Cronaca
Rfi, Lo Bosco “Nuovi investimenti infrastrutture ferroviarie e stradali”
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “Ferrovie dello Stato è un gestore sistemico di mobilità sostenibile e integrata, driver di cultura scientifica e sviluppo tecnologico e smart. Noi in Rete Ferroviaria Italiana ci impegniamo su ricerca e sviluppo. Il dottor Ferraris, che guida con maestria il gruppo da anni, ha dato un imprinting diverso per il sistema Paese: ha creato in Ferrovie dello Stato un Polo Infrastrutture. E’ una novità importante per ottimizzare il sistema della mobilità nei grandi corridori transnazionali europei”. Così, in un’intervista all’Italpress, il presidente di Rfi – la società di Fs che si occupa della gestione delle infrastrutture – Dario Lo Bosco.
Per quanto riguarda i fondi del Pnrr, “ho avuto il privilegio di essere nominato anche presidente del comitato Polo Infrastrutture, che ha il dovere di fare atti di indirizzo, di direzione e coordinamento – ha spiegato Lo Bosco – Le realtà importanti come Rfi e Anas, con i loro Ad Strisciuglio e Isi, si parlano tra loro, realizzano economia di scala e ottimizzano le attività per mettere a terra questo straordinario programma di opere e finanziamenti. Non possiamo come Gruppo che riconoscere un cambio di passo sullo sviluppo sostenibile del Paese con il Governo Meloni e col ministro Salvini, che finalmente ha realizzato obiettivi di finanza pubblica in maniera molto celere”. Sono 24 i miliardi assegnati a Rfi nell’ambito del Pnrr: “Per noi non sono somme eccezionali da gestire, siamo ben attrezzati. Nei prossimi dieci anni – ha aggiunto – abbiamo circa 200 miliardi di investimenti in nuove opere, manutenzione e investimenti tecnologici per prevenire eventuali problemi che si verificano sia nella rete stradale che in quella ferroviaria. Con orgoglio, posso dire che siamo i primi in Europa a realizzare la scienza della manutenzione programmata ferroviaria”.
Per quanto riguarda la Sicilia, di fondamentale rilievo è il ponte sullo Stretto: “Questa opera sarà una cerniera strategica per connettere la Sicilia con la Calabria fino a Berlino, dando nuove prospettive al Mezzogiorno – ha sottolineato – Dal punto di vista trasportistico, è una cerniera strategica di un grande corridoio plurimodale che unisce il Sud dell’Italia al resto del continente europeo e lo porta all’interno dei grandi traffici internazionali. Il ponte è un elemento attrattore ed è generatore di traffico. Questo Governo ha posto fine ai tentennamenti, finalmente si avrà un’opera straordinaria, emblema della nostra ingegneria in Europa e nel mondo. E’ una fake news il fatto che non farà realizzare altre opere, anzi ci consentirà di partire con la seconda macrofase per la Sicilia”. Sempre riguardo all’Isola, Lo Bosco ha rimarcato la sinergia con il governo regionale guidato dal presidente Schifani per migliorare sempre di più i trasporti ferroviari. “In Sicilia stiamo per realizzare il progetto dell’alta velocità light: non andremo a 300 km all’ora, ma a 250 km/h sì, su questo ne abbiamo sentite di tutto e di più. Le sagome delle gallerie per cui qualcuno aveva paventato non fosse possibile garantire quella velocità sono assolutamente coerenti, perchè posso confermare che si andrà a 250 km/h. Stiamo lavorando con Schifani, uomo di alto profilo istituzionale, che vuole aumentare il Pil nella regione e realizzare trasporti efficienti e adeguati al nuovo millennio, grazie anche ai prefetti che con il gruppo di Ferrovie dello Stato stanno lavorando per prevenire l’infiltrazione della criminalità organizzata”. A questo proposito, non è passato inosservato il gesto intimidatorio nel cantiere per il raddoppio ferroviario Palermo-Catania, con l’incendio di due escavatori: “C’è stato un vile attentato intimidatorio sui cantieri di Webuild: subito abbiamo chiamato l’Ad Salini per esprimere la nostra solidarietà. Noi non ci lasciamo intimidire da nessuno – ha rivendicato Lo Bosco – Valorizzeremo i protocolli di legalità per potere sempre più essere presenti ed efficienti, per dire basta a qualsiasi forma di intimidazione e illegalità. Abbiamo messo in campo le migliori tecnologie. Abbiamo lavorato sinergicamente per dare un tempo nuovo a questi elementi che caratterizzano l’impegno sociale come cittadini”, ha concluso.
(ITALPRESS).
-foto Italpress-
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Cronaca
Frodi su Iva e riciclaggio, 11 arresti tra Sicilia e Lombardia
Pubblicato
1 ora fa-
25 Giugno 2025di
Redazione
PALERMO (ITALPRESS) – La Polizia di Stato, in particolare investigatori del Servizio Centrale Operativo, della SISCO e della Squadra Mobile di Palermo, unitamente a personale del Nucleo PEF della Guardia di Finanza di Varese, ha dato esecuzione a un provvedimento che dispone la custodia cautelare in carcere nei confronti di 11 indagati, emesso dal GIP presso il Tribunale di Milano su richiesta degli uffici di Milano e Palermo della Procura Europea (EPPO).
