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Cronaca

GIORNATA INTERNAZIONALE DEGLI STUDENTI: SI SCENDE IN CORTEO PER IL DIRITTO ALLO STUDIO, IL CAROVITA E LA DEMOCRAZIA ACCADEMICA

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Il 17 novembre è stata lanciata una manifestazione dagli studenti del Coordinamento per il diritto allo studio – UDU Pavia in occasione della giornata internazionale degli studenti per rivendicare la piena applicazione del diritto allo studio e denunciare le condizioni economiche precarie degli studenti. “Non è un semplice cliché dire che ci sentiamo dimenticati” spiega il segretario dell’associazione Alessandro Miceli, Segretario del Coordinamento per il diritto allo studio-UDU Pavia “basta guardare la legge di bilancio nazionale e regionale. In quest’ultima è previsto un taglio del 20%, 12 milioni di euro, al diritto allo studio rispetto quest’anno e per questo abbiamo inviato una lettera al Consiglio Regionale segnalando la nostra preoccupazione per le conseguenze che ci saranno sui servizi del diritto allo studio e in particolare alla borse di studio. La legge di bilancio nazionale prevede per il 2024 un taglio ingiustificato di 35 milioni ed un ulteriore taglio di 250 milioni a partire dal 2026. Questo riporta indietro di un decennio il diritto allo studio, con 55.000 borse di studio in meno a livello nazionale e quindi un aumento degli idonei non beneficiari, il tutto aggraverebbe una situazione economica non rosea per gli studenti”.

Altro tema fondamentale della manifestazione, infatti, sarà la situazione economica degli studenti, da una recente ricerca di UDU, CGIL e SUNIA si evince come il 67% degli studenti dell’Università di Pavia faccia fatica a pagare le spese per un alloggio e, da un’altra ricerca di UDU, CGIL e Federconsumatori, si può notare come studiare nella propria città d’origine o in città vicine da pendolare costi mediamente 10mila euro l’anno, che si alza a 17mila per i fuorisede. Questi problemi economici costringono il 40% degli studenti a lavorare per mantenersi gli studi. “Ci sentiamo dire fin troppe volte che siamo quelli che portano la malamovida in città, che siamo pelandroni e non vogliamo lavorare.” Aggiunge la vicesegretaria e Consigliera di Amministrazione Vittoria Pompilio d’Alicandro “Ma vi invitiamo a seguire una nostra giornata e scoprire cosa si prova a lavorare sottopagati per mantenersi gli studi, a vivere in un stanza fatiscente a 400 euro al mese, a fare lezione seduti per terra tutta la giornata, a non avere spazio di dialogo con la politica, ad essere dimenticati nelle leggi di bilancio”.

Questa sensazione di abbandono è denunciata pesantemente, gli studenti denunciano una chiusura da parte dell’istituzione universitaria riguardo comunicazioni ed iniziative organizzate negli spazi di ateneo:”È successo già più volte che l’università entrasse nel merito di alcune conferenze organizzate da noi in università, definendolo “politiche”, anche quando queste coinvolgevano esperti e scienziati, oltre che proibirci puntualmente di inviare i nostri sondaggi di ricerca nella mailing list di ateneo.” sentenzia Miceli, Segretario del Coordinamento per il diritto allo studio-UDU Pavia “i risultati delle varie ricerche, che hanno riguardato trasporti, crisi abitativa e situazione degli studenti lavoratori, tornerebbero utili all’ateneo per costruire un’università più attenta alle esigenze dei suoi studenti e più inclusiva, ma l’università ha deciso di non interessarsi. Non è accettabile che ci vengano negate le aule per le conferenze e proibito di comunicare gli studenti visto che abbiamo la legittimazione democratica delle elezioni studentesche.”
Di fronte a questo scenario, gli studenti di tutta Italia non riescono a rimanere a guardare e il sindacato studentesco dell’Unione degli universitari si mobiliterà in tutte le città del paese, per far capire a tutta la cittadinanza che gli studenti vogliono un futuro anche qui.
Il corteo inizierà alle ore 14 da Piazzale Ghinaglia e percorrerà il Ponte Coperto e tutta Strada Nuova, fino ad arrivare alle Tre Torri, dove troveranno spazio gli interventi delle associazioni che hanno aderito. Gli studenti faranno sentire le loro voci contro la reale precarietà studentesca, per rivendicare gli spazi di socialità in università, per difendere il diritto allo studio e la democrazia accademica.

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SPECIALE NEWS ITALPRESS – LA MORTE DI PAPA FRANCESCO

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Addio a Papa Francesco. Il Pontefice è morto stamattina alle 7.35. Alle 9.47 l’annuncio del cardinale camerlengo Kevin Farrell nella Cappella di Casa Santa Marta, dal camerlengo, il cardinale Kevin Farrell, con il Segretario di Stato Parolin, il Sostituto Pena Parra e il Maestro delle Cerimonie Ravelli.

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Lo sport si ferma per onorare la memoria di Papa Francesco

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ROMA (ITALPRESS) – Lo sport si ferma per piangere la scomparsa di Papa Francesco. Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, ha invitato le Federazioni Sportive Nazionali, le Discipline Sportive Associate e gli Enti di Promozione Sportiva a sospendere tutte le attività sportive previste nella giornata odierna e a far osservare un minuto di silenzio nelle manifestazioni agonistiche in programma in Italia nel resto della settimana.

“Lo sport italiano, profondamente addolorato, si unisce all’inconsolabile dolore per la scomparsa del Santo Padre Francesco, Jorge Mario Bergoglio – sottolinea in un comunicato il numero uno del Coni – Il mondo è rimasto orfano di una guida spirituale che ha saputo illuminare il cammino dei fedeli e dell’intera collettività, grazie al suo messaggio ispirato alla fratellanza, alla mutualità e a quei valori che rappresentano il fine cui anelare per costruire una società migliore. Papa Francesco ha illuminato le nostre coscienze dimostrando costantemente la sua vicinanza al nostro mondo, condividendone gli ideali e le finalità. Sono tanti i ricordi che ci legano a lui – prosegue Malagò – e le occasioni di raccoglimento in cui ha voluto gratificare le varie espressioni del sistema, stimolandoci a comprendere l’importanza della testimonianza offerta nell’esercizio della pratica sportiva come modello comportamentale per le nuove generazioni e per chiunque sappia farsi permeare dalla sua autenticità”.

Per onorare la memoria del Pontefice, grande appassionato di sport e di calcio in particolare, la Figc ha annunciato che non si disputeranno le gare di ogni campionato, dalla Serie A ai Dilettanti. “Il calcio italiano partecipa commosso al dolore di centinaia di milioni di persone per la dolorosa scomparsa di Sua Santità Papa Francesco – ha commentato un una nota il presidente della Federcalcio, Gabriele GravinaGrande esempio di carità cristiana e di dignità nella sofferenza, si è mostrato sempre attento al mondo dello sport e al calcio in particolare, di cui era appassionato – ha aggiunto il numero uno della Federcalcio – La sua vicinanza umana, oltre che spirituale, ai malati, ai poveri e ai perseguitati di tutto il pianeta è stata la sua testimonianza più profonda, un faro che illuminerà le generazioni a venire. Resterà per sempre nei nostri cuori di fedeli e di amanti del gioco del calcio”.

– Foto Ipa Agency –

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(ITALPRESS).

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Mattarella “Avverto un grave vuoto, Papa Francesco era un riferimento”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ho appreso con grande dolore personale la notizia della morte di Papa Francesco, avvertendo il grave vuoto che si crea con il venire meno del punto di riferimento che per me ha sempre rappresentato. La morte di Papa Francesco suscita dolore e commozione tra gli italiani e in tutto il mondo. Il suo insegnamento ha richiamato al messaggio evangelico, alla solidarietà tra gli uomini, al dovere di vicinanza ai più deboli, alla cooperazione internazionale, alla pace nell’umanità. La riconoscenza nei suoi confronti va tradotta con la responsabilità di adoperarsi, come lui ha costantemente fatto, per questi obiettivi”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio sulla morte di papa Francesco.
– foto ufficio stampa Quirinale –
(ITALPRESS).

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