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Economia

Giornata Mondiale della Fisioterapia, Ferrante “Occasione importante”

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ROMA (ITALPRESS) – La fisioterapia in tutti i luoghi di vita: è questo il tema che la Federazione Nazionale degli Ordini della professione sanitaria di Fisioterapista-FNOFI lancia in tutta Italia in occasione della Giornata Mondiale della Fisioterapia che ricorre il prossimo 8 settembre. “E’ per noi un’occasione importante”, precisa il presidente FNOFI, Piero Ferrante, “perchè da un lato ci permette di ricordare la nascita della casa comune dei fisioterapisti, visto che proprio un anno fa ci veniva comunicata la nascita del nostro Ordine professionale. E dall’altro ci consente, insieme alle istituzioni, ai cittadini e agli specialisti di vari ambiti clinici, di riflettere sul futuro della nostra professione”. Proprio in occasione della Giornata Mondiale la FNOFI ha realizzato un evento istituzionale presso il Ministero della Salute a cui hanno partecipato rappresentanti istituzionali, pazienti e referenti di ambiti clinico-scientifici – Gianni Amunni, oncologo e direttore scientifico ISPRO e Daniela Marotto, reumatologa e presidente CReI – tutte voci concordi nel sottolineare l’importanza oggi dell’intervento riabilitativo fisioterapeutico.
Chi sono oggi, quanti sono e cosa fanno i fisioterapisti? Nati un anno fa, gli Ordini dei Fisioterapisti-OFI sono oggi 38 (l’OFI Lazio e l’OFI interprovinciale di Milano sono i più numerosi) e registrano l’iscrizione complessiva di 70388 fisioterapisti, con la componente professionale femminile maggioritaria (41187 – 58.5% del totale) ed un’età media di 43 anni. E’ da notare come negli ultimi anni la fisioterapia sta richiamando anche gli uomini, si pensi che nel range 60-69 anni, il 63% dei fisioterapisti sono di genere femminile, mentre tra i 20 e i 29 anni la percentuale è ribaltata (53%maschi, 47%femmine). Questo mondo professionale rappresenta un nucleo importante della risposta sanitaria del nostro Paese. Nello specifico c’è 1,2 fisioterapista ogni 1000 abitanti, percentuale che sale a 5,24 professionisti quando ci si riferisce ad over65 e a 36,81 fisioterapisti in riferimento a 1000 abitanti over85.
E quali sono dunque gli ambiti di intervento dei fisioterapisti? Il 54,8 dei rappresentanti della professione è impegnato in ambito muscoloscheletrico e reumatologico, il 17,1 in ambito neurologico, il 13,2 nelle geriatrie e nei luoghi “di comunità”, il 2,9% nell’età pediatrica. Il restante è soprattutto impegnato in ambito cardio-respiratorio e di area critica (si pensi al periodo Covid.19 ed alle terapie intensive), mentre l’1,7% lavora nell’area sportiva.
E se il fisioterapista è così centrale per la qualità della vita, cosa c’è nel futuro? Risponde Piero Ferrante: “Con i profondi mutamenti demografici ed epidemiologici in atto, i bisogni di salute sono completamente mutati e la necessità di accompagnare i cittadini nell’arco di tutta la vita, obbliga le professioni sanitarie a interrogarsi e modificarsi in ragione delle nuove richieste. La fisioterapia non scappa da questa rivisitazione dei propri paradigmi, e l’occasione dell’8 settembre è utile proprio per fare il punto sul qui e ora, con uno sguardo attento alla professione del futuro”. Il Rapporto di OMS Europa del 2022 ha stimato che il 42% della popolazione europea, circa 400 milioni di persone, vive con una condizione di salute che richiede cure riabilitative, strategia sanitaria in grado di evitare costosi ricoveri, giorni di ospedalizzazione e rischi di complicanze. L’Italia non fa eccezione con il 44,9% della sua popolazione (oltre 27 milioni di italiani) che necessiterebbe di interventi riabilitativi: per il 61,2% si tratta di disfunzioni del sistema muscolo-scheletrico e per un altro 18,9% di disturbi sensoriali. Il Rapporto OMS mostra che la maggior parte delle persone che necessitano di cure riabilitative non riceve le prestazioni di cui ha bisogno, portando ad un totale stimato di 3,6 milioni di anni di vita sana persi a causa di una condizione di salute che richiede riabilitazione.
Questo dato interroga pesantemente la FNOFI che ha già chiaro che il tema della diffusione della fisioterapia “in tutti i luoghi di vita” si colloca quale elemento strategico fondamentale nella definizione delle proprie strategie. “Ormai non c’è alcun dubbio sul ruolo chiave della fisioterapia nel garantire il diritto alla salute”, conclude Melania Salina, vicepresidente FNOFI, “Nella giornata in cui si celebra la Fisioterapia nel mondo, FNOFI dichiara il proprio impegno: nei prossimi mesi lanceremo una campagna per raggiungere i cittadini e censire meglio la totalità del bisogno riabilitativo. Se c’è un sommerso di cure perse, abbiamo la necessità ed il dovere di proporre al sistema quelle soluzioni che consentano davvero di offrire risposte ai 27 milioni di italiani che necessitano di riabilitazione, anche attraverso l’utilizzo e la gestione delle nuove tecnologie”.

