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Politica

Fi, Moratti “Proposte concrete contro politica degli slogan”

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ROMA (ITALPRESS) – Il voto alle prossime Europee sarà fondamentale perchè determinerà “quale sarà la politica europea dei prossimi anni per l’industria e per l’agricoltura” e Forza Italia, attraverso il lavoro della Consulta nazionale, si impegna a presentare delle proposte concrete al prossimo Congresso, anche per ricucire un rapporto con l’elettorato che “in questo momento è distaccato dalla politica”, che “è fatta molto di slogan e di polemiche quotidiane”. Lo ha detto Letizia Moratti, presidente della Consulta nazionale di Forza Italia, intervistata da Claudio Brachino per la rubrica Primo Piano dell’agenzia Italpress. La consulta nazionale di Forza Italia “è stata effettivamente un’idea del presidente Berlusconi per coinvolgere personalità che non sentivano la possibilità di impegnarsi in prima persona in politica, ma che erano interessate ad affiancare un partito che voleva anche innovare le modalità con le quali fare politica”. Si tratta di “un organo statutario di Forza Italia, rivitalizzata dal segretario Tajani” che mi ha dato “la responsabilità di coordinarla: l’ho organizzata in 12 aree, ho coinvolto una trentina di personalità al di fuori della politica” ed “è uscito un lavoro poderoso”, con “delle proposte molto concrete sulle diverse aree: abbiamo consegnato questo lavoro al segretario Tajani e sarà parte del dibattito congressuale”, che “è già iniziato”.
Ad esempio, tra le proposte venute fuori sulla sanità, “per quanto riguarda le liste di attesa, l’intervento strutturale è sicuramente un intervento di aumento del numero dei medici e degli infermieri e una migliore retribuzione: la proposta che abbiamo fatto è staccare” i lavoratori della sanità “dalla contrattazione pubblica dell’Aran e fare in modo che la sanità sia trattata come la difesa: un soldato che viene mandato al fronte ha una retribuzione diversa rispetto a chi sta in ufficio. Allora non si capisce perchè un chirurgo che opera in sala operatoria o un anestesista, cioè quelli che hanno le attività più logoranti, non possano avere una retribuzione diversa”, ha spiegato. “Un secondo intervento è sulla medicina del territorio: bisogna portare a compimento una proposta che era stata fatta dal governo Draghi, alla quale io avevo fortemente contribuito, che è quella di lasciare i medici di medicina generale come liberi professionisti, ma dare un certo numero di ore in regime di parasubordinazione alle Regioni, in modo tale che possano indirizzare i medici di medicina generale negli ospedali di comunità e nell’assistenza domiciliare integrata”.
Poi “abbiamo ascoltato le piccole e medie imprese ma anche l’artigianato, il commercio, le professioni e gli autonomi” e “sono emerse delle proposte molto concrete quindi per esempio la necessità di rafforzare le filiere di base”. Sull’intelligenza artificiale, inoltre, la proposta della Consulta è “creare un supercomputer per poter dare potenza di calcolo alle piccole e medie imprese, perchè possano avere le specializzazioni necessarie”. Il lavoro emerso dalla Consulta è una sorta di manifesto programmatico per le Europee? “Sarà il segretario a deciderlo: abbiamo cercato di fare un lavoro coerente”. La Consulta “vuole dare una visione di medio periodo e una strategia: credo che in questo congresso la concretezza dei contenuti sarà importante”, soprattutto alla luce del fatto che “in questo momento c’è un distacco da parte dell’elettorato nei confronti della politica”, che “è fatta molto di slogan, di visione di brevissimo periodo e di polemiche quotidiane: spesso l’agenda viene dettata dal flusso delle polemiche dei social”.
Sulle manifestazioni degli agricoltori, Moratti ha sottolineato che “protestano rispetto a un’Europa che, negli ultimi 20 anni, ha dimezzato gli aiuti” al settore, di fronte a” un cambiamento climatico che porta gravi problemi”, ma “protestano anche per una transizione verde è che è fatta in maniera troppo rapida e senza un loro coinvolgimento. Bisogna dare loro tempo di poter utilizzare delle formule diverse: chiedono una politica di buon senso in Italia e in Europa: Forza Italia ha raccolto questa richiesta, anche facendo alzare il tetto dei benefici sull’Irpef non più solo per i redditi fino a 10mila euro, ma anche oltre”, ha ricordato.
“Purtroppo la politica della Commissione – nella quale l’area socialista ha dato un impulso forte – ha pesantemente danneggiato il mondo industriale”. Per questo “è fondamentale il voto per le Europee”, perchè determinerà “quale sarà la politica europea dei prossimi anni per l’industria e per l’agricoltura”. Per Forza Italia “ci deve essere una transizione energetica” ma “con una terza via: non bisogna sicuramente negare che c’è un cambiamento climatico e che c’è necessità di intervenire, ma neppure stringere i tempi rispetto a diciamo opportunità non realizzabili”: ad esempio “pensare che nel 2035 noi avremo solo auto elettriche – e addirittura la proposta ultima è rottamare le altre – è una proposta economicamente non sostenibile. Davvero vogliamo danneggiare tutte le nostre industrie e vogliamo danneggiare anche la possibilità economica delle nostre famiglie di poter sostenere questa transizione energetica? Non è possibile”, ha chiarito. “Siamo la seconda manifattura d’Europa e dobbiamo fare in modo che le nostre imprese siano messe in condizione di crescere”, facendo in modo che “non abbiano ostacoli burocratici e che possano competere a livello europeo e mondiale. Forza Italia chiede un abbassamento dei tassi, perchè le imprese possano fare investimenti e perchè le famiglie possano non indebitarsi con dei mutui che non possono pagare”. Sul Medio Oriente, infine, “l’obiettivo è quello di arrivare alla pace e alla soluzione dei due popoli, due Stati: ovviamente” c’è stato “un attacco inaccettabile dal punto di vista umano da Hamas” ma ci deve essere “una reazione proporzionale” da parte di Israele, in modo che “i civili siano risparmiati”.

