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Mbappè verso il Real, club al lavoro per la giusta formula

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ROMA (ITALPRESS) – Dopo la decisione di Kylian Mbappè di non proseguire la sua esperienza con il Paris Saint Germain al termine di questa stagione, il fuoriclasse francese classe 1998 sembra ormai destinato al Real Madrid guidato in panchina da Carlo Ancelotti. Anzi, secondo quanto riporta ‘Marcà, la stella transalpina, che dunque lascerebbe la società di Al-Khelaifi a parametro zero, avrebbe già fatto il primo passo, in attesa di un’offerta del club blanco, che però deve innanzitutto fare i conti con l’equilibrio di uno spogliatoio fatto di campioni. Mbappè, innanzitutto, dovrà ridursi l’ingaggio, visto che dopo il rinnovo del 2022 con il Psg guadagnerebbe 72 milioni a stagione, oltre ad aver incassato un bonus alla firma di 180 milioni pagabili in tre rate. Insomma, cifre astronomiche alle quali il diretto interessato non vorrebbe rinunciare, anche perchè non si sono del tutto placate le sirene dell’Arabia Saudita. Ecco allora che il Real, o chi vorrà inserire in rosa il bomber francese che nel suo palmares ha un Mondiale (2018), sei Ligue 1, tre Coppe di Francia e tre Supercoppe francesi, dovrà pensare ad una formula che permetta comunque di arrivