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Cronaca

Lombardia, Regione e Aindo insieme per l’intelligenza artificiale

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MILANO (ITALPRESS) – Valorizzare il ruolo innovativo dell’Intelligenza Artificiale, tenendo conto della necessità di uno sviluppo etico di questa tecnologia: ad accendere i riflettori sul tema è stato l’incontro “Generare per condividere: Dati Sintetici per un uso etico dell’Intelligenza Artificiale” che si è svolto a Milano al Palazzo Pirelli. Promosso in collaborazione con Regione Lombardia e MUR da Aindo – startup nata dalla Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati di Trieste attualmente insediata in Area Science Park nel campus di Padriciano (e a Milano presso Le Village di Crèdit Agricole), che ha sviluppato e brevettato una tecnologia di generazione di dati sintetici – il dibattito ha visto la partecipazione di istituzioni governative e regionali che hanno approfondito le ultime frontiere dell’Intelligenza Artificiale e le possibilità
rivolte alle aziende in termini di crescita economica ma soprattutto di innovazione. Al centro della tavola rotonda la tecnologia generativa dei dati sintetici che permette di elaborare, analizzare e scambiare informazioni tutelando la privacy degli individui. L’incontro, introdotto dalla Vice Presidente del Senato Licia Ronzulli e dal Vicepresidente di Regione Lombardia Marco Alparone, a cui è seguito un intervento del Ministro per il Turismo Daniela Santanchè, ha dato voce a una pluralità di punti di vista sulla necessità di promuovere e governare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale attraverso una legislazione aggiornata e responsabile, che ne valorizzi a pieno il potenziale e ne garantisca l’impiego etico. A precedere il dibattito gli interventi in video di Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy; Valentino Valentini, Vice Ministro delle Imprese e del Made in Italy; Alessio Butti, Sottosegretario Innovazione per la Presidenza del Consiglio. Hanno preso parte alla tavola rotonda Anna Dotti, Presidente della VII Commissione del Consiglio regionale della Lombardia; Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato, Ministero Istruzione e Merito; Andrea Romanino, Rettore della Sissa di Trieste; Emanuela Orsi direttore del centro di diabetologia del Policlinico di MIlano e Laura Palagi, Professore ordinario di ricerca operativa dell’Università La Sapienza, che ha diretto la sfida tecnologica tra dati reali e dati sintetici. A chiudere i lavori l’intervento di Alessandro Fermi, Assessore all’Università, Ricerca e Innovazione di Regione Lombardia, che ha annunciato la prossima adozione del codice di condotta per il riutilizzo dei dati sanitari per finalità di ricerca in Regione Lombardia in collaborazione con la DG Welfare. Daniele Panfilo, co-fondatore e CEO di Aindo, ha presentato le implicazioni strategiche della generazione dei dati sintetici e il contributo che le sue applicazioni possono offrire alla ricerca, all’industria e alle politiche pubbliche: da ambiti ad alto impatto sociale e di business, come la ricerca in ambito sanitario e farmaceutico, a tecnologie per i mercati finanziari e assicurativi. E “L’impiego di grandi quantità di dati per la ricerca scientifica apre nuovi orizzonti: essendo generati artificialmente mediante Intelligenza Artificiale, questi consentono di tutelare la privacy degli individui e al contempo favorire il progresso tecnologico. Tuttavia crediamo fermamente che per sfruttare appieno il potenziale dei dati sintetici sia essenziale intavolare una discussione sull’AI non solo nella comunità scientifica ma anche con i decisori politici; soprattutto in vista delle scelte che prossimamente troveranno espressione nella nuova strategia nazionale sull’AI ma anche negli indirizzi che il G7 adotterà durante la Presidenza italiana nel 2024”, ha dichiarato il co-fondatore e CEO di Aindo Daniele Panfilo. “A oggi il mondo si divide tra coloro che sono ottimisti sui risultati e sulle promesse dell’intelligenza artificiale e chi, invece, appare scettico: per il Governo italiano la strada da percorrere è di carattere pragmatico, volto