Seguici sui social

Sport

Buffon “Spalletti uomo giusto, l’Italia può sognare”

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – “Sul campo è stato un viaggio leggero, ho fatto una cosa che ho sempre reputato un gioco, un modo per mettere in mostra la mia arte. A volte anche sbagliando e sopravvalutandomi, ma mi sono sempre ritenuto un artista, per ciò che mettevo in campo, nel rapporto con gli altri, nello spogliatoio”. Inizia così la lunga intervista ai microfoni di Radio Serie A con Rds di Gianluigi Buffon, ex portiere di Parma, Juventus e PSG, oltre che dell’Italia campione del mondo nel 2006, oggi capo delegazione della Nazionale azzurra. “Quando ho deciso di smettere col calcio giocato? Il momento esatto è stato a Cagliari nelle finali playoff, stavo aspettando con trepidazione queste partite di spareggio per andare in Serie A. Sono arrivato in una condizione psico-fisica eccezionale. Il fatto che sul finire del primo tempo abbia avuto questo fastidio muscolare al polpaccio ha fatto sì che senza indugi, mentre uscivo dal campo, decidessi che quella sarebbe stata la mia ultima partita”, ha raccontato l’ex numero uno. Cinque mondiali da calciatore, Buffon è tornato anche sulla delusione per la mancata qualificazione a Russia 2018 ripercorrendo i giorni folli prima di Italia-Svezia.
“Avrei potuto coronare un sogno non da poco, sarei stato l’unico giocatore a fare il sesto mondiale, ma è stata una delusione anche per l’Italia intera e per il movimento. Non si arriva a giorni folli dal nulla – ha ribadito Buffon – ci arrivi perchè è un percorso malsano che poi ti fa arrivare a quell’epilogo. Molti hanno additato Ventura come maggior responsabile, ma alla fine quando un allenatore o una squadra non arrivano a determinati risultati è anche perchè gli errori sono stati commessi anche da chi non è in prima linea. Quando si creano quelle situazioni non credo ci sia un solo responsabile, ma tanti”. L’ex portiere, ritiratosi al termine della scorsa stagione con la maglia del Parma – squadra con cui ha esordito in Serie A -, ha ripercorso anche alcune scelte fatte durante la propria carriera: “L’anno di Calciopoli, un pochino di dubbi li ho avuti, sul fatto di rimane oppure no alla Juve. Nel momento in cui mi sono trovato in sede mi è stato chiesto ‘Gigi dove vuoi andare?’, mi sono sentito come se in quel momento stessi buttando la possibilità di dare un segnale. La mia risposta è stata ‘L’eventualità che io possa rimanere non l’avete presa in considerazione?’. Meno male che Blanc e Secco erano seduti” se la ride Buffon aggiungendo che si disse subito pronto a una decurtazione dello stipendio, stupendo ancor di più i due ex dirigenti bianconeri.
Considerato il proprio passato alla Juventus, Buffon ha anche analizzato la situazione legata a Leonardo Bonucci, suo ex compagno di squadra passato all’Union Berlino: “Ci sono alcuni momenti in cui si entra in dinamiche strane, poi non si riesce a vedere la via d’uscita e lo spiraglio. Quando Leo avrà l’opportunità insieme ai dirigenti di rivedersi magari in un altro luogo, in altro contesto che non sia quello calcistico riusciranno a trovare un modo per riconciliarsi come la storia di entrambi merita”. Il nuovo capo delegazione degli azzurri è però concentrato sul proprio futuro e sull’impatto che Luciano Spalletti ha avuto all’interno di Coverciano: “Si può tornare a sognare con l’Italia? Il sogno è gratuito. Si può incominciare a sognare con delle buone motivazioni, secondo me la nazionale ha avuto la fortuna di trovare un allenatore libero nel suo miglior momento – spiega ai microfoni di Radio Serie A con Rds -. Le squadre di Spalletti sono state squadre apprezzate da tutti per il gioco. Per me è stato una rivelazione. Come allenatore non avevo nessun dubbio, mi ha colpito tanto il grado di professionalità, ha delle letture anche psicologiche nelle quali coglie ogni piccola sfumatura”.
Buffon parla anche di un ruolo, quello di capodelegazione della Nazionale che lo “incuriosiva molto, mi piaceva tanto. Ho pensato che potesse essere il vestito adatto per me, poi il fatto di ritornare in un ambiente che conosco bene, qualificante e qualificato, con il desiderio di rivalsa per un altro mondiale nel quale siamo stati assenti, è stato uno stimolo in più, quello che mi ha incentivato”, ha concluso Buffon.
– foto LivePhotoSport –
(ITALPRESS).

