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Cronaca

Allegri fa 400 con la Juve “Ma conta battere il Frosinone”

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TORINO (ITALPRESS) – La semifinale di Coppa Italia come ‘regalò per le 400 panchine con la Juventus. E’ questo il regalo che Massimiliano Allegri chiede ai suoi domani contro il Frosinone. “Sono contento di questo traguardo, avere davanti due mostri sacri come Trapattoni e Lippi è un grande onore per me. Quando sono arrivato non avrei mai pensato di fare otto anni alla Juve. Ma domani la cosa più importante è vincere la partita, passare il turno e arrivare in semifinale. E’ una partita secca, il Frosinone anche domenica, pur perdendo, ha fatto due gol: è una squadra che gioca, spensierata, che crea tanti pericoli, per loro è un’occasione unica battere la Juve e arrivare in semifinale. Per noi la Coppa Italia è un obiettivo importante, va fatta una partita seria, con la testa giusta. Pressione? Quando si allena la Juve c’è sempre, si deve ottenere il massimo dei risultati. E’ iniziato un percorso importante, per 10 anni la Juve ha dominato in Italia e ha fatto buoni risultati in Europa. L’ambizione ci deve essere sempre, poi ci sono le avversarie”. Allegri si aspetta anche un passo avanti in fase difensiva. “Prendere gol ci sta ma i gol vanno presi in un certo modo, non come li abbiamo presi noi nelle ultime 4 partite – commenta – Se non prendi gol per un tot di tempo si abbassano le difese immunitarie e invece bisogna alzarle altrimenti ti abitui a prendere quei gol. Bisogna alzare l’attenzione e tornare tutti ad avere paura di prendere gol ed essere meno pigri. Abbiamo subito dei gol troppo facilmente, i ragazzi lo sanno e ci stanno lavorando”. Capitolo formazione: torna Perin in porta, in difesa giocheranno Bremer, Gatti e uno fra Rugani e Danilo, rientra Locatelli mentre sulle fasce i favoriti sono Kostic e Weah, con Cambiaso e Iling-Junior pronti a entrare dalla panchina. Davanti ha recuperato Vlahovic: il serbo, Milik e Yildiz si giocheranno due maglie. Chiesa invece “non è convocato, oggi il ginocchio stava meglio, non è niente di preoccupante, se tutto procede come oggi martedì sarà a disposizione. Domani saranno fuori anche Rabiot, De Sciglio che sta facendo il suo percorso, e Kean. Tutti gli altri sono a disposizione”. E a proposito di Kean e del suo futuro, bocca cucita: “Di mercato non parlo, ci pensano Giuntoli e Manna. Al momento è un giocatore della Juve e sono contento di quello che ha fatto nella prima parte di stagione”.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

Cronaca

Netanyahu, Tajani a Salvini “Unica linea quella mia e di Giorgia Meloni”

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MILANO (ITALPRESS) – “La politica estera si deve fare in maniera costruttiva. E’ una cosa seria. Ogni parola va pesata, ponderata, calibrata. C’è di mezzo un Paese. E quindi la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri”. Lo dice il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a Repubblica, commentando le dichiarazioni del leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini su Netanyahu. “Poi un leader di partito parla di quello che vuole – aggiunge -, ma restano opinioni politiche di leader di partito, che però non diventano automaticamente la linea dell’esecutivo. Io tendo a evitare di rispondere a nome del governo su questioni legate alle competenze degli altri ministri”. “Vogliamo prima leggere le carte, capire le motivazioni della sentenza, ragionare su cosa sostiene la Corte. Noi riconosciamo e sosteniamo la Corte penale. Ma lo facciamo ricordando che deve avere sempre una visione giuridica e non politica. Nel pieno di una guerra di questa violenza il primo obiettivo degli Stati, e della Repubblica italiana, è quello di trovare alleanze politiche per fermare le morti a Gaza e in Libano, per ritornare a un percorso diplomatico. Noi dobbiamo portare la pace a Gaza, non dobbiamo credere che portare qualcuno in carcere aiuti la pace” dice ancora il numero uno di Forza Italia e vicepremier. “Stiamo dicendo, il presidente del Consiglio ed io, che una sentenza di questa portata ha un effetto politico profondo sulla gestione non di un confitto, ma della sua conclusione. Non è possibile equiparare e mettere sullo stesso piano il premier democraticamente eletto di Israele e un capo terrorista. Una cosa è sottolineare la sproporzione della risposta di Israele nella Striscia, su cui siamo tutti d’accordo. Altro è un mandato di cattura. Non ci sono tre posizioni. Ce n’è soltanto una: quella del presidente del Consiglio, concordata con il ministro degli Esteri” conclude Tajani.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

