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Cronaca

D’Angelo (Kaspersky) “Threat intelligence fondamentale per le aziende”

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ROMA (ITALPRESS) – “L’estate e i fine settimana sono alcuni dei momenti in cui vengono rilevati il maggior numero di attacchi da parte dei cybercriminali, quasi sicuramente perchè le difese, in termini di personale al lavoro, sono più basse rispetto ad altri momenti della settimana e dell’anno. Ancora molta della cybersecurity è affidata al lato umano, aziende come la nostra che si occupano di soluzioni e servizi per la sicurezza informatica puntano ad alzare questo livello medio di sicurezza dei clienti attraverso prodotti e servizi, quelli di cui stiamo parlando da molto tempo e che oggi più che mai sono una necessità per le aziende sono quelli di gestione della minaccia. Con i servizi di threat intelligence, le aziende hanno accesso a informazioni relative a come si comportano i cybercriminali e a quali sono le maggiori minacce informatiche, in modalità preventiva”. In un’intervista all’Italpress, Cesare D’Angelo, general manager per l’Italia e il Mediterraneo di Kaspersky, l’azienda specializzata nella produzione di software per la sicurezza informatica, ha analizzato sotto molteplici aspetti il tema dei cyber attacchi ai danni delle aziende: “L’idea è anticipare le mosse dei cybercriminali e allargare quindi il perimetro di sicurezza, proprio perchè oggi i dati ci dicono che le aziende bersaglio attacco cybercriminali sono in continuo aumento e l’asticella in termini di dimensioni si sta abbassando – ha spiegato D’Angelo – Il dato più allarmante è che il 70% delle aziende colpite ha poi pagato riscatto per avere i propri dati, questo è anche una spiegazione del fatto che il livello di aziende colpite in termini di dimensioni si sta abbassando, le aziende più piccole tendono a pagare il riscatto una volta che l’attacco è andato a buon segno”.
Tra le soluzioni più gettonate, quelle dei servizi di threat intelligence, vale a dire il processo di identificazione e analisi delle cyber minacce: “Le aziende devono affiancare alle soluzioni più utilizzate anche le soluzioni più avanzate – ha aggiunto – Le banche e le grandi industrie da tempo hanno iniziato a investire in soluzioni più avanzate, i servizi di threat intelligence sono la soluzione ottimale sia per aziende più strutturate, perchè permettono di arricchire le informazioni che i provider di sicurezza utilizzano per “tappare le buche”, sia nel caso di aziende più piccole, che possono sostituire quel fattore umano che oggi in realtà piccole e medie manca – ha osservato il general manager di Kaspersky – E poi c’è la mancanza di una figura come quella del penetration tester, colui che testa la vulnerabilità di aziende e infrastrutture condivise con il cliente – ha sottolineato – Andrebbe a evidenziare quelle vulnerabilità che potrebbero essere sfruttate dai cybercriminali, in modo tale da porre rimedio prima che possano accorgersi delle falle”. Infine, uno sguardo al mondo delle automobili e degli altri veicoli smart, connessi e iper-tecnologici, e per questo esposti a rischi sulla cyber sicurezza: “Sono veri e propri computer su quattro ruote, ci stiamo occupando anche di questo. La vulnerabilità di quegli oggetti è la medesima di pc o smartphone, ma con conseguenze più gravi perchè spesso si parla della salute degli occupanti – ha ricordato D’Angelo – E’ corretto che l’UE normi questo settore, di fatto è un trend ormai iniziato e che va con velocità enorme verso auto connesse ma quindi esposte al digitale e dunque vulnerabili – ha concluso – Il tema della mobilità connessa sicuramente presenta già delle vulnerabilità legate alla cybersecurity non da trascurare”.
-foto Italpress –
(ITALPRESS).

Cronaca

7 ottobre, Mattarella “Pagina turpe della storia”

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ROMA (ITALPRESS) – “Il 7 ottobre del 2023 rimane e rimarrà nelle coscienze come una pagina turpe della storia: un vile attacco terroristico che avvenne contro inermi cittadini israeliani, recando grave danno alla causa della pace e della reciproca sicurezza in Palestina. Una ferita che ha colpito ogni popolo”. Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
“L’orrore e la condanna, pubblicamente e ripetutamente espressa, per la violenza crudele e inaccettabile delle armi di Israele – che fa pagare alla popolazione di Gaza un intollerabile prezzo di morte, fame e disperazione, cui è indispensabile porre fine, con la necessità che Israele applichi con pienezza le norme del diritto internazionale umanitario – non attenua orrore e condanna per la raccapricciante ed efferata violenza consumata quel giorno da Hamas – prosegue la dichiarazione del capo dello Stato -. L’uccisione e le violenze contro centinaia di ragazze e ragazzi che ascoltavano musica in un rave, quelle, nelle loro abitazioni, contro persone inermi di ogni età, dall’infanzia alla vecchiaia, richiamano al dovere di una condanna perenne, rifiutando un accomodante e cinico modo di pensare che rimuova l’infamia di quella giornata”.
“Quanto avviene a Gaza e i diversi sentimenti che suscita non possono confluire in quello ignobile dell’antisemitismo che, particolarmente nel secolo scorso, ha toccato punte di mostruosa atrocità, e che oggi appare talvolta riaffiorare, fondandosi sull’imbecillità e diffondendo odio – sottolinea Mattarella -.
A due anni dal 7 ottobre 2023 desidero rinnovare la vicinanza al popolo di Israele e ai familiari delle vittime e delle persone rapite, che vanno immediatamente liberate, nell’auspicio che i tentativi di porre fine a questa inaudita ondata di violenza abbiano al più presto esito positivo”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