Sport

Sesta vittoria consecutiva per i Pistons di Fontecchio

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Sesta vittoria consecutiva di Detroit nella notte italiana della regular-season dell’Nba. Di fronte agli oltre 17mila spettatori della State Farm Arena di Atlanta, i Pistons hanno piegato i padroni di casa degli Hawks per 148-143 grazie innanzitutto alla prova ‘monstrè di Cunningham, a referto con un bottino di 38 punti, così come il suo ‘dirimpettaiò Young. Tra gli ospiti, solo 5’ di impiego per la 29enne ala piccola pescarese Simone Fontecchio: l’azzurro contribuisce alla causa dei suoi con 2 punti, 1 rimbalzo e 1 assist. Nona affermazione nelle ultime dieci gare per Oklahoma City Thunder, capace di violare a Minneapolis il parquet dei Minnesota Timberwolves per 130-123 sfruttando la vena realizzativa di Gilgeous-Alexander, autore di 37 punti. Successo casalingo per i Cleveland Cavaliers, che hanno la meglio sui Memphis Grizzlies per 129-123 grazie alla precisione dei suoi ‘bomber’: 33 punti per Mitchell, 26 per Jerome e 25 per Mobley. Anche Boston e Golden State sfruttano il campo amico per fare festa con i propri tifosi: i Celtics si impongono per 118-105 sui New York Knicks con 49 punti complessivi della coppia Tatum-Brown, mentre i Warriors dominano i Dallas Mavericks per 126-102 con Curry sempre decisivo per le sorti dei californiani in virtù dei 30 punti timbrati. Vittorie interne sia per Indiana Pacers, che sgambetta i Los Angeles Lakers per 129-111 (inutili, per la franchigia ospite i 31 punti infilati da Harden), che per i Milwaukee Bucks, che mettono al tappeto Miami Heat per 120-113 nonostante i 40 punti, per il quintetto della Florida, di un immarcabile Herro. Altri risultati: Orlando Magic-Washington Wizards 110-90; Toronto Raptors-Phoenix Suns 127-109; New Orleans Pelicans-San Antonio Spurs 114-96.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sport

Atalanta travolgente a Empoli, Dea a 3 punti dalla vetta

Pubblicato

-

EMPOLI (ITALPRESS) – Straripante e in piena lotta scudetto. A -3 dalla capolista Inter, a -2 dal Napoli, ovvero le prime due della classe che sabato si affronteranno in uno scontro diretto che alla Dea potrebbe andar bene comunque vada. L’Atalanta torna al successo dopo l’eliminazione dalla Champions League per mano del Bruges. Contro l’Empoli finisce 5-0, dopo l’autorete di Gyasi, decisiva la doppietta di Lookman e le reti di Zappacosta e Retegui. Pomeriggio da dimenticare per l’Empoli, ora a -2 dalla zona salvezza e alla quarta sconfitta consecutiva.
Le parole di Gian Piero Gasperini in conferenza stampa molto probabilmente hanno dato i loro frutti. Il tecnico ha schierato la formazione migliore, con Lookman e De Ketelaere a supporto di Retegui. Tante emergenze per D’Aversa che ha deciso di schierare Esposito e Kouamè in attacco, con Colombo in panchina. Nel primo quarto d’ora i nerazzurri hanno premuto il piede sull’acceleratore, tre le occasioni non sfruttate dagli orobici: clamorosa quella di Djimsiti che di testa ha cercato la deviazione vincente, decisiva la parta di Silvestri. La svolta è arrivata al 27′ quando Zappacosta ha tentato il cross in area, ma la deviazione di Gyasi ha alzato un un campanile che ha ingannato il proprio portiere. Cinque minuti più tardi, al 33′, Retegui ha segnato il suo 21esimo gol in campionato facendosi trovare pronto sul secondo palo: l’uno-due ha affossato i toscani, al 43′ Lookman, dopo l’imbucata di Retegui e il tocco di suola, si è inventato la rete del 3-0.
Nel secondo tempo non è cambiato praticamente nulla, oltre a un abbozzo di reazione la squadra di D’Aversa non è riuscita a riaprire il match. Al 10′ Lookman ha esultato di nuovo per la sua doppietta personale, al 29′ Zappacosta con un’azione personale è riuscito a beffare Silvestri per la quinta volta con un rasoterra dal limite. Qualche occasione non sfruttata dall’Empoli nel finale, Campaniello (16 anni e al debutto) da due passi davanti a Carnesecchi ha calciato alto. Sedicesima vittoria per i nerazzurri che come detto da Gasperini proveranno a credere nell’impossibile: nel prossimo turno ci sarà la gara casalinga contro il Venezia. Momento negativo per l’Empoli, a quota 21 punti e in terzultima posizione: la trasferta contro il Genoa diventerà uno snodo fondamentale della stagione.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