a normare soprattutto gli aspetti etici di questo ambito nuovissimo senza frenare le sue enormi potenzialità. L’intelligenza artificiale potrà dare un impulso notevole alla produttività e all’industria ma, per utilizzarla al meglio, occorre realizzare il trasferimento tecnologico dal mondo dell’Accademia a quello dell’impresa: grazie, quindi, ad Aindo per avere promosso l’incontro a Palazzo Pirelli, che va esattamente in questa direzione”, ha aggiunto Valentino Valentini, Viceministro delle Imprese e del Made in Italy. Alessio Butti, Sottosegretario Innovazione per la Presidenza del Consiglio si è così espresso: “Veniamo proprio in questi giorni dall’approvazione all’unanimità dell’AI Act da parte del Consiglio Europeo, un risultato storico per l’UE e anche per il nostro Paese: ci siamo battuti sin dal primissimo momento affinchè tutte le applicazioni di intelligenza artificiale operassero all’interno di un sistema di regole che tuteli i diritti dei cittadini e promuova un’innovazione responsabile. Questo traguardo arriva in una fase per noi decisiva, la presidenza del G7, durante la quale abbiamo voluto mettere l’intelligenza artificiale al centro dei confronti organizzati dal Governo. Sappiamo che istruire l’AI ha un costo elevatissimo in termini di informazioni e che le soluzioni sperimentate finora non sono più sostenibili. Qualcuno parla già di “carestia dei dati”: questi non garantiscono infatti una qualità adeguata, sono inutilizzabili a causa dei bias, contengono informazioni personali riservate (è il caso del settore sanitario). I dati sintetici sembrano offrire un’ottima soluzione al problema: sono economicamente sostenibili, scalabili, condivisibili e soprattutto sono eticamente accettabili. Il Governo lavora per offrire alle imprese operanti nel settore dell’intelligenza artificiale, come Aindo, il massimo sostegno e incoraggiamento: con l’AI Act abbiamo dato una cornice normativa rigorosa all’innovazione, attraverso partnership con le pubbliche amministrazioni e il settore accademico, puntiamo a promuovere la collaborazione tra sapere scientifico e iniziativa imprenditoriale”. “La tecnologia non va fermata, ma orientata al perseguimento di fini utili all’individuo nel pieno rispetto dei suoi diritti. Un intervento normativo da parte della Regione potrebbe delineare le linee guida e i principi per l’adozione delle nuove tecnologie, stimolando quel dialogo virtuoso di cui ha parlato anche il sottosegretario Butti. Tecniche come la sintetizzazione dei dati o il federated learning nel settore sanitario stanno ottenendo risultati significativi negli Stati Uniti e in Germania: credo che queste tecniche possano essere estremamente utili anche per la nostra Regione, specialmente in un sistema sanitario che mira sempre più all’efficienza operativa e alla personalizzazione delle cure”, conclude Anna Dotti, Presidente della VII Commissione del Consiglio regionale della Lombardia. E’ intervenuta anche Paola Frassinetti, Sottosegretario di Stato, Ministero Istruzione e Merito: “L’evento a Palazzo Pirelli ha rappresentato un’importante occasione di incontro tra istituzioni, impresa e accademia. Creare sinergia tra queste realtà è strategico non solo per sostenere l’immediato processo di innovazione del Paese ma, soprattutto, guardando al futuro e ai giovani. Le aziende innovative come Aindo, infatti, giocano un ruolo cruciale nell’ispirare gli studenti meritevoli a intraprendere una carriera – prima accademica e poi lavorativa – nell’ambito di una tecnologia nuova come l’intelligenza artificiale, rendendoli da subito consapevoli delle questioni economiche, sociali ed etiche a essa legate. Sempre di più, quindi, università e impresa collaborano negli atenei per creare iniziative che coinvolgano attivamente gli studenti, come bandi o hackathon, il cui scopo è promuovere un’istruzione di qualità che prepari gli studenti ad affrontare le sfide che li attendono nel mondo del lavoro e li equipaggino di competenze necessarie per avere successo nel settore in continua evoluzione della tecnologia. L’obiettivo finale è formare una nuova generazione di innovatori, capaci di contribuire in modo significativo al progresso