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Cronaca

Festival del Metaverso, record di presenze a Torino

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TORINO (ITALPRESS) – Straordinario successo di pubblico e di contenuti la II edizione del Festival del Metaverso promossa dall’ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, andata in scena nella location della Nuvola Lavazza a Torino con il gotha delle istituzioni e degli opinion leader dell’ecosistema innovazione italiano ed europeo. Centrato e superato il traguardo delle 5.000 persone in presenza nel corso del Festival e oltre 500mila utenti unici nel corso della diretta streaming.
‘E’ stata una seconda edizione davvero straordinaria sia per l’incredibile numero di presenze che per i collegati da remoto – così il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri – Abbiamo radunato alcuni dei maggiori opinion leader, nazionali che internazionali, sul mondo della virtual reality e dell’artificial intelligence, creando un confronto importantissimo con le massime Autorità istituzionali locali, nazionali ed europee. Con l’occasione abbiamo lanciato il nostro appello al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per aumentare l’impegno a sostegno dei giovani, delle startup e degli investimenti nella ricerca, punti che riteniamo fondamentali per lo sviluppo e la crescita del nostro ecosistema Paesè.
Ad aprire i lavori, il Presidente dell’ANGI, Gabriele Ferrieri a cui hanno fatto seguito gli interventi delle istituzioni territoriali con Chiara Foglietta Assessore Comune di Torino, Matteo Marnati Assessore Innovazione e Ricerca Regione Piemonte e Letizia Maria Ferraris Presidente CSI Piemonte. Importante l’investimento del Piemonte che è stata la prima pubblica amministrazione in Italia a lanciare una piattaforma di servizi nel metaverso a servizio della cittadinanza i cui dettagli sono stati poi illustrati anche dal direttore generale del CSI Piemonte, Piero Pacini.
A portare i saluti del Governo Meloni, la voce e testimonianza di Alessandro Morelli, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega al CIPE, che ha evidenziato le priorità e le linee guida sugli investimenti legati all’innovazione e alle imprese in ottica di attuazione anche del PNRR.
Confronto su Europa, PNRR, investimenti, territorio, innovazione sociale e comuni è stata al centro invece della sessione con Fabrizio Spada Responsabile Relazioni Istituzionali degli Uffici del Parlamento Europeo in Italia, Alessandro Coppola Direttore Innovazione Sviluppo ENEA, Marco Gay Presidente Esecutivo Digital Magics, Paolo Mulassano Fondazione Compagnia di San Paolo, Marco Bussone Presidente UNCEM e Francesco Tufarelli Segretario Generale CNEL.
Dal mondo imprese di particolare rilevanza i temi presentati da Ferrovie dello Stato Italiane, META e Rai Cinema. Da un lato FS ha illustrato con Luca Beccastrini (Coordinamento FS – MOST) e Mario Tartaglia (Head of FS Research Centre di FS) la nuova managerialità al centro degli affari istituzionali del gruppo ‘Metaverso e Mobilità’. META per voce di Laura Bononcini (Public Policy Director for Southern Europe META) ha evidenziato la posizione del gruppo e l’importanza di come la VR sia al centro del percorso di business del colosso dei social. Infine, Rai Cinema con Carlo Rodomonti (Responsabile Marketing Strategico e Digital) ha raccontato delle sfide dell’innovazione audiovisiva tra cultura, educazione e intrattenimento, dialogando con Alessandro De Grandi CEO & Founder The Nemesis, Stefano Tropiano Delegato Museo Nazionale del Cinema, Lorenzo Capannari CEO & Co-Founder AnotheReality, Giovanni Verreschi Amministratore Delegato ETT Gruppo SCAI.
Ponendo attenzione sul tema della protezione dei dati, di particolare rilevanza l’intervento di Guido Scorza Componente del Collegio del Garante per la protezione dei dati personali.
Sul tema sport, di particolare interesse il caso di successo portato avanti dalla Fondazione EuroRoma 2024 che, per voce del suo DG Paolo Carito e della campionessa di Atletica Leggera Larissa Iapichino (in uno speciale video realizzato nella virtual reality), dialogando con Marcel Vulpis di Sport Economy, hanno evidenziato come: ‘Siamo l’unico evento sportivo italiano che ha aperto uno spazio nel Metaverso – prosegue Carito – e non bisogna parlare di realtà virtuale perchè si tratta di un vero e proprio concetto fisico, che mira a superare i limiti della fisicità stessa. Il Metaverso, infatti, consentirà alle persone di tutto il mondo di vivere l’atmosfera degli Europei di Atletica a distanza e con diversi mesi di anticipo rispetto all’avvio della manifestazionè.
Da altri casi e applicazioni sul mondo VR e AI, preziosi gli interventi di: Andrea Bandera Amministratore Delegato State1 con il loro primo ‘Business Metaverse Hub’; Francesca Rese Responsabile Relazioni Istituzionali Errebian Spa con la loro idea di progettazione in realtà virtuale degli spazi di lavoro; Giacinto Barresi dell’Istituto Italiano di Tecnologia con il loro progetto per il mondo salute.
Di grande rilevanza anche le testimonianze di ospiti internazionali tra cui quella di Nick Rosa Industry Technology Innovation Lead Europe Accenture che ha coordinato la sessione dal titolo ‘Navigating Industry Challenges: Unearthing Collective Insights from VR/AR Professionals’ con Daniel Colaianni VR & AR Innovator e AIXR e Co- Founder & CEO, impreziosito anche dal dialogo con il famoso e illustre Prof. Tom Furness dell’Univesità di Washington, Pioniere della Realtà Virtuale. E infine con: Manila Di Giovanni che a soli 22 anni ha fondato una startup e creato il primo Metaverso al mondo di uno Stato, il Principato di Monaco, ha vinto il Prix Monte-Carlo Femme de l’Annèe 2023, il premio Donna dell’anno; Marco Ramilli esperto internazionale di sicurezza Informatica, imprenditore, scrittore e white-hat hacker che da dottorando ha lavorato per il Governo degli Stati Uniti.
‘Il rinnovato successo del Festival del Metaverso con la grande partecipazione di giovani ci fa enorme piacere – commenta l’assessora all’Innovazione e alla Trasformazione Digitale Chiara Foglietta – Siamo pronti a sostenere ancora il Festival che è un momento importante di riflessione su temi che stanno a cuore a chi, come noi, punta ad attivare e coinvolgere imprese, cittadini e istituzioni per creare un modello in cui le tecnologie emergenti siano una delle leve dello sviluppo della Città’.
‘Un ringraziamento particolare all’Associazione Nazionale Giovani Innovatori per aver organizzato, ancora a Torino, la seconda edizione del Festival del Metaverso. Regione Piemonte sta lavorando da anni con il Csi e le tecnologie che sono state utilizzate agli inizi ora sono obsolete, superate, perchè il mondo dell’innovazione, della tecnologia e della digitalizzazione è un mondo in continua evoluzione e trasformazione e per arrivare al massimo possibile in termini di tecnologia bisogna affrontare un percorso fatto da molti step. Oggi il metaverso non è più solo un gioco: oggi è un’opportunità che permette di offrire una serie di servizi ai cittadini, alle imprese, alle pubbliche amministrazionì, afferma l’Assessore Regione Piemonte, Matteo Marnati.
‘Il Festival del Metaverso ha rappresentato un’occasione importante per confrontarci sulle nuove tecnologie legate allo straordinario mondo della realtà virtuale e dell’intelligenza artificiale – così Pietro Pacini, Direttore Generale CSI Piemonte – ‘Abbiamo potuto raccontare le progettualità che il Consorzio sta portando avanti su questi temi e molti partecipanti del Festival le hanno potute provare direttamente nell’area espositiva dove quest’anno eravamo presenti accanto ad aziende di primissimo piano nel panorama nazionale e internazionalè.
‘Nel mondo reale, la crescita dello scambio di informazioni, anche al crescere della tecnologia, è sempre andato di pari passo con il crescere della mobilità delle persone ed anche delle merci. Dalle analisi e dagli studi del Gruppo FS Italiane risulta che la mobilità più che ridursi probabilmente cambierà. Ci aspettiamo che utilizzando la realtà virtuale, evolveranno i modi di viaggiare ed i criteri secondo cui si deciderà di viaggiare e come viaggiarè, dice Mario Tartaglia, Head of FS Research Centre, Ferrovie dello Stato Italiane.
