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Cronaca

Accesso più equo e tempestivo alle cure per l’infiammazione di tipo 2

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ROMA (ITALPRESS) – Riconoscere le diverse manifestazioni croniche dell’infiammazione di tipo 2 come l’asma, la dermatite atopica, la rinosinusite cronica con poliposi nasale o l’esofagite eosinofila, e sviluppare nuovi standard di diagnosi per una presa in carico dei pazienti non solo efficace ma anche efficiente, integrando l’assistenza secondo un modello di cura multidisciplinare che consenta un accesso più equo e tempestivo alle prestazioni specialistiche lungo tutto il ciclo di vita dell’individuo. Sono queste alcune delle proposte operative racchiuse nel Policy Paper realizzato dall’Istituto per la Competitività (I-Com) insieme a Sanofi nell’ambito del progetto dal titolo “La gestione del paziente nell’infiammazione di tipo 2”, un ciclo di tre incontri che ha visto coinvolti 4 associazioni di pazienti e 16 società scientifiche, oltre a esponenti delle istituzioni, con l’obiettivo di portare l’attenzione sull’importanza di gestire la complessità che caratterizza i pazienti con patologie derivanti da infiammazione di tipo 2 e dell’attuale impostazione assistenziale. Lo studio è stato presentato oggi nella sala Caduti di Nassiriya del Senato nel corso di un evento istituzionale nato per iniziativa del Senatore FdI Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato previdenza sociale Ignazio Zullo.
All’evento hanno preso parte, tra gli altri, la Public Affairs Country Head di Sanofi, Fulvia Filippini; il presidente I-Com, Stefano da Empoli; la senatrice Elena Murelli, componente della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato previdenza sociale. “Sanofi ha dato il proprio contributo alla comunità medico scientifica per chiarire il meccanismo comune di patologie apparentemente non collegate, spesso coesistenti o che si alternano nel corso della vita, così da portare ai pazienti soluzioni terapeutiche trasformative nel trattamento delle malattie causate dall’infiammazione di tipo 2. Per supportare questa ricerca a favore dei pazienti, però, non servono solo risorse e conoscenze ma è fondamentale sviluppare nuovi standard di diagnosi per una presa in carico non solo efficace ma anche efficiente”. Afferma Fulvia Filippini, Public Affairs Country Head di Sanofi. Per la senatrice Elena Murelli, componente della Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato previdenza sociale, “analizzare questi numeri ti fa riflettere su cosa si può fare per migliorare” le criticità. Emerge anche come curare “le singole patologia ha un costo elevato, nel momento in cui si fa sistema lavorando in una rete e con un team multidisciplinare i costi si andrebbero a ridurre, anzi, ottimizzare questi costi sanitari. Sono la prima a dire che la sanità non è un costo ma un investimento, ma queste risorse vanno spese bene. Altro punto importante è l’innovazione dei farmaci, è quindi fondamentale finanziare la ricerca per poter avere sempre più farmaci innovativi per poter garantire ai pazienti una vita sana ma anche un supporto dal punto di vista psicologico”, conclude.
Lo studio riconosce il ruolo centrale dell’inquadramento delle patologie dovute ad una deregolazione della risposta infiammatoria di tipo 2 e della presa in carico del paziente come strategia efficace di lungo periodo per incentivare l’appropriatezza terapeutica. Si tratta di patologie che compaiono soprattutto in bambini e in giovani adulti (con un grande impatto sulla qualità della vita) e che pongono in capo al Servizio Sanitario Nazionale la necessità di rafforzare le risposte alle esigenze di cura di questa fascia di popolazione. Mentre la prevalenza delle altre patologie croniche aumenta con l’età (il 66% delle persone tra i 75 e gli 84 anni è affetto da almeno una), le malattie infiammatorie di tipo 2, quali l’asma, la dermatite atopica, la rinosinusite cronica con poliposi nasale o la esofagite eosinofila, insorgono spesso già nell’infanzia per poi manifestarsi in diversi momenti successivi nel corso della vita del paziente. Il denominatore comune emerge poi dai dati riguardo alle possibili concomitanze. Nello specifico, circa il 48% dei pazienti con esofagite eosinofila presenta anche rinite allergica, circa la metà ha allergie alimentari, tra il 19 e il 39% dei pazienti soffre anche di asma e circa un paziente su 5 ha pure la dermatite atopica. Per contro, l’asma grave è associato a rinite allergica in circa il 45% e a poliposi nasale nel 43% circa dei pazienti. Il 9,6% dei pazienti italiani con asma grave soffre anche di dermatite atopica. E’ evidente come, per le loro caratteristiche, queste patologie richiedano un approccio specifico ma allo stesso tempo olistico, dalla diagnosi alla presa in carico, fino alla scelta della terapia e all’aderenza lungo il ciclo di vita.
L’attuale impostazione assistenziale presenta diverse criticità, che portano il sistema non solo a non riconoscerle tempestivamente ma a produrre potenziali sprechi e a generare risultati relativamente non soddisfacenti. In questo contesto i pazienti sono spesso disorientati e impiegano molte risorse nella gestione della propria salute, non sempre con gli esiti auspicati. L’effetto del mancato riconoscimento delle patologie infiammatorie di tipo 2 come gruppo di malattie a sè stante può essere rintracciato nell’assenza di un approccio unificato e coerente al loro trattamento. Il rischio è che gli operatori sanitari non indaghino o riconoscano la causa sottostante le patologie e, di conseguenza, ne trattino principalmente i sintomi, facendo affidamento ad esempio, ai corticosteroidi sistemici che per via dei potenziali effetti collaterali non sono idonei per queste patologie croniche. Secondo la comunità scientifica, il sovradosaggio e l’abuso di corticosteroidi orali sono sottostimati e non adeguatamente affrontati dai sistemi sanitari, con evidenti costi indiretti dovuti alla successiva gestione degli effetti collaterali associati. In conclusione, lo studio identifica possibili azioni da compiere con lo scopo di chiamare i decisori pubblici ad alcune priorità di intervento, a partire dagli strumenti già esistenti. Si auspica infatti: un aggiornamento del Piano Nazionale Cronicità (PNC) che tenga conto di queste patologie; un tempestivo recepimento delle prestazioni incluse nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA), in cui è presente anche il test della frazione dell’ossido nitrico esalato (FeNO) oltre che un allargamento delle prestazioni esenti da ticket. Un rafforzamento dei centri di eccellenza, supportati anche dalle applicazioni digitali, potrebbe consentire un inquadramento omogeneo di queste patologie e una presa in carico del paziente più efficace nel lungo periodo. Disegnare linea guida nazionali a supporto della realizzazione di un Percorso Diagnostico Terapeutico Assistenziale da applicare alle patologie derivanti da infiammazione di tipo 2 permetterebbe infine di garantire un approccio unitario e coerente come voluto dal Piano Nazionale della Cronicità senza escludere l’integrazione della presa in carico e cura dalle altre manifestazioni concomitanti.
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(ITALPRESS).

