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Cronaca

Lodi, confiscati beni per 664 mila euro nei confronti di un cartomante

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LODI (ITALPRESS) – I Finanzieri del Comando Provinciale di Lodi hanno dato esecuzione ad una sentenza del Tribunale di Lodi con la quale è stata disposta, tra l’altro, la confisca, sul conto di soggetti destinatari di pregresse indagini penali e condannati in via definitiva, del valore corrispondente al profitto dei reati commessi, individuato in oltre 3 milioni di euro. Si tratta, in particolare, di una sentenza di applicazione della pena su richiesta delle parti, passata in giudicato, che ha sancito la condanna a quattro anni e quattro mesi di reclusione per un cartomante del basso lodigiano e a pene leggermente ridotte per altri corresponsabili che, sulla scorta delle indagini svolte nel 2019 dalla dipendente Tenenza di Casalpusterlengo, avevano posto in essere condotte fraudolente in danno di oltre 400 persone residenti su tutto il territorio nazionale, sfruttandone le condizioni di vulnerabilità ed ottenendo dalle stesse, quale corrispettivo per l’effettuazione di rituali magici asseritamente necessari a scongiurare prospettate situazioni di male e di pericolo, ingenti somme di denaro, che sono state poi trasferite e reimpiegate dai responsabili in forme di investimento di vario genere ed in attività economiche e finanziarie. I militari della predetta Tenenza, all’esito di mirati accertamenti di polizia economico-finanziaria, hanno eseguito la confisca di nove unità immobiliari ubicate nelle Province di Lodi, Alessandria e Rimini, due autovetture, due orologi di pregio, un monile in oro, quote societarie, licenze commerciali e disponibilità finanziarie, già oggetto di sequestro preventivo nel corso delle pregresse indagini preliminari e di valore complessivo pari ad oltre 623.000 euro, nonchè di una polizza assicurativa per un valore di 26.000 euro e di ulteriori somme rinvenute su rapporti bancari riconducibili ai soggetti condannati per oltre 15.400 euro, non sottoposte in precedenza a vincolo cautelare.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Guardia di Finanza Lodi

Cronaca

Gruppi di ragazzini rapinano dei coetanei, fermati 9 giovanissimi a Milano

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MILANO (ITALPRESS) – Gli agenti della Polizia di Stato di Milano hanno individuato 9 giovani ritenuti responsabili delle rapine commesse ai danni di un 14enne e un 15enne milanesi.

Sabato 29 novembre, verso le ore 23, i poliziotti della volante del Commissariato Porta Ticinese sono intervenuti in piazza XXIV Maggio dopo che un ragazzo milanese di 15 anni aveva contattato l’112NUE segnalando di essere stato derubato e aggredito da 4 ragazze. Agli agenti giunti subito sul posto, il giovane ha dichiarato di essersi accorto del furto degli auricolari che aveva riposto nella tasca della giacca che aveva lasciato all’intero di un bar dal quale era uscito pochi minuti per chiacchierare con un amico. Accortosi della sparizione degli auricolari, aveva subito attivato sul cellulare il sistema di localizzazione individuando gli stessi in zona Darsena. Giunto nei pressi dei gradoni con un amico, il giovane ha attivato l’allarme facendo suonare le cuffiette che sono risultate all’interno dello zaino di una ragazza italiana di 17 anni che era in compagnia di altre tre sue giovani amiche. Una volta richiesto alla 17enne di riottenere i propri auricolari, il 14enne è stato immediatamente minacciato dalla ragazza che, dopo aver rotto contro il muro una bottiglia di birra che aveva in mano, l’ha puntata contro il 15enne prima di aggredirlo con calci e pugni unitamente a un ragazzo poi dileguatosi. I poliziotti hanno fatto salire a bordo della volante il giovane derubato e, poco dopo, in viale D’Annunzio, hanno individuato le quattro ragazze italiane. Uno dei due poliziotti è sceso subito dall’auto per rincorrerle: dopo il primo tentativo di fermarle, le giovani hanno assunto un atteggiamento aggressivo e ostile al controllo di polizia. La 17enne ha cominciato a spintonare e colpire con calci e pugni il poliziotto, insultandolo pesantemente e, urlando “Stai cercando queste?!” lanciando un paio di auricolari in direzione del naviglio. Le quattro ragazze, due di 17 anni, una di 16 e una di 18, hanno continuato a colpire l’agente di polizia con calci e pugni e con una borsa, al cui interno sono stati poi rinvenuti un martelletto frangi vetro e una bottiglia di vodka, prima di essere immobilizzate dall’altro poliziotto e dagli agenti del Commissariato Scalo Romana giunti in ausilio. Le tre ragazze minorenni sono state arrestate, e la 18enne indagata, per rapina in concorso e resistenza a pubblico ufficiale; la 16enne anche per il possesso del martelletto e una delle due 17enni anche per il possesso di un tirapugni in acciaio di 10 centimetri.

