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Lotito “Lazio solida, Immobile si ritroverà, mai liti con Sarri”
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2 anni fa-
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Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Ha preso 19 anni fa la Lazio sull’orlo del fallimento e oggi è in corsa per un posto negli ottavi di Champions. Ne ha fatta di strada Claudio Lotito al timone della società biancoceleste per quanto, ancora oggi, stia pagando “i debiti creati dai miei predecessori – racconta in una lunga intervista ai microfoni di Radio Serie A con RDS – Sono stato uno dei primi che ha cercato di coniugare i risultati positivi con una sana gestione. Ad oggi la Lazio è una delle società più solide, con un patrimonio immobiliare e un patrimonio giocatori di tutto rispetto. La Lazio ha acquisito credibilità in ambito nazionale ed internazionale. Io ho investito molto anche a livello infrastrutturale, rendendola forte perchè voglio tramandarla, voglio che mio figlio, laziale e appassionato, prosegua questo percorso. Enrico è già entrato nel sistema, si occupa del settore giovanile, lavorando alacremente e con dedizione”. Più forte delle minacce (“vivo sotto scorta, ma serve per tutelarmi. Ricevo molte chiamate con minacce di morte, mi capita di riceverne anche 300 al giorno. Una persona normale probabilmente si spaventerebbe, io invece vado avanti sapendo cosa ho fatto per il calcio”), Lotito ha fra i suoi punti di forza “la capacità di convincere le persone ad arrivare ad una soluzione sulla base di un fatto razionale”. E chissà che non riesca allora a convincere Ciro Immobile a restare: qualche settimana fa l’attaccante ha aperto la porta a un clamoroso addio, stufo di qualche critica di troppo. “E’ il nostro capitano, c’è un rapporto oserei dire famigliare con lui, da parte mia e della società che rappresento non c’è nessun intendimento di alienarlo – assicura Lotito – Che lui possa andare in Arabia per me è una sorpresa. E’ in atto un contratto con lui, quindi bisognerebbe anche trovare un accordo con la società. Per lui nutro un affetto particolare, poi purtroppo nel calcio capitano momenti non altamente positivi. Lui è un ragazzo con sani valori e principi e sono convinto che tornerà ad essere quello che è sempre stato”. Tutto risolto con Luis Alberto (“Quando è andato via Milinkovic, Luis Alberto aveva ricevuto una proposta dall’Arabia; io ho ritenuto che potesse in qualche modo incarnare lo spirito dello spogliatoio ed è rimasto”) e con Felipe Anderson in odore di rinnovo (“Lui è un ragazzo d’oro, con il quale ho un’affinità elettiva, c’è un bel rapporto”), il presidente biancoceleste assicura di andare d’amore e d’accordo anche con Sarri. “E’ un grande insegnante di calcio, una persona particolare, un integralista che però con me va d’accordo. Non abbiamo mai litigato – prosegue Lotito – Semmai abbiamo avuto confronti dialettici, alcuni magari accesi. In estate chiedeva Ricci e Berardi e ho tentato di raggiungere questi obiettivi, ma ho ricevuto richieste fuori da ogni logica non solo per la portata economica, piuttosto per il valore del giocatore in relazione dell’età. Abbiamo preso Rovella e non penso che sia inferiore, così come non credo che chi è arrivato sia inferiore a Zielinski che, peraltro, resta sul mercato. Non mi pare che abbia tutti questi compratori. Berardi lo stesso, lo vedo ancora lì. Il percorso è un pò più lungo e lo capisco, Sarri dovrà impegnarsi per valorizzare i giocatori e lo sa fare. Sa insegnare. Ha vinto contro le più forti e perso con le più deboli, per questo i rimproveri sono sulla mentalità. Ecco cosa rimprovero alla squadra, perchè se scendessero in campo con la mia determinazione che porto avanti anche in altri campi, sarebbe diverso”. E ora c’è il derby, che “per noi è un campionato nel campionato, il suo risultato condiziona l’andamento successivo. L’anno scorso due grandi risultati hanno creato un trasporto da parte della tifoseria verso la squadra molto importante”.
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(ITALPRESS).
