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Cronaca

Gualtieri “Il Superbonus doveva finire nel 2021”

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ROMA (ITALPRESS) – “Se il Superbonus si fosse chiuso al 31 dicembre 2021, come avevamo previsto nella norma originaria del governo Conte II, non ci sarebbe stato alcuno sforamento rispetto alle previsioni: anzi saremmo stati anche sotto lo stanziamento. E le proroghe le hanno volute tutti, anche chi è oggi al governo”. Così, in un’intervista a la Repubblica, Roberto Gualtieri, sindaco di Roma, che era ministro dell’Economia in quell’esecutivo Pd-M5S guidato da Giuseppe Conte che nella primavera del 2020 varò il Superbonus.
“Il Superbonus – spiega – era una misura fortemente richiesta dal partito di maggioranza relativa, i 5 Stelle, ma purchè circoscritta aveva una sua ratio. Eravamo in piena pandemia, il Pil a picco, il Pnrr già ottenuto ma non operativo prima di due o tre anni. Dopo i ristori serviva una spinta anti-ciclica immediata per spingere gli investimenti e far ripartire un’economia al collasso. Di qui il potenziamento di Industria 4.0 e il Superbonus, che nasce come misura eccezionale in un momento eccezionale: con paletti, una scadenza e non si applicava alle seconde case”. “Ricordo che in Parlamento – sottolinea Gualtieri – tutti i partiti, anche chi oggi è al governo, volevano sempre di più, estensioni sia di platee che temporali. Ci fu un negoziato politico tesissimo. Alla fine il Parlamento varò una prima proroga al giugno del 2022, e una seconda ancora più ampia durante il governo successivo portò alcuni interventi alla fine del 2023. Il Parlamento allargò anche il perimetro alle seconde case unifamiliari, riuscimmo a fermare solo ville e castelli. Occorre quindi distinguere tra la misura originaria, che ha finanziato investimenti green di efficientamento energetico in un momento di crisi, e la sua progressiva dilatazione”.
In merito ai suoi effetti, aggiunge Gualtieri, “basta guardare la situazione della finanza pubblica: crescita, deficit e debito sono andati molto meglio delle previsioni che allora furono ritenute troppo ottimistiche. L’ultima Nadef firmata da me a fine 2020 prevedeva nel 2023 un debito al 151,5% del Pil. Oggi siamo al 142,1%. Sono quasi dieci punti in meno, e non solo per l’andamento del Pil nominale ma anche per la crescita reale e l’aumento delle entratefiscali. La politica economica di quegli anni, del governo Conte II e poi dell’esecutivo Draghi, è stata molto positiva: il Paese è cresciuto più di altri in Europa, ha creato più occupazione e ha tenuto debito e deficit più bassi grazie al sostegno a famiglie, imprese e investimenti”.
“Conte – prosegue l’ex ministro dell’Economia – ha ragione nel dire che il Superbonus ha contribuito alla crescita, non quando contesta il fatto che le proroghe ne hanno fatto lievitare eccessivamente il costo. Su questo ci fu uno scontro perchè ritenevo che la misura dovesse chiudersi a fine 2021. Era adeguata in un momento di crisi senza precedenti, ma esagerata con la ripartenza dell’economia. Ho trovato un’opposizione fortissima e non solo dei Cinque Stelle”.
E sul bonus facciate, commenta: “Quel bonus era al 90% e si origina in modo corretto. Il problema viene dopo, a maggio del 2020, quando la cessione del credito viene estesa a tutti i bonus edilizi, compreso il bonus facciate. Quello fu un errore, corretto poi dal governo Draghi. Ma era un periodo convulso in cui l’intensità della produzione normativa era senza precedenti e si era obbligati a immaginare soluzioni inedite a problemi che nessuno aveva mai affrontato prima: basti pensare alle misure sulla liquidità che fortunatamente hanno funzionato benissimo e hanno impegnato un terzo del Pil del Paese”. Poi, conclude: “Esiste senza dubbio un costo superiore alle previsioni del Superbonus, dovuto alle proroghe insensate. Anche se la spesa netta è almeno la metà di quanto si dice perchè comunque c’è stato un effetto di trascinamento sull’economia, in termini di Pil, occupazione e maggiori entrate. E buona parte delle frodi, grazie alle nuove norme e all’azione della Guardia di Finanza, sono state sventate. Detto questo, non si possono scaricare sul Superbonus responsabilità che non ha. Non può essere un alibi rispetto alla necessità di realizzare le riforme e gli investimenti del Pnrr e di attuare una maggiore equità fiscale e distributiva e una seria lotta all’evasione”.
– foto Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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TG NEWS ITALPRESS – 28 APRILE 2025

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ROMA (ITALPRESS) – Il Conclave per eleggere il nuovo Papa inizia il 7 Maggio – Maxi blackout in Spagna e Portogallo, fermi tutti i trasporti – Putin offre 3 giorni di tregua, Trump lo vuole permanente – Strage di Monreale, confessa il 19enne fermato – Ucciso mentre fa benzina, un fermo nel Casertano – Soccorsa una barca con 87 migranti al largo di Lampedusa – Francia, killer della Moschea si consegna a polizia italiana – Mattarella festeggia al Quirinale i 50 anni del Fai – Previsioni 3B Meteo 29 Aprile.

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Cronaca

BREAKING NEWS LOMBARDIA – 28 APRILE 2025

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In questa edizione: Omicidio Garlasco, malore per madre Sempio durante interrogatorio -Alberto Stasi al lavoro nel primo giorno di semilibertà – Anziano trovato morto in casa ad Oriolo con ematoma sul cranio – 21enne vogherese cade sugli scogli ad Alassio, prognosi riservata – Frattura il naso ad un poliziotto a Pavia – Insulti a Liliana Segre, indagini su un centinaio di account – Omicidio a Milano, pm chiede perizia psichiatrica – Abusi in oratorio, prete condannato in processo canonico – Operava per oltre 1300 soggetti, chiusa partita iva fantasma – Comune Milano cerca scrutatori per referendum – Pronto Meteo Lombardia per 29 Aprile.

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Blackout colpisce la Spagna, disagi in tutta la rete trasporti

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MADRID (SPAGNA) (ITALPRESS) – Il territorio spagnolo è stato colpito da un blackout che sta provocando forti disagi anche a tutta la rete dei trasporti. Secondo quanto reso noto dalla compagnia spagnola Red Elecrtica (Ree), sono stati attivati i piani d’emergenza per ripristinare le forniture.

Al momento “si stanno analizzando le cause” che hanno portato all’interruzione di corrente, fa sapere la società su X. Il blackout si è verificato attorno alle 12.30 paralizzando il Paese, con disagi estesi fino al vicino Portogallo e ad alcune zone della Francia.

In Spagna la capitale Madrid ha attivato il piano d’emergenza e sta impiegando gli agenti della polizia municipale per regolare il traffico, a semafori spenti. I voli per gli aeroporti principali sono stati cancellati mentre la metropolitana di Madrid è stata evacuata.

Secondo quanto riporta El Pais, il governo ha convocato una riunione di crisi con la partecipazione del premier Pedro Sànchez e dei ministri di Finanze, Trasporti e Ambiente.

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Il governo spagnolo “sta lavorando per determinare la causa del blackout e risolvere la situazione il prima possibile”. E’ quanto riferito dall’esecutivo secondo quanto rilancia l’agenzia Europa Press. Il governo ha inoltre sottolineato che “metterà in campo tutte le risorse disponibili per risolvere la situazione”. Il governo spagnolo ha tenuto una riunione d’emergenza per esaminare la situazione.

-foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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