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Cronaca

Alfasigma completa acquisizione attività di Jyseleca da Galapagos

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BOLOGNA (ITALPRESS) – Alfasigma S.p.A. ha annunciato di aver completato con successo il processo di acquisizione del business Jyseleca (filgotinib) da Galapagos NV per una cifra massima di 170 milioni di euro. L’operazione rappresenta un importante traguardo per la strategia di crescita internazionale dell’Azienda e fa seguito alla firma dell’accordo annunciata il 2 gennaio 2024 e alla lettera d’intenti del 30 ottobre 2023.
Con il closing di questa operazione, Alfasigma aggiunge al proprio portafoglio prodotti un farmaco innovativo e specializzato nelle aree gastrointestinale e reumatologica. Inoltre, il Gruppo consolida ed espande la propria presenza nei mercati europei con l’integrazione dell’intero business Jyseleca, comprese le autorizzazioni all’immissione in commercio in Europa e nel Regno Unito e le attività commerciali, mediche e di sviluppo.
Ai sensi dell’accordo, circa 400 dipendenti di Galapagos basati in 14 Paesi europei entreranno in Alfasigma per supportare la continuità del business Jyseleca e l’accessibilità ai pazienti. Alfasigma, inoltre, rafforzerà la sua pipeline con un solido programma di Fase 3 volto a estendere l’etichetta Jyseleca® a una terza indicazione.
Il business Jyseleca verrà guidato da Michele Manto, già Chief Commercial Officer di Galapagos, che entrerà in Alfasigma in qualità di Chief Commercial Officer Western Europe.
Stefano Golinelli, Presidente di Alfasigma, ha dichiarato: “Oggi segniamo un passo importante nel percorso di crescita internazionale di Alfasigma. L’acquisizione di Jyseleca® rafforza in modo significativo la nostra presenza in Europa ed è perfettamente in linea con la nostra mission di promuovere lo sviluppo di cure innovative a beneficio delle persone in tutto il mondo. L’anno che si è appena chiuso è stato ricco di cambiamenti e di risultati significativi nel nostro percorso di crescita per diventare un gruppo farmaceutico veramente globale. In un settore come il nostro, dove la tecnologia rimane un asset fondamentale per il successo sui mercati, vogliamo stare al passo mantenendo allo stesso tempo intatti i valori fondamentali e la storia della nostra Azienda. Sono convinto che questo equilibrio sia in grado di offrire ad Alfasigma nuove opportunità di sviluppo per una crescita costante e una presenza stabile nei diversi mercati in cui operiamo”.
Francesco Balestrieri, CEO di Alfasigma, ha aggiunto: “Siamo entusiasti di dare ufficialmente il benvenuto in Alfasigma ai nuovi colleghi di Jyseleca. L’acquisizione, che comprende un solido programma di Fase 3 volto a estendere l’etichetta Jyseleca® a una terza indicazione, rafforza strategicamente il nostro posizionamento nel settore farmaceutico e apre nuove strade per la crescita e l’innovazione. Questa operazione ci permette inoltre di rafforzare il nostro portafoglio nelle aree gastrointestinale e reumatologica, a beneficio dei nostri pazienti. Siamo ora impegnati nel completamento del processo di integrazione in Alfasigma delle attività commerciali, mediche e di sviluppo, preservando al contempo le caratteristiche distintive dell’Azienda. Non vediamo l’ora di lavorare con il team Jyseleca per espandere ulteriormente la nostra attività in Europa”.
Alfasigma verserà al closing dell’operazione un importo di 50 milioni di euro, mentre ulteriori potenziali pagamenti saranno riconosciuti in relazione a milestone commerciali, per un totale di 120 milioni di euro, e alle vendite in Europa, calcolati a cifra singola o doppia. Entro giugno 2025 l’azienda riceverà inoltre fino a 40 milioni di euro da Galapagos per le attività di sviluppo legate a Jyseleca.
-foto ufficio stampa Alfasigma-
(ITALPRESS).

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Renzi “Chi abbandona la ‘tenda riformista’ regala il Paese alla destra”

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ROMA (ITALPRESS) – “Ricevo email di persone con il mal di pancia per gli accordi che vengono fatti anche con la sinistra radicale e i Cinque Stelle. Voglio essere molto chiaro, cari amici. Se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee. Dall’altra parte, del resto, ci sono Vannacci, leghisti e complottisti vari NoVax lollobrigidiani: sono le regole del bipolarismo. Capisco molto bene chi dice: eh ma rischiamo di annacquare il profilo riformista. Di non contare dentro il centrosinistra. Sì, è un rischio reale. Ma il modo per non farsi ‘annacquarè è solo uno: prendere i voti. Lo dico a chi su Twitter annuncia sfaceli, a chi sui social promette rivoluzioni, a chi nelle chat grida il proprio disgusto”. Così il leader di Italia Viva, Matteo Renzi, nella sue enews. “Se volete incidere, in democrazia, un tweet in meno e un voto in più. Un post in meno e un candidato che prenda voti in più. Uno sfogo in meno e una telefonata all’amico incerto in più. Ve la dico ancora più chiara: gli equilibri della coalizione dipendono dai voti, non dalle chiacchiere”, aggiunge.

