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Cronaca

A Palazzo Chigi firmato il Patto per il Trimestre anti inflazione

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ROMA (ITALPRESS) – Il Patto anti inflazione “è un bel messaggio che diamo alla nazione sulla capacità che ha l’Italia nei momenti di difficoltà di lavorare insieme, questo che diamo oggi è un messaggio estremamente prezioso”. Così il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, a Palazzo Chigi nel corso della firma del Patto anti inflazione. Sono 32 le associazioni della filiera che hanno aderito al Trimestre Anti-Inflazione, promosso dal Mimit e presentato oggi a Palazzo Chigi dalla premier, dal ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, e dal ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, alla presenza dei rappresentanti delle organizzazioni aderenti. “E’ una iniziativa che mi rende particolarmente orgogliosa. Voglio ringraziare tutto il mondo produttivo, le filiere e le realtà che hanno dato la loro disponibilità. E’ un patto attraverso il quale lavoriamo insieme per calmierare i prezzi dei beni di largo consumo”, prosegue Meloni, nel sottolineare come il “segnale più bello che diamo oggi è che questa nazione è ancora in grado di tenersi per mano. Il Patto è il frutto di un lungo lavoro che dimostra al governo che non siamo soli quando si tratta di affrontare i problemi della nazione – aggiunge -, e dimostra al mondo produttivo che finalmente c’è una guida, che c’è umiltà e che il governo chiede una mano per affrontare la spirale inflazionistica. Oggi facciamo un passo avanti con il trimestre tricolore. Ci saranno tre mesi per calmierare i prezzi, è un esperimento e se funzionerà bene lavoreremo tutti per prolungare questa iniziativa”, conclude Meloni.
Per il ministro delle Imprese e il Made in Italy, Adolfo Urso, “il fatto che oggi si presenti insieme l’intero sistema Italia credo sia un modello da perseguire in ogni contesto e penso che sia la forza dell’Italia. E’ un passo importante su una strategia che il governo si è data dall’inizio della legislatura, sin dalla manovra dello scorso anno quando i due terzi sono stati destinati al contrasto per il caro energia. Il trimestre antinflazione inizierà domenica primo ottobre con il carrello tricolore, il carrello della spesa che è quello che più colpisce le famiglie italiane. E’ importante che inizi domenica e che comprenda l’intero periodo natalizio. In questo modo – assicura – onoreremo una festività religiosa a cui siamo particolarmente attenti. Avremo un confronto continuativo al nostro Ministero per le problematiche della filiera, per affrontare le emergenze, contrastare l’inflazione, tutelare il potere delle famiglie, dei lavoratori e dei pensionati. Per la prima volta la squadra italiana gioca insieme nella stessa direzione con tutte le sue componenti. Credo che non sia mai accaduto in questo modo corale, coesa e unica nella stessa direzione”, conclude il titolare del Mimit. “Questa iniziativa – osserva il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida- porterà risultati se le filiere riusciranno a sostenere l’organizzazione, perche non tutte hanno la stessa forza contrattuale. Abbiamo la possibilità di fare ancora tanto nell’export, possiamo ancora crescere, ma l’unico modo è investire su chi crea ricchezza, che poi può redistribuirla”.
Dal primo ottobre al 31 dicembre i punti vendita aderenti presenti sul territorio nazionale proporranno a prezzi calmierati una vasta gamma di prodotti di prima necessità, alimentari e non, per l’infanzia e di largo consumo – che saranno determinati dalle aziende e dalle catene distributive – con l’impegno a contenere e non aumentarne i prezzi nel periodo di riferimento. Un vero e proprio “paniere tricolore” che verrà messo a disposizione dei consumatori, nel rispetto della libertà d’impresa e delle diverse strategie di mercato, attraverso iniziative come prezzi fissi, promozioni, prodotti a marchio del distributore, carrelli a prezzo scontato o unico.
Gli esercizi aderenti proporranno i prodotti a prezzo calmierato rendendoli facilmente riconoscibili ai consumatori attraverso l’esposizione negli esercizi commerciali e sugli scaffali del logo del “Trimestre Anti-inflazione”: un carrello della spesa tricolore, oggetto della campagna di comunicazione che verrà avviata nei prossimi giorni con l’obiettivo di promuovere l’iniziativa. Il patto prevede, inoltre, l’istituzione presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, con il coinvolgimento degli altri Ministeri competenti, di un tavolo permanente di filiera finalizzato ad analizzare l’evoluzione dell’iniziativa, oltre alle necessità e alle eventuali criticità dei settori interessati.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Cina, a novembre tasso di disoccupazione nelle città al 5,1%

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PECHINO (CINA) (XINHUA/ITALPRESS) – Il mercato cinese del lavoro è rimasto complessivamente stabile, con il tasso di disoccupazione urbana rilevato che si è mantenuto stabile al 5,1% a novembre, hanno mostrato lunedì i dati ufficiali.

Nei primi 11 mesi dell’anno, tale tasso si è attestato in media al 5,2%, ha riferito l’Ufficio Nazionale di Statistica (NBS).

Le condizioni occupazionali dei gruppi chiave sono rimaste anch’esse solide. A novembre, il tasso di disoccupazione tra i lavoratori rurali migranti si è attestato al 4,4%, inferiore alla media nazionale.

L’economia cinese è rimasta nel complesso stabile a novembre, ha dichiarato il portavoce dell’NBS Fu Linghui nel corso di una conferenza stampa, aggiungendo che il Paese lavorerà per garantire uno sviluppo stabile dell’occupazione, delle imprese, dei mercati e delle aspettative.

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La Cina ha fissato un obiettivo per il tasso di disoccupazione urbana rilevato intorno al 5,5% per il 2025, e mira a creare oltre 12 milioni di nuovi posti di lavoro urbani entro l’anno.
(ITALPRESS).
-Foto Xinhua-

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Cronaca

Andreani (UILTuCS) “Terziario colpito da fenomeno dell’impoverimento salariale”

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ROMA (ITALPRESS) – Il settore terziario in Italia è “al centro di una stagione” caratterizzata dal fenomeno dell’impoverimento salariale. E’ quanto ha sottolineato in un’intervista all’agenzia Italpress Paolo Andreani, segretario generale della UILTuCS, il sindacato Uil per il turismo, commercio e servizi. “C’è tanta stagionalità, c’è discontinuità lavorativa e ci sono tanti rapporti di lavoro, anche in aumento, ma con poche ore. E questo determina il grande fenomeno del lavoro povero. Il terziario è al centro di questa stagione, una stagione preoccupante di impoverimento salariale”, ha osservato Andreani. Secondo il segretario generale della UILTuCS, “il fenomeno è tale perchè le imprese terziarizzano, e sono le imprese dell’industria, ma anche la pubblica amministrazione, quando deve appaltare. In questa logica degli appalti, dei subappalti e della terziarizzazione, ecco che questo fenomeno si amplifica e diventa molto rilevante”.
Un elemento che contribuisce a questo contesto è quello dei contratti collettivi, la cui tipologia negli anni si è diversificata ed è aumentata di numero, fino a comprendere i cosiddetti “contratti pirata”. “Al Cnel sono depositati oltre mille contratti collettivi e nel terziario ce ne sono molte centinaia. Tra questi ci sono i cosiddetti contratti pirata, ovvero contratti sottoscritti da associazioni che non hanno rappresentanza, datoriali e sindacali, che spesso non hanno trattativa, non hanno delegazioni e che in stanze un pò riservate sottoscrivono dei contratti collettivi. Quel che è grave è che questi contratti impoveriscono il lavoro”, ha spiegato. Facendo un esempio concreto, “ci possono essere due supermercati, l’uno vicino all’altro, con una cassiera che ha lo stesso orario e lo stesso numero di ore, però ci sono 8 mila euro all’anno in meno di retribuzione. E’ un fenomeno che sta diventando rilevante”, ha proseguito. Secondo Andreani, il sindacato da lui rappresentato va in direzione contraria rispetto a questo fenomeno. “Non solo siamo tanti e facciamo le trattative, a volte facciamo anche gli scioperi, e facciamo tanti contratti collettivi, come nel 2024”, ha aggiunto definendo questi contratti “protettivi”, perchè comprendono le condizioni “che riguardano i permessi, le ferie, che riguardano la retribuzione, che riguardano tutti gli aspetti”.
L’obiettivo di UILTuCS è procedere ai prossimi rinnovi senza ritardi sulla tabella di marcia. “Abbiamo una grande occasione perchè siamo riusciti ad allineare le scadenze dei contratti collettivi e quindi tra il 2026, fine ’26 e inizio ’27, scadranno quasi tutti i contratti collettivi. Noi lavoreremo già nei prossimi mesi per costruire le proposte, per poi andare a negoziare il rinnovo”, ha spiegato Andreani. Le proposte riguarderanno un aumento dei salari ma anche “il lavoro domenicale, perchè noi vorremmo fare in modo che sia pagato di più e meglio per chi lavora la domenica, perchè è un sacrificio”, ha detto anticipando la proposta di un 50 per cento di maggiorazione per ogni ora lavorata la domenica.
Un’altra proposta riguarderà il lavoro festivo, con una maggiorazione del 100 per cento, “e poi vorremmo fare in modo che tutti i contratti individuali abbiano un minimo di orario che consenta alle persone di avere la pensione. Ci vogliono 25 ore – 20 nel turismo, 25 nel terziario – perchè, se non ci sono queste ore, di fatto c’è povertà previdenziale”, ha concluso Andreani.
(ITALPRESS).
-Foto Italpress-

