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Cronaca

Agroalimentare, in Piemonte l’Università per i gastronomi del futuro

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BRA (CUNEO) (ITALPRESS) – I gastronomi del futuro si formano a Pollenzo, una frazione del Comune di Bra, in provincia di Cuneo. E’ qui che nel 2004, su iniziativa di Slow Food e in collaborazione con le Regioni Piemonte ed Emilia Romagna, è nata l’Università di Scienze Gastronomiche. Dal 2004 a oggi sono oltre 3.300 gli studenti che hanno frequentato i corsi, di cui oltre 1.300 stranieri di 97 nazionalità.
“Una diversità di esperienze, opportunità, provenienze che ne costituisce la cifra distintiva nel panorama accademico non solo italiano – sottolinea l’Ateneo -. La peculiarità dei suoi corsi attrae studenti interessati all’originale progetto formativo che coniuga studio, pratica e viaggi didattici in tutto il mondo”. Questo approccio metodologico e didattico fornisce una visione globale dei sistemi di produzione del cibo sia passati che presenti, permettendo inoltre di apprezzare la ricchezza delle diversità culturali.
A Pollenzo nasce infatti una speciale figura professionale: il gastronomo. Una nuova generazione di operatori culturali in grado di conoscere, promuovere e valorizzare le diversità del cibo; di giovani imprenditori e manager e dirigenti che possono guidare i processi di riconversione dei sistemi alimentari lungo l’orizzonte della sostenibilità ambientale, culturale e sociale e dell’economia circolare; di esperti delle sovranità alimentari in grado di contribuire alla realizzazione di soluzioni volte a costruire sistemi alimentari partecipativi culturalmente appropriati.
“L’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo è un ateneo giovane, dinamico, che ha messo il cibo al centro della propria missione. E’ un’università saldamente ancorata alle tradizioni ma aperta all’innovazione. Ama l’ecologia, difende l’ambiente, l’etica, la giustizia sociale. A Pollenzo si laureano i gastronomi, nuove figure professionali destinate a guidare il sistema alimentare, le aziende, la società e la politica verso l’orizzone della transizione ecologica – afferma il rettore Bartolomeo Biolatti -. Il gastronomo appartiene alla categoria dei green jobs. Professioni del futuro che saranno sempre più numerose grazie al Green Deal. Il corso di laurea in Scienze Gastronomiche forma professionisti che accanto alla tecnologia alimentare, alle scienze della vita della natura, alle scienze agrarie e della nutrizione acquisiscono un’ampia formazione di carattere umanistico, filosofico, storico e geografico, socio-antropologico. Ne risulta un manager colto, dotato di un’ampia visione della complessità del sistema alimentare e della sua necessità di cambiamento. Un manager che ha una visione globale e una forte impronta internazionale”.
L’ateneo propone tre corsi di laurea: triennale in Scienze e Culture Gastronomiche (in inglese e italiano); magistrale in Food Innovation & Management (in inglese); magistrale in International Gastronomies and Food Geo-Politics (in inglese). Otto i master: Master of New Food Thinking (Creativity, Art, Relationship, Education) (in inglese); Master of Gastronomy: World Food Cultures and Mobility (in inglese); Master of Applied Gastronomy: Culinary Arts (in inglese); Master in Food Culture, Communication & Marketing (in inglese); Master in Wine & Spirits (in inglese); Master in Agroecology and Food Sovereignty (in inglese); Executive Master in Cultura e Management del Vino (in italiano); Specializing Master in Design for Food (in inglese) – creato dal Politecnico di Milano, in collaborazione con l’Università di Scienze Gastronomiche. Infine un dottorato di ricerca interateneo in “Ecogastronomia, Scienze e Culture del cibo”, con l’Università degli Studi di Torino.

– foto screenshot da video Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Luigi Mazzone nuovo presidente della Federscherma

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ROMA (ITALPRESS) – Luigi Mazzone è il nuovo presidente della Federazione italiana scherma. Nella XXXIV Assemblea Nazionale Ordinaria, riunita al Salone d’Onore del Coni, il presidente eletto ha raccolto 245 voti pari al 55,43% delle preferenze, superando il presidente uscente Paolo Azzi che si è fermato a 197 voti, pari al 45,57% delle preferenze. Per il 51enne dirigente siciliano si tratta del primo mandato. “Sono onorato ed emozionato. Ma anche molto responsabilizzato. Grazie all’Assemblea che mi ha accordato la fiducia. Grazie a Paolo Azzi per questo confronto. Proverò a mettere energia e passione al servizio della nostra Federazione. E’ l’impegno che prendo davanti a tutti voi. Perchè tutti insieme siamo la Federazione Italiana Scherma” le prime parole di Mazzone. Successivamente, l’Assemblea ha visto anche l’elezione dei Consiglieri per il Quadriennio 2025-2028: Daniele Garozzo, Daria Marchetti, Elisa Albini, Paolo Menis, Andrea Sirena, Marcello Antonio Scisciolo e Francesco Montini in quota affiliati; Federico Vismara e Beatrice Vio Grandis in quota atleti e Cristiana Cascioli in quota Tecnici. Infine, Gianfranco Picco è stato eletto Presidente del Collegio Revisori. I lavori, presieduti da Luca Magni con Vicepresidente Aldo Cuomo, sono stati aperti da un minuto di silenzio in memoria del maestro Gianni Augugliaro e di tutti i componenti della famiglia della scherma italiana scomparsi in questi quattro anni. Al termine dell’ultima votazione, il Presidente eletto Luigi Mazzone ha esposto le linee programmatiche per il nuovo mandato, la cui approvazione da parte dell’Assemblea ha dato ufficialmente inizio al Quadriennio 2025-2028.
– foto ufficio stampa Federscherma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Vittoria netta del Cagliari, poker al Lecce in rimonta