dell’economia e della società”. “La trasformazione digitale e l’ingresso delle nuove tecnologie avanzate come l’intelligenza artificiale, saranno una risorsa in termini di qualità e sostenibilità del sistema sociosanitario”, dichiara il Vicepresidente di Regione Lombardia Marco Alparone. “La regolamentazione sull’utilizzo dei sistemi dotati di AI, dovrà garantire la sicurezza, la protezione, la qualità e la validità dei dati, per accompagnare l’ingresso delle nuove tecnologie assicurando la tutela del cittadino. La valorizzazione di soluzioni provenienti dalla ricerca accademica nazionale, la cui qualità è riconosciuta a livello globale, è occasione per rafforzare una virtuosa e fattiva sinergia tra essa e il mondo industriale”. “Interpretare, regolare, valorizzare e orientare in funzione del bene comune le opportunità offerte dai processi trasformativi indotti dalle tecnologie di Intelligenza Artificiale è una delle più importanti sfide che la Lombardia, col suo DNA intriso di ricerca e innovazione, è chiamata oggi ad affrontare”, afferma l’assessore regionale Alessandro Fermi, che ha una delega ad hoc dedicata proprio all’Intelligenza Artificiale. “Ho recentemente comunicato alla Giunta l’avvio di un’iniziativa di governance dedicata all’Intelligenza Artificiale, denominata ‘LombardIA’. Il primo passo come già annunciato sarà la costituzione di un board di esperti, a cui chiederemo di mettere a disposizione le proprie competenze e conoscenze in un ruolo consultivo e propositivo. Ma non ci fermeremo qui. Oggi, in accordo con le altre direzioni competenti, sono lieto di annunciare che stiamo lavorando alla stesura di un Codice di Condotta, da sottoporre a parere del garante della Privacy, per l’utilizzo di dati, opportunamente trattati, a fini didattici e di ricerca. Il nostro obiettivo è essere all’avanguardia, dotando le nostre strutture delle migliori tecnologie possibili, nel pieno rispetto dei diritti degli individui. In questo modo, saremo in grado di tenere il passo con l’innovazione etica, fornendo ai centri di ricerca e agli enti regionali i migliori strumenti che la tecnologia può offrire, preparandosi per tempo all’entrata in vigore del regolamento europeo sull’Intelligenza Artificiale (AI ACT) che proprio in materia di dati e mobilità sicura del dato anche sanitario dedica diversi articoli”. I dati sintetici per l’uso etico dell’intelligenza artificiale – Aindo ha come mission agevolare l’adozione e lo sviluppo di soluzioni avanzate di Intelligenza Artificiale mediante la realizzazione di un nuovo standard globale per l’accesso e la condivisione delle informazioni, basato sui dati sintetici. I dati sintetici di Aindo non sono raccolti empiricamente, ma generati artificialmente attraverso modelli di machine learning. Questi sono in grado di creare informazioni artificiali che riproducono fedelmente le caratteristiche e i comportamenti di quelli reali. I dati sintetici così generati mantengono quindi l’utilità statistica contenuta nei dati originali. Essendo artificiali, sono privi di informazioni sensibili e possono pertanto essere scambiati e analizzati in modo sicuro, senza rischi per la privacy degli individui. I dati sintetici consentono di applicare le potenzialità dell’Intelligenza Artificiale in ambiti ad alto impatto sociale e di business, come la ricerca in ambito sanitario o lo sviluppo di tecnologie per i mercati finanziari. Aindo e i legami con la ricerca scientifica e l’Accademia – Oltre a essere utilizzati in ambiti ad alto impatto, tra cui quello sanitario, i dati sintetici vengono impiegati da Aindo per ricerche e studi di settore, al fine di aiutare la comprensione di fenomeni socioculturali e contribuire a migliorare la vita delle persone. Inoltre, Aindo è attiva in campo scientifico partecipando a eventi internazionali (World Artificial Intelligence Cannes Festival, Northstar Dubai Gitex Global, NeurIPS) in cui presenta paper e studi nel campo dei dati sintetici. Infine, collabora con università e centri di ricerca, tra cui l’Università degli Studi di Trieste e il DIAG della Sapienza di Roma, lanciando hackaton e coinvolgendo studentesse e studenti in progetti innovativi.(ITALPRESS).

