.440.
Ammoniti: Palacios, Hien, Cuadrado.
Angoli: 3-7.
Recupero: 2’pt, 2’st.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

PISA (ITALPRESS) – La vittoria di una società, di una squadra, di un popolo, tutti insieme nel solco del grande Romeo Anconetani. Il Pisa torna in serie A, lo fa al termine di un campionato che lo ha visto protagonista insieme al Sassuolo. Sfondata quota 70 punti, alla compagine nerazzurra bastava poco per festeggiare. Lo Spezia ha rinviato finchè ha potuto ma alla fine il traguardo è stato tagliato.
Un successo che ha radici lontane e che parte da una formazione approntata, in estate, dal patron Alexander Knaster che figura come vice presidente nell’organigramma ma che, in realtà, tira le fila della società toscana dal 2021.
Il presidente, Giuseppe Corrado, di concerto con il figlio Giovanni, direttore generale, ha affidato la costruzione della squadra a Daniele Freggia (direttore operativo) e Davide Vaira (ds). Risultati ottimi per quanto visto. A mister Pippo Inzaghi viene affidata una compagine competitiva e ben assortita con giocatori che esplodono nei ruoli assegnati. Il Pisa, 7 apparizioni in A, l’ultima nel 1990-91, aveva collezionato, finora, 38 campionati di B e nel suo palmares ha ben poco: due Mitropa ed una Coppa Italia di C. Ma dalla sua parte ha sempre avuto un pubblico appassionato che ha riempito l’Arena Garibaldi e, con il passare delle giornate, ci ha creduto sempre più.
A Tramoni (13 gol), Lind (7), Moreo (6) e Tourè (5) il compito di far sognare una tifoseria che sembra aver ripreso confidenza con il bel calcio. Il 3-4-2-1 di Inzaghi ha finalmente esaltato i sostenitori nerazzurri, troppo spesso delusi da fallimenti (1994) e campionati di basso cabotaggio in serie C. Il Pisa, dal 1990 ad oggi, ha conosciuto anche l’onta dell’Eccellenza Toscana, della D, e di una seconda esclusione (2009) per dissesto patrimoniale.
Nel 2016-17 assaggia per un anno la B prima di una nuova retrocessione e di una pronta risalita fra i cadetti. Insomma un’altalena che la società spera che si sia fermata con il ritorno in A. Un ritorno in grande stile fra festeggiamenti e fuochi d’artificio sotto la torre pendente più famosa del mondo.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).
Sport
Dia dopo un minuto, la Lazio sbanca Empoli e sogna la Champions
Pubblicato
18 ore fa-
4 Maggio 2025di
Redazione
EMPOLI (ITALPRESS) – La Lazio centra il terzo successo consecutivo in trasferta, ottiene tre punti fondamentali in casa dell’Empoli e si prende momentaneamente il quarto posto, mettendo pressione sugli avversari nella corsa Champions. Baroni sorprende tutti proponendo Marusic sulla linea dei trequartisti al posto di Isaksen, mentre in difesa ci sono Gigot e Hysaj.
E proprio il terzino albanese è protagonista dell’avio sprint dei suoi, ricevendo l’apertura di Castellanos e mettendo in mezzo per la rete di Dia dopo nemmeno un minuto di gioco, complice anche un intervento mancato di Viti (negativo nel primo tempo, migliorando con il passare dei minuti). I toscani provano a farsi vedere con lo squillo di Marianucci, ma la Lazio prende il controllo del gioco grazie anche all’ottimo lavoro di Castellanos e alla spinta di Zaccagni e Hysaj sulle fasce.
Al 38′ cambia la partita: Lorenzo Colombo, ammonito pochi minuti prima, sgomita con Rovella e poi entra in contatto con Gigot. L’arbitro Colombo non ha dubbi ed estrae il secondo giallo; in realtà, la decisione appare un po’ severa, dato che l’attaccante ritrae la gamba e l’intervento non è violento. Nonostante l’inferiorità numerica, la squadra di D’Aversa torna in campo con un bel piglio, frutto anche dell’ingresso positivo di Sambia, e trova anche la rete. Punizione dello stesso Sambia, colpo di testa di Solbakken, deviazione di Romagnoli e girata di Viti.
La gioia della squadra di casa, però, dura pochi istanti, dato che il Var rileva un leggero fuorigioco di Viti sul colpo di testa di Solbakken. Gli ingressi di Vecino e Pedro ridanno vivacità alla Lazio. In particolare, lo spagnolo sfiora la rete al 72′, mandando sul fondo di pochi millimetri dopo un velo proprio del centrocampista sudamericano. Al 76′, ristabilita la parità numerica per il doppio giallo a Hysaj per la trattenuta ingenua su Sambia. All’85’ ancora Pedro ha una grande occasione ma viene fermato in area in extremis dall’intervento di Marianucci: anche in questo caso, qualche dubbio sulla scelta di Colombo di far correre, ma l’arbitro non viene richiamato all’on-field review.
Nel finale, la Lazio sfiora il raddoppio con Isaksen, ipnotizzato da Vasquez, ma si prende i tre punti. L’Empoli, invece, rimane penultimo e arriva a cinque mesi senza vittorie.
IL TABELLINO
EMPOLI (3-4-2-1): Vasquez 6; Goglichidze 5.5 (1′ st Sambia 6.5), Ismajli 6.5, Viti 6 (45′ st Campaniello sv); Gyasi 6.5, Marianucci 6.5, Fazzini 6, Pezzella 6.5; Solbakken 5 (14′ st Konate 6), Cacace 6; Colombo 5. In panchina: Silvestri, Seghetti, Brancolini, De Sciglio, Tosto, Bacci, Esposito. Allenatore: D’Aversa 6.
LAZIO (4-2-3-1): Mandas 6; Hysaj 5.5, Gigot 6.5, Romagnoli 6, Pellegrini 6.5 (25′ st Gila 6); Guendouzi 6, Rovella 6 (34′ st Provstgaard sv); Marusic 6 (1′ st Isaksen 6), Dia 6.5 (13′ st Vecino 6), Zaccagni 6.5 (25′ st Pedro 6); Castellanos 6.5. In panchina: Furlanetto, Provedel, Dele-Bashiru, Belahyane, Basic, Ibrahimovic, Noslin, Tchaouna. Allenatore: Baroni 6.
ARBITRO: Colombo di Como 5.
RETI: 1′ pt Dia.
NOTE: cielo nuvoloso, terreno in buone condizioni.
Espulsi Colombo al 38′ e Hysaj al 76′, entrambi per doppia ammonizione.
Ammoniti: Goglichidze, Pellegrini, Pezzella, Vecino, Viti, Provstgaard.
Angoli: 2-7.
Recupero: 3′ pt, 5′ st.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).


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