Leggi tutto

Sport

Bernede al 95°, il Verona batte 1-0 la Fiorentina

Pubblicato

-

VERONA (ITALPRESS) – Gran colpo in ottica salvezza dell’Hellas Verona che, al Bentegodi, supera 1-0 la Fiorentina, nel match valido per la ventiseiesima giornata del campionato di Serie A 2024/2025: decisivo un gol di Antoine Bernede in pieno recupero. Per i gigliati di mister Palladino terza sconfitta consecutiva e anche momenti di apprensione per le condizioni di Moise Kean, costretto a uscire in barella.
La formazione viola prova a partire subito forte, con una conclusione di Kean dopo 4′ che viene deviata in corner da Montipò. I ritmi di gioco risultano piuttosto bassi, con le due squadre che preferiscono concedersi una lunga fase di studio. Al 20′ Folorunsho lascia partire un cross per Zaniolo, ma Montipò lo anticipa in uscita e blocca la sfera. Tre minuti più tardi l’Hellas Verona costruisce la sua prima occasione da rete con Sarr che calcia da fuori area, ma De Gea devia in calcio d’angolo. Alla mezz’ora sono ancora i padroni di casa a portarsi in avanti alla ricerca del gol, ma non riescono a creare particolari pericoli dalle parti del portiere spagnolo. Al 39′ Cataldi ha una chance su calcio di punizione da buona posizione, ma il suo tiro viene murato dalla barriera.
I ragazzi di Paolo Zanetti chiudono un primo tempo non esaltante nella metà campo avversaria, ma il punteggio non si sblocca: si va a riposo sul parziale di 0-0.
Nella ripresa sono sempre i gialloblù ad attaccare con maggiore convinzione, ma la fase di gara è molto spezzettata e non favorisce la costruzione del gioco da parte delle due squadre. Al 65′ tutto il Bentegodi vive attimi di paura poichè Kean, dopo essere stato medicato in seguito ad uno scontro di gioco, si accascia a terra. L’attaccante, apparso comunque cosciente, viene soccorso dai sanitari e poi portato via in ambulanza. La partita riprende e al 70′ i ragazzi di Zanetti vanno vicini al gol del vantaggio con un colpo di testa di Dawidowicz su cross di Faraoni, che sfiora il palo. L’inerzia della gara sembra leggermente in favore degli scaligeri che, trascinati da un ottimo Suslov, cercano fino alla fine di vincerla. La Fiorentina, dal suo canto, sventa ogni minaccia soprattutto grazie alle preziose chiusure firmate da Comuzzo e Dodò. Quando il match sembra ormai destinato a terminare 0-0, Niasse recupera palla e serve Mosquera, che cerca Antoine Bernede: il centrocampista, con freddezza, salta un avversario e deposita in rete il pallone che vale il definitivo 1-0. L’Hellas sale al 14° posto con 26 punti, mentre la Fiorentina rimane sesta a quota 42.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano