Seguici sui social

Economia

L’inflazione rallenta ancora a ottobre

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – A ottobre 2023 l’Istat stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, al lordo dei tabacchi, registri una diminuzione dello 0,2% su base mensile e un aumento di 1,7% su base annua, da +5,3% nel mese precedente. Il dato annuo è in leggero calo rispetto alla stima preliminare di +1,8%.
La consistente decelerazione del tasso di inflazione secondo l’Istat si deve prevalentemente al forte rallentamento su base tendenziale dei prezzi degli Energetici, sia non regolamentati (da +7,6% a -17,7%) sia regolamentati (da -27,9% a -31,7%) e, in misura minore, di quelli degli Alimentari non lavorati (da +7,7% a +4,9%) e lavorati (da +8,9% a +7,3%). Tali effetti risultano solo in parte compensati dall’accelerazione dei prezzi dei Servizi relativi all’abitazione (da +3,7% a +4%) e dei Servizi relativi ai trasporti (da +3,8% a +4%).
L’”inflazione di fondo”, al netto degli energetici e degli alimentari freschi rallenta anch’essa (da +4,6% a +4,2%), così come quella al netto dei soli beni energetici (da +4,8%, registrato a settembre, a +4,2%).
Si arresta la crescita su base annua dei prezzi dei beni (nulla la variazione tendenziale da +6,0%), mentre quella dei servizi resta stabile (a +4,1%), riportando il differenziale inflazionistico tra il comparto dei servizi e quello dei beni su valori ampiamente positivi (+4,1 punti percentuali, dai -1,9 di settembre).
Rallentano ulteriormente in termini tendenziali i prezzi dei Beni alimentari, per la cura della casa e della persona (da +8,1% a +6,1%) e quelli dei prodotti ad alta frequenza d’acquisto (da +6,6% a +5,6%).
La diminuzione congiunturale dell’indice generale si deve principalmente ai prezzi degli Energetici non regolamentati (-1,9%), dei Servizi culturali, ricreativi e per la cura della persona (-0,9%) e dei Servizi relativi ai trasporti (-0,6%); tali effetti sono stati solo in parte compensati dall’incremento dei prezzi degli Energetici regolamentati (+13,8%) e dei Servizi relativi all’abitazione (+0,4%).
L’inflazione acquisita per il 2023 è pari a +5,7% per l’indice generale e a +5,1% per la componente di fondo.
L’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,1% su base mensile e di 1,8% su base annua (in netta decelerazione da +5,6% di settembre); la stima preliminare era +1,9%.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, registra una diminuzione di 0,1% su base mensile e un aumento di 1,7% su base annua.
“A ottobre l’inflazione evidenzia un netto calo, scendendo a +1,7%, dato che non si registrava da luglio 2021 (+1,9%) – commenta l’Istat -. La drastica discesa del tasso di inflazione si deve in gran parte all’andamento dei prezzi dei beni energetici, in decisa decelerazione tendenziale a causa dell’effetto statistico derivante dal confronto con ottobre 2022, quando si registrarono forti aumenti dei prezzi del comparto. Un contributo al ridimensionamento dell’inflazione si deve inoltre alla dinamica dei prezzi dei beni alimentari, il cui tasso tendenziale scende al +6,3%, esercitando un freno alla crescita su base annua dei prezzi del “carrello della spesa” (+6,1%). Infine, più contenuta è la flessione dell’inflazione di fondo, che a ottobre si attesta al +4,2% (dal +4,6% di settembre)”.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Advertisement

Economia

Saipem, intesa per la fusione con la norvegese Subsea7

Pubblicato

-

MILANO (ITALPRESS) – Saipem e Subsea7 hanno raggiunto un accordo sui principali termini di una possibile fusione delle due società tramite la sottoscrizione di un Memorandum of Understanding. La Proposed Combination darebbe vita a un leader globale nel settore energy services.
La società risultante dalla fusione tra Saipem e Subsea7 (la “Combined Company”) sarà ridenominata Saipem7 e avrà un portafoglio ordini aggregato di 43 miliardi di euro, Ricavi per circa 20 miliardi di euro[3] ed EBITDA di oltre 2 miliardi di euro.
Avrà un’organizzazione globale con oltre 45.000 persone, fra cui più di 9.000 ingegneri e project manager.
Potrà contare su una forte complementarità in termini di presenza geografica, competenze e capacità, flotte navali e tecnologie, al servizio di una base di clienti globale
Gli azionisti di Saipem e Subsea7 deterranno in misura paritetica (in rapporto 50-50) il capitale sociale della Combined Company
Gli azionisti di Subsea7 riceveranno 6,688 azioni di Saipem per ogni azione Subsea7 detenuta. Subsea7 distribuirà un dividendo straordinario di 450 milioni di euro immediatamente prima del perfezionamento dell’operazione
Ci si aspetta che la Proposed Combination generi un valore significativo per gli azionisti di Saipem e Subsea7. Si prevedono sinergie annuali pari a circa 300 milioni di euro dal terzo anno successivo al completamento della fusione, con costi one-off connessi all’ottenimento di tali sinergie pari a circa 270 milioni di euro
Siem Industries, azionista di riferimento di Subsea7, CDP Equity ed Eni, azionisti di riferimento di Saipem, hanno espresso il loro forte supporto e hanno indicato l’impegno a votare a favore dell’operazione.
Il perfezionamento dell’operazione è previsto nella seconda metà del 2026.
I top management di Saipem e Subsea7 condividono la convinzione che vi sia un solido razionale nella creazione di un leader globale nel settore energy services, considerando, in particolare, le crescenti dimensioni dei progetti dei Clienti. Saipem e Subsea7 sono fortemente complementari in termini di offerta di mercato e di aree geografiche. L’unione dei due business creerebbe ulteriore valore per gli azionisti sia nell’attuale contesto di mercato, sia nel lungo termine.
CDP Equity, Eni e Siem Industries hanno sottoscritto un Memorandum of Understanding separato, in cui si sono impegnati a sostenere la Proposed Combination e concordato i termini di un Patto Parasociale che sarà efficace dal completamento della stessa. In tale ambito è previsto che il Presidente del Consiglio di Amministrazione della Combined Company sia designato da Siem Industries, mentre l’Amministratore Delegato sia designato da CDP Equity ed Eni. In aggiunta, è attualmente previsto che Alessandro Puliti sia nominato Amministratore Delegato della Combined Company[5], mentre è attualmente previsto che John Evans sia nominato Amministratore Delegato della società che gestirà il business Offshore della Combined Company. Tale business comprenderà tutte le attività di Subsea7 e le attività Offshore Engineering & Construction di Saipem.
La Combined Company sarebbe creata mediante fusione per incorporazione transfrontaliera di Subsea7 in Saipem, ai sensi della normativa UE, con quest’ultima ridenominata Saipem7. La Combined Company avrebbe sede legale a Milano e le sue azioni sarebbero quotate sia sulla borsa di Milano che su quella di Oslo
Siem Industries (azionista di riferimento di Subsea7) risulterebbe titolare di circa l’11,9% del capitale sociale della Combined Company, mentre Eni e CDP Equity (azionisti di riferimento di Saipem) ne deterrebbero, rispettivamente, circa il 10,6% e circa il 6,4%,

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Cdp sigla tre nuove intese con gli Emirati Arabi Uniti

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Promuovere la creazione di nuove opportunità per imprese italiane ed emiratine, sostenere la produzione e installazione di impianti di energia rinnovabile e i finanziamenti a progetti innovativi di gestione dell’acqua con particolare focus sull’Africa, in linea con il Piano Mattei del Governo italiano. Sono questi gli obiettivi dei tre Protocolli d’intesa siglati alla presenza del Presidente del Gruppo Cassa Depositi e Prestiti Giovanni Gorno Tempini nel corso del Business Forum Italia-Emirati Arabi Uniti organizzato in occasione della visita in Italia del Presidente degli Emirati Arabi Uniti, Sua Altezza Sheikh Mohamed bin Zayed Al Nahyan, che rafforza ulteriormente le relazioni economiche bilaterali avviate con la visita della Presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Emirati nel 2023.
In particolare, l’accordo siglato con l’Abu Dhabi Investment Office (ADIO), Ente governativo responsabile del sostegno agli investimenti del settore privato ad Abu Dhabi, faciliterà l’accesso delle aziende italiane, comprese quelle nel portafoglio di CDP, alle opportunità di investimento negli Emirati Arabi e accompagnerà le imprese emiratine sul mercato italiano.
Energia e acqua sono al centro degli altri due accordi siglati con AMEA Power, società con sede ad Abu Dhabi attiva nel settore delle rinnovabili, e Metito Utilities, azienda specializzata nel settore delle risorse idriche, finalizzati a sostenere il settore privato nei Paesi partner.
Il primo mira a identificare aree di collaborazione in progetti di energia green e infrastrutture sostenibili, con un focus prevalente sui Paesi prioritari del Piano Mattei . Il secondo consentirà di individuare iniziative promosse dalla utility emiratina, sostenendo progettualità in ambiti strategici nella gestione del ciclo idrico, come la desalinizzazione e il trattamento delle acque.
“In uno scenario economico in continua trasformazione, è essenziale creare nuove alleanze per incentivare investimenti, innovazione e crescita sostenibile in settori strategici come il sostegno alle imprese, le infrastrutture energetiche e la gestione delle risorse idriche – ha spiegato Giovanni Gorno Tempini, Presidente CDP -. In questo nuovo contesto gli accordi firmati contribuiranno a consolidare ulteriormente i rapporti economici tra Italia e Emirati Arabi Uniti. Grazie a queste collaborazioni, potremo inoltre accrescere l’impegno di Cassa Depositi e Prestiti per progetti di sviluppo in aree strategiche come l’Africa, in linea con il Piano Mattei del Governo italiano”.