“Se i Cinque Stelle e la sinistra radicale prendono il 10% e noi prendiamo l’1%, il problema è nostro, non loro. Se invece riusciamo a fare un buon risultato (come faremo, ne sono certo, non solo in Calabria e Toscana), allora la tenda riformista diventa credibile. E decisiva per la vittoria alle politiche. In democrazia contano i voti. Noi siamo forti e credibili – spiega – perchè quando abbiamo portato il nostro contributo abbiamo fatto la differenza (pensate solo alla differenza nelle elezioni a Genova dopo le regionali in Liguria). Ma adesso ci sono da fare due cose: eleggere consiglieri regionali decisivi e portare le idee dalla Leopolda al Paese. Punto. Tutto il resto è noia. Chi vuole un centrosinistra riformista ci dia una mano. Adesso. Chi abbandona il campo per la presenza di Cinque Stelle e AVS regala il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida. E’ chiaro adesso perchè insisto sul fatto che noi siamo decisivi? Se noi facciamo un bel risultato riequilibriamo la coalizione e vinciamo le elezioni. Se noi andiamo male la coalizione scivola a sinistra e perdiamo le elezioni. Tocca a noi. La differenza la fanno i voti, non i tweet”, conclude Renzi.

-Foto: Ipa Agency-

(ITALPRESS).

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Assemblea di Mediobanca boccia l’ops su Banca Generali

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MILANO (ITALPRESS) – L’assemblea degli azionisti di Mediobanca ha respinto la proposta del Cda in merito all’autorizzazione per dare esecuzione all’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni ordinarie di Banca Generali. I favorevoli sono stati pari al 35% del capitale sociale, rappresentato per il 25% da investitori istituzionali e per il 10% da investitori privati; contrari pari al 10% del capitale sociale, sostanzialmente il Gruppo Caltagirone; astenuti pari al 32% del capitale sociale, di cui il 20% Delfin, 5% Casse Previdenziali italiane (Enasarco, Enpam, Forense), 3% investitori istituzionali (Amundi, Anima, Tages), 2% Edizione Holding, 2% Unicredit.
Mediobanca, preso atto dell’esito dell’assemblea, dichiara decaduta l’offerta su Banca Generali.
Per l’amministratore delegato di Mediobanca, Alberto Nagel, si tratta di “un’opportunità mancata per effetto del voto espresso, in particolare, da azionisti che, anche nell’attività di engagement, hanno manifestato un evidente conflitto di interesse, anteponendo quello relativo ad altre situazioni/asset italiani a quello di azionisti di Mediobanca. Risulta, infatti, evidente dal voto che coloro i quali non si sono trovati in questa posizione si sono espressi a favore (mercato in primis), in linea con le
raccomandazioni dei proxy advisors internazionali. Si tratta chiaramente di un’opportunità, per ora, mancata per lo sviluppo della nostra Banca e del sistema finanziario italiano. Continueremo ad essere concentrati sull’esecuzione del nostro piano ‘One Brand – One Culturè convinti della superiore generazione di valore rispetto all’alternativa rappresentata dall’offerta di Mps”, conclude Nagel.
(ITALPRESS).
-Foto: Ipa Agency-

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Zelensky “La Cina non può essere garante della nostra sicurezza”

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KIEV (UCRAINA) (ITALPRESS) – La scorsa notte “l’esercito russo ha stabilito uno dei suoi folli anti-record. Ha preso di mira infrastrutture civili, edifici residenziali e la nostra popolazione”. Così il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sui social, aggiungendo che “diversi missili sono stati lanciati contro un’azienda di proprietà americana in Transcarpazia. Si trattava di una normale attività civile, sostenuta da investimenti americani, che produceva articoli di uso quotidiano come macchine da caffè. Eppure, era anche un bersaglio per i russi. Questo è molto significativo”, afferma. E sottolinea che “i russi hanno condotto questo attacco come se nulla fosse cambiato, come se non ci fossero sforzi globali per fermare questa guerra. Tutto questo richiede una risposta. Non c’è ancora alcun segnale da parte di Mosca di impegnarsi davvero in negoziati sostanziali e porre fine a questa guerra. E’ necessaria pressione. Sanzioni severe, dazi elevati”.
Parlando con i giornalisti, Zelensky ha indicato Svizzera, Austria o Turchia come possibili sedi per potenziali colloqui di pace con il suo omologo russo Vladimir Putin. No a un possibile ruolo della Cina per garantire la sicurezza dell’Ucraina.
“In primo luogo – ha spiegato Zelensky – la Cina non ci ha aiutato a fermare questa guerra fin dall’inizio. In secondo luogo, la Cina ha aiutato la Russia aprendo il suo mercato dei droni… Non abbiamo bisogno di garanti che non aiutino l’Ucraina e che non l’abbiano aiutata nel momento in cui ne avevamo veramente bisogno”. E l’incontro con Putin, ha concluso Zelensky, sarà possibile “dopo che saranno state concordate garanzie di sicurezza”.

– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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