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Il Napoli vince la Supercoppa Italiana 2025, Bologna battuto 2-0 a Riyadh
Pubblicato
8 ore fa-
22 Dicembre 2025di
Redazione
RIYADH (ARABIA SAUDITA) – È festa grande per il Napoli, che alza al cielo a Riyadh la Supercoppa Italiana grazie al 2-0 inflitto in finale al Bologna. È una doppietta di Neres a mettere il sigillo su una vittoria meritata da parte di Di Lorenzo e compagni. La prima grande occasione arriva al 10′ ed è per i partenopei. McTominay verticalizza per Elmas, che entra in area dalla sinistra e ci prova con un destro sul primo palo che si spegne sul fondo. Alla mezz’ora, Ravaglia deve mettere le mani per fermare un insidioso tiro cross teso dalla sinistra di McTominay. Gli uomini di Conte si divorano il possibile 1-0 al 37′ quando, al termine di una bell’azione tutta di prima, Neres manda in porta Spinazzola che ci prova con uno scavetto, ma Ravaglia salva in uscita con Heggem che spazza a ridosso della linea di porta. Il gol è nell’aria e arriva due minuti dopo. Neres riceve il pallone direttamente da rimessa laterale e lascia partire un mancino dalla lunga distanza che si infila sotto l’incrocio dei pali lontani. Una rete di pregevole fattura che manda di fatto le due squadre negli spogliatoi sull’1-0. Il primo squillo della ripresa arriva al 2′ è ancora di marca azzurra, con Hojlund che si accentra sul destro e conclude sul primo palo, ma Ravaglia para.
Pochi istanti dopo, il portiere rossoblù deve alzare in corner un colpo di testa di Rrahmani. La formazione di Italiano si vede per la prima volta al 10′, quando Orsolini scappa sulla destra e pennella al centro un pallone invitante sul quale si avventa Ferguson, che da ottima posizione incorna però centralmente. Gol sbagliato, gol subito. Al 12′, Lucumí perde un pallone sanguinoso sulla pressione di Neres, che ne approfitta e insacca con il mancino firmando la doppietta personale. La partita, di fatto, finisce qui. I campioni d’Italia non corrono alcun rischio e si rendono ancora pericolosi nel finale in un paio di occasioni, ma il risultato non cambierà più. Al fischio finale può scattare la festa per il Napoli, che conquista la terza Supercoppa della propria storia. Le due squadre torneranno in campo domenica per il campionato.
IL TABELLINO
NAPOLI (3-4-3): Milinkovic-Savic 6; Di Lorenzo 7, Rrahmani 7, Juan Jesus 6.5 (39’st Buongiorno sv); Politano 6.5, Lobotka 7, McTominay 7, Spinazzola 6.5 (23’st Gutierrez 6); Neres 8 (33’st Mazzocchi sv), Hojlund 7, Elmas 7 (23’st Lang 6). In panchina: Contini, Ferrante, Lukaku, Olivera, Vergara, Lucca, Beukema, Marianucci, Ambrosino, Barido, Di Chiara. Allenatore: Conte 7.
BOLOGNA (4-2-3-1): Ravaglia 5.5; Holm 5, Heggem 5, Lucumí 5, Miranda 5; Ferguson 5.5 (24’st Dallinga 6), Pobega 5; Orsolini 6 (35’st Dominguez sv), Odgaard 5 (1’st Moro 5.5), Cambiaghi 5 (24’st Rowe 6); Castro 5 (34’st Immobile sv). In panchina: Skorupski, Pessina, Franceschelli, Tomasevic, Zortea, Lykogiannis, De Silvestri, Vitik, Sulemana, Fabbian. Allenatore: Italiano 5.
ARBITRO: Colombo di Como 6.
RETI: 39’pt e 12’st Neres.
NOTE: cielo sereno, campo in buone condizioni. Ammoniti: Heggem, Cambiaghi, Holm, Politano. Angoli 7-5. Recupero 1′ pt, 4′ st.
– foto IMAGE –
(ITALPRESS).
Sport
Milano-Cortina 2026, Mattarella consegna il tricolore ai portabandiera azzurri
Pubblicato
16 ore fa-
22 Dicembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha consegnato al Quirinale ai portabandiera azzurri il tricolore in vista della cerimonia di apertura dei Giochi Olimpici di Milano-Cortina 2026. Il 6 febbraio a Milano i portabandiera saranno Federico Pellegrino e Arianna Fontana, mentre a Cortina toccherà ad Amos Mosaner e Federica Brignone sfilare col tricolore. Chiara Mazzel e René De Silvestro saranno invece i due portabandiera azzurri in occasione della cerimonia di apertura delle Paralimpiadi in programma il 6 marzo 2026 a Verona.
“Le gare olimpiche e paralimpiche sono legate da valori umani e sociali. In questo tempo difficile sarà molto importante il messaggio di pace e amicizia. Sarà importante la diffusione di questo messaggio da parte di tutti gli atleti e le atlete Sono certo che tutti gli atleti e atlete renderanno onore all’Italia con il loro comportamento. Vi auguro grandi successi”, ha affermato Mattarella nel suo discorso.
