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Cronaca

Biotecnologie, Greco “L’Italia acceleri su investimenti e brevetti”

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MILANO (ITALPRESS) – “Le biotecnologie sono tecnologie abilitanti che possono essere utilizzate in varie aree, dalla salute all’agricoltura, passando per l’ambiente. Attualmente circa il 75% degli utilizzi è nell’area della salute, in farmaceutica o diagnostica, è un’area in cui si possono trovare soluzioni in vari campi. Del resto, noi siamo usciti dalla pandemia di Covid grazie alle biotecnologie: i kit diagnostici sono biotecnologici, i vaccini sono per definizione biotecnologici così come le cure sviluppate per il Covid. Tutte le soluzioni trovate per sconfiggere la pandemia sono arrivate grazie alle biotecnologie”. In un’intervista all’Italpress, Fabrizio Greco, presidente di Assobiotec-Federchimica e amministratore delegato di AbbVie Italia, multinazionale americana del settore biofarmaceutico, ha fatto il punto della situazione per quanto riguarda la biotecnologie e il loro sviluppo in Italia: “Recentemente abbiamo cercato di capire come il nostro paese si posiziona nel contesto globale – ha spiegato -. Il presupposto è che le biotecnologie sono un’area di competizione globale, chi riesce a trovare una soluzione e a brevettarla poi in qualche modo ha per i successivi dieci anni una sorta di esclusiva. Quindi è importante essere competitivi a livello globale – ha sottolineato Greco -. Abbiamo visto che in uno scenario europeo l’Italia è molto avanzata come ricerca e pubblicazioni, però in tutto ciò che è l’utilizzo pratico noi siamo indietro, nel numero di brevetti, nel numero di aziende e start up, negli investimenti in venture capital. Abbiamo capito che c’è qualcosa che dobbiamo modificare, abbiamo eccellenze scientifiche che non riusciamo a tradurre in soluzioni per i cittadini”.
E le biotecnologie triplicheranno il proprio mercato da 223 miliardi di euro del 2020 fino a 731 miliardi entro il 2028, per questo motivo è importante investire in tal senso: “E’ necessario, ai talenti che abbiamo già oggi, offrire opportunità di sviluppo, possibilità di fare ricerca, start up, trovare il modo di generare qualcosa di concreto dalle loro idee – ha aggiunto -. Quando si compete a livello globale, ci possono essere talenti che vanno fuori, ma anche che da fuori vengono in Italia. Dobbiamo guardare a monte, cercare di aumentare il numero di giovani formati che possono cominciare a fare ricerca. Abbiamo cercato di visualizzare il percorso che porta da un’idea alla soluzione, tutto nasce dai giovani che devono essere formati. Abbiamo il numero di laureati Stem più basso di tutti i paesi europei, dobbiamo creare consapevolezza nei giovani che le biotecnologie possono fornire grandi opportunità di sviluppo professionale. Basta numeri chiusi, lasciamo che la competizione si svolga sulla base delle competenze – ha esortato – Ci vuole anche un cambiamento culturale da portare avanti. Le opportunità di sviluppo ci sono – ha concluso Greco -. Dobbiamo capire se vogliamo essere attori attivi o soltanto utilizzatori delle soluzioni di altri”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Sequestri e confische per 6 milioni ad esponenti della ‘Ndrangheta

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REGGIO CALABRIA (ITALPRESS) – Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Reggio Calabria, con il supporto del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata (S.C.I.C.O.), ha portato a termine un’operazione che ha consentito di applicare una serie di misure di prevenzione patrimoniali (sequestri e confische) per un valore complessivamente stimato in circa 6 milioni di euro.

Il provvedimento scaturisce da una mirata analisi operativa che ha permesso di individuare diverse persone che, rivestendo posizioni di rilievo all’interno di importanti cosche della ‘ndrangheta, avevano indebitamente accumulato, negli anni, ingenti patrimoni illeciti.
In particolare, alcuni dei destinatari dei provvedimenti avrebbero fornito un significativo contributo alle attività criminose di alcune delle più importanti cosche locali di ‘ndrangheta, tra le quali le famiglie “Tegano”, “Alvaro”, “Piromalli”, “Pesce” e “Bellocco”.

Gli appositi accertamenti economico-patrimoniali esperiti – nei confronti degli stessi soggetti nonchè dei componenti dei rispettivi nuclei familiari – hanno permesso di rilevare, inoltre, come il patrimonio a loro riconducibile risultasse di valore significativamente sproporzionato rispetto ai redditi ufficialmente dichiarati.

I provvedimenti di sequestro e confisca che hanno riguardato, tra l’altro, 47 immobili (28 fabbricati e 19 terreni), 3 ditte individuali operanti nei settori del commercio al dettaglio di ricambi per autoveicoli, del commercio all’ingrosso di rottami, dei trasporti e agricolo, quote di partecipazione di una società operante nel settore della lavorazione delle pietre e del marmo, 6 autoveicoli, 2 orologi di lusso, risorse finanziarie e denaro contante, come accennato, per un valore complessivo stimato pari a circa 6 milioni di euro.
Tra i beni oggetto di confisca, si annovera anche un illecito credito tributario di ingente valore, individuato e sottoposto a sequestro d’urgenza poco prima del tentativo di incasso da parte di un noto esponente della cosca “Libri”.

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– Foto Ufficio stampa Guardia di Finanza –

(ITALPRESS)

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Cronaca

Blitz a Sassari contro la mafia nigeriana, 30 arresti

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SASSARI (ITALPRESS) – Blitz all’alba di oggi da parte della Polizia di Stato di Sassari. Eseguiti 30 provvedimenti di fermo a carico di persone di origine nigeriana, indagati per associazione mafiosa, su disposizione della Direzione Distrettuale Antimafia di Cagliari al termine di una complessa indagine.

L’organizzazione, con base operativa a Sassari, agiva in collegamento diretto con la Nigeria, gestendo traffici di droga e attività criminali in diverse città italiane: Cagliari, Genova, Isernia, Caserta, Verona, Siena e Terni, con diramazioni anche in Mauritania, Francia, Olanda e Germania.

Secondo gli investigatori, il gruppo si occupava non solo di spaccio di droga e riciclaggio di denaro, ma anche di tratta di esseri umani e sfruttamento della prostituzione. L’indagine ha ricostruito una fitta rete internazionale, capace di movimentare capitali illeciti e gestire attività criminali in più settori.

– Foto Ufficio stampa Polizia di Stato –

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(ITALPRESS).

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Cronaca

Traffico di droga, 14 misure cautelari tra Catania e Reggio Calabria

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CATANIA (ITALPRESS) – I carabinieri del Comando Provinciale di Catania stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 14 persone nelle province di Catania e Reggio Calabria, emessa dal GIP del Tribunale di Catania su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia.

Gli indagati sono accusati a vario titolo di associazione armata finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti, detenzione illegale di armi e munizioni, lesioni aggravate e ricettazione, con l’aggravante del metodo mafioso.

Le indagini, svolte dagli investigatori della Compagnia Carabinieri di Acireale, hanno permesso di ricostruire l’operatività di un gruppo criminale radicato ad Aci Catena e Acireale, riconducibile alla famiglia mafiosa Santapaola-Ercolano, attivo nel traffico di cocaina, crack, marijuana e skunk.

L’organizzazione si sarebbe avvalsa, inoltre, della forza intimidatrice derivante dal vincolo associativo e dall’appartenenza mafiosa per controllare il territorio e gestire le attività illecite.

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– Foto Ufficio stampa Carabinieri –

(ITALPRESS).

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