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Cronaca

Terna proclama i cinque vincitori del Premio Driving Energy 2023

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ROMA (ITALPRESS) – Terna, il gestore della rete elettrica nazionale, ha proclamato i vincitori della seconda edizione del “Premio Driving Energy – Fotografia Contemporanea”, il concorso gratuito, aperto a tutti i fotografi in Italia, finalizzato alla promozione e allo sviluppo culturale del Paese e dei nuovi talenti del settore.
Migliori interpreti del tema del Premio di quest’anno, Elogio dell’equilibrio, una cinquina di autori a prevalenza femminile: Dione Roach per il Premio Senior, Martina Zanin per il Premio Giovane, Beatrice Aiello (IED – Istituto Europeo di Design, Roma) per la Menzione Accademia. A loro si aggiungono Antonio Vacirca, che si aggiudica il Premio Amatori, e Lorenzo Pipi, la cui opera è risultata la più votata dalle persone di Terna, oltre 5.600, la ‘giuria più grande d’Italià.
Le opere vincitrici e finaliste sono da oggi in mostra presso Palazzo Esposizioni Roma e visitabili, con accesso gratuito, fino a domenica 15 ottobre.
“I notevoli risultati del Premio 2023 confermano la bontà della scelta di Terna di promuovere un progetto culturale a beneficio del Paese. Quantità e qualità della partecipazione sono espressione di un chiaro messaggio: la volontà di lavorare tutti insieme per la fotografia italiana contemporanea, e di farlo con impegno, passione e creatività. E con quella dose di coraggio di cui c’è sempre bisogno”, ha commentato Igor De Biasio, Presidente di Terna (nella foto).
“Mai come oggi è importante che cittadini e famiglie sappiano che dietro l’energia che usano ogni giorno c’è Terna, con il suo ruolo guida nella transizione energetica. Il Premio Driving Energy è uno strumento importante in questo senso: ci aiuta a far conoscere, bene, ciò che facciamo. E lo fa rispettando criteri e valori che guidano le nostre attività, anche nel settore della cultura”, ha dichiarato Giuseppina Di Foggia, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Terna.
“Siamo alla tappa conclusiva della seconda edizione del Premio: i risultati raggiunti, non le nostre opinioni personali, ci confermano che il progetto ha centrato i suoi obiettivi. Il Premio Driving Energy è senza dubbio un appuntamento importante e riconosciuto nel settore e un punto di riferimento per l’intera comunità dei fotografi in Italia”, ha affermato Marco Delogu, Curatore del Premio e Presidente di Palaexpo.
Le motivazioni della Giuria attribuiscono il riconoscimento Senior a Dione Roach ‘per aver interpretato il tema del Premio con coraggio, unendo narrazione del presente, storia individuale e vicende collettive. L’opera di Roach ci ricorda che l’equilibrio può avere tante accezioni quante sono le posizioni che occupiamo nella società, e può assumere vesti inaspettate, eppure capaci di comunicarsi con forza e farsi capire da tuttì.
Il Premio Giovane a Martina Zanin ‘per aver portato su più livelli la riflessione del Premio grazie alla soluzione installativa e alla scelta di affidarsi all’ibridazione di codici e linguaggi. Un’opera che indaga la relazione tra le due opposte polarità dell’istinto animale e della ragione umana, e il modo in cui si ritrovano sul terreno delle relazioni affettive e interpersonalì.
Il Premio Amatori ad Antonio Vacirca ‘per aver proposto un’opera che, nel rigore del bianco e nero e a partire dagli scenari del paesaggio urbano, svolge un’analisi sull’equilibrio come armonia visiva e quindi di senso, come punto d’incontro tra linee di forza attorno alle quali si costruisce la percezione visiva, l’atto stesso del vederè.
La Menzione Accademia a Beatrice Aiello ‘per aver lavorato su un’interpretazione di equilibrio del tutto intima, centrata sull’idea di maternità e sul rapporto madre/figlia. Partendo da una ferita dolorosa e metafisica, l’opera di Beatrice Aiello traccia un racconto coinvolgente, compiuto, svolto con grande perizia anche dal punto di vista squisitamente narrativò.
La Menzione Opera più votata da Terna a Lorenzo Pipi ‘per aver ottenuto il maggior numero di preferenze (un quinto del totale) dalle persone del Gruppo, che hanno visionato e votato sul portale TernaCult le opere finaliste. Il lavoro di Lorenzo Pipi ci invita a dare priorità alla centratura del sè, alla ricerca del proprio equilibrio interiore e alla focalizzazione su ciò che nella nostra vita è essenziale e degno di essere perseguitò.
Le 5 opere vincitrici del Premio 2023, che si aggiudicano premi per complessivi 29.000 euro, e le altre 36 finaliste, sono state valutate dal Curatore, Marco Delogu, e dalla Giuria, di alto profilo tecnico e artistico, presieduta da Lorenza Bravetta, curatrice del settore Fotografia, cinema e nuovi media presso La Triennale di Milano, supportati dal Comitato di Presidenza del Premio, composto da Igor De Biasio e Giuseppina Di Foggia, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato di Terna. La Governance del Premio ha visto quest’anno al lavoro anche il Comitato d’Onore composto dai cinque vincitori del Premio 2022 (Paolo Ventura, Gaia Renis, Mohamed Keita, Eva Frapiccini e Andrea Botto), che ha valutato, con la Giuria, i lavori degli studenti per assegnare la Menzione Accademia.
La mostra del Premio 2023, realizzata in collaborazione con Azienda Speciale Palaexpo, viene quest’anno declinata nell’universo digitale in tre versioni, al fine di aumentare i punti di accesso e le modalità di fruizione delle opere: Metaverso, nuova app gratuita PDE (Premio Driving Energy) e virtual tour, accessibile dal sito ufficiale del Premio https://premiodrivingenergy.terna.it/.
Le opere selezionate sono pubblicate anche nel volume fotografico ‘Driving Energy’, declinato come catalogo ufficiale del Premio.