‘Presentare le attività e i progetti legati all’ambito più innovativo e sperimentale della produzione di Rai Cinema e aprire le porte del nostro spazio virtuale con un corner vr dedicato, in un contesto stimolante come quello del Festival del Metaverso di Torino, ha portato riscontri soddisfacenti per il nostro lavorò – ha commentato Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema – ‘Questi giorni sono stati l’occasione per dialogare con un pubblico di utenti nuovo, avvicinando le moderne generazioni all’esperienza cinematografica attraverso i linguaggi narrativi che sono loro più vicini e, soprattutto, abbiamo avuto l’opportunità di veicolare, anche tra i più giovani, messaggi di rilevanza sociale e culturale, obiettivo che da anni portiamo avanti con Rai Cinema attraverso la sperimentazione di nuovi linguaggi e tecnologiè.
Elemento centrale dei lavori, è stata la presentazione dei dati dell’Osservatorio ANGI Ricerche in collaborazione con l’istituto demoscopico Lab21.01. ‘A distanza di un anno dalla prima rilevazione – spiegano Gabriele Ferrieri Presidente ANGI – Associazione Nazionale Giovani Innovatori, Roberto Baldassari Direttore del Comitato Scientifico ANGI e Adelina Chiara Balsamo Direttore Operativo Lab21.01 – Aumenta la conoscenza da parte degli italiani del concetto di Metaverso: il 35% della popolazione si dichiara consapevole del significato del termine; recuperano le donne (43%) rispetto agli uomini (57%); La prima cosa che viene in mente agli italiani pensando al Metaverso è ‘Un universo virtuale, aumentato e parallelò (60%) seguita dalla ‘Fusione tra un videogioco e il mondo realè (26%) e dal semplice ‘Videogiocò (14%) Ancora però pochi coloro che hanno fatto un’esperienza immersiva (9%) rispetto alla grande maggioranza degli intervistati che dichiara di volerla fare (72%) e alla minoranza che afferma la sua contrarietà a provare l’esperienza del Metaverso (11%). Tra i dispositivi più utilizzati restano saldi in prima posizione i ‘Visori VR’ (43%), seguiti dai ‘Personal computer’ (32%) e dagli ‘Smartphone e tablet’ (23%).’ ‘Ancora molto titubanti gli italiani sugli effetti che potrebbero essere prodotti dal Metaverso: 5 italiani su 10 non hanno ancora un giudizio assestato sulla possibile incidenza del Metaverso rispetto alle abitudini personali e sociali. Sulle varie applicazioni i giovani under 35 sembrano però avere le idee chiare: ‘Istruzione e formazionè (31%); ‘Mobilità, turismo e smart city’ (24%); ‘Rapporti sociali e interpersonalì (18%); ‘Pubblica amministrazione e rapporti con il cittadinò (16%); ‘E-commercè (11%). Ma in che modo il Metaverso rivoluzionerà la nostra società? I giovani italiani pongono al primo posto la possibilità di ‘Abbattere le distanze socialì (29%); seguita dall’incremento di ‘Spazi e strumenti tecnologicì (21%), dall’opportunità di creare un ambiente ‘gender and age equality’ (19%), da ‘Nuove opportunità di lavorò (17%) e da nuove possibili ‘Identità’ (14%).
– foto ufficio stampa ANGI –
(ITALPRESS).