foto: ufficio stampa Fnofi

(ITALPRESS).

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Ad ottobre 2025 stabile il mercato dell’auto usata

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo 4 mesi di crescita, il mercato dell’auto usata a ottobre segna una sostanziale stabilità: con 542.722 trasferimenti di proprietà (dati in attesa di consolidamento che porteranno ad una leggera variazione positiva), il mese segna un risultato in linea rispetto ai 545.450 di ottobre 2024 (-4,6% sul 2019).

I trasferimenti netti cedono l’1,5%, mentre le minivolture segnano un +0,8%. Nei primi 10 mesi la crescita è del 3,2% con 4.643.667 trasferimenti (in linea con il 2019). Fra le motorizzazioni il motore a benzina, con una quota del 39,3% (-0,1 punti percentuali) mantiene il 1° posto anche in ottobre (38,6% nei 10 mesi).

Il diesel, persa la sua storica leadership, resta in 2^ posizione e continua a ridurre il suo peso al 39,2% (-3,9 punti percentuali e al 41,6% nel cumulato). Le ibride confermano una crescita sostenuta, toccando l’11,2% in ottobre e il 10,1% in gennaio-ottobre; seguono Gpl e metano rispettivamente al 5,5% e 2,1% nel mese (5,3% e 2,1% nel cumulato); BEV e plug-in salgono all’1,3% e 1,5% in ottobre (1,1% e 1,3% nei 10 mesi).

A ottobre i trasferimenti per contraente confermano l’andamento dei mesi precedenti: gli scambi tra privati/aziende, che rimangono largamente predominanti, guadagnano 0,2 punti e rappresentano il 56,2% di tutti i passaggi di proprietà (56,4% nei 10 mesi). Parallelamente, 0,8 punti vengono persi da quelli da operatore a cliente finale, al 38,5% nel mese e 39,0% nel cumulato. Guadagnano 0,6 punti gli scambi provenienti da auto-immatricolazioni (4,4% a ottobre e 3,8% nel cumulato), mentre guadagnano 0,2 punti e risultano ancora marginali, quelli provenienti dal noleggio (1,0% complessivo nel mese e 0,9% nei 10 mesi).

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-Foto grafica Unrae-
(ITALPRESS).

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Economia

Ad ottobre il fatturato dell’industria in calo dello 0,5%

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ROMA (ITALPRESS) – A ottobre 2025 tornano a diminuire, su base mensile e al netto dei fattori stagionali, sia il fatturato dei servizi sia quello dell’industria; per i servizi sono in calo anche i volumi, che invece sono sostanzialmente stazionari per l’industria. Nei servizi le flessioni maggiori su base mensile hanno interessato il commercio all’ingrosso, mentre nell’industria la dinamica negativa è stata più marcata per la componente estera.

Peraltro, nel complesso del trimestre agosto-ottobre 2025 si osserva una lieve crescita congiunturale in entrambi i comparti rispetto al trimestre precedente. In termini tendenziali e al netto degli effetti di calendario prevalgono segnali positivi, in valore ed in volume, nei due macrosettori. Gli aumenti più significativi si registrano nelle attività immobiliari per i servizi e nei beni strumentali per l’industria.