– Foto ufficio stampa Cdp –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto

Economia

Zoppas “Emirati Arabi mercato strategico per il Made in Italy”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – “Gli Emirati Arabi Uniti rappresentano un mercato strategico per il Made in Italy, con un valore dell’export che nel 2024 ha raggiunto gli 8 miliardi di euro, registrando una crescita del 21% rispetto all’anno precedente e dell’11% tra il 2022 e il 2023. I comparti con le migliori performance sono stati la meccanica (+28%), la gioielleria (+11%), la moda (+36%), l’agroalimentare (+6%), le apparecchiature elettriche (+52%) e l’arredamento (+24%)”. Lo afferma il presidente di ICE, Matteo Zoppas, in occasione del Business Forum Italia-Emirati Arabi Uniti in corso a Roma.
“Se consideriamo che a livello generale la media dell’export 2024 del made in Italy eI’ rimasto stazionario rispetto all’anno precedente, questi dati sottolineano il ruolo da unicorno degli Emirati come hub commerciale e finanziario di interesse globale e la crescente domanda di eccellenze italiane in settori chiave come agroalimentare, moda, design e infrastrutture grazie anche alla presenza di una forte componente internazionale della popolazione – aggiunge -. ICE, in sinergia con SACE, SIMEST, Cdp e tutti gli attori del Sistema Paese, lavora per rafforzare la presenza internazionale delle imprese italiane, in particolare delle PMI, attraverso strumenti concreti di promozione e sviluppo commerciale. Con una rete di oltre 90 uffici nel mondo e circa 50 iniziative di rilievo solo negli Emirati negli ultimi tre anni, facilitiamo l’accesso al mercato locale mettendo in contatto le aziende italiane con potenziali partner e buyer”.
“Per il 2025, oltre a Gulfood, fiera di riferimento per il settore agroalimentare che si è tenuta a fine gennaio sono giàI’ state confermate 14 iniziative tra cui, la Settimana della Moda Italiana a Dubai, i padiglioni italiani alle fiere AEEDC 2025 e Dubai international boat show 2025 e il Big Five Global, evento di riferimento per il settore delle costruzioni e delle infrastrutture, comparti in forte espansione che offrono significative opportunitàI’ di business per le aziende italiane, inclusi i produttori di arredamento, materiali elettrici e componenti per l’edilizia – sottolinea Zoppas -. L’Italia eI’ oggi il decimo fornitore mondiale degli Emirati e il nostro obiettivo eI’ consolidare e potenziare questa posizione. Attraverso attivitàI’ di incoming di buyer emiratini in Italia e di imprese italiane negli Emirati, ICE continua a svolgere un ruolo essenziale nella promozione del Made in Italy, coniugando marketing e sviluppo commerciale. Il nostro impegno eI’ affiancare le aziende italiane in un percorso di crescita internazionale, valorizzando la qualitàI’, l’innovazione e il saper fare che rendono il nostro Paese un punto di riferimento nel mondo”.

– Foto ufficio stampa ICE –

(ITALPRESS).

Advertisement

Leggi tutto
Advertisement


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano