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Economia

AICEO conclude l’anno solare con l’ingresso del nuovo consigliere Caterina Tonini

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MILANO (ITALPRESS) – Il consueto incontro di Natale tra i soci AICEO preceduto dal Comitato Direttivo di fine anno, e organizzato dal socio AICEO Gustavo Antongiovanni e sua figlia Natalia di ICG SPA, è stata l’occasione per stabilire le linee guida 2024 e fare un consuntivo sulle attività svolte durante il 2023. Tante, infatti, le iniziative intraprese e portate avanti nell’ultimo triennio, a partire dall’attivazione di 6 tavoli di lavoro guidati da CEO in collaborazione con Partner/Manager di Deloitte (Partner Tecnico/Strategico) su temi cardine quali lavoro e formazione, innovazione, inclusione e meritocrazia, sostenibilità ambientale, sanità e turismo.
“Tra i progetti che hanno portato risultati importanti ci tengo a menzionare la promozione, stesura e firma del sistema per la Certificazione di Parità di Genere nazionale UNIPdR125:2022 e due pubblicazioni in collaborazione con Deloitte sui punti cardine di un’offerta vincente e sostenibile di turismo da parte del nostro Paese. Inoltre, a livello CSR, in linea con lo spirito del “giving back” che ci anima da sempre, AICEO ha destinato il 10% degli introiti delle quote associative alla Fondazione RAVA – Borsa del Cuore (2021), alla Onlus L’Altra Napoli (2022) e alla Fondazione Ernesto Pellegrini – Ristorante Ruben per i poveri (2023)” afferma Paola Corna Pellegrini, Presidente di AICEO.
Numerosi gli eventi che hanno visto AICEO protagonista, come il Forum Retail IKN 2023, l’InnovationManager Hub 2023 e il World Business Forum 2023 organizzato da WOBI. Inoltre, l’Associazione, nella persona della presidente, ha presenziato anche a numerose tavole rotonde sul tema dell’empowerment femminile e della nuova leadership 5.0.
Infine, tra le attività svolte per i 92 soci AICEO (dati 2023), ricordiamo le cosiddette Company Visit, che grazie ai loro CEO hanno permesso di conoscere eccellenze italiane e internazionali, tra cui il laboratorio di alta oreficeria di Pomellato, Casa Lunbeck con intervento in esclusiva di Alec Ross e l’AREA Science Park di Trieste dove i CEO partecipanti hanno potuto visitare in esclusiva i due campus di Padriciano e Basovizza, che ospitano laboratori di fama mondiale e collaborano con imprese e startup innovative in settori come Life Sciences, Materiali, ICT, Energia e Ambiente.
La Presidente ha voluto sottolineare come “tali eventi sono stati resi possibili soprattutto grazie allo scambio continuo e dinamico di esperienze che i nostri soci condividono quotidianamente. A questo proposito, accolgo con grande piacere, nel nuovo Consiglio Direttivo, Caterina Tonini, donna e professionista di grande valore che, sono certa, ci aiuterà a favorire ulteriormente lo scambio di esperienze e porterà sul tavolo soluzioni concrete per raggiungere tutti gli obiettivi che l’Associazione si è posta per il prossimo triennio, in un continuum con il lavoro iniziato nel 2020”.
CEO Havas PR Milan e Vice President Havas Creative Group Italy, Caterina Tonini, che ha alle spalle trent’anni di esperienza nell’ambito della comunicazione di impresa, esordisce nel nuovo ruolo sottolineando come “esercitare una corretta leadership oggi significa confrontarsi con chi affronta come te le stesse sfide quotidianamente, imparando da esperienze diverse, ma al tempo stesso dando il tuo personale contributo. Il contesto di AICEO sono convinta possa darmi questa dimensione che sto cercando e, contemporaneamente, essere portatore di un dibattito pubblico – di cui sento francamente la mancanza – su come è cambiato e deve cambiare il leader di oggi e del domani e quanto ricopra un ruolo centrale per lo sviluppo di una impresa giusta e tesa a creare un valore condiviso”.
-foto ufficio stampa Havas-
(ITALPRESS)