ABODI “CERCHEREMO TUTTI DI ESSERE ALL’ALTEZZA”
“Agli atleti viene consegnato non solo il tricolore, ma la maglia azzurra che rappresenta il sogno di tanti adolescenti. Mancano 46 giorni e ognuno di voi ha la capacità di arrivare all’obiettivo con grande concentrazione. Ma c’è anche l’emozione dei cantieri, di uomini e donne che hanno lavorato per essere pronti il 6 febbraio e il 6 marzo in questo incrocio di sport che non ha confini e divisioni. Cercheremo tutti di essere all’altezza, consapevoli del fatto che quello per cui lavoriamo non è solo un appuntamento epocale ma anche ciò che lasceremo, dal punto di vista delle infrastrutture materiali e quelle immateriali, con la cultura dello sport, del rispetto e del lavoro condiviso”. Lo ha detto il ministro per lo Sport e i Giovani, Andrea Abodi.
BUONFIGLIO “APPUNTAMENTO UNICO, MATTARELLA PRIMO TIFOSO”
“Sarà un appuntamento unico gareggiare nelle Olimpiadi nel nostro paese. È un avvenimento che dopo 20 anni ritorna nel nostro paese e stavolta la bandiera rimarrà nei nostri confini con un impegno: quello di un tricolore che sventolerà sempre di più, al quale tutti noi dedichiamo il nostro lavoro e il nostro impegno. Saremo attenti, resterà con noi nella nostra amata Italia e verrà custodita da quattro atleti”. Lo ha detto il presidente del Coni, Luciano Buonfiglio, al Quirinale durante la cerimonia. “Scegliere questi atleti è stata una decisione difficile, ogni valutazione finisce sempre con accontentare e scontentare qualcuno. In questa squadra ci sono fior fiori di campionesse e campioni, molti di loro avrebbero potuto essere alfieri”.
“Abbiamo dovuto bilanciare le decisioni tra donne e uomini, tenendo conto delle distanze tra Milano e Cortina e un calendario di gare incisivo. Siamo giunti ad una soluzione, fatta di idee, ragionamenti e significati con un’unica volontà: quella di essere il più oggettivi possibile”, ha aggiunto Buonfiglio che ha annunciato che Stefania Constantini (curling) sarà una delle atlete che leggerà il giuramento nella cerimonia d’apertura. Poi rivolgendosi a Mattarella: “Tutti sappiamo che al nostro fianco c’è lei, il nostro primo tifoso, il nostro baluardo che non ci ha mai fatto mancare affetto e vicinanza di cui questa volta abbiamo tanto bisogno. A nome di questi ragazzi e ragazze le diciamo ancora una volta grazie”, ha concluso Buonfiglio.
DE SANCTIS “TANTO DA FARE PER IL MOVIMENTO PARALIMPICO”
“È una grande emozione e un grande orgoglio partecipare a questa cerimonia. È un momento particolare, sono i nostri Giochi, che si svolgeranno 20 anni dopo Torino. Il movimento paralimpico è cresciuto, sul lato della considerazione, della stima, dell’integrazione, della pari dignità tra olimpici e paralimpici. Tanto ancora bisogna fare sul lato dell’avviamento dello sport paralimpico, che necessita di esperti e specialisti che possano indirizzare l’atleta. Tutte le istituzioni possono collaborare per far sì che l’Italia sia al passo dei grandi paesi. Abbiamo una squadra competitiva, cercheremo di competere al massimo”. Così il presidente del Cip, Marco Giunio De Sanctis.
BRIGNONE “CORSA PER ARRIVARE QUI NON FACILE E SCONTATA”
“Inutile dire quanto io sia onorata ed emozionata. La corsa per essere qui non è stata facile e scontata, ringrazio chi mi ha dato la possibilità di esserci. Con questa bandiera cercherà di appresentare tutti gli atleti azzurri”. Lo ha detto Federica Brignone, portabandiera azzurra alla cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici invernali di Milano-Cortina, al Quirinale durante la consegna del tricolore agli alfieri dell’Italia Team. “Partecipare ad un’Olimpiade in casa è una fortuna e un grande privilegio, da un lato è anche un grande stress, ma sarò la prima a cogliere solo gli aspetti positivi di questo privilegio. Chiudo con un grazie a chi ha reso possibile questo sogno e a chi ha lavorato per far sì che i Giochi siano un successo sportivo e organizzativo”, ha aggiunto la fuoriclasse valtellinese dei Carabinieri.
