Seguici sui social

Cronaca

Congratulazioni Meloni a Milei “Valori comuni tra Italia e Argentina”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto oggi un colloquio telefonico con il nuovo presidente eletto della Repubblica Argentina, Javier Milei, al quale ha formulato “le proprie congratulazioni e gli auguri di buon lavoro. L’Argentina è una nazione a cui siamo legati da profondi legami storici e culturali e in cui vive la più grande comunità di italiani all’estero. Roma e Buenos Aires condividono valori comuni che definiscono la nostra azione di politica estera nell’attuale contesto internazionale”, si legge in una nota di Palazzo Chigi.

– Foto: Agenzia Fotogramma –

(ITALPRESS).

Advertisement

Cronaca

Omicidio Palermo, confermato fermo presunto omicida. Ritrovata pistola

Pubblicato

-

PALERMO (ITALPRESS) – Nel tardo pomeriggio di oggi i Carabinieri del Comando Provinciale di Palermo hanno dato esecuzione a un provvedimento di fermo di indiziato di delitto, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, nei confronti di un giovane 28enne palermitano, ritenuto responsabile di omicidio. L’uomo era stato accompagnato nella mattinata verso le ore 13.00 presso la caserma del Comando Provinciale di Palermo per essere sottoposto a interrogatorio da parte dei magistrati della locale Procura della Repubblica. La perquisizione domiciliare eseguita poco prima dagli operanti presso la propria abitazione aveva consentito di rinvenire una pistola semiautomatica calibro 9 illegalmente detenuta. Il provvedimento di fermo odierno trae origine dalle immediate attività d’indagine – svolte dal Nucleo Operativo della Compagnia di Piazza Verdi con l’ausilio del Nucleo Investigativo di Palermo – che hanno consentito di identificare e rintracciare, nel quartier Zen, il presunto responsabile dell’omicidio del ventenne, colpito mortalmente alla testa, mentre, intorno alle tre di questa mattina, era intento a lavorare in un pub di famiglia del centro storico cittadino. L’indagato sarà tradotto presso la Casa Circondariale di Palermo “Pagliarelli” e, nelle prossime ore, sarà interrogato dal Giudice per le Indagini Preliminari del locale Tribunale.(ITALPRESS).

Foto: Xd8

Leggi tutto

Cronaca

Mkhitaryan “Inzaghi fondamentale per l’Inter, Chivu ha un gran futuro”

Pubblicato

-

ROMA (ITALPRESS) – Un lungo viaggio in giro per l’Europa, diversi Paesi toccati, dall’Ucraina all’Italia, passando per Germania e Inghilterra, ma ancora tanta voglia di giocare. Ora Henrikh Mkhitaryan è al quarto anno con la maglia dell‘Inter, una squadra che negli ultimi anni è stabilmente tra le migliori d’Italia e d’Europa, grazie anche a un allenatore come Simone Inzaghi, da questa stagione sulla panchina dell’Al-Hilal. “Di lui ho solo bei ricordi, se lo vedrò lo riabbraccerò, gli ho mandato un messaggio quando è andato in Arabia perchè è stato un allenatore fondamentale per questa Inter”, ha detto al Festival dello Sport di Trento il centrocampista nerazzurro.

A livello personale, il centrocampista armeno spiega che il tecnico piacentino “mi ha dato una seconda giovinezza. L’ho avuto tra i 33 e i 36 anni e mi faceva giocare quasi tutte le partite, mi ha fatto sentire importante”. Il rapporto tra Inzaghi e l’Inter si è chiuso dopo la finale di Monaco, con il 5-0 subito contro il Psg che, per Mkhitaryan, è sia orgoglio che un trauma: “Tutti e due i sentimenti sono forti. Sono orgoglioso perchè la stagione è stata molto lunga, ma in tre settimane abbiamo perso tre titoli. E’ la regola del calcio. C’è rimpianto perchè non siamo riusciti a vincere un trofeo dopo nove mesi di stagione, ed eravamo una squadra abituata a vincere”.

Ora c’è Cristian Chivu, rumeno come l’allenatore che lo ha lanciato nel calcio europeo, allo Shakhtar Donetsk, ovvero Mircea Lucescu: “Lucescu è stato davvero importante per me. Non direi che lui e Chivu si assomigliano, perchè il calcio è cambiato, da quando ero allo Shakthar ad oggi è quasi un altro sport. Ma mi trovo benissimo con tutti e due ed è la cosa più importante. Chivu mi fa giocare meno? Non posso dimenticare che tra poco avrò 37 anni – prosegue Mkhitaryan sull’attuale allenatore nerazzurro – La mia voglia di giocare è tantissima, ma bisogna capire le scelte dell’allenatore. Sono pronto ad aiutare la squadra anche giocando una partita a settimana. Io ne parlo benissimo, perchè vedo un allenatore che vuole crescere e imparare ogni giorno e ha un grande futuro”. Tra le grandi figure che hanno caratterizzato la sua carriera c’è anche il suo ex procuratore, Mino Raiola: “Non era solo un rapporto di lavoro, è stata una connessione come tra padre e figlio. Ci sono stati tanti episodi, tanti momenti tra noi due. Sapeva cosa volevo io, mi ha sempre aiutato e dato consigli. E’ sempre stato affidabile, mi ha aiutato tantissimo”, è il ricordo del centrocampista ex Roma.

