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Cronaca

Milano, al Gam la mostra “Somethings in the world” di Suzanne Jackson

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MILANO (ITALPRESS) – La Galleria d’Arte Moderna di Milano in collaborazione con la Fondazione Furla presenta, per la quinta edizione del programma Furla Series, “Somethings in the World”, mostra personale dell’artista americana Suzanne Jackson a cura di Bruna Roccasalva e visitabile in GAM fino al 17 dicembre. Furla Series è il progetto che, a partire dal 2017, vede Fondazione Furla impegnata nella realizzazione di mostre in collaborazione con importanti istituzioni d’arte italiane, con un programma tutto al femminile pensato per dare valore e visibilità al contributo fondamentale delle donne nella cultura contemporanea. In questo contesto, nel 2021 ha preso il via la collaborazione tra Fondazione Furla e GAM per promuovere progetti espositivi a cadenza annuale che offrono un’occasione unica di incontro tra i maestri del passato e i protagonisti del contemporaneo. “Somethings in the World”, la prima esposizione dedicata all’artista da un’istituzione europea, offre uno sguardo sulla ricerca che Suzanne Jackson porta avanti da più di cinquant’anni e ne ricostruisce i nuclei fondamentali. L’insieme delle 27 opere in mostra – dai dipinti onirici degli anni Settanta alle sperimentazioni radicali delle più recenti “anti-canvas” – restituisce la complessità e l’evoluzione di una ricerca che accompagna il visitatore all’interno dell’universo dell’artista, evocando allo stesso tempo un confronto e un dialogo con il contesto della GAM e le opere della collezione permanente: dal nitido neoclassicismo di Canova, ai dipinti divisionisti di Segantini, Previati e Pellizza da Volpedo, fino alle straordinarie sperimentazioni di luce e materia delle sculture di Medardo Rosso. Tutta la produzione dell’artista è scandita da fasi che sono strettamente correlate alle sue vicende biografiche, e che confluiscono le une nelle altre, mescolandosi e confondendosi continuamente negli anni: un intrecciarsi costante della dimensione privata e personale con quella artistica e professionale che la mostra racconta attraverso un percorso espositivo costruito non cronologicamente ma per associazioni e corrispondenze, a sottolineare legami e continui rimandi tra temi, tecniche e linguaggi. Nella prima sala, opere di periodi diversi come “Ma-Yaa” (1994-98), “Nine, Billie, Mingus, Monk’s” (2003), entrambe mai esposte prima d’ora, e “Singin’, in Sweetcakès Storm” (2017) mettono in luce la stratificazione come aspetto centrale, non solo dal punto di vista tecnico e materiale, ma anche in termini iconografici e di significato. La stratificazione è infatti una chiave di lettura fondamentale della figura di Jackson, il cui evolversi come artista deriva da esperienze e idee maturate nel tempo e la cui opera va letta come il risultato della loro sedimentazione piuttosto che di rotture stilistiche attribuite a cambiamenti estetici. All’amore per la natura, che attraversa tutto il lavoro dell’artista, è dedicata la seconda sala con un’ampia selezione di opere inedite su carta che hanno come uniche protagoniste delle foglie (dalla serie “Idyllwild leaves”, 1982-84). Accanto a queste, un lavoro iconico come “Triplical Communications” (1969), ci parla dell’interconnessione tra lo spirito, l’umano e la natura, mentre “Somethings in the World” (2011), un’opera in larga scala qui esposta per la prima volta, dimostra come l’amore per la natura si traduca per l’artista anche in una costante attenzione al riciclo e al riutilizzo di materiali di recupero, tra cui la “Bogus paper”, una carta dismessa e recuperata sui set teatrali. L’uso di varie tipologie di carta, rare e comuni, come supporto alternativo alla tela segna l’inizio di un’indagine sulle possibilità strutturali della pittura che porterà il lavoro di Jackson in direzioni del tutto imprevedibili. Nella sala successiva il monumentale trittico “In A Black Man’s Garden” (1973) esemplifica la produzione degli anni Settanta in cui Jackson, utilizzando una tecnica di pittura ad acrilico simile all’acquerello, restituisce in modo poetico la bellezza della natura attraverso tutti gli elementi che la compongono, piante, animali, essere umani. Le forme sembrano fluttuare sulla superficie della tela grazie a uno sfondo bianco gesso, distintivo della produzione pittorica di questo periodo in cui le immagini sono ottenute dalla stesura progressiva di velature di colore che danno loro una consistenza evanescente e rivelano il lungo processo di lavorazione e rielaborazione. L’accostamento di questo dipinto a due opere successive come “Joan’s Wind” (1997) e “The ‘white-eyes’ shift” (2022) chiarisce gli estremi tra cui si muove la ricerca pittorica dell’artista e i molteplici esperimenti con la materia di cui si nutre. Il percorso continua nella quarta sala dedicata all’aspetto più scultoreo del lavoro di Jackson, con opere recenti come “Red Top” (2021), “Quick Jack Slide” (2021) e l’inedita “Future Forest” (2023), realizzata in occasione della mostra, che dimostrano come la sua continua sperimentazione di tecniche arrivi a scardinare una netta distinzione tra forme espressive e linguaggi diversi, approssimando la pittura alla scultura e viceversa. A chiudere la mostra sono le produzioni pittoriche più recenti, una serie di lavori che consistono in densi strati di acrilico puro che fa sia da medium che da supporto, come “Rag-to-Wobble” (2020) e il monumentale “Deepest ocean, what we do not know, we might see?” (2021). Utilizzando vernici opache e iridescenti, e creando variazioni di spessore e di trasparenza, l’artista stende l’acrilico in strati addensati che generano forme dai contorni irregolari e fanno sì che la materia pittorica reagisca dinamicamente alla luce e ai movimenti dello spettatore. Note come “anti-canvas” (anti-tele), queste opere sono state recentemente definite anche “environmental abstraction”(astrazione ambientale), un’accezione, quest’ultima, che Jackson ama particolarmente perchè sottolinea come il suo approccio, che recupera e riutilizza materiali di scarto e avanzi di pittura per dare integrità strutturale al dipinto, sia innanzitutto il riflesso del senso di responsabilità sociale nei confronti di tutto quello che la circonda, dell’attenzione alle dinamiche relazionali tra uomo e natura, e dell’etica ambientalista che contraddistingue tutto il suo percorso, artistico e non solo. (ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Comune di Milano