Economia

Occupazione in crescita e prezzi in rallentamento, ma la spesa delle famiglie non prende slancio

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ROMA (ITALPRESS) – Occupazione in crescita e prezzi in rallentamento, ma la spesa delle famiglie non prende slancio, e nel 2025 si fermerà a +5,6 miliardi di euro (+0,5%) in termini reali. È questo il quadro che emerge dall’analisi e dalle proiezioni Confesercenti-CER sulla congiuntura economica italiana nel terzo trimestre 2025.

Il mercato del lavoro mostra un segnale incoraggiante, con gli occupati nel trimestre in aumento dello 0,9% su base annua, il dato migliore dall’inizio dell’anno, anche se il dato di agosto registra una perdita di quasi 60mila posti. Sul fronte dei prezzi, l’inflazione scende all’1,6%, un decimo in meno rispetto al trimestre precedente e al di sotto dell’obiettivo BCE. Il Pil recupera la flessione primaverile ed è atteso in crescita dello 0,1% sul trimestre precedente e dello 0,5% su base annua, anche se è al di sotto dei ritmi registrati nei primi tre mesi del 2025 (+0,3% congiunturale e +0,7% tendenziale).

Tuttavia, le famiglie non sembrano beneficiare pienamente di queste condizioni: le proiezioni dei consumi indicano una crescita nel terzo trimestre di +0,2% sui tre mesi precedenti e +0,6% sull’anno. Dopo un 2024 più vivace, la domanda per consumi sembra essersi fermata: nei primi nove mesi del 2025 l’aumento acquisito della spesa è dello 0,3%, contro l’1,3% dello stesso periodo dell’anno precedente. Secondo le stime di Confesercenti-CER, a fine 2025 la crescita complessiva si fermerà a +0,5%, pari a circa 5,6 miliardi di euro in più a prezzi costanti.

Il rallentamento dei consumi si riflette sul commercio al dettaglio, che continua a mostrare segnali di sofferenza: nel terzo trimestre il volume delle vendite si riduce dello 0,4%, dopo i cali già registrati nei mesi precedenti. Sul fronte del clima di fiducia, ci sono timidi segnali di risalita: tra le famiglie l’indice passa da 95,9 a 96,5 punti, mentre per le imprese del commercio sale da 103,1 a 103,7, restando comunque sotto i livelli del primo trimestre.

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“L’economia italiana resta in crescita, ma rallenta. Ci sono segnali positivi di stabilità sul fronte del lavoro e dei prezzi, ma consumi e vendite continuano a perdere slancio”, commenta Nico Gronchi, Presidente di Confesercenti. “Il 2026 porterà sfide cruciali su molti fronti: con il dispiegarsi degli effetti dei dazi e la conclusione del PNRR, che finora ha sostenuto gli investimenti, la spesa delle famiglie sarà determinante per la domanda interna e per la crescita. Lo stesso Governo nel DPFP confida per il prossimo anno in un incremento dei consumi del +1,2%, un obiettivo difficile da raggiungere senza un impulso più deciso. Il previsto intervento sul fisco potrebbe non avere la scala necessaria per svolgere questo ruolo, tanto che, secondo i prospetti riportati nel DPFP, il Governo non associa ad esso alcun effetto espansivo sui consumi. Occorre fare di più per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie e riattivare la crescita”.

-Foto IPA Agency-
(ITALPRESS).

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Tajani “Sono contro l’extraprofitto, ma questo è il momento di parlare con il mondo bancario”

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FIRENZE (ITALPRESS) – “Non esiste base giuridica per l’extraprofitto” ma “credo che nessuna banca non voglia parlare con la politica nel momento in cui c’è bisogno di rinforzare la manovra economica. L’abbiamo fatto l’anno scorso, l’impegno era per due anni, se c’è bisogno, però, io che sono un combattente anti-extraprofitto sono anche pronto a cercare di fare una mediazione”. Lo ha detto il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani a margine del Festival nazionale dell’Economia civile a Firenze.

