Economia
A novembre 430mila assunzioni previste dalle imprese
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2 anni fa-
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Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Sono 430mila le assunzioni previste dalle imprese per il mese di novembre e 1,3 milioni quelle per il trimestre novembre-gennaio, con un incremento rispetto allo scorso anno del +12,6% (+48mila assunzioni) nel mese e del +8,4% (+101mila assunzioni) nel trimestre. Positiva soprattutto la dinamica del turismo con 66mila entrate nel mese (+14mila rispetto a 12 mesi fa; +28,3%) e del commercio, con 68mila assunzioni a novembre (+8mila; +13,2%). A delineare questo scenario è il Bollettino del Sistema informativo Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal1.
A novembre, i servizi segnalano 299mila assunzioni nel mese (+14,3% rispetto 12 mesi fa) e 900mila nel trimestre novembre-gennaio (+9,3% rispetto all’analogo trimestre 2022). A tenere alta la domanda di lavoro, oltre a turismo e commercio, si segnalano i servizi alle persone con 50mila assunzioni nel mese (+5mila; +10,4% in confronto a un anno fa). Più contenuta la dinamica dell’industria che programma nel suo complesso 131mila assunzioni nel mese e 400mila per il trimestre novembre-gennaio, in aumento tendenziale rispettivamente del +8,8% e del 6,4%, sostenuta soprattutto dalla meccatronica, con 23mila lavoratori ricercati (+3mila, +13,2%), e sistema moda, con 11mila entrate (+3mila, +28,5%). Buona tenuta anche delle costruzioni che programmano 45mila entrate nel mese (+4mila; +10,7% rispetto a novembre 2022). I contratti a tempo determinato sono la forma maggiormente proposta con circa 228mila unità, pari al 52,9% del totale a cui seguono i contratti a tempo indeterminato (93mila unità, 21,7%). Rispetto a novembre 2022, i dati di questo mese mostrano (in termini percentuali) un incremento dei contratti a tempo indeterminato. A novembre 2023 rappresentano il 21,7% mentre l’anno scorso erano il 20,2%. Sempre in quota percentuale, il tempo determinato aumenta lievemente, passando dal 52,6% di novembre 2022 al 52,9%. Anche rispetto ad ottobre 2023, Excelsior registra un incremento del tempo indeterminato (a ottobre scorso pari al 21% delle entrate previste) e una diminuzione del tempo determinato (il mese scorso pari al 54%). Si conferma elevato il mismatch tra domanda e offerta di lavoro che interessa il 48,5% delle assunzioni che equivalgono a circa 209mila profili dei 430mila ricercati, soprattutto a causa della mancanza di candidati. Questo indicatore sulla difficoltà di reperimento del personale a novembre risulta leggermente inferiore rispetto al mese precedente (51,0% ad ottobre), ma comunque in crescita di 2 punti percentuali rispetto a un anno fa. Il borsino delle professioni di Excelsior riporta tra le figure professionali pressochè introvabili gli operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento (sono difficili da reperire l’80,8% dei profili ricercati), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (74,5%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (71,9%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (70,8%).
Aumenta più della media (+21,1%, +15mila rispetto allo stesso periodo del 2022) la domanda di lavoratori immigrati che riguarda 88mila contratti programmati nel mese, pari al 20,5% del totale delle entrate. I settori che intendono ricorrere maggiormente alla manodopera straniera sono i servizi di trasporto, logistica e magazzinaggio (il 33,7% degli ingressi programmati dovrebbe essere coperto da personale immigrato), i servizi operativi di supporto a imprese e persone (31,2%), i servizi di alloggio e ristorazione (23,1%), la metallurgia (22,7%) e le costruzioni (21,8%). Sono le imprese del Nord Ovest a presentare le maggiori opportunità lavorative (136mila entrate nel mese e 418mila nel trimestre), seguono Sud e Isole (rispettivamente 108mila e 315mila), Nord Est (96mila e 302mila) e Centro (89mila e 268mila). A livello regionale, le prospettive positive del turismo conducono a previsioni di assunzione in crescita per il trimestre novembre-gennaio per il Lazio (+20.750 rispetto allo stesso trimestre dell’anno precedente), seguito da Lombardia (+19.980), Campania (15.680) e Toscana (+10.880).
(ITALPRESS).