7 ottobre, von der Leyen “Lavoriamo instancabilmente per la pace”

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BRUXELLES (BELGIO) (ITALPRESS) – “Non dimenticheremo mai l’orrore degli attacchi di Hamas del 7 Ottobre e il dolore che hanno causato a vittime innocenti, alle loro famiglie e all’intero popolo di Israele, due anni fa. Onoriamo la loro memoria lavorando instancabilmente per la pace”. Così su X la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

“L’immediato rilascio di tutti gli ostaggi e il cessate il fuoco sono ora a portata di mano. Questa opportunità non deve essere perduta – aggiunge von der Leyen -. Invitiamo tutte le parti a impegnarsi in modo costruttivo nei colloqui a Sharm el Sheikh, nel contesto del piano presentato dal presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Questo momento deve essere colto per aprire la via a una pace duratura nella regione, basata sulla soluzione a due Stati”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Tentano di uccidere un imprenditore nel Bresciano, 8 misure cautelari / Video

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BRESCIA (ITALPRESS) – Dalle prime ore della mattina, nelle province di Brescia, Bergamo e Verona, militari del Nucleo Investigativo di Brescia e della Compagnia di Desenzano del Garda, supportati dai reparti territorialmente competenti, hanno dato esecuzione a una misura cautelare, emessa dal GIP di Brescia su richiesta della locale D.D.A., nei confronti di 8 indagati (4 in carcere, 4 agli arresti domiciliari), ritenuti responsabili, a vario titolo, di tentato omicidio, tentata rapina, detenzione e porto illegale di armi, associazione per delinquere finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti. Le indagini sono state avviate dal Nucleo Investigativo di Brescia e dalla locale Compagnia, la sera del 1° marzo 2024, a Montichiari (BS), allorquando un imprenditore veniva aggredito da più persone travisate mentre era intento a chiudere il cancello della propria ditta specializzata nello smaltimento di materiali ferrosi e metalli: nella circostanza uno degli aggressori aveva esploso 8 colpi d’arma da fuoco cal. 9 mm, 6 dei quali avevano attinto la vittima agli arti inferiori, alle braccia ed all’addome. Lo stesso, in pericolo di vita, veniva successivamente trasportato in ospedale, dove, dopo un lungo ricovero, veniva dimesso (vittima deceduta il 16 settembre per altra causa).

Gli esiti dell’attività investigativa hanno permesso di: individuare un pregiudicato albanese quale presunto autore materiale del tentato omicidio, in concorso con altri in via di identificazione, commesso verosimilmente su mandato di terzi, in atto non identificati, per un ingente debito non onorato da parte della vittima; raccogliere elementi indiziari circa il possibile concorso nel delitto di un pluripregiudicato italiano, arrestato nel corso delle indagini nella flagranza del reato di detenzione abusiva di armi da fuoco (2 pistole e 4 fucili) e munizionamento di vario tipo; accertare l’esistenza di rapporti tra il citato pregiudicato albanese ed un agente della polizia municipale di Desenzano del Garda (BS) che, sarebbe il promotore e l’organizzatore, in concorso con un imprenditore bergamasco e alcuni soggetti di nazionalità marocchina, di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico di cocaina, operante principalmente nel citato comune bresciano. Nel corso dell’operazione, verranno effettuate ulteriori 23 perquisizioni a carico di indagati nel medesimo procedimento, non destinatari di misura restrittiva. Contestualmente, militari della Guardia di Finanza del Servizio Centrale e del Nucleo di Polizia economico-finanziaria di Brescia, con il supporto di moderni mezzi tecnici e unità cinofile “cash dog”, hanno dato esecuzione, nelle province di Brescia, Milano, Bergamo, Verona, Mantova, Ferrara e Rovigo, a 19 perquisizioni finalizzate a corroborare ipotesi delittuose connesse alla commissione di illeciti penal-tributari.

In particolare, nel corso delle attività investigative, i finanzieri hanno svolto mirate indagini economico-patrimoniali grazie alle quali è stato possibile ricostruire l’esistenza di due gruppi criminali dediti all’emissione di fatture per operazioni inesistenti per un valore di oltre 450.000 euro. Nel dettaglio, relativamente al primo gruppo, il predetto agente della polizia municipale avrebbe svolto il ruolo di intermediario, in favore dell’imprenditore bergamasco, al fine di reperire documentazione fiscale fittizia mediante il coinvolgimento di una società cartiera gestita da pregiudicati bresciani e operante nel settore edile. Parallelamente, il medesimo imprenditore orobico avrebbe costituito, con la collaborazione di altri quattro sodali, un secondo gruppo criminale che, attraverso l’eterogestione di società cartiere localizzate nel ferrarese, avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti in favore di due aziende bresciane, trattenendo quale compenso il corrispettivo dell’IVA dovuta. Anche il NAS di Brescia ha partecipato alle attività con perquisizioni su tre obiettivi, nell’ambito della detenzione, cessioni e compravendita di sostanze anabolizzanti (doping).

– foto screenshot video Carabinieri –

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(ITALPRESS).

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