“Bisogna stare molto attenti quando si parla di tassazione delle banche – ha aggiunto Tajani -. Ho anche detto ai miei colleghi di governo che, in vista della manovra, questo è il momento di parlare con il mondo bancario. Se c’è bisogno di aiuto si può parlare: ma mai fare operazioni ex abrupto, perché questo spaventa il mercato, oltre a far danni se si generalizza”. “Abbiamo sventato due anni fa l’extraprofitto – ha sottolineato Tajani – perché poi si finiva per colpire le Bcc e le banche popolari, mentre c’erano danni minori per le banche più grandi: quindi bisogna stare sempre molto attenti quando si parla di banche, però credo che sia giusto parlare”.

– Foto IPA Agency –

(ITALPRESS).

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Economia

DPFP, UPB “Scenario accettabile, ma stime esposte a molteplici rischi”

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ROMA (ITALPRESS) – Il Consiglio dell’Ufficio parlamentare di bilancio (UPB) ha validato lo scorso 29 settembre le previsioni macroeconomiche tendenziali del Documento Programmatico di Finanza Pubblica (DPFP) 2025, a conclusione di una procedura di confronto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze (MEF) nell’arco delle scorse settimane. Lo rende noto l’UPB che ha valutato lo scenario macroeconomico tendenziale del DFPF 2025 “complessivamente accettabile, sebbene in alcuni casi le previsioni si collochino sull’estremo superiore o appena oltre le stime del panel UPB”.

In particolare, “la crescita del PIL del QMT non eccede l’intervallo definito dal panel, salvo uno sforamento marginale (dello 0,1%) nel 2027; la previsione per il 2025 è in linea con quelle dell’UPB e del panel, mentre le differenze sugli anni successivi scontano le incertezze sull’accumulazione di capitale e l’instabilità del contesto internazionale; la crescita cumulata sull’ orizzonte 2025-28, pari al 2,7%, si colloca sull’estremo superiore delle stime del panel; la variazione del PIL nominale è accettabile nel complesso, situandosi sul livello superiore dell’intervallo definito dal panel in tutti gli anni tranne quello in corso, ma eccede lievemente le attese dell’UPB; l’incremento cumulato del PIL nominale tra il 2025 e il 2028, pari all’11,0%, è nel complesso coerente con l’intervallo delle stime del panel, sebbene leggermente più elevato. Tali stime “sono esposte a molteplici rischi, bilanciati nel breve termine ma prevalentemente orientati al ribasso nel medio termine, in gran parte riconducibili ai conflitti internazionali e alla dinamica degli investimenti”.

I principali fattori di rischio “sono individuabili in quattro ambiti: il protezionismo, le guerre e i piani di riarmo, fonti primarie di incertezza con effetti sull’economia di difficile quantificazione; la dinamica degli investimenti in costruzioni, dati i possibili effetti di concentrazione degli interventi finanziati dal programma NGEU nel prossimo anno, che potrebbero generare colli di bottiglia sul lato dell’offerta con conseguente freno alla crescita, cui si aggiungono attese incerte sugli investimenti residenziali; la volatilità dei mercati e le politiche monetarie, dove il fragile e instabile contesto internazionale rischia di ingenerare rapide reazioni avverse dei mercati finanziari, con effetti sull’economia italiana, caratterizzata da un elevato debito pubblico; il rischio climatico e ambientale, ormai fattore strutturale di vulnerabilità, poiché la crescente frequenza e intensità di eventi meteorologici estremi richiede risorse per la prevenzione e la gestione delle emergenze, con impatti sui prezzi e sulla capacità produttiva”, conclude l’UPB che procederà a valutare anche il quadro macroeconomico programmatico del DPFP, che incorpora gli effetti dell’aggiustamento di bilancio.

– foto IPA Agency –

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