– Foto Ipa Agency –

Advertisement

(ITALPRESS).

Leggi tutto

Cronaca

Zidane “Tornerò ad allenare, Juve nel cuore ma sogno la Francia”

Pubblicato

-

TRENTO (ITALPRESS) – Ha scritto la storia del calcio da giocatore e ha vinto tre Champions League da tecnico del Real Madrid, ma al momento Zinedine Zidane è fermo e in attesa d’impiego. Nel suo intervento al Festival dello Sport di Trento, però, Zizou non mostra la fretta di rimettersi in sella: “Sono fermo ma, avendo i miei figli, la mia vita è bella. So fare anche altre cose, come andare a vedere i miei figli giocare: giocano tutti e tre in Spagna. Un giorno tornerò a fare l’allenatore, ma adesso non mi manca. Tornerò sicuramente, prima o poi. Allenare la Juve? Non lo escludo, il club ha fatto altre scelte e anch’io, ma ho sempre la Juve nel cuore. In futuro, mi piacerebbe allenare la Nazionale francese. Vedremo”.

Non può ovviamente mancare un ricordo della Juventus, a cui l’ex fantasista deve tanto: “Gli anni a Torino sono stati bellissimi, sono arrivato dalla Francia dove il calcio non era importante come in Italia. Vincere era la cosa più importante, dovevamo farlo sempre, sia in casa che fuori casa”. “In Francia, invece, c’era una mentalità diversa – prosegue – Per me non era semplice, arrivando dopo Platini, anche perchè il modo di lavorare era diverso: c’era tantissimo lavoro fisico con Ventrone, che non è più con noi, e poi ho capito perchè fosse importante. L’avvocato Agnelli? Quando facevo una bella partita o un gol, alle tre-quattro del mattino tornavamo a casa e lui mi chiamava alle sei per farmi i complimenti e parlandomi in francese. Era un signore, si vedeva la sua passione per il calcio. Del Piero? Quello che faceva in campo era impressionante, ho avuto la fortuna di fare quattro-cinque anni con lui e con tanti giocatori di livello: Montero, Padovano, Vieri, Boksic… Avevamo una bella squadra, ma lui aveva qualcosa di particolare. Non so spiegarmi come mai quella Juve non sia riuscita a vincere la Champions, abbiamo perso due finali…”.

Si passa poi a commentare la sua (breve) carriera da allenatore: “Quando ho smesso, ho cambiato la mia vita occupandomi dei figli e della famiglia, godendomi gli amici e viaggiando tanto. Dopo tre-quattro anni, avevo 37 anni e mi sono chiesto: ‘adesso, che faccio?’. Non potevo continuare a fare quella vita, avevo un amico che faceva l’allenatore e lì ho deciso di prepararmi e provare”. “Avevo fatto due anni il manager – ricorda – e non mi piaceva, poi ho deciso di cambiare percorso e iniziare ad allenare, mi sono reso conto che mi piaceva. Ho avuto tanti maestri in Francia, ma l’allenatore da cui ho imparato di più è Marcello Lippi. Quando sono arrivato qui, era tutto difficile per me, sia fisicamente che in campo. Lui però mi ha sempre difeso e ha sempre creduto in me, è stato fondamentale”.

Nelle vittorie, secondo Zidane, “per me l’80% è il merito dell’allenatore e 20% dei giocatori. Conta tutto, anche l’atteggiamento in allenamento. Trasmetti sempre la tua energia, devi sempre lasciare i problemi a casa e non trasporli sulla squadra. Nel Real Madrid avevo una grande squadra, ma ho trasmesso loro la fiducia totale. Li allenavo, avevo la fiducia assoluta di vincere con loro e gliela trasmettevo ogni giorno. E in campo si vedeva tutto questo, insieme alla mia idea di giocare a calcio. Ho allenato Modric, CR7, Benzema, Kroos… Che giocatori”, conclude Zidane.

Advertisement

– Foto Ipa Agency –

(ITALPRESS).

Leggi tutto
Advertisement

Italpress TV


Agenzia Creativamente Itinerari News Pronto Meteo
Casa e consumi by Altroconsumo

Primo piano

LombardiaLive24 by Agenzia Creativamente P. IVA 02607700180 COPYRIGHT © 2021-2025 ALL RIGHTS RESERVED: LOMBARDIALIVE24 BY AGENZIA CREATIVAMENTE.
Sito creato da Emanuele Bottiroli. © Tutti i diritti riservati. I nomi e i loghi delle testate giornalistiche edite da Agenzia CreativaMente Editore sono registrati presso il Tribunale di Pavia e la Camera di Commercio di Pavia. È vietato qualsiasi utilizzo, anche parziale, dei contenuti pubblicati, inclusi la memorizzazione, la riproduzione, la rielaborazione, la diffusione e la distribuzione degli stessi, su qualsiasi piattaforma tecnologica, supporto o rete telematica, senza preventiva autorizzazione scritta.