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Mara Venier si racconta in Versilia, ”donne troppo umiliate, riscattiamoci”

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Sembrava di assistere ad un’intervista stile Oprah Winfrey più che ad un classico incontro estivo italiano che ormai da anni è protagonista delle estati in Versilia. Mara Venier, la ”zia Mara”, la conduttrice più amata dagli italiani, si è raccontata a Stefano Zurlo come non mai, dagli inizi di carriera passando per il cinema, la tv, gli incontri, i dispiaceri, le gioie di una carriera trentennale.

Una rassegna al Grand Hotel Principe di Piemonte ideata e condotta da Zurlo stesso, inviato de “Il Giornale”, che da trent’anni frequenta Viareggio e il suo mare. Coautrice della rassegna: Manila Alfano, autrice del libro “Cent’anni da Principe“ (Forma ed.). Un salotto dove vengono trattati i temi caldi dell’attualità senza filtri, tra proposte e idee, con confronti serrati e stimolanti.

Dalla mitica intervista a Silvio Berlusconi ”da li non posso più intervistare i politici”, dichiara Mara sorridendo, in riferimento alla celebre intervista all’ex premier che superò i 20 minuti di rito, sino allo Spinello in diretta di Pannella ”Mara fatte uno spinello” racconta, ”io non sapevo cosa dire o fare”.

Ma in realtà Mara ha sempre saputo cosa dire e fare, la sua carriera costellata di successi e di incontri memorabili come quello con Monica Vitti, la prima a credere in lei proprio per ”Domenica In”, quest’anno giunta alla 15 conduzione, tra addii e ritorni. Durante la pandemia poi, il difficile momento delle restrizioni, ”ho cercato di dare un segnale di speranza agli italiani, nonostante le paure”.

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”Ho fatto questo lavoro per caso”, continua a ripetere Mara durante l’intervista ”chi mi conosce sa quanto io sia spontanea, c’è Giovanna una mia cara amica e con quale abbiamo condiviso momenti di lavoro assieme, lei sa bene come io sia spontanea, anche se a volte è stato un problema per molti.”

Non mancano i momenti di gratitudine, al marito Nicola e alla figlia Elisabetta, presenti tra il pubblico, tanti colleghi e compagni di lavoro come Luca Giurato.

Zurlo lancia poi la frecciatina al ”licenziamento” di Barbara D’Urso a Mediaset alla quale Mara risponde con signorilità ”mi è successo tante volte quindi la capisco e so cosa vuol dire, siamo amiche è una grande professionista, ma soprattutto siamo donne, veniamo spesso umiliate, quindi verrà il riscatto anche per lei come è accaduto a me anni fa. Maria De Filippi mi salvò dopo il licenziamento in Rai perché considerata vecchia ma poi il mio ritorno in Rai fu importante per me stessa, la mia rivincita.”

Una rivincita che non vede nessun momento di pausa, anzi, a Settembre Mara sarà nuovamente a ”Domenica In”, dopo i grandi ascolti dell’ultima edizione e forse la frase che i dirigenti Rai le dissero durante la pandemia oggi è più attuale che mai ”Mara, tu sei la Rai”.

Alessandro Paola Schiavi

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APPUNTI E DINTORNI LUGLIO/AGOSTO – TEMPO LIBERO A PAVIA E PROVINCIA

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Una agenda di appuntamenti, segnalazioni ed annunci che parte dalla provincia di Pavia e arriva in vari angoli della Lombardia, toccando anche Alessandrino e Piacentino, per segnalarvi tutto ciò che di importante merita di essere ricordato e vissuto sul territorio. Proprio come quando vi annotate qualcosa per essere ricordato il giorno successivo. “Appunti e dintorni”, dal Lunedì al Venerdì alle 19,15 su Pavia Uno Tv e Lombardia Live 24.

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PRIMO PIANO ITALPRESS – INTERVISTA AL MINISTRO VALDITARA

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ROMA (ITALPRESS) – Stop all’uso dello smartphone anche alle scuole superiori per "proteggere la salute e il percorso formativo dei ragazzi", mentre il ritorno del voto in condotta servirà anche per "contrastare il bullismo e il cyberbullismo". Così il ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, intervistato da Claudio Brachino per la rubrica "Primo Piano" dell’agenzia Italpress. "Quando si dice che le sanzioni sono espressione di una mentalità repressiva o autoritaria, è un giudizio di valore contro il buonsenso: si confonde l’autorità con l’autoritarismo", sottolinea Valditara, autore del libro “La rivoluzione del buon senso. Per un Paese normale”. "Il concetto di autorità e di rispetto del docente e delle istituzioni sono venuti meno: ripristiniamo il buonsenso e la saggezza, che sono categorie eterne", spiega il ministro, per il quale "c’è da ripristinare un altro valore importante, quello dell’identità: l’uomo senza identità scivola verso l’alienazione, un uomo privo di ancoraggio al passato e alle tradizioni fluttua nell’etere. È anche difficile integrare chi arriva da noi: che valori deve conoscere e condividere? il rischio è il caos, o la vittoria di una cultura nuova, magari più dinamica o che arriva, che magari si impone. Se vogliamo integrare chi arriva da noi, dobbiamo essere consapevoli di chi siamo e da dove veniamo".

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SALUTE MAGAZINE – 2 AGOSTO

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: – Hiv, scoperti i biomarcatori per sospendere le cure – Nel mondo oltre 300 milioni di individui soffrono di epatite cronica – Sud-Est Barese, un nuovo ospedale da 300 posti letto

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