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Milano, al via anno accademico 2024/2025 Università Statale

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MILANO (ITALPRESS) – E’ il cambiamento tecnologico, geopolitico e sociale che sta investendo il mondo e l’Europa, a più livelli, a fare da sfondo all’intervento che la Rettrice Marina Brambilla pronuncia al via del nuovo anno accademico 2024/2025 dell’Università degli Studi di Milano. Ripensare al ruolo civico e d’avanguardia delle università, con coraggio e curiosità, e offrire in una prospettiva intergenerazionale gli strumenti per governare le transizioni digitali ed ecologiche, forti della multidisciplinarietà di un grande ateneo pubblico, che intende investire in formazione intesa come upskilling e reskilling, con un aggiornamento e un miglioramento continuo delle competenze. Infrastrutture di ricerca, grandi progetti di rigenerazione urbana come MIND e Città Studi, corsi trasversali sull’uso consapevole dell’AI e investimenti per la salute globale, così da interpretare l’evoluzione e creare valore pubblico per le nuove generazioni: la Statale guarda al 2030 coniugando la tradizione dei valori europei con l’innovazione tecnologica e scientifica che mette “la persona e la dignità della persona” al centro. Ed è a queste sfide che intende rispondere il Piano Strategico per il sessennio 2025-2030 dell’Università degli Studi di Milano, documento in cui prende forma la Statale del futuro, deliberato dagli organi di governo, reso pubblico in occasione della cerimonia e al quale la Rettrice Brambilla fa continuo rimando nel corso del suo intervento. All’inaugurazione dell’anno accademico, in un’Aula Magna gremita, hanno portato i saluti istituzionali Giuseppe Sala, Sindaco di Milano, Alessandro Morelli, Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e Attilio Fontana, Presidente di Regione Lombardia. Alla sfida della trasformazione dell’ateneo su più poli, a partire dalla messa a terra del Campus MIND, corrisponde uno scenario globale che colloca la Statale, nella sua identità di ateneo interdisciplinare, in prima linea nel governo della complessità. Strategico per l’ateneo sarà, infatti, il piano di sviluppo dell’AI che prevede un decalogo inerente diversi campi di applicazione, dalla ricerca alla didattica, un percorso formativo in AI Literacy rivolto alla comunità accademica e agli studenti, offerto trasversalmente in tutti i corsi di studio, con una struttura modulare e contenuti in parte specifici per area disciplinare, e, infine, la StAI Academy, una struttura di riferimento per coordinare e valorizzare le iniziative legate all’AI e alla scienza dei dati, in collaborazione con enti, imprese e istituzioni del territorio. E ancora, la Rettrice nel suo discorso torna sulla natura di università statale, pubblica e da vivere in presenza, dove “scegliamo di rafforzare il nostro impegno nel garantire il diritto allo studio, ampliandolo in una visione inclusiva che va ben oltre le fondamentali agevolazioni economiche e si traduce nella promozione della qualità dell’esperienza degli studenti in un ambiente accogliente e in ascolto”, con attenzione anche “al benessere psicologico”. Ben presente tra gli obiettivi del Piano Strategico anche la didattica innovativa che, nelle modalità miste e online, deve accompagnare la didattica tradizionale e cessare di essere un tabù, offrendosi come “una straordinaria risorsa per consentire a chi non ha mai preso in considerazione l’università, che in questo paese rischia di ritornare ad essere un’esperienza elitaria, l’opportunità di percorsi formativi di qualità, di grande tradizione e prestigio”. Certo, lo chiarisce con nettezza la Rettrice, “la nostra offerta, anche aprendosi alle modalità più innovative, non sarà mai un’offerta commerciale, bensì sempre un’offerta culturale e di alto profilo scientifico”. All’ulteriore potenziamento della ricerca scientifica, della sua dimensione internazionale e alla valorizzazione dello spazio europeo sono dedicati molti passaggi del discorso di Marina Brambilla. Dopo aver ricordato la straordinaria risposta dell’Ateneo in termini di successo nella partecipazione dei bandi europei, con 63 progetti ERC vinti dal 2010, e l’adesione dell’Ateneo – come unica università italiana – alla prestigiosa e influente associazione LERU (League of European Research Universities), la Rettrice ricorda che “l’investimento dell’Europa nella ricerca rappresenta non solo una scommessa sul futuro dell’umanità, ma una scelta etica e strategica per affrontare dilemmi complessi” e che “la collaborazione internazionale tra le èquipe di ricerca di diversi Paesi e discipline è un valore aggiunto assolutamente fondamentale”. Particolare attenzione negli obiettivi del Piano Strategico dell’Ateneo viene posta alla promozione della libertà della ricerca, che non deve subire alcun condizionamento “se non quello di rispettare i principi dell’etica”. La Rettrice ribadisce anche l’impegno per il trasferimento di prodotti e tecnologie, ricordando il recente studio condotto dall’Ufficio Europeo dei Brevetti sul ruolo delle Università, che ha riconosciuto alla Statale il secondo posto in Italia con 682 domande di brevetto presentate 2000 e il 2020. Un rilievo centrale nel potenziamento della ricerca avrà naturalmente l’investimento in infrastrutture di ricerca, rappresentato dal Campus in MIND: su un totale di circa 200mila metri quadrati, il nuovo insediamento, che ospiterà circa 23mila persone, conterà oltre 62mila metri quadrati di laboratori, tra cui i 15mila metri quadrati della maxi piattaforma scientifica con infrastrutture tecnologiche di alta specializzazione che potranno essere messe a disposizione di gruppi di ricerca provenienti da tutto il mondo. Il Piano Strategico contiene inoltre azioni finalizzate al potenziamento del già molto articolato contributo che la Statale, tramite la sua Facoltà medica, sta dando al sistema sanitario pubblico. “In un momento in cui i sistemi sanitari sono sottoposti a pressioni crescenti”, nota la Rettrice, “la nostra missione è duplice: da un lato, formare professionisti altamente qualificati e consapevoli del loro ruolo sociale, dall’altro, garantire che la nostra ricerca continui a migliorare le politiche sanitarie, l’accesso alle cure e la salute pubblica”. Particolare enfasi viene data anche a un rinnovato impegno dell’ateneo in campagne di advocacy scientifica e sociale, per promuovere l’impatto della ricerca e la tutela della salute, che si rivolgono a studenti e cittadini. La parte finale dell’intervento della Rettrice è un richiamo al ruolo civile dell’Università e al valore dell’esperienza degli anni della formazione nel percorso di crescita di ogni individuo, perchè “la formazione nel suo complesso, dei bambini, dei giovani, degli adulti, è l’avventura collettiva più importante”. E conclude sottolineando come “in un contesto globale segnato dalla crisi delle forme tradizionali di partecipazione politica, dalle derive provocate dalla socializzazione virtuale e dalla crisi delle forme della rappresentanza, le università resistono come un riferimento imprescindibile per la costruzione della cittadinanza. L’università, e questa università in particolare, coltiva una coscienza civica basata sulla riflessione, sul rispetto reciproco e sull’elaborazione di decisioni ponderate”. E, assieme alle scuole “è nelle università che dobbiamo costruire una società del rispetto”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Università Statale

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Lombardia, alloggi Aler sfitti diminuiti del 28,7 % in 18 mesi

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MILANO (ITALPRESS) – Nell’ultimo anno e mezzo gli alloggi Aler sfitti per carenze manutentive in Lombardia sono diminuiti del 28,7%: da 9.069 a 6.466, grazie allo stanziamento di nuove risorse e a un cambio di passo complessivo nella gestione delle politiche per la casa, che si riflette anche nell’aumento delle assegnazioni, raddoppiate da 1.500 a 3.000 l’anno in seguito a una serie di modifiche normative introdotte per velocizzare le procedure. Sono alcuni dei dati snocciolati dall’assessore regionale alla Casa e Housing sociale, Paolo Franco, nel corso del convegno ‘Disegniamo il futuro dell’abitare per costruire il domani della Lombardià, in corso di svolgimento a Palazzo Pirelli. Un’occasione per fare il punto sulla ‘Missione Lombardià, il piano regionale per i servizi abitativi. “Stiamo effettuando uno sforzo senza precedenti – ha sottolineato l’assessore Franco – considerando che la ‘Missione Lombardià vale oltre 1,5 miliardi di euro abbracciando ogni aspetto delle politiche abitative: la riqualificazione edilizia ed efficientamento energetico, la cura del patrimonio con la riduzione degli sfitti, la rigenerazione urbana dei quartieri, la velocizzazione delle assegnazioni, l’housing sociale con case per la classe media che non riesce ad accedere al mercato privato, l’attenzione alla sicurezza con l’introduzione dei vigilantes. I numeri dicono che siamo sulla buona strada, proseguiamo col massimo impegno con il coinvolgimento degli enti locali e degli stakeholder”. Il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, ha commentato: “Come Regione stiamo mettendo in campo fondi e strategie che portano a risultati concreti – ha detto il governatore – andando a incidere su un tema complesso e delicato come la casa. Lo facciamo attraverso provvedimenti e un lavoro quotidiano che ha l’obiettivo di rispondere a tutte le necessità abitative dei singoli territori”. Centrale, nella ‘Missione Lombardià, l’obiettivo del recupero degli alloggi