MOSANER “ATTENDO CERIMONIA CON GIOIA E SENSO RESPONSABILITÀ”
“Fin da giovane ho coltivato sogni importanti, desidero esprimere sincera gratitudine alla mia famiglia e ai compagni di squadra e alle Fiamme Oro, a chi mi ha accompagnato in un percorso fatto di impegni e sacrifici. Accolgo questo momento con gioia e emozione e attendo con senso di responsabilità la cerimonia d’apertura. Sono convinto che con i risultati sportivi sapremo trasmettere entusiasmo e avvicinare i cittadini ai valori dello sport e dello spirito olimpico”. Lo ha detto Amos Mosaner, portabandiera azzurro, durante la consegna del tricolore agli alfieri dell’Italia Team.
FONTANA “ONORIAMO BANDIERA CON INCROLLABILE CORAGGIO”
“Questa è una promessa a tutti quelli che credono che lo sport sia fonte di ispirazione, gioia e crescita. È una promessa verso i giovani che sognano di essere qui. Condividere questo compito con grandi atleti rende questo momento ancora più speciale e unico. Ci impegniamo a onorare la bandiera con rispetto e incrollabile coraggio. Rappresenteremo il Paese a cuore aperto e mente ferma con la determinazione di dare il buon esempio”. Lo ha detto Arianna Fontana, portabandiera azzurra.
PELLEGRINO “IL MIO PENSIERO A MIO NONNO GINO”
“Mentirei se dicessi di non essermi mai immaginato in testa alla delegazione e con il Paese alla spalle. Il mio pensiero va a mio nonno Gino, uomo del dovere. Lui, ovunque sia, è felice per me”. Lo ha detto Federico Pellegrino, portabandiera azzurro. “La mia bandiera contiene centinaia di scelte, alcune enormi, alcune piccole, spesso necessaria, a volte semplici e dolcissime. Scegliere è un atto di amore e accolgo la vostra scelta come voi avete accolto le mie anno dopo anno”, ha aggiunto.
– Foto ufficio stampa Quirinale-
(ITALPRESS).
Sport
La Spagna chiude il 2025 in testa al ranking FIFA, l’Italia resta 12esima
Pubblicato
16 ore fa-
22 Dicembre 2025di
Redazione
ZURIGO (SVIZZERA) (ITALPRESS) – Niente botti di fine anno nell’ultimo ranking Fifa del 2025. La Spagna resta la regina, chiudendo la classifica per Nazionali della Federcalcio internazionale con 1877.18 punti, davanti all’Argentina campione del mondo al secondo posto con 1873.33 dopo il sorpasso delle furie rosse effettuato lo scorso settembre. Nessuna variazione nelle prime posizioni con l’Italia che resta fuori dalla top ten e che occupa il 12esimo posto con 1702.06 punti, alle spalle del Marocco 11esimo, in grande ascesa negli ultimi due anni, che ha appena vinto la Coppa Araba (la Giordania sconfitta in finale guadagna due posizioni ed è 64^) e che è il grande favorito della Coppa d’Africa iniziata proprio ieri e che disputa come Paese organizzatore. Tornando alle prime 10, sul gradino più basso del podio c’è la Francia, seguono Inghilterra, Brasile, Portogallo, Olanda, Belgio, Germania e una Croazia che ha solo 0.54 di punti di vantaggio sui Leoni dell’Atlante.
Per quanto riguarda gli azzurri, l’Irlanda del Nord, avversaria della Nazionale di Gattuso nella semifinale play-off per i Mondiali del 2026 il 26 marzo a Bergamo, è 69esima, mentre in caso di superamento del turno, la rivale sarà una tra Bosnia (71) e Galles (32). Nella classifica annuale da segnalare i progressi del Kosovo che resta 80esimo, ma che è la selezione che ha guadagnato più posizioni in 12 mesi: ben 19.
Queste le prime 10 posizioni: 1. Spagna 1877.18 punti (–) 2. Argentina 1873.33 (–) 3. Francia 1870.00 (–) 4. Inghilterra 1834.12 (–) 5. Brasile 1760.46 (–) 6. Portogallo 1760.38 (–) 7. Olanda 1756.27 (–) 8. Belgio 1730.71 (–) 9. Germania 1724.15 (–) 10. Croazia 1716.88 (–) 12. ITALIA 1702.06 (–)
– Foto IPA Agency –
(ITALPRESS).

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