La Russa “Non sono interessato a fare il Presidente della Repubblica”

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ROMA (ITALPRESS) – “Non farò il presidente della Repubblica”. Lo dice il presidente del Senato, Ignazio La Russa in una lettera a Repubblica, manifestando il suo “Disinteresse totale” per la corsa al Quirinale nel 2027. “La mia storia lo renderebbe problematico – ammette -. Ma soprattutto non coincide con le mie ambizioni e con il mio desiderio di potermi schierare sulle cose che reputo importanti” e conservare “la libertà di dire, sia pure ogni tanto, quello che penso senza ipocrisie”. “So e capisco che quasi sempre (o sempre?) chi diventa presidente del Senato un minuto dopo conforma il suo agire alla possibile prospettiva di futuro presidente della Repubblica – scrive La Russa -. Io ho volutamente avuto una diversa postura, proprio perchè non ci ho mai pensato e nemmeno mai l’ho desiderato. Per cui, se Repubblica vuole interrogarsi sulle ipotesi più improbabili si chieda cosa voteresti per avere Schlein al posto della Meloni? O meglio, cosa sareste disposti a votare pur di non averla”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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Cronaca

Sicilia, Schifani “Quasi ripianati i conti della Regione, un record”

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MILANO (ITALPRESS) – Aveva promesso un cambio di passo per l’Isola e quasi a metà legislatura, l’obiettivo sembra essere compiuto. E’ quanto riconosce il quotidiano Milano Finanza al presidente della Regione Sicilia, Renato Schifani. Lo certificano, secondo l’articolo, i dati del consuntivo del 2023 presentato dall’amministrazione, ma anche i numeri della Banca d’Italia, che vedono il pil crescere dell’1%, e di Unioncamere, che confermano la crescita di valore aggiunto prodotto dai territori e le agenzie internazionali hanno messo la Sicilia sotto una luce nuova: BBB con outlook stabile per Fitch, lo stesso di Standard & Poor’s, mentre Moody’s ad aprile lo ha alzato da Ba1 a Baa3. Alla base di ciò, dice l’ultimo aggiornamento della Banca di Italia di metà novembre, ci sono un settore delle costruzioni che riesce a crescere nonostante la fine del Superbonus, un’espansione del turismo e dell’occupazione in generale, anche se la manifattura segna il passo. Il disavanzo regionale da ripianare, inoltre, è stato pertanto ridotto dai 7,3 miliardi del 2018 agli attuali 897 milioni di euro. “Si tratta di un record – commenta Schifani a Milano Finanza – che ci pone a un passo dal conseguimento di un risultato storico: il risanamento dei conti della Regione. Grazie alla crescita e alle prudenziali politiche di bilancio volute dal mio governo, e di questo va dato merito al precedente assessore all’Economia Marco Falcone, abbiamo ripianato il disavanzo riducendo di più di 3 miliardi le passività. Al contempo con il via libera sblocchiamo le risorse per la firma del rinnovo contrattuale dei regionali, che confidiamo avvenga nei prossimi giorni. Un altro impegno che abbiamo mantenuto”.(ITALPRESS).

Foto: Agenzia Fotogramma

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