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Cronaca

Gran finale a Roma per “TTX EU format…More FUN more LIFE”

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ROMA (ITALPRESS) – Piazza di Siena, uno dei luoghi aulici del centro storico di Roma, si appresta a ospitare il gran finale di “TTX EU Format … more FUN more LIFE”, progetto organizzato dalla Federazione Italiana Tennistavolo, grazie ai fondi messi a disposizione dall’Unione Europea nell’ambito del programma Erasmus+. Appuntamento da venerdì 6 a domenica 8 ottobre, per un evento che vedrà la partecipazione delle Federazioni di Spagna, Francia, Portogallo, Polonia, Lettonia, Malta, Slovenia, Ungheria e Cipro, oltre che delle società affiliate Fitet che hanno contribuito allo svolgimento delle attività in Italia. Il progetto, che promuovendo il benessere psico-fisico dei più giovani, punta tutto sull’educazione, la formazione, l’inclusione e lo sport, gode anche del patrocinio dell’assessorato ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda di Roma Capitale e di Sport&Salute, e fa parte delle iniziative organizzate nell’ambito della Settimana Europea dello Sport, promossa dalla campagna #BeActive e voluta dall’Unione Europea, con il sostegno del Ministro per lo Sport e i Giovani Andrea Abodi attraverso il Dipartimento Politiche Giovanili e il servizio civile universale. Il claim #BeActive vuole sostenere proprio tutte quelle proposte sportive che, come “TTX EU Format… more FUN more LIFE”, intendono incentivare il benessere psico-fisico e gli stili di vita sani, con l’obiettivo di creare partecipazione, inclusione e innovazione. “TTX EU Format… more FUN more LIFE” ha infatti lo scopo di creare un format europeo che, coinvolgendo i giovani dagli 11 ai 18 anni, favorisca le buone abitudini rappresentate dalla pratica sportiva, attraverso il nuovo gioco del Table Tennis X, nuova disciplina ideata dalla Federazione internazionale e che la FITeT ha promosso già nell’ottobre 2019, con un evento in via dei Fori Imperiali a Roma che ha potuto contare su oltre 40mila presenze, e poi proponendo per due anni consecutivi dei Tour estivi, che hanno fatto divertire migliaia di persone in tutta Italia. Il TTX utilizza racchette in legno, senza coperture in gomma, e palline più grandi e pesanti rispetto al tennistavolo, in modo da essere praticato anche all’aperto. Può essere giocato da tutti, indipendentemente dalle abilità tecniche, e in qualunque luogo, e ogni incontro è sulla distanza dei due set su tre, ognuno dei quali non si conclude, come avviene tradizionalmente, quando uno dei due contendenti abbia conquistato l’undicesimo punto, con due di vantaggio sull’avversario, ma allo scoccare dei due minuti. La FITeT, attraverso i Comitati Regionali e le società distribuite lungo la Penisola, ha organizzato dieci eventi all’interno degli istituti scolastici secondari di primo e secondo grado, coinvolgendo in ciascuno almeno 100 studenti, e altrettante tappe all’aperto in città di un circuito denominato Road Show, che ha coinvolto almeno 200 ragazzi in ogni location. Le nove Federazioni partner in Europa hanno promosso il “TTX EU Format” sul proprio territorio e realizzato anche loro un appuntamento scolastico e un Road Show ciascuno, con le stesse caratteristiche di quelli italiani. Quasi 6.000 giovani in tutto hanno dunque partecipato al progetto, in totale si sono svolte 19 manifestazioni nelle scuole e 19 cittadine e i vincitori di ognuno di questi tornei si sfideranno nel corso della tre giorni nella Capitale, che sarà comunque aperta a tutta la cittadinanza per sperimentare il gioco del TTX attraverso la pratica e il gioco libero. “Come FITeT – spiega il presidente federale Renato Di Napoli – investiamo risorse ed energie nelle nostre attività promozionali e il TTX EU Format è il nostro fiore all’occhiello. Abbiamo creduto fin dall’inizio nel potere ludico, aggregativo e inclusivo del Table Tennis X e, dopo aver fatto conoscere questa nuova disciplina in Italia, ci siamo spinti oltre, portandola in Europa, in virtù della collaborazione di altri nove Paesi. In questi mesi si è svolta una bellissima interazione fra il nostro gruppo di lavoro e gli staff delle altre nazioni, per promuovere il progetto sui rispettivi territori, e questa fase finale organizzata a Roma costituisce anche un modo per ringraziare tutti per il loro impegno e per festeggiare insieme la buona riuscita dell’iniziativa”. Venerdì 6 ottobre dalle ore 10 alle 13 la FITeT ospiterà i ragazzi delle scuole secondarie di primo grado di Roma, che svolgeranno attività sportiva in piazza. Nel pomeriggio alle 16 si svolgerà la Cerimonia d’Apertura dell’evento conclusivo, poi sabato 7 ottobre le fasi finali del torneo scolastico e del Road Show, con in campo i vincitori delle varie tappe, e la gara agonistica, che vedrà all’opera quattro atleti tesserati per ogni Nazione partner, ma non rientranti nei giri delle Nazionali, selezionati da ogni delegazione. Domenica 8 sarà infine dedicata alle finali della TTX Cup, circuito che si è svolto sotto la supervisione della Fitet con diverse tappe in giro per l’Italia, oltre a un torneo aperto a tutta la cittadinanza.
– foto Ufficio Stampa FITeT –
(ITALPRESS).

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Renzi “Chi abbandona la ‘tenda riformista’ regala il Paese alla destra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ricevo email di persone con il mal di pancia per gli accordi che vengono fatti anche con la sinistra radicale e i Cinque Stelle. Voglio essere molto chiaro, cari amici. Se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee. Dall’altra parte, del resto, ci sono Vannacci, leghisti e complottisti vari NoVax lollobrigidiani: sono le regole del bipolarismo. Capisco molto bene chi dice: eh ma rischiamo di annacquare il profilo riformista. Di non contare dentro il centrosinistra. Sì, è un rischio reale. Ma il modo per non farsi ‘annacquarè è solo uno: prendere i voti. Lo dico a chi su Twitter annuncia sfaceli, a chi sui social promette rivoluzioni, a chi nelle chat grida il proprio disgusto”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sue enews. “Se volete incidere, in democrazia, un tweet in meno e un voto in più. Un post in meno e un candidato che prenda voti in più. Uno sfogo in meno e una telefonata all’amico incerto in più. Ve la dico ancora più chiara: gli equilibri della coalizione dipendono dai voti, non dalle chiacchiere”, aggiunge.

“Se i Cinque Stelle e la sinistra radicale prendono il 10% e noi prendiamo l’1%, il problema è nostro, non loro. Se invece riusciamo a fare un buon risultato (come faremo, ne sono certo, non solo in Calabria e Toscana), allora la tenda riformista diventa credibile. E decisiva per la vittoria alle politiche. In democrazia contano i voti. Noi siamo forti e credibili – spiega – perchè quando abbiamo portato il nostro contributo abbiamo fatto la differenza (pensate solo alla differenza nelle elezioni a Genova dopo le regionali in Liguria). Ma adesso ci sono da fare due cose: eleggere consiglieri regionali decisivi e portare le idee dalla Leopolda al Paese. Punto. Tutto il resto è noia. Chi vuole un centrosinistra riformista ci dia una mano. Adesso. Chi abbandona il campo per la presenza di Cinque Stelle e AVS regala il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida. E’ chiaro adesso perchè insisto sul fatto che noi siamo decisivi? Se noi facciamo un bel risultato riequilibriamo la coalizione e vinciamo le elezioni. Se noi andiamo male la coalizione scivola a sinistra e perdiamo le elezioni. Tocca a noi. La differenza la fanno i voti, non i tweet”, conclude Renzi.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Assemblea di Mediobanca boccia l’ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit.
Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.
Per l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, si tratta di “un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca. Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le
raccomandazioni dei proxy advisors internazionali. Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culturè convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Zelensky “La Cina non può essere garante della nostra sicurezza”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – La scorsa notte “l’esercito russo ha stabilito uno dei suoi folli anti-record. Ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social, aggiungendo che “diversi missili sono stati lanciati contro un’azienda di proprietà americana in Transcarpazia. Si trattava di una normale attività civile, sostenuta da investimenti americani, che produceva articoli di uso quotidiano come macchine da caffè. Eppure, era anche un bersaglio per i russi. Questo è molto significativo”, afferma. E sottolinea che “i russi hanno condotto questo attacco come se nulla fosse cambiato, come se non ci fossero sforzi globali per fermare questa guerra. Tutto questo richiede una risposta. Non c’è ancora alcun segnale da parte di Mosca di impegnarsi davvero in negoziati sostanziali e porre fine a questa guerra. E’ necessaria pressione. Sanzioni severe, dazi elevati”.
Parlando con i giornalisti, Zelensky ha indicato Svizzera, Austria o Turchia come possibili sedi per potenziali colloqui di pace con il suo omologo russo Vladimir Putin. No a un possibile ruolo della Cina per garantire la sicurezza dell’Ucraina.
“In primo luogo – ha spiegato Zelensky – la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall’inizio. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni… Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutino l’Ucraina e che non l’abbiano aiutata nel momento in cui ne avevamo veramente bisogno”. E l’incontro con Putin, ha concluso Zelensky, sarà possibile “dopo che saranno state concordate garanzie di sicurezza”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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