– Foto Italpress –

(ITALPRESS).

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Referendum, seggi aperti sino alle 23: alle 12 affluenza al 7,4%

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MILANO (ITALPRESS) –  Alle 12 di oggi, per i vari quesiti dei cinque referendum in programma, ha votato in media il 7,4% degli aventi diritto. E’ quanto emerge dal sito Eligendo del ministero dell’Interno. Il dato riguarda 61mila seggi sui 61.591 complessivi.

Nella giornata di oggi le votazioni si terranno dalle 7 alle 23. Per la giornata di domani si voterà dalle 7 alle 15.

Urne aperte, oltre che per i 5 Referendum, anche per i ballottaggi nei capoluoghi di Provincia Matera e Taranto, a Cernusco sul Naviglio, Saronno e Lamezia Terme e in altre 13 città con più di 15mila abitanti nelle quali al primo turno di elezioni amministrative nessun candidato sindaco ha raccolto la metà più uno dei voti necessari per essere eletti. Oggi e domani si terrà il secondo turno con i seggi aperti in giornata dalle 7 alle 23 e domani dalle 7 alle 15.

L’affluenza al ballottaggio delle amministrative alle ore 12 di oggi è dell’11,88%, in calo rispetto al 14,05% del primo turno. E’ quanto risulta dal sito Eligendo del Ministero dell’Interno.

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Foto: Ipa Agency

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Papa “La pace tornerà se non saremo più predatori”

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ROMA (ITALPRESS) – “In un mondo lacerato e senza pace lo Spirito Santo ci educa a camminare insieme. La terra riposerà, la giustizia si affermerà, i poveri gioiranno, la pace tornerà se non ci muoveremo più come i predatori, ma come pellegrini. Non più ognuno per sè ma armonizzando i nostri passi ai passi altrui. Non consumando il mondo con voracità, ma coltivandolo e custodendolo, come ci insegna l’enciclica Laudato sì”.

Così Papa Leone XIV durante la veglia di Pentecoste in Piazza San Pietro, in occasione del Giubileo dei Movimenti, delle Associazioni e delle Comunità. “Dio ha creato il mondo perchè noi fossimo insieme. Sinodalità è il nome ecclesiale di questa consapevolezza. E’ la via che domanda a ciascuno di riconoscere il proprio debito e il proprio tesoro, sentendosi parte di un intero, fuori dal quale tutto appassisce, anche il più originale dei carismi”, ha aggiunto.

“Vedete: tutta la creazione esiste solo nella modalità dell’essere insieme, talvolta pericoloso, ma pur sempre un essere insieme. E ciò che noi chiamiamo storia – ha proseguito – prende forma solo nella modalità del riunirsi, del vivere insieme, spesso pieno di dissidi, ma pur sempre un vivere insieme. Il contrario è mortale, ma purtroppo è sotto i nostri occhi, ogni giorno”, ha concluso il Papa.

-Foto IPA Agency-

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Partito a Roma il corteo per Gaza, Schlein “Questa è l’Italia che non tace”

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ROMA (ITALPRESS) – E’ partito a Roma, al grido di “Palestina libera” sulle note di ‘Bella Ciao’, il corteo per Gaza, la manifestazione pro-Palestina promossa dai partiti di centrosinistra Avs, M5s e Pd, e sostenuta da movimenti, associazioni e singoli cittadini, con partenza da piazza Vittorio Emanuele II e arrivo a Porta San Giovanni. Tra i leader di partito presenti Elly Schlein, Giuseppe Conte, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli dietro lo striscione che apre il corteo alla partenza.

“Quella di oggi è un’enorme risposta di partecipazione del popolo italiano per dire basta alla strage dei palestinesi – ha detto la segretaria del Pd Elly Schlein -. Questa è un’altra Italia che non tace, un’Italia che vuole il cessate il fuoco e che chiede il riconoscimento dello Stato della Palestina: questa è l’Italia che vogliamo”. A farle eco, il presidente del M5s, Giuseppe Conte: “La presenza di tantissimi cittadini italiani qui oggi è il segno che l’opinione pubblica non ci sta più e chiede lo stop a questo sterminio”.

-Foto xl5/Italpress-
(ITALPRESS).

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