Foto: Ufficio Stampa Aindo

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Poker nerazzurro a San Siro, l’Inter travolge la Cremonese 4-1

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MILANO (ITALPRESS) – Un’Inter intensa e spumeggiante regala spettacolo e rifila un perentorio 4-1 alla rivelazione Cremonese. Per la formazione meneghina i marcatori di giornata sono Lautaro, Bonny, Dimarco e Barella: il gol della bandiera lo realizza Bonazzoli. A San Siro, di fatto, si è vista in campo una sola squadra e il risultato non è mai stato in bilico. Con questa vittoria i nerazzurri agganciano momentaneamente la vetta della classifica, a quota dodici punti. La Cremonese di Nicola, invece, torna così coi piedi per terra dopo un sorprendente avvio di stagione, incassando il primo ko in campionato. Un’Inter semplicemente famelica fa capire sin da subito che aria tira alla Cremonese, sfiorando il gol con Frattesi dopo appena trenta secondi. L’equilibrio nel punteggio, infatti, è destinato a durare ben poco e al 6′ Lautaro firma il vantaggio nerazzurro. Parte tutto da Barella che sradica il pallone dai piedi di Sanabria e verticalizza per Bonny, lanciato così in campo aperto assieme al bomber argentino: il francese serve l’assist per Lautaro che, solo davanti a Silvestri, sigla l’1-0 con facilità.
Dopo la rete annullata a Dimarco per fuorigioco al 12′, i nerazzurri continuano a sfornare occasioni da gol a ripetizione e Silvestri tra i pali è costretto a fare gli straordinari. Il portiere della Cremonese, incolpevole sulla prima rete, non può nulla nemmeno sul gol del raddoppio: al 38′, su cross di Dimarco, Bonny di testa realizza il 2-0, dopo aver rubato perfettamente il tempo alla retroguardia ospite. La musica non cambia nemmeno nella ripresa e il passivo per la Cremonese diventa ancora più pesante. Nel giro di due minuti, tra il 55′ e il 57′, l’Inter mette a segno altre due reti. Il 3-0 porta la firma di Dimarco che si riprende così la marcatura negata nel primo tempo, segnando con un bel tiro da fuori. Il poker, invece, lo realizza Barella che ritrova la gioia del gol dopo quasi dieci mesi: per il 4-0 Bonny mette a referto il terzo assist di serata e, al momento del cambio con Esposito, esce dal campo tra gli applausi scroscianti di San Siro. La mezz’ora finale è di pura amministrazione e Chivu ne approfitta per dare spazio ai giocatori meno impiegati. Tra di loro, però, non fa una bella figura Diouf, che nel finale perde un pallone sanguinoso, dal quale nasce il gol del 4-1 della Cremonese, segnato da Bonazzoli. Per l’Inter di Chivu arriva così il terzo successo di fila in campionato, la quinta contando anche la Champions.
– Foto Image –
(ITALPRESS).

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Emozioni, errori e gol, all’Olimpico Lazio-Torino 3-3

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ROMA (ITALPRESS) – La Lazio non riesce a dare continuità alla vittoria di Genova: la pazza sfida dell’Olimpico contro il Torino di Baroni, infatti, termina per 3-3 dopo un finale infuocato in cui il pareggio definitivo arriva al 103′ con un rigore di Cataldi dopo una rissa in campo. Al tecnico granata, al ritorno da ex in quello che fino a pochi mesi fa era il suo stadio, non riesce il colpaccio ma torna a fare punti dopo due sconfitte di fila. Scelte forzate per Sarri, che dopo Marusic e Pellegrini perde anche Zaccagni: al loro posto, ecco Hysaj, Tavares e Pedro. Nel Torino, invece, prima da titolare in campionato per Tameze. Partono meglio gli ospiti, con Ngonge che, lasciato solo al limite, fa partire un tiro centrale e facile da bloccare per Provedel. L’esterno è protagonista al 16′, dando il via all’azione che porta al gol dei granata: il tiro di Pedersen viene ribattuto a centro area da Provedel, Simeone è più reattivo di Hysaj e Basic e la mette dentro. La Lazio prova a reagire con qualche spunto individuale, ma crea poco. Al 24′, follia di Pedro, che con un passaggio arretrato serve Ngonge: reattivo Provedel a chiudergli lo specchio. Gol sbagliato, gol subito: lo stesso Pedro recupera palla e serve in profondità Cancellieri, che si accentra e scarica all’incrocio un sinistro potente su cui Israel non può nulla. Al 40′, dopo una palla recuperata sulla trequarti biancoceleste, Basic sceglie il lancio lungo per Cancellieri che controlla alla perfezione, vince il duello fisico con Lazaro, sterza e batte di nuovo Israel in uscita. Prima della fine del primo tempo c’è spazio per un’altra palla recuperata da Pedro sul disimpegno di Israel, ma Basic manda alto non di molto.