– Foto: Agenzia Fotogramma –
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Zoppas “Per il settore della moda scenario a due velocità, servono risposte mirate”
Pubblicato
5 ore fa-
5 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – “La moda italiana richiede oggi una attenzione particolare. I dati sono significativi: nel 2024 abbiamo registrato un calo delle esportazioni del 4% con un -3% nei primi sette mesi del 2025 rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Numeri che confermano una criticità e che ci spingono a continuare un importante lavoro sul settore. Quello che emerge dall’analisi dei dati è uno scenario a due velocità: accanto ad aziende in forte difficoltà ve ne sono altre che riescono a tenere e, in alcuni casi, a crescere. Come si vede, il quadro è complesso e richiede risposte mirate e differenziate”. Lo ha detto Matteo Zoppas, Presidente di ICE, in occasione della conferenza stampa di presentazione di Pitti Uomo. “Il Governo ha dimostrato piena consapevolezza di questa urgenza con l’apertura di due tavoli sulla moda promossi dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani e dal Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso. Come Sistema Paese – ICE, SACE, SIMEST e Cassa Depositi e Prestiti – rispondiamo alla sfida con un impegno coordinato e determinato – prosegue -. In un contesto di mercati in rapida trasformazione stiamo restano centrali le attività di incoming portando in Italia buyer e operatori strategici selezionati assieme alle associazioni di categoria. Ma anche le attività con le quali assistiamo i momenti strategici della Moda in italia come la settimana della moda e le attività con le quali portiamo le imprese all’estero”.
“Solo nel 2025, grazie al supporto ICE, Pitti Uomo ha ospitato 580 operatori tra buyer e giornalisti nelle due edizioni e sono oltre 4.000 gli operatori coinvolti nei diversi Saloni Pitti della filiera moda. Parallelamente, accompagniamo le nostre imprese all’estero con particolare attenzione alle PMI che necessitano di maggiore supporto nel percorso di internazionalizzazione – sottolinea Zoppas -. Nel biennio 2024-2025 abbiamo organizzato 19 partecipazioni collettive a fiere internazionali coinvolgendo 675 aziende italiane. Anche in questo lavoro il dialogo costante con le associazioni di categoria è fondamentale per intercettare le reali esigenze del comparto. Il nostro obiettivo è duplice: sostenere le aziende in difficoltà e valorizzare quelle che hanno potenzialità di crescita sui mercati globali. Il made in Italy nella moda resta un patrimonio strategico del Paese e merita ogni sforzo per superare le difficoltà del momento”.
– foto IPA Agency –
(ITALPRESS).
Economia
Snam, Ebitda e utile netto in crescita nei primi 9 mesi. Scornajenchi: “Indicatori testimoniano la solidità industriale e finanziaria”
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7 ore fa-
5 Novembre 2025di
Redazione
MILANO (ITALPRESS) – Snam chiude i primi 9 mesi con ricavi totali che si sono attestati a 2.846 milioni, in aumento di 195 milioni, pari al 7,4%, rispetto allo stesso periodo del 2024, a seguito principalmente della crescita dei ricavi regolati delle infrastrutture gas (+200 milioni; +8,3%). L’Ebitda adjusted dei primi nove mesi del 2025 si è attestato a 2.227 milioni, in aumento di 138 milioni, pari al 6,6%, rispetto al corrispondente valore dei primi nove mesi del 2024, mentre l’utile operativo adjusted ammonta a 1.401 milioni, in aumento di 61 milioni (+4,6%) rispetto al corrispondente valore del medesimo periodo del 2024. L’utile netto adjusted ammonta a 1.096 milioni, in aumento di 100 milioni (+10,0%) rispetto all’utile netto adj dei primi nove mesi del 2024, grazie alla crescita dell’Ebitda e al maggior contributo delle società partecipate nazionali ed estere. Gli investimenti totali dei primi nove mesi ammontano a 1.767 milioni, sostanzialmente in linea rispetto ai primi nove mesi del 2024 (1.782 milioni).
Il positivo flusso di cassa della gestione operativa (2.063 milioni) ha consentito di finanziare buona parte degli investimenti netti del periodo. L’indebitamento finanziario netto dopo il pagamento agli azionisti del dividendo 2024 (-969 milioni) e le variazioni non monetarie (-42 milioni), ha registrato una contrazione di 154 milioni rispetto al 30 giugno 2025,in aumento di 1.188 milioni rispetto al 31 dicembre 2024, attestandosi a 17.426 milioni. Sulla base dei risultati dei primi nove mesi e delle previsioni di chiusura dell’intero esercizio, il Cda ha deliberato la distribuzione agli azionisti di un acconto sul dividendo 2025, pari a 0,1208 euro per azione, in crescita del 4% rispetto al 2024.
“Siamo molto orgogliosi di questi risultati. Tutti gli indicatori sono in crescita e testimoniano la solidità di Snam sia a livello industriale che finanziario, in un contesto globale che resta molto volatile e incerto”. Così l’Ad di Snam, Agostino Scornajenchi, commentando i dati dei primi 9 mesi. “Continuiamo a lavorare per rafforzare la sicurezza energetica del Paese, come dimostrano l’alto livello di riempimento degli stoccaggi e l’aumento significativo dei volumi di gnl immessi in rete, grazie anche all’entrata a regime della nostra flotta FSRU. L’ottima performance di questi nove mesi e l’eccellente flessibilità finanziaria, realizzata tramite un’attenta gestione dell’indebitamento, ci consentono di migliorare la guidance 2025 di Ebitda, utile netto e indebitamento netto, a conferma del percorso intrapreso per una creazione di valore sostenibile nel lungo periodo”, ha aggiunto l’Ad.
-Foto ufficio stampa SNAM-
(ITALPRESS).
Economia
Leonardo, nei primi 9 mesi ordini e ricavi in crescita. Cingolani: “I dati evidenziano l’andamento positivo”
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7 ore fa-
5 Novembre 2025di
Redazione
ROMA (ITALPRESS) – Leonardo chiude i primi 9 mesi con ordini in crescita a 18,2 miliardi (+23,4% rispetto al dato del periodo comparativo, +24,3% rispetto al dato isoperimetro), a conferma del continuo rafforzamento dei core business e anche grazie a un importante ordine nel settore aeronautica, in un contesto di mercato nel quale la domanda di sicurezza resta elevata. In crescita anche i ricavi, pari a 13,4 miliardi (+11,3% rispetto al dato del periodo comparativo, +12,4% rispetto al dato isoperimetro) e il risultato operativo, pari a 945 milioni (+18,9% rispetto al dato restated del periodo comparativo, +22,7% rispetto al dato isoperimetro), in linea con le aspettative e con il percorso di crescita sostenibile previsto dal piano industriale.
Il free operating cash flow, negativo per 426 milioni per effetto dell’usuale andamento infrannuale, evidenzia un miglioramento rispetto al periodo comparativo (+22,5%, +22,3% rispetto al dato isoperimetro) a dimostrazione dell’efficacia delle azioni intraprese. L’andamento del FOCF e il corrispettivo ricevuto nell’ambito della cessione del business UAS, pari a circa 446 milioni, determinano un conseguente riflesso positivo sull’indebitamento ntto di gruppo, in calo del 25,9% circa rispetto al 30 settembre 2024.
“I dati dei primi nove mesi evidenziano il positivo andamento del Gruppo. Volumi in costante crescita e una solida redditività supportano il nostro posizionamento competitivo sul mercato domestico e internazionale. Confermiamo le guidance 2025 – riviste al rialzo lo scorso luglio con più sfidanti target a livello di ordini, FOCF e indebitamento netto – e il nostro impegno per la puntuale esecuzione del piano industriale che sta avanzando lungo le linee strategiche individuate. Abbiamo proseguito il nostro percorso di crescita inorganica con l’acquisizione di Iveco Defence e, nell’ambito dello sviluppo delle alleanze europee, abbiamo siglato il memorandum con Airbus e Thales per la creazione di una nuova società nel settore spaziale. Operazione che si pone l’obiettivo di rafforzare l’autonomia strategica dell’Europa nello spazio e che accresce il nostro ruolo di player di riferimento nel settore AD&S. A seguito della nomina del nuovo Chief Financial Officer, ringrazio, a nome del Gruppo, Alessandra Genco per il prezioso contributo assicurato nel corso degli anni”. Così Roberto Cingolani, amministratore delegato e direttore generale di Leonardo.
-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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