– Foto ufficio stampa Terna –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Cambiaghi “Udine ci sosterrà”, Nicolussi Caviglia “L’azzurro un onore”

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FIRENZE (ITALPRESS) – Nicolò Cambiaghi e Hans Nicolussi Caviglia. Sono loro i due nuovi volti azzurri che il ct Rino Gattuso ha voluto inserire nella lista dei convocati per le gare contro Estonia e Israele, valide per le qualificazioni ai Mondiali del 2026. Talento e personalità nell’attaccante esterno del Bologna e nel centrocampista della Fiorentina, oggi protagonisti in conferenza stampa a Coverciano.

Il rossoblù, classe 2000, non aveva neanche 6 anni quando l’Italia si laureò campione del mondo a Berlino. “Ma il ricordo di quella finale la porterò sempre con me, ho ricordi vaghi ma rimarranno sempre nel mio cuore”. Per lui la Nazionale è arrivata adesso, ma il momento giusto poteva scoccare anche prima. “Lo scorso anno un infortunio importante mi ha condizionato, ma ho lavorato tanto e posso dire di essere rientrato bene fin dallo scorso marzo – ha spiegato Cambiaghi -. Mi sono concentrato subito sul recupero, sono sempre rimasto in contatto con la squadra facendo la terapia a Bologna ed è filato tutto liscio non avendo complicazioni. Sono rientrato bene e ho accumulato subito minuti”. Italiano gli dà spazio e fiducia. “Devo sicuramente tanto al mister, è stato molto bravo e paziente ad aspettarmi. Grazie alle sue idee innovative, riesco a mettere in campo le mie qualità”. Cambiaghi nel suo passato calcistico ha giocato a Pordenone e a chi gli ha chiesto di fare un appello al pubblico friulano per riempire martedì prossimo lo stadio di Udine contro Israele, ha risposto: “Sono convinto che per quanto sarà possibile l’affetto del popolo italiano ci sarà sempre. Mi auguro che sia così anche a Udine così come è stato nelle partite precedenti, abbiamo bisogno dei nostri tifosi per qualificarci per il Mondiale”.

Da Cambiaghi a Nicolussi Caviglia, anche lui classe 2000 e alla prima convocazione in azzurro. “Il titolo di un film legato alla mia chiamata? Difficile, ci sono molti film che mi piacciono. Accosto il mio percorso a quello del protagonista di “2001 Odissea nello spazio“, ovvero “superare difficoltà e poi arrivare al traguardo che si vuole”. E adesso che ha raggiunto l’obiettivo considera “la chiamata della Nazionale un onore, cercherò di dare tutto me stesso per la maglia. Sono orgoglioso di essere valdostano e giocare con l’Italia rappresentando la mia regione”. Più che di idoli preferisce parlare di giocatori per lui importanti: “Come modello di ispirazione ho sempre avuto Johan Crujff. In Italia abbiamo avuto Pirlo che ha dato un qualcosa di diverso ai centrocampisti, l’ho conosciuto e ho imparato molto da lui”, ha aggiunto Nicolussi Caviglia che poi commentando i complimenenti del ct azzurro, ha detto: “Ringrazio mister Gattuso per le parole che ha avuto nei miei confronti. Il sale della vita credo che siano la curiosità e la volontà. Il mister ci ha messo la prima, io ci metterò la seconda”. In Nazionale ritrova Moise Kean, suo compagno di squadra alla Fiorentina, ma anche nelle giovanili azzurre e nella Juventus. “Con lui abbiamo un rapporto unico, ci conosciamo da una vita, l’ho visto crescere, ha qualità importanti. Non siamo delle macchine, ci sono periodi differenti, lui lavora sempre al massimo per sfruttare al meglio le sue qualità anche di leadership. L’anno scorso ha fatto bene, penso possa riconfermarsi anche quest’anno”. Spazio per parlare anche della partita di martedì, a Udine, contro Israele. “Per rispetto delle competenze rimando a quel che ha detto il presidente Gravina. Il calcio è fondato sul rispetto delle regole e io mi auguro che si agisca in questo senso anche in altri ambiti. Ogni guerra è una sconfitta per l’umanità”.