Nella ripresa, il Torino, a caccia del pareggio, si fa preferire su una Lazio troppo lenta e slegata. Ai granata manca la precisione, con un colpo di testa di Vlasic fuori misura e un tiro di Asllani alto. Baroni pesca bene dalla panchina, coi neoentrati subito protagonisti: Nkounkou salta in un colpo solo Hysaj e Isaksen e mette in mezzo per Adams, che allarga il piattone per battere Provedel. All’84’, Dembèlè, ben imbeccato in profondità, sbaglia la scelta tentando un tiro da posizione impossibile invece di mettere la palla in mezzo. Qualche lampo di Lazio si vede nel finale, con le azioni un pò confusionarie portate avanti da Castellanos e Tavares, che poi esce per far spazio al recuperato Lazzari. Il gol di Coco al 93′ sulla torre di Masina sembra regalare il ritorno alla vittoria al Torino, ma c’è ancora tempo per l’ultimo colpo di scena. Piccinini conclude la sua personalissima partita horror non vedendo un nettissimo fallo dello stesso Coco su Noslin dopo una palla persa in area da Dembèlè. A salvarlo c’è il Var: l’on-field review porta all’assegnazione del rigore. Contestualmente viene ammonito Maripan, il cui colpo rifilato a palla lontana allo stesso attaccante argentino sul successivo parapiglia che si è creato non viene ritenuto da rosso. Dal dischetto va Cataldi, che spiazza Israel e fa tirare un grosso sospiro di sollievo a Sarri e ai tifosi biancocelesti.
– Foto Ipa Agency –
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Prima gioia per il Lecce, battuto il Parma al Tardini

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PARMA (ITALPRESS) – Colpo esterno del Lecce, che centra il suo primo successo in campionato. I ragazzi guidati da Eusebio Di Francesco espugnano 1-0 il Tardini di Parma: decide una rete messa a referto da Riccardo Sottil nel primo tempo.
Buon avvio di partita da parte dei padroni di casa, che vanno vicini al vantaggio dopo appena 5′ con una conclusione dalla distanza di Bernabè, terminata di poco a lato. La risposta della squadra giallorossa non si fa attendere, tant’è che al 9′ Berisha disegna un cross pericoloso su calcio di punizione per Stulic, che però viene anticipato da Circati. Tirato un sospiro di sollievo, il Parma torna a fare la partita costruendo delle azioni interessanti, ma senza riuscire a rendersi pericoloso dalle parti di Falcone. Al 26′ Carlos Cuesta è costretto ad effettuare la sua prima sostituzione in seguito all’infortunio di Valeri, che viene rilevato da Lovik. Sei minuti dopo Pellegrino lamenta un tocco di mano in area di rigore, ma per Doveri è l’attaccante a commettere fallo. Sul ribaltamento di fronte Berisha, sull’imbucata di Gallo, lascia partire un potente tiro da posizione defilata che viene deviato in corner. Il Lecce cresce con il passare dei minuti e al 38′ trova la rete del vantaggio con Riccardo Sottil. L’ex Milan lascia partire un tiro-cross che scavalca Stulic e beffa un colpevole Suzuki. In pieno recupero Britschgi ci prova da posizione defilata, ma trova un grande Falcone a dirgli di no con i piedi.
Nella ripresa la formazione gialloblù inizia ad attaccare a testa bassa, ma i ritmi di gioco non sono particolarmente alti e le occasioni da rete latitano da entrambe le parti. Al 63′ Tiago Gabriel compie un grande intervento in scivolata, strappando la palla dai piedi di Almqvist che sembrava pronto a volare verso la porta. Nonostante una squadra a forte trazione offensiva, il Parma non riesce a trovare gli spazi giusti per colpire gli avversari. Al 76′ Cutrone si rende pericoloso con una girata sull’assist di Lovik, ma la palla termina fuori. Nel finale di partita gli emiliani continuano a spingere, ma devono fare i conti con una buona fase difensiva dei pugliesi. All’89’ Danilo Veiga cade in area di rigore per un presunto contatto con Almqvist ma, dopo un check del Var, non viene ravvisato alcun fallo. Nel recupero ci pensa ancora Falcone a compiere una grande parata su Delprato, blindando il primo successo stagionale dei salentini. Il Lecce esce così dalla zona retrocessione e sale 5 punti in classifica, agganciando proprio il Parma.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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