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Cronaca

AGSM AIM diventa Magis, svelato il nuovo brand

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VERONA (ITALPRESS) – E’ Magis il nuovo brand che prenderà il posto di AGSM AIM. Nasce dalla ricombinazione delle lettere del vecchio nome. L’ambizione: essere un brand capace di posizionare l’azienda tra i leader nazionali.
Il nuovo brand è stato presentato ufficialmente durante la festa di Natale del Gruppo, che ha riunito oltre settecento collaboratrici e collaboratori. Erano presenti il consigliere delegato Alessandro Russo, il presidente Federico Testa, il vicepresidente Stefano Fracasso, il Consiglio di amministrazione della capogruppo e delle sei Business Unit. A condividere il momento del reveal anche i sindaci dei Comuni di Verona e Vicenza, soci del Gruppo, Damiano Tommasi e Giacomo Possamai.
Nato da un lavoro complesso e durato più di un anno, il nuovo brand porta a compimento una riflessione sull’identità dell’azienda che ha ridefinito mission, vision e purpose. L’obiettivo è quello di accompagnare il nuovo piano industriale con l’ambizione di posizionare l’azienda tra i principali player nazionali. Magis, che nasce dalla ricombinazione delle lettere del vecchio nome AGSM AIM, in latino significa “di più”, ma anche “oltre”, “verso il meglio”, e parla di progresso, ambizione e trasformazione. Prende per mano e accompagna dentro una nuova storia di marca che nasce sulle fondamenta di oltre un secolo di storia.
“Oggi inizia il nostro futuro – afferma il presidente Federico Testa -. Abbiamo scelto di fare un passo importante, che non è solo di immagine ma strategico. Il nuovo nome rappresenta quello che oggi siamo realmente: un’azienda pubblica solida, moderna, capace di costruire valore per i territori che la hanno generata e per quelli in cui opererà domani. Con il nuovo brand rafforziamo la nostra identità, rendendo più chiaro il nostro ruolo in un settore che richiede visione, responsabilità e capacità di innovare senza perdere di vista il legame con le comunità. Magis interpreta bene questa direzione: custodisce un’eredità lunga più di un secolo e la apre a nuove possibilità”.
Per il consigliere delegato Alessandro Russo “Magis è il brand giusto per la nuova storia che l’azienda vuole raccontare sia sui suoi territori di riferimento sia a livello nazionale. Abbiamo lanciato un nuovo piano industriale ambizioso e abbiamo fatto emergere il nostro purpose: il ruolo che vogliamo avere come azienda – prosegue -. Vogliamo dare al cambiamento il passo dei cittadini, dei territori. Accompagnare i nostri clienti, le comunità, le imprese nella complessità di questa transizione. Per questo accanto a Magis, abbiamo voluto scrivere Benvenuta Transizione. E la prima transizione è quella che parte da noi, dalle nostre persone e da nostro piano industriale. Una sfida tutta al futuro e che parte proprio dal Veneto e da Vicenza e da Verona. E non è un caso perchè in questa parte di Italia il futuro è qualcosa che sappiamo fare da sempre”.
Il nuovo brand è frutto di uno studio approfondito sul riposizionamento identitario del Gruppo e della scrittura di Paolo Iabichino, scrittore pubblicitario, direttore creativo e fondatore dell’Osservatorio Civic Brands con Ipsos, che ha trasformato l’eredità dei due acronimi AGSM e AIM in un sistema narrativo e visivo coerente con i valori del Gruppo. Il reveal nelle città di Verona e Vicenza è accompagnato da una campagna teaser e di lancio con una presenza integrata su canali digitali, OOH e televisivi.

– Foto ufficio stampa Magis –

(ITALPRESS).

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