Le accuse sono associazione per delinquere a carattere transnazionale dedita al cosidetto lavaggio dell’IVA intracomunitaria, al riciclaggio, al reimpiego ed all’autoriciclaggio dei relativi proventi, con l’aggravante del metodo e della finalità di agevolazione dell’associazione camorristica.
Le indagini rappresentano la prosecuzione di quella culminata, il 14 novembre 2024, con l’arresto di 47 indagati nell’ambito dell’operazione Moby Dick, che aveva disarticolato una organizzazione transnazionale che operava in Italia, Spagna ed altri paesi dell’Unione Europea, nonchè in Svizzera, Singapore ed Emirati Arabi Uniti, ed il sequestro preventivo di beni mobili e immobili per un valore superiore ai 650 milioni di euro.
In quella circostanza si era reso irreperibile un cittadino belga ritenuto al vertice dell’organizzazione criminale, arrestato dopo sei mesi di latitanza lo scorso 26 maggio presso l’Aeroporto di Milano Malpensa, lì giunto con un volo proveniente dall’Albania.
Nel corso della successiva attività investigativa sono state acquisite ulteriori risultanze indiziarie nei confronti degli indagati, emerse sia dalle dichiarazioni auto ed etero accusatorie rese da qualcuno di essi sia dall’analisi del materiale documentale e dei dispositivi elettronici ed informatici sequestrati il 14 novembre scorso.
Ciò ha consentito di rafforzare il quadro accusatorio in precedenza delineato, portando all’emissione di un nuovo provvedimento cautelare restrittivo e rivelando la contiguità degli odierni indagati ai clan camorristici Nuvoletta di Marano di Napoli e Di Lauro di Scampia.
Tra i destinatari della misura, nove sono stati rintracciati nelle province di Napoli, Ascoli Piceno e Roma, mentre a carico di due persone, localizzate negli Emirati Arabi Uniti ed in particolare nella capitale Dubai, l’Autorità giudiziaria procedente ha emesso il Mandato di arresto in ambito europeo.
Perquisizioni nelle province di Napoli, Ascoli Piceno e Roma, operate dagli investigatori della Polizia di Stato, coadiuvati da equipaggi del Reparto Prevenzione Crimine della Campania e della Guardia di Finanza.
– Foto: ufficio stampa Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).
Cronaca
Mafia, 20 indagati tra Catania e Pavia per estorsioni e droga
Pubblicato
1 ora fa-
25 Giugno 2025di
Redazione
CATANIA (ITALPRESS) – I finanzieri del Comando Provinciale di Catania stanno eseguendo, nelle Province di Catania e Pavia, un’ordinanza nei confronti di 20 indagati, emessa dal G.I.P. presso il locale Tribunale su richiesta di questa Procura Distrettuale.
Disposte misure cautelari personali e reali nei confronti di 8 persone accusate di associazione a delinquere di stampo mafioso nonchè delle condotte di estorsione, ricettazione, detenzione di armi, trasferimento fraudolento di valori, e spaccio di sostanze stupefacenti tutte aggravate dal metodo mafioso.
– Foto: da video Guardia di Finanza –
(ITALPRESS).
Cronaca
Netanyahu “Vittoria storica, l’Iran non avrà armi nucleari”
Pubblicato
12 ore fa-
24 Giugno 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Nei 12 giorni dell’operazione Rising Lion “abbiamo ottenuto una vittoria storica. Questa vittoria durerà per generazioni. Abbiamo rimosso due minacce esistenziali immediate: la minaccia di annientamento da parte di bombe nucleari e la minaccia di annientamento da parte di 20.000 missili balistici”. Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu in dichiarazioni ai media. “Se non avessimo agito ora, lo Stato di Israele avrebbe presto corso il rischio di annientamento, ma questo non è accaduto perchè nel momento cruciale ci siamo sollevati come un leone e il nostro ruggito ha scosso Teheran e ha echeggiato in tutto il mondo”, ha proseguito.
Netanyahu ha aggiunto: “L’attacco sarà registrato negli annali delle guerre di Israele e sarà studiato dagli eserciti di tutto il mondo. Con un colpo rapido abbiamo eliminato l’alto comando dell’Iran, inclusi tre capi di stato maggiore e altri alti funzionari, e allo stesso tempo abbiamo eliminato i massimi scienziati nucleari che guidavano il programma nucleare e cercavano di portarci distruzione e morte”.
“Per decenni ho promesso che l’Iran non avrebbe avuto armi nucleari, e in effetti, attraverso tutte le brillanti operazioni condotte dai nostri militari, abbiamo vanificato il progetto nucleare iraniano, e se qualcuno cercasse di ripristinarlo, agiremo con la stessa determinazione e forza per sventare qualsiasi tentativo del genere. L’Iran non avrà armi nucleari”. Il premier ha ringraziato anche il presidente americano Donald Trump. “L’adesione degli Stati Uniti non solo sul fronte difensivo, ma anche su quello offensivo: questo è un evento storico. Non era mai accaduto prima”, ha affermato. Infine, sull’operazione nella Striscia di Gaza, Netanyahu ha detto: “Dobbiamo sconfiggere Hamas e liberare tutti gli ostaggi”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).


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