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Alloggi Aler a personale sanitario Asst Nord Milano, intesa in Regione

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MILANO (ITALPRESS) – Trentadue abitazioni a canone concordato per il personale sanitario dipendente dell’ASST Nord Milano nei comuni di Milano, Sesto San Giovanni e Cologno Monzese.
E’ quanto prevede l’accordo tra Aler Milano e ASST Nord Milano per fornire alloggi a medici, infermieri e personale sociosanitario operativo nell’area di competenza dell’Azienda Sociosanitaria.
L’intesa è stata illustrata oggi, a Palazzo Lombardia, presenti il presidente della Regione Attilio Fontana e l’assessore regionale a Casa e Housing sociale Paolo Franco, dal presidente di Aler Milano Matteo Mognaschi e dal direttore generale di ASST Nord Milano, Tommaso Russo.
I trentadue alloggi a canone concordato (L. 431/98), distribuiti nei comuni di Milano (2 abitazioni), Sesto San Giovanni (23) e Cologno Monzese (7), saranno messi a disposizione di persone sole o a nuclei familiari, tramite bando pubblico pubblicizzato sui siti di Aler Milano e dell’ASST Nord Mliano. I contratti di locazione avranno durata di 3 anni + 2. “Vogliamo offrire a chi svolge un compito così delicato ed essenziale per il nostro sistema sanitario – ha detto il governatore Fontana – l’opportunità di disporre di un alloggio dignitoso con un affitto calmierato e dimostrare così che Regione Lombardia è sempre al fianco di chi lavora al servizio degli altri. L’obiettivo è evitare che il nostro personale, di assoluta eccellenza e altamente professionale, sia indotto per ragioni legate alla quotidianità, come il dover sostenere il peso di un affitto elevato, a decidere di spostarsi altrove”.
“Regione Lombardia – prosegue l’assessore Franco – continua a sostenere i lavoratori che operano nei servizi essenziali con azioni concrete: con questo accordo facilitiamo l’assegnazione di alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica agli infermieri, figure indispensabili per la sanità e il benessere dei cittadini. Il costo degli affitti, soprattutto nelle grandi città, non deve essere un ostacolo per chi ogni giorno si prende cura di noi. Con questa misura vogliamo garantire al nostro personale sanitario e sociosanitario maggiore stabilità abitativa e, al contempo, valorizzare la loro presenza nei territori, rafforzando i servizi per la cittadinanza”. “Grazie a questa convenzione – dichiara Mognaschi – Aler Milano avvia una nuova iniziativa, insieme all’ASST Nord Milano, e con la ‘regià di Regione Lombardia, per fornire alloggi al personale sanitario. Saranno 32 gli alloggi messi a disposizione da Aler a Milano, Sesto San Giovanni e Cologno Monzese, assegnati a canone concordato, tramite bando, ad altrettante famiglie di infermieri e operatori del settore. Questa collaborazione va nella direzione di rispondere alla domanda abitativa di chi ogni giorno lavora nei servizi pubblici, impegnandosi per la collettività e facendo grande Milano e la Città metropolitana”. “Questa iniziativa – ha commentato il direttore generale dell’Asst Nord Milano, Tommaso Russo – è un’azione importante per tutto il nostro personale. Consente infatti di supportare concretamente chi lavora per la nostra comunità e garantisce un servizio sempre più efficiente, nel trovare una soluzione abitativa a canone sostenibile. Ringrazio quindi Regione Lombardia e Aler per aver dimostrato, ancora una volta, vicinanza e supporto nei confronti di chi svolge un lavoro prezioso e fondamentale per noi tutti”.
(ITALPRESS).