Cronaca

Ponte Stretto, da Eurolink e Webuild denuncia penale a Report e Doglioni

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MILANO (ITALPRESS) – “Nove pagine inedite svelano ai cittadini italiani la bufala messa in piedi da Report nella puntata del 19 gennaio 2025, che ad arte ha creato una finta inchiesta giornalistica volta a screditare il valore del lavoro condotto per anni da migliaia di ingegneri e tecnici, per rendere possibile la costruzione del Ponte sullo Stretto di Messina, opera infrastrutturale destinata a riportare l’Italia al centro dei sistemi trasportistici mediterranei ed europei. Intendiamo smentire con veemenza tutte le notizie false pubblicate da Report usando la TV pubblica al servizio di interessi di parte, per screditare le attività del Gruppo Webuild in Italia e all’estero, con riferimento a competenze delle persone nella costruzione di opere come il ponte di Braila, sicurezza sul lavoro, qualità e pulizia degli alloggi su cui il Gruppo ha sempre mantenuto i piu alti standard qualitativi”. Lo sottolinea in una nota il Gruppo Webuild che, si legge, “è in possesso dell’accordo firmato dal Dipartimento di Scienze della Terra dell’Università la Sapienza di Roma e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) nella persona del suo Presidente Carlo Doglioni. Tale accordo smentisce categoricamente quanto indicato da Doglioni durante la puntata di Report andata in onda su Rai 3 il 20 gennaio 2025: “Noi come Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia non siamo stati coinvolti formalmente per dare un parere sulla pericolosità sismica”, ha dichiarato”.
L’accordo, si legge ancora nella nota Webuild, “prevede come attività a carico di INGV la revisione degli studi geologico-strutturali dell’area dello Stretto di Messina, il riesame critico dei sistemi di faglia attivi nell’area, con distinzione delle faglie capaci laddove possibile, oltre allo studio aggiornato sull’evoluzione delle due coste (Calabria e Sicilia), lungo le componenti verticale e orizzontale, basato su dati geologici (terrazzi marini) e dati geodetici aggiornati”.
Un accordo che il consorzio costruttore dell’opera, Eurolink e il Gruppo Webuild, che ne è leader, decidono ora di pubblicare (sul sito di Webuild), “dando contemporaneamente mandato di denuncia penale contro i giornalisti della trasmissione di Rai 3 e del Presidente Doglioni, oltre agli altri intervistati, a tutela – si legge ancora – di un’azienda espressione dell’eccellenza italiana nel mondo, delle sue 90mila persone, dei suoi stakeholder ma soprattutto a onor di verità per tutti cittadini italiani che hanno diritto ad un servizio pubblico d’informazione veritiero e di qualità”.
“Si intende in questo modo – continua la nota – tutelare una volta per tutte l’integrità professionale dell’intero Top Management di Webuild, guidato dall’AD Pietro Salini, e di tutti gli ingegneri e tecnici del Gruppo, dei centri di ricerca, delle università e delle società di ingegneria più qualificati al mondo accusati di aver redatto il progetto della più importante opera infrastrutturale del Paese in modo superficiale e negligente.
Quella del mancato coinvolgimento dell’INGV è l’ultima delle tante “bufale” che Eurolink e Webuild vogliono smascherare, fake news che in questi mesi sono state alimentate dai detrattori del Ponte e rilanciate dalla stampa, senza tener conto del valore economico e sociale che potrà esser generato durante la costruzione del Ponte per i lavoratori di un’intera filiera produttiva”.
Webuild, conclude la nota, “rivendica con orgoglio i 120 anni di esperienza in oltre 50 paesi nel mondo e la storia di successo nella costruzione di oltre mille km di ponti e viadotti, dal Long Beach International Gateway Bridge in California, al “A. Max Brewer” Bridge in Florida, e il Secondo e il Terzo Ponte sul Bosforo in Turchia, oltre al famoso Ponte Genova San Giorgio”.

– foto: Agenzia Fotogramma –
(ITALPRESS).

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Cronaca

TEATRO CAGNONI SOLD-OUT AL PRIMO GRAN GALA ENRICO MUSIANI

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Un pomeriggio unico al Teatro Cagnoni di Godiasco Salice Terme, che ha visto protagonista la musica “all’italiana” di Enrico Musiani, indimenticato artista scomparso lo scorso anno.

Sabrina Musiani ha organizzato l’evento curando ogni dettaglio artistico e occupandosi della conduzione della serata in coppia col partner televisivo Walter Di Gemma.

È stata riunita una parte della famiglia artistica di Musiani che negli ultimi decenni ha visto padre e figlia protagonisti di tante trasmissioni su Antenna 3 e Tele Lombardia, per un pubblico di oltre 250 persone.

Sul palco del Teatro Cagnoni si sono esibiti Gabriele Dal Fara, Angelo Truffi dei “Canta Milano”, Giorgio Bottini, Mario Lo Giudice, Umberto Di Condio, Francesco dei “Blue Dream” ed il gruppo “I Vandali”, introdotti da un emozionante monologo di Andrea Schiavi e coadiuvati da Oscar di Oscar e Valentina Live Music.

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I Direttori artistici Giovanna Nocetti e Alessandro Paola Schiavi hanno sottolineato la generosità di Sabrina Musiani, capace di riunire amici e fan per un primo Gala che presto diventerà un appuntamento televisivo.

Gran finale tra applausi e standing ovation con il brano simbolo di Musiani, ”Lauretta”, proiettato in video durante la consegna delle targhe e dei premi agli artisti. Il Sindaco di Godiasco Salice Terme Fabio Riva è salito sul palco per i saluti finali ed i ringraziamenti agli artisti per l’evento.

Fotografie a cura di Elettra Cannarozzi.

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Cronaca

TG NEWS ITALPRESS – 20 GENNAIO 2025

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ROMA (ITALPRESS) – In questa edizione: Il giorno di Trump, Meloni alla cerimonia di insediamento – L’Unione Europea autorizza l’uso della farina di insetti – Bullismo, Mattarella invita gli studenti al rispetto e all’accoglienza – Tre infermiere aggredite con calci e pugni in ospedale da paziente – Uomo trovato morto a Reggio Calabria, fermati i figli – Chiesa Alto Adige, accertati 67 casi di abusi su minori – Rimosso tumore al rene di 1,5 kg a bimba di 8 anni al Bambin Gesù – Previsioni 3B Meteo 21 Gennaio.

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