E’ quanto emerge dai dati Istat sul fatturato dell’industria e dei servizi per ottobre 2025. A ottobre 2025 si stima che il fatturato dell’industria, al netto dei fattori stagionali, diminuisca in termini congiunturali dello 0,5% in valore e registri un leggero incremento in volume (+0,1%). Sul mercato interno si rileva una flessione dello 0,2% in valore e un incremento dello 0,7% in volume; su quello estero si registrano cali dell’1,3% in valore e dell’1,0% in volume.

Per il settore dei servizi si stima una diminuzione congiunturale dello 0,5% in valore e dello 0,6% in volume, con cali sia nel commercio all’ingrosso (-0,8% in valore e -0,6% in volume) sia negli altri servizi (-0,2% in valore e -0,5% in volume). Gli indici destagionalizzati del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano a ottobre un aumento congiunturale per i soli beni di consumo (+0,5%), mentre si rilevano diminuzioni per i beni intermedi (-0,3%), i beni strumentali (-1,8%) e per l’energia (-2,4%). Nel trimestre agosto-ottobre 2025 il fatturato dell’industria, in termini congiunturali e al netto dei fattori stagionali, è in crescita (+1,0% in valore e +0,9% in volume).

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Nello stesso arco temporale, per i servizi, si registra un aumento dello 0,2% sia in valore sia in volume. A ottobre 2025, il fatturato dell’industria, corretto per gli effetti di calendario, registra un aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente in valore (+1,7%) ed in volume (+2,7%).

La crescita è più ampia sul mercato interno (+1,8% in valore e +3,3% in volume), mentre su quello estero è pari all’1,3% in valore e all’1,6% in volume. Per il settore dei servizi, al netto degli effetti di calendario, si rileva un aumento tendenziale dell’1,5% in valore e dell’1,2% in volume, con una diminuzione nel commercio all’ingrosso (-0,5% in valore e -0,6% in volume) a cui si contrappone una crescita negli altri servizi (+3,8% in valore e +2,0% in volume).

Nel mese di ottobre 2025 i giorni lavorativi di calendario sono stati 23 come a ottobre 2024. Gli indici corretti per gli effetti di calendario del fatturato in valore riferiti ai raggruppamenti principali di industrie registrano, su base annua, aumenti in tutti i settori; il più marcato riguarda i beni strumentali (+4,1%).

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Economia

Mps-Mediobanca, Giorgetti “Nessuna ingerenza o pressione da parte del Mef”

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ROMA (ITALPRESS) – “Tutte le doverose interlocuzioni che ho avuto con gli esponenti del sistema istituzionale e creditizio sono state sempre orientate a rappresentare l’opportunità di realizzare assetti idonei a garantire un futuro stabile all’istituto, senza alcun tipo di ingerenze o pressione nei confronti degli attori o dei titolari dei diritti di voto”. Così il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, nel corso dell’informativa urgente sulla vicenda Mps-Mediobanca in Aula alla Camera.

“L’oculato lavoro del management ha portato a un progressivo rafforzamento e alla valorizzazione della banca, il cui valore è passato da un minimo di 1,95 operazione del 2022 ai 5,52 euro operazione nel novembre 2024, fino a superare a dicembre 2025 gli 8 euro”, ha aggiunto.

“L’ops su Mediobanca è stata un’operazione autonomamente deliberata e sulla quale, come azionista, abbiamo preso atto delle scelte della società e del loro razionale”, ha ribadito Giorgetti, che ha poi sottolineato come “nella fase di uscita del controllo della banca, il Ministero ha ottemperato agli impegni assunti nei confronti della Commissione Europea e, in tale ottica, le stesse dimensioni dei cinque componenti del CdA tratti della lista MEF rappresentano un comportamento coerente con i suddetti obblighi di perdita del controllo”.

“Per quanto riguarda il futuro della quota residua del MEF pari al 4,86% di un controvalore ovviamente variabile, ma ben superiore al miliardo, ogni determinazione dovrà essere adottata non già in una logica di mera cassa, ma in un’ottica strategica. Resta inteso che il MEF, in coerenza con gli impegni assunti a livello europeo, non presenterà comunque alcuna lista in occasione del rinnovo del consiglio di amministrazione”, ha concluso Giorgetti.

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– foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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