Cronaca
Milano, 12/9 ricorso Romanelli a CdS contro nomina Viola a Procuratore
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2 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Si terrà il 12 settembre l’udienza del Consiglio di Stato per l’appello di Maurizio Romanelli contro la sentenza avversa del TAR Lazio – Roma del 28 aprile 2023, che ha confermato la nomina di Marcello Viola a Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Lo rendono noto gli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia che difendono Marcello Viola. Come si legge nella nota. “Nel 2021 è stata indetta una procedura volta al conferimento dell’Ufficio Direttivo di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano. Nella seduta del 6 aprile 2022, la V Commissione del Consiglio Superiore della Magistratura formulava tre distinte proposte di nomina: la proposta A, volta alla nomina di Marcello Viola (presentata con due voti in favore), la proposta B a vantaggio di Giuseppe Amato (presentata con un voto in favore) e la proposta C con la quale veniva individuato il nominativo di Maurizio Romanelli (presentata con un voto in favore). Successivamente, il 7 aprile 2022, il CSM, dopo un’apposita discussione, procedeva alla votazione delle suddette proposte e all’esito della stessa veniva approvata la proposta favorevole a Marcello Viola con 13 voti, mentre in favore delle proposte relative a Romanelli e a Amato venivano espressi solamente 6 voti e 3 voti favorevoli. Pertanto, il C.S.M., deliberava la nomina a Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, a sua domanda, di Marcello Viola.
Tale nomina, tuttavia, veniva impugnata, innanzi il TAR Lazio -Roma, sia da Romanelli (Procuratore Aggiunto presso il la Procura della Repubblica di Milano) e da Amato (Procuratore della Repubblica di Bologna)”.
“Marcello Viola (originario di Cammarata – AG), con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia, si costituiva in giudizio al fine di ottenere il rigetto di entrambi i ricorsi. In particolare, gli avvocati Rubino e Impiduglia nel giudizio di primo grado hanno dedotto la legittimità della delibera di nomina di Marcello Viola e la palese infondatezza delle censure mosse dai ricorrenti. Ebbene, con sentenza del 28 aprile 2023, il TAR Lazio – Roma, condividendo le argomentazioni difensive degli Avvocati Rubino e Impiduglia ha rigettato i ricorsi proposti da Amato e Romanelli” riferiscono Rubino e Impiduglia. “In particolare, con riferimento alla posizione di Romanelli, è stato rilevato che correttamente il CSM aveva riconosciuto la maggiore rilevanza delle funzioni Direttive svolte da Viola, essendo queste ‘più ampie e complesse delle funzioni semidirettive ed essendo la figura del Procuratore aggiunto comunque sottoordinata a quella del Procuratore della Repubblica presso il Tribunalè. Inoltre, il TAR ha, per di più, evidenziato come l’incarico semidirettivo di Procuratore Aggiunto presso la medesima Procura di Milano, seppur svolto da Romanelli nell’Ufficio messo a concorso, non fosse di per sè idoneo a superare le esperienze direttive possedute da Viola”.
“Mentre, in riferimento al ricorso proposto da Amato, il TAR-Lazio ha evidenziato che nessun valore decisivo potesse assumere la circostanza che quest’ultimo avesse svolto un pregresso ‘incarico direttivo presso una procura distrettualè rilevando, ai fini della nomina, solo ‘il concreto esercizio delle funzioni giurisdizionali nel settore dei reati di criminalità organizzatà, vantate anche da Viola. Ed ancora, con la predetta pronuncia si è sottolineato la particolare importanza degli incarichi ricoperti da Viola quale Procuratore della Repubblica di Trapani – ossia in un territorio ‘fortemente infiltrato dalla presenza di organizzazioni mafiosè – e quale Procuratore Generale presso la Corte di Appello di Firenze, ossia in una Procura Generale ‘di primaria importanza nel panorama nazionalè.
Conseguentemente, per effetto della suddetta sentenza del TAR Lazio-Roma, Marcello Viola ha potuto mantenere l’incarico di Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Milano, mentre Amato e Romanelli sono stati condannati dal giudice di prime cure al pagamento delle spese processuali”.
“Pertanto, avverso la predetta sentenza resa dal TAR Lazio-Roma, Romanelli ha proposto appello innanzi al Consiglio di Stato, contro il Consiglio Superiore della Magistratura e nei confronti di Marcello Viola, onde ottenerne l’annullamento, previa concessione di una misura cautelare ex art. 55 c.p.a.
