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Cronaca

Tech2Doc, al Frontiers Health 2023 nuova frontiera della salute digitale

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ROMA (ITALPRESS) – L’evoluzione delle terapie digitali, le innovazioni nella ricerca scientifica in ambito biomedicale, l’impatto dell’intelligenza artificiale sul futuro della sanità, l’accesso equo alle cure innovative e il ruolo di pazienti e dei professionisti della salute nel disegno e governo dell’innovazione sono al centro dell’ottava edizione della conferenza globale Frontiers Health 2023, in corso all’Auditorium della Tecnica di Roma, alla presenza di oltre mille partecipanti da circa 50 paesi e con la partecipazione di aziende del settore life science, assicurazioni, hub innovativi, fondi di investimento, startup e pazienti e professionisti del settore. Tra i focus dell’Italian Summit c’è stato l’evento promosso da Fondazione Enpam “Tech2Doc: Le competenze del medico del futuro e l’innovazione nella pratica clinica”. “La medicina del territorio è considerata un passaggio fondamentale per dare assistenza”. Il principio di partenza è che “la casa del cittadino è il primo luogo di cura, ma ci vuole un collegamento con l’assistenza integrata sul territorio”, ha detto il presidente di Fondazione Enpam, Alberto Oliveti. Per questo “Enpam ha prodotto la piattaforma Tech2Doc”, con l’obiettivo di “dare un supporto agli studi professionali per rilanciarsi sui territori” in modo che, “grazie a una facile interconnessione, possano garantire un esercizio in team dei professionisti”, ha spiegato.
L’obiettivo di Tech2Doc, ha aggiunto il direttore del dipartimento Futuro e Innovazione di Enpam, Luca Cinquepalmi, “è dare un contributo attivo allo sviluppo e alla diffusione della sanità digitale in Italia, agendo su un tassello specifico di questo complesso ecosistema della salute, cioè sul ruolo che i professionisti sanitari – e in particolar modo la classe medica – possono avere in questo processo di trasformazione che la salute sta vivendo, per cercare di abilitare l’applicazione concreta degli strumenti di salute digitale”.
La sanità, ha detto il ministro della Salute, Orazio Schillaci, in apertura dell’evento, “ha bisogno che questa cultura si sviluppi, perchè l’interfaccia digitale deve diventare uno strumento di utilizzo comune per accedere con facilità a tutti i servizi. La digitalizzazione e l’intelligenza artificiale ci consentiranno di potenziare il sistema di raccolta e di analisi dei dati, sempre più strategico nell’ottica di un’efficace programmazione sanitaria. Sotto la spinta dell’innovazione e delle nuove tecnologie si è innescata una rivoluzione culturale che dobbiamo portare avanti con coraggio e spirito di collaborazione a livello nazionale ed europeo”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Cronaca

Mattarella visita una scuola di Palermo “Il dialogo fa crescere”

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PALERMO (ITALPRESS) – Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha visitato a sorpresa la scuola di Palermo “Edmondo De Amicis-Leonardo Da Vinci” nella sede di via Serradifalco, nel quartiere Noce-Malaspina. Il capo dello Stato si è intrattenuto in particolare con i bambini della 5^ C, una classe primaria multietnica, i cui alunni furono oggetto a ottobre di insulti e commenti a sfondo razzista mentre partecipavano all’iniziativa “Io leggo perchè”, al centro di Palermo.
Tutt’altro che imbarazzati dalla presenza dell’ospite illustre (la visita era stata tenuta segreta dalla dirigente scolastica Giovanna Genco), hanno rivolto al presidente alcune domande, consegnandogli alcuni doni. Sulla lavagna di classe spiccava un grande tricolore.
I bambini hanno poi scortato il presidente nell’aula magna, dove l’orchestra dei ragazzi delle classi della secondaria ha suonato due brani di Giuseppe Verdi, il coro delle Zingarelle dalla Traviata e il “Va, pensiero” dal Nabucco.
“Vivere insieme, dialogare, fa crescere, rivolgo un sentito grazie ai vostri insegnanti. Insegnare è un’impresa difficile ma esaltante”, ha detto il presidente ai circa 300 ragazzi al termine dell’incontro.
“Siete bravissimi, avete eseguito magistralmente questi due pezzi, e non è facile con tanti strumenti ad arco, a fiato, a percussione. Complimenti ai vostri insegnanti e complimenti a voi – ha affermato il capo dello Stato rivolgendosi all’orchestra che aveva eseguito i due brani. “La musica e la cultura sono il veicolo della vita, della convivenza, dell’apertura, della crescita personale e collettiva, tutti quanti insieme – ha aggiunto -. Per me è grande motivo di soddisfazione essere qui e farvi i complimenti”.
“Io ogni anno vado in una scuola per l’apertura dell’anno scolastico. Ma non è frequente che in altre occasioni vada a visitare delle scuole. Sono lietissimo di essere qui questa mattina e ringraziarvi di quello che fate, facendovi gli auguri per i vostri studi e il vostro futuro – ha spiegato il presidente -. Ringrazio ancora una volta i vostri insegnanti per quello che vi trasmettono, per come vi guidano nell’accrescimento culturale. Voi siete una scuola che con la lettura, la musica e altre iniziative di crescita culturale esprime i valori veri della convivenza nel nostro Paese e nel mondo, che è sempre più unito, connesso, sempre più senza confini. E’ una ricchezza quella di crescere insieme, scambiarsi opinioni, abitudini, idee. Ascoltare gli altri fa crescere e voi lo state facendo, per questo complimenti e auguri”.

– Foto ufficio stampa Quirinale –

(ITALPRESS).

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Cronaca

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Cronaca

Tajani “Per la pace in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo”

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ROMA (ITALPRESS) – “Siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Lo afferma il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani in un’intervista al quotidiano La Stampa in merito alla tregua a Gaza.
“Ora inizia un lavoro diplomatico lungo e complesso per rafforzare la tregua – sottolinea Tajani -. Le prossime sei settimane saranno la chiave per porre le basi del passaggio dalla prima alla seconda fase del cessate il fuoco. La liberazione delle prime tre giovani donne israeliane è positiva, ma ora deve proseguire la liberazione degli ostaggi israeliani e, contestualmente, si devono far arrivare aiuti alla popolazione palestinese”.
Una volta stabilizzata la tregua “si potrà ridare slancio agli Accordi di Abramo, con cui si volevano normalizzare i rapporti dei Paesi arabi con Israele. Quel percorso era quasi concluso, ma si è interrotto con l’attacco del 7 ottobre. Adesso si devono riannodare i fili”.
Per il ministro “sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purchè sia a guida araba. Può aiutare a consolidare la pace e a rafforzare l’Autorità palestinese. Siamo ancora in una fase embrionale, ma saremmo pronti a partecipare con un contingente. Serve, più in generale, una presenza europea in Medio Oriente. E in Palestina l’Europa potrà avere un ruolo, se c’è un accordo gradito a entrambe le parti”.
Alla domanda se l’Italia ha l’obiettivo di riconoscere la Palestina, il vicepremier risponde così: “Sì, la nostra strada porta lì, ma ci vuole tempo perchè la Palestina deve essere riconosciuta anche da Israele e a sua volta deve riconoscere Israele. Le iniziative unilaterali che ho visto finora da parte di alcuni Paesi non servono alla Palestina nè alla pace”.

– Foto Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

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