– Foto Ipa Agency –

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Mundys, al via la serie di podcast “Fly me to the Moon-Futuri in arrivo”

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ROMA (ITALPRESS) – Al via “Fly me to the Moon – Futuri in arrivo”, la nuova serie di podcast in otto puntate (audio e video), ideata e promossa da Mundys, per raccontare idee, persone e visioni che stanno trasformando il nostro tempo, scelte e intervistate dal giornalista Riccardo Luna.
I podcast – curati e prodotti da MoST – spaziano dal futuro delle infrastrutture di trasporto alla smart mobility, all’impatto dell’intelligenza artificiale sulla nostra vita quotidiana; dall’alimentazione ai progressi nel campo della genetica, fino agli avanzamenti in campo aerospaziale e nella scuola. Storie narrate all’interno dell’Innovation Hub di Fiumicino, luogo simbolo dell’Innovazione per il Gruppo Mundys.
“Con questo progetto – spiega il giornalista Riccardo Luna – vogliamo raccontare il mondo dell’innovazione attraverso un viaggio fatto di storie, idee, persone, tecnologie per provare a non aspettare il futuro ma per costruirlo tutti insieme”.
Mundys punta con “Fly me to the Moon” a creare una piattaforma di riferimento contemporanea, capace non solo di promuovere storie di valore ma anche di stimolare riflessioni e ispirare il pubblico sul grande tema del progresso e dell’AI. I podcast, infatti, si muovono su un doppio binario: da un lato, dare voce a figure spesso lontane dai riflettori, ma capaci di raccontare esperienze uniche, credibili e di forte impatto. Storie personali e professionali che offrono spunti di ispirazione, tracciando percorsi distintivi e originali.
Dall’altro, posizionare Mundys come attore centrale nel dibattito sull’innovazione in senso ampio, aprendosi a un pubblico trasversale e puntando in particolare sui più giovani, grazie a linguaggi e modalità di storytelling contemporanei e accessibili.
Ogni puntata, della durata compresa tra i 30 e i 50 minuti, è stata registrata all’interno dell’Innovation Hub dello scalo di Fiumicino.
Tutti i podcast che si presentano come un viaggio immersivo nel cuore del futuro e dell’intelligenza artificiale sono disponibili sulle principali piattaforme di ascolto e sui canali digitali (Spotify, Apple Music, Spreaker, YouTube, Amazon Music e Audible) e sul sito (flymetothemoon.mundys.com) e i social del Gruppo.
Tra gli ospiti che si susseguono nelle 8 puntate, c’è Padre Paolo Benanti, frate francescano, teologo e filosofo, una tra le voci più autorevoli nel dibattito internazionale sull’etica nell’AI. Attualmente è presidente della Commissione governativa italiana sull’Intelligenza Artificiale per l’Informazione, istituita presso la Presidenza del Consiglio, e membro del comitato ONU per la governance globale dell’IA. Nel podcast, Benanti riflette su come l’intelligenza artificiale non sia solo una tecnologia ingegneristica, ma anche un sistema che incide sulle relazioni umane.
Partendo da un’altra forma di intelligenza – quella linguistica – Marco Trombetti porta nel podcast la sua esperienza imprenditoriale con Translated e Pi Campus. La lingua per lui è la chiave per comprendere la realtà e pianificare il futuro. Con “Lara”, sistema evoluto nato da milioni di traduzioni, l’intelligenza artificiale ha iniziato a superare le capacità medie di un traduttore umano.
Questi sono solo alcuni dei racconti che ispirano il pubblico a una riflessione sul futuro. Tra gli altri, Maddalena Adorno, scienziata e imprenditrice biotech che racconta come la ricerca possa diventare impresa e visione e Chiara Schettino, che porta nel podcast una storia di resilienza e trasformazione. Dopo un lungo percorso personale, ha fondato Rosso, una startup che coordina donazioni di sangue, sviluppa software per ospedali e promuove nuovi donatori.

– foto ufficio stampa Mundys –
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Sesto San Giovanni, un anziano si lancia dal sesto piano durante lo sfratto e muore

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MILANO (ITALPRESS) – Un uomo di 71 anni è deceduto dopo essersi gettato dal suo appartamento al sesto piano. Il fatto è avvenuto alle 9 di questa mattina in via Puricelli Guerra a Sesto San Giovanni nell’hinterland di Milano. L’uomo si è lanciato dal balcone all’arrivo del suo legale e dell’ufficiale giudiziario venuto a notificargli lo sfratto. Nell’appartamento il 71enne avrebbe lasciato una lettera di addio.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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