Al fine di resistere alla suddetta azione, sempre con il patrocinio degli avvocati Girolamo Rubino e Giuseppe Impiduglia si è costituito Marcello Viola, per ottenere la conferma della sentenza di primo grado del TAR Lazio-Roma e il rigetto dell’appello proposto. Il Presidente del Consiglio di Stato, Sez. VII, ha fissato l’udienza in camera di consiglio per la trattazione della richiesta cautelare contenuta nel suddetto appello in data 12 settembre 2023. In tale udienza camerale l’adito Giudice dovrà pronunciarsi in ordine alla richiesta cautelare contenuta nel ricorso in appello proposto da Romanelli e sulle eccezioni sollevate dagli avvocati Rubino e Impiduglia nell’interesse di Marcello Viola” conclude la nota dei due legali del Procuratore della Repubblica di Milano.
foto: Agenzia Fotogramma
(ITALPRESS).
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“Se chiederanno di dare una mano” a trovare il candidato sindaco del centrosinistra alle prossime elezioni comunali di Milano “la darò più che volentieri e ci mancherebbe altro, di questo ne sono assolutamente sicuro”, ha sottolineato. “Se non mi chiederanno di dare una mano, non per cattiveria ma per problemi di equilibri e di coalizione, comunque seguirò con estremo interesse – ha proseguito -. L’ho detto con molta serietà e non in modo provocatorio, è chiaro che uno che fa il sindaco vorrebbe sapere che la città rimane in buone mani, quindi da questo punto di vista per me è importante che ci sia un candidato o una candidata forte del centrosinistra, che spero vinca. Ma è anche importante che dall’altra parte ci sia un buon candidato”. Il prossimo sindaco potrà essere scelto con il metodo delle primarie? “E’ difficile dirlo, dipende da chi saranno quelli interessati ad una partita delicata”, ha concluso Sala.
“Non vedo perché dovrei lasciare il ruolo di sindaco dopo le Olimpiadi. Non so neanche a chi farebbe comodo. Non credo che un’anticipazione” del voto a Milano “serva a nessuno ma nel caso io non sono certo uno che scappa”. Il leader della Lega Matteo Salvini ha auspicato più volte che a Milano ci sia un voto anticipato. “Per come sono fatto io credo che sia un tema di senso del dovere. E poi che senso avrebbe? L’ho detto più volte che non so neanche a chi farebbe comodo – ha proseguito Sala – . Il 2027 sarà un anno delicatissimo in cui avremo le politiche, le amministrative, chissà anche le regionali, tutto può essere. Ho visto oggi il mio amico Attilio Fontana bello tonico”.
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
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5 Settembre 2025di
Redazione
BRUXELLES (ITALPRESS) – La Commissione europea ha inflitto a Google una multa di 2,95 miliardi di euro per aver violato le norme antitrust dell’UE distorcendo la concorrenza nel settore delle tecnologie pubblicitarie (“adtech”). L’azienda ha agito in questo modo, spiega la Commissione Ue in una nota, “favorendo i propri servizi tecnologici di display advertising online a scapito dei fornitori concorrenti di servizi tecnologici pubblicitari, degli inserzionisti e degli editori online”.
La Commissione ha ordinato a Google di “porre fine a queste pratiche di auto-preferenza; e di attuare misure per porre fine ai suoi conflitti di interesse intrinseci lungo la catena di fornitura dell’adtech”. Google ha ora 60 giorni di tempo per informare la Commissione su come intende procedere.
TRUMP “MULTA INGIUSTA, INTERVERRÒ”
Il presidente americano Trump minaccia dazi di ritorsione contro l’Europa dopo che quest’ultima ha irrogato la multa a Google. “Oggi l’Europa ha ‘colpito’ un’altra grande azienda americana, Google, con una multa di 3,5 miliardi di dollari, sottraendo di fatto denaro che altrimenti sarebbe andato a investimenti e posti di lavoro americani. Questo si aggiunge alle numerose altre multe e tasse emesse contro Google e altre aziende tecnologiche americane, in particolare. Davvero ingiusto, e il contribuente americano non lo tollererà. Come ho già detto, la mia Amministrazione non permetterà che queste azioni discriminatorie continuino. Apple, ad esempio, è stata costretta a pagare 17 miliardi di dollari di multa che, a mio parere, non avrebbe dovuto essere inflitta. Dovrebbero riavere indietro i loro soldi. Non possiamo permettere che questo accada alla brillante e senza precedenti ingegnosità americana e, se ciò dovesse accadere, sarò costretto ad avviare un procedimento ai sensi della Sezione 301 per annullare le sanzioni ingiuste imposte a queste aziende americane contribuenti” ha scritto Donald Trump sul suo social network Truth.
-foto Ipa Agency-
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– Foto Ipa Agency –
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