Foto: ufficio stampa Regione Lombardia

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Motociclismo, le leggende lombarde Nuvolari e Agostini a Palazzo Pirelli

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MILANO (ITALPRESS) – “Due grandi lombardi che hanno corso in epoche diverse, ma uniti da un filo: l’amore e la passione per la velocità. Tazio Nuvolari e Giacomo Agostini ancora oggi, in un’epoca in cui smartphone e intelligenza artificiale fanno sembrare tutto facile, per i giovani sono un esempio di tenacia, determinazione, impegno e passione e sono l’espressione dell’amore per i motori e il motorsport dei lombardi, un patrimonio comune che racconta una pagina importante della storia e dell’identità della nostra regione”.
Lo ha sottolineato il Presidente del Consiglio regionale Federico Romani intervenendo questa mattina all’evento “Giacomo Agostini e Tazio Nuvolari: le leggende lombarde del motociclismo” che si è svolto a Palazzo Pirelli. “Tazio Nuvolari e Giacomo Agostini – ha evidenziato Alessandra Cappellari, Consigliere Segretario dell’Ufficio di Presidenza che ha promosso l’iniziativa – sono stati due piloti capaci di andare oltre le loro epoche e diventare delle vere e proprie icone senza tempo. Ma la loro carriera è anche la storia della capacità di innovare di due territori, il mantovano e il bresciano, nella meccanica e nel motorsport. Con la tenacia, il lavoro e il coraggio, elementi tipici del DNA lombardo, sono stati capaci di trasformare la loro passione in eccellenza”.
Federico Romani e Alessandra Cappellari hanno consegnato a Giacomo Agostini, in omaggio alla sua grande carriera sportiva e alla sua straordinaria umanità, la versione originale della Medaglia di “Gio Ponti”, massima onorificenza di Palazzo Pirelli.
Ad Agostini il Consiglio regionale aveva assegnato la Rosa Camuna nel 2022.
Giacomo Agostini, bresciano, classe 1942, con 15 campionati mondiali vinti tra il 1968 e il 1975 è ancora oggi il pilota più titolato nella storia del motomondiale. Tazio Nuvolari, mantovano, classe 1892, scomparso, l’11 agosto 1953, è riconosciuto come uno dei più forti piloti della storia dell’automobilismo e ricordato in tutto il mondo per le sue vittorie su Alfa Romeo, Auto Union, Ferrari, Maserati e Bugatti. Nuvolari, però, all’inizio della sua carriera, negli anni Venti del secolo scorso, fu una stella del motociclismo europeo, correndo soprattutto con la Bianchi 350, denominata “Freccia Celeste” per via della livrea azzurra, e la Norton 500.
Della carriera da motociclista di Nuvolari ne hanno parlato in un talk il giornalista Alessandro Fulloni, lo scrittore Gian Paolo Grossi (autore del volume “Nuvolari in sella”), Giampaolo Benedini della Scuderia Tazio Nuvolari Italia e Giacomo Agostini, che ha raccontato aneddoti e curiosità della sua carriera.
Hanno partecipato all’evento i Consiglieri regionali Paola Bulbarelli (Fratelli d’Italia), Patrizia Baffi (Fratelli d’Italia), Alessandro Corbetta (Lega), Riccardo Pase (Lega), Silvia Scurati (Lega) e Riccardo Vitari (Lega).
(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Consiglio Regionale Lombardia

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Giro Handbike, Regione Lombardia conferma sostegno a manifestazione