sfitti, ovvero degli appartamenti non ancora disponibili causa carenze manutentive, escludendo quindi gli alloggi pronti per l’assegnazione e quelli su cui si sta concretamente lavorando per la riqualificazione. Considerando l’accelerazione a partire dal 2023, nel triennio 2022 – 2024 sono stati recuperati circa 7.000 alloggi con un investimento di 137 milioni di euro. “Fin dal mio insediamento – ha evidenziato l’assessore Franco – ho individuato il recupero degli alloggi sfitti come obiettivo primario: da questo punto di vista abbiamo aumentato gli stanziamenti, accelerato le conclusioni dei cantieri e dunque le assegnazioni, in generale lavorato per dare certezze sui tempi”. Il raddoppio delle assegnazioni annuali ha consento di assegnare circa 10.000 alloggi nel triennio 2022 – 2024, con un importante contributo da parte delle Aler. “Lavorare per efficaci politiche sulla casa – ha proseguito Franco – significa impegnarsi certamente per le persone indigenti o in difficoltà, ma anche per i lavoratori che fanno funzionare i territori, ovvero quella classe media che non deve essere respinta dalle città. Si favorisce in questo modo anche il cosiddetto mix abitativo, così da rendere più eterogeneo il tessuto sociale dei quartieri popolari”. Da questo punto di vista sono state attuate procedure concrete e veloci per rispondere alla domanda abitativa dei nuclei familiari con ISEE medio basso (da 10.000 a 16.000 euro ISEE), del personale sociosanitario, del personale delle Forze dell’Ordine, del personale del Ministero della Giustizia e da ultimo, ma solo temporalmente, l’adesione all’iniziativa della Diocesi di Milano di un Fondo per l’emergenza abitativa. Si tratta dell’housing sociale pubblico, cioè la capacità anche delle Aler di rispondere al bisogno abitativo dei lavoratori, a fianco dei soggetti privati come le cooperative e i fondi immobiliari. Inoltre si è concluso da poco un bando di housing sociale da oltre 18 milioni di euro per famiglie con un reddito di livello medio (ISEE 14.000-40.000 euro) che metterà a disposizione quasi 400 alloggi in più realizzati da Aler, Comuni e cooperative. A questi si aggiungono 942 appartamenti che in questo triennio sono stati completati ad opera di Aler, delle cooperative e del Fondo FIL1 a cui Regione Lombardia partecipa. L’attenzione della ‘Missione Lombardià alla dimensione sociale si concretizza anche nella vicinanza agli inquilini più in difficoltà con i contributi per l’affitto e progetti per creare un contesto sociale più favorevole. E’ questo il senso dei contributi di solidarietà con oltre 15.000 inquilini aiutati ogni anno (circa 70 milioni di euro nel triennio) e dei progetti degli Spazi CASA, ovvero luoghi in cui i presidi socio-sanitari convivono con i funzionari delle Aler dedicati ai contatti più stretti con gli inquilini. Regione Lombardia ha messo in campo uno specifico piano anti abusivi finanziato con 3 milioni di euro, con presidio concreto dei quartieri e degli stabili più critici di Milano (San Siro, Corvetto, Gratosoglio) anche attraverso la presenza di vigilanza armata. “I risultati sono incoraggianti – ha detto Franco – perchè proprio in quelle zone non registriamo nuove occupazioni”. Le occupazioni abusive a Milano sono ulteriormente diminuite nel 2024 e sono meno di 3.000, con un meno 300 rispetto all’inizio del 2024 e oltre 600 tentativi di occupazione bloccate. L’assessore ha lanciato la necessità di dare vita a una vera e propria Alleanza per la Casa: “Andiamo avanti con grande convinzione – ha osservato Franco – nella consapevolezza che c’è ancora molto lavoro da fare: abbiamo però ben chiare le sfide del presente e del prossimo futuro. L’obiettivo è intensificare sempre più la collaborazione istituzionale tra soggetti pubblici e privati per cercare di dare risposte sempre più puntuali alla domanda diversificata di alloggi, anche esplorando strumenti nuovi. E’ il momento di un’Alleanza per la Casa, in cui tutti i soggetti istituzionali, economici e del terzo settore possano trovare terreno fertile per mettere a frutto gli obiettivi comuni”.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio stampa Regione Lombardia

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Terzo mandato, Fontana “Persone con buon senso sono d’accordo”

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MILANO (ITALPRESS) – “Io sono assolutamente convinto che l’idea sia giusta. Quindi tutte le persone che cercano di applicare un attimino il buon senso e che cercano di vedere anche le scelte che possono essere più logiche per il proprio Paese, non possono che essere d’accordo”. Così il presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, oggi all’Università Statale di Milano, a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico.(ITALPRESS).

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