Domenica 30, poco prima delle ore 20, invece, i poliziotti dell’Ufficio Prevenzione Generale della Questura di Milano sono intervenuti in via Raffaello Sanzio per un’altra rapina. Un 14enne milanese ha riferito loro che, poco prima, era stato avvicinato da un gruppo di circa 10 giovani i quali lo avevano strattonato e gli avevano asportato il giubbotto e le auricolari, per poi allontanarsi e far perdere le proprie tracce. I poliziotti della volante hanno compiuto alcuni giri di perlustrazioni e rintracciato dei giovani compatibili con le descrizioni fornite dalla 14enne: i cinque ragazzi di origine egiziana, alcuni di seconda generazione, di età compresa tra i 12 e i 17 anni, sono stati indagati in stato di libertà per rapina in concorso e gli auricolari, rinvenuti grazie alla geolocalizzazione, ritrovati in strada e riconsegnati alla vittima.

– foto di repertorio ufficio stampa Polizia di Stato –

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(ITALPRESS).

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Cronaca

Colpo al clan di camorra “Licciardi”, 21 misure cautelari

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NAPOLI (ITALPRESS) – I carabinieri del Comando Provinciale di Napoli stanno eseguendo una misura cautelare a carico di 21 indagati: 19 misure in carcere di cui 5 indagati già detenuti e 2 agli arresti domiciliari. Il provvedimento è stato emesso dal gip del Tribunale di Napoli su richiesta della DDA partenopea.
Gli indagati, tutti gravitanti nell’ambito del clan Licciardi, alleanza di Secodigliano, sono ritenuti gravemente indiziati a vario titolo, di “associazione di tipo mafioso”, “estorsioni”, “accesso indebito a dispositivi idonei alla comunicazione da parte di soggetti detenuti”, “ricettazione” ed “evasione”, reati aggravati dal metodo e dalle finalità mafiose.
– foto ufficio stampa Carabinieri –
(ITALPRESS).

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Cronaca

Papa Leone a Beirut “Ascoltare il grido dei poveri”

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BEIRUT (LIBANO) (ITALPRESS) – Ultima giornata libanese per Papa Leone che stamane sta facendo visita agli operatori e agli assistiti dell’ospedale De la Croix a Jal ed Dibl, uno dei più grandi ospedali per disabili mentali del Medio Oriente, a circa 11 chilometri da Beirut.
“Non possiamo dimenticarci dei più fragili, non possiamo immaginare una società che corre a tutta velocità, aggrappandosi ai falsi miti del benessere, ignorando tante situazioni di povertà e di fragilità”, ha detto il Papa nel saluto ad operatori e assistiti dell’ospedale de la Croix.
“In particolare – ha aggiunto – noi cristiani siamo chiamati a prenderci cura dei poveri, ce lo chiede i Vangelo e il grido dei poveri, che attraversa anche la Scrittura, ci interpella”. Rivolgendosi “ai fratelli segnati dalla malattia”, poi ha detto: “Siete nel cuore di Dio”.
– foto Ipa agency –
(ITALPRESS).

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