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MILANO (ITALPRESS) – Regione Lombardia rinnova il proprio sostegno al Giro Handbike, giunto quest’anno alla sua 15ª edizione, confermandosi una delle manifestazioni più importanti per il ciclismo paralimpico in Italia e in Europa. Si parte il 30 marzo, con la tappa di Reggio Calabria, per finire il 12 ottobre con l’ultima frazione in programma a Bari. Il sottosegretario con delega a Sport e Giovani, Federica Picchi, presentando oggi la corsa, ha espresso grande soddisfazione per l’importanza di questo evento, che continua a promuovere lo sport come strumento di crescita personale e sociale, in particolare per quel che riguarda il tema della differente abilità. “Regione Lombardia – ha dichiarato Picchi – è da sempre vicina allo sport paralimpico e al suo straordinario valore sociale. Il Giro Handbike è un simbolo di resilienza e competizione, un evento che valorizza gli atleti e che rappresenta un esempio concreto di come lo sport possa abbattere ogni barriera. Tutti devono sentirsi importanti e preziosi con le proprie differenze. Siamo orgogliosi di sostenere questa manifestazione e di contribuire alla diffusione di iniziative che promuovono e valorizzano lo sport per tutti”.
L’edizione 2025 prevede un ricco calendario di gare che si svolgeranno in diverse città italiane, con frazioni di alto livello sportivo. Durante la presentazione dell’evento sono stati ricordati i successi dell’edizione 2024, che ha visto la partecipazione di numerosi atleti, tra cui Mirko De Cortes, vincitore assoluto nella categoria MH5, e Katia Aere, trionfatrice nella categoria WH5. Ai vincitori sono stati assegnati prestigiosi riconoscimenti, tra cui il diamante realizzato dal maestro Lorenzo Tirelli. Il Giro Handbike si distingue per la forte attenzione alla competizione e alla promozione dello sport paralimpico, con l’assegnazione delle tradizionali maglie (rosa, rossa per il ‘fast team’, bianca per l’atleta più giovane e, infine, la maglia nera) che premiano il talento e l’impegno degli atleti. Regione Lombardia conferma la propria attenzione per il mondo del ciclismo e dello sport paralimpico, in linea con il ‘Protocollo d’Intesa siglato con la Federazione Ciclistica Italiana (FCI) e la Lega del Ciclismo Professionisticò, con l’obiettivo di sviluppare sinergie e valorizzare la cultura sportiva ciclistica. Sette le tappe che faranno vivere in tutta Italia grandi emozioni all’insegna di inclusione e sport. Dopo l’avvio di Reggio Calabria, con la prima tappa, le altre sei tappe toccheranno Noventa di Piave (VE) l’11 maggio, il 1° giugno Basiglio (MI), il 22 giugno Seregno (MB), il 13 luglio Monfalcone (GO), il 14 settembre Pioltello (MI) e, infine, il 12 ottobre Bari. Le prime quattro sono inedite. Dal 2010 sono state 15 le edizioni organizzate, per un totale di 109 tappe in 78 Comuni per 14 regioni. Mediamente ogni giro ha visto la partecipazione di 143 atleti, suddivisi tra 107 uomini e 36 donne. “Il Giro Handbike – ha evidenziato, in un messaggio, il presidente del CONI, Giovanni Malagò – è una manifestazione entrata nel cuore degli appassionati, un esempio eloquente di come lo sport paralimpico possa promuovere valori fondamentali e offrire opportunità a tanti atleti. Il successo di questa edizione conferma l’importanza della manifestazione nel panorama internazionale”. Cordiano Dagnoni, presidente della Federazione Ciclistica Italiana (FCI), ha voluto ribadire il forte legame tra la Federazione e il mondo paralimpico: “Il Giro Handbike ci ricorda quanto sia fondamentale sostenere lo sport per tutti. Con il passare degli anni, questa competizione è diventata un riferimento per l’intero movimento, promuovendo l’integrazione e la crescita del ciclismo paralimpico”. “Sostenere eventi come il Giro Handbike – ha concluso il sottosegretario Picchi – significa dare voce a un movimento sportivo che rappresenta una straordinaria testimonianza di forza e determinazione. Lo sport deve essere accessibile a tutti e Regione Lombardia continuerà a lavorare per garantire sempre maggiori opportunità agli atleti”. L’appuntamento con il Giro Handbike 2025 è fissato per le competizioni in calendario, dal 30 marzo al 12 ottobre. Protagonisti atleti di alto livello pronti a sfidarsi all’insegna dello spettacolo e della passione per il ciclismo paralimpico.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Regione Lombardia

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