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CAGLIARI (ITALPRESS) – Vittoria netta del Cagliari, che batte 4-1 il Lecce e porta a casa tre punti pesanti in ottica salvezza. Dopo l’iniziale vantaggio del Lecce firmato da Pierotti nel primo tempo, sono le reti di Gaetano, Luperto, Zortea e Obert nella ripresa a suggellare il successo per la squadra rossoblu.
Prima fase di studio da parte delle due squadre, entrambe ordinate e attente nei rispettivi schieramenti difensivi. Al 19′ è il Cagliari a farsi vedere, sulla transizione che porta alla conclusione dentro l’area piccola di Adopo, sulla quale Falcone non ha difficoltà nella respinta. Lecce che prova così a rispondere, con Krstovic che protegge un pallone sporco su Mina e lo gira verso la porta da buona posizione, con Caprile che però è attento e para. Gara equilibrata e con chance da una parte e dall’altra, come accadrà nel finale di primo tempo in cui prima sarà il Cagliari a trovare la rete del potenziale 1-0 con Viola, annullata per posizione di offside; poi il Lecce, al 42′, sul cambio di campo successivo è letale nella fuga di Morente che serve il pallone per Pierotti, lasciato libero nel battere a rete da una difesa del Cagliari troppo passiva.
Vantaggio salentino e squadre negli spogliatoi, con Nicola che a dieci minuti dal rientro in campo cambia qualcosa nel suo Cagliari e tra le variazioni c’è l’ingresso di Gaetano, il quale al 60′ troverà la rete del pari: scambio vincente con Deiola, che di tacco restituisce proprio all’ex Napoli, lucido nel battere Falcone. Gol che dà ai sardi la spinta per attaccare ancora e, al 65′, passare in vantaggio, sul corner battuto da Marin e deviato in rete da Luperto. Cinque minuti che consentono così al Cagliari di ribaltare il parziale a proprio favore, con i salentini in balia dello svantaggio e dell’episodio che al 73′ li lascerà in dieci uomini: resta a terra Mina dopo un contatto con Rebic che pesta il braccio del colombiano e, in seguito alla chiamata del Var, viene espulso da Sacchi. Inferiorità numerica che sbilancia il Lecce e porterà così al terzo gol del Cagliari, a dieci minuti dal 90′, con il cross dalla sinistra di Augello e il colpo di testa vincente di Zortea. Vantaggio doppio che diventerà addirittura triplo all’84’, sul suggerimento di Marin per il sinistro a giro di Obert, è ancora incolpevole Falcone, che subisce il gol che chiude di fatto la pratica per il Cagliari, ipotecando il suo secondo successo nelle ultime tre gare.
– foto Ipa Agency –
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Cronaca

Dagnoni rieletto presidente della Federciclismo

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ROMA (ITALPRESS) – Cordiano Dagnoni è stato rieletto presidente della Federazione Ciclistica Italiana con il 59,74% dei voti espressi nel corso dell’assemblea che si è svolta presso l’hotel Hilton Rome Airport di Fiumicino e che ha visto la partecipazione del 99,1% degli aventi diritto (231 delegati su 233). Battuta al ballottaggio la concorrenza di Silvio Martinello (39,83%). “Sono emozionato, ringrazio tutti, sono contento perchè questa campagna elettorale, che a molti è sembrata molto accesa, l’ho trovata molto più leale di quattro anni fa – le prime parole del presidente rieletto -. Ringrazio Silvio Martinello e Daniela Isetti (gli altri due candidati alla Presidenza, ndr), a entrambi ho detto che la federazione è la casa del ciclismo, per cui se vorranno dare un contributo non ci sono rancori nè tensioni, saranno i benvenuti. Auspico di avere un quadriennio più sereno rispetto a quello precedente”. Il ballottaggio si era reso necessario dopo che alla prima votazione Dagnoni si era fermato al 47,83%, seguito da Martinello col 33,48% e Isetti con il 18,7%.
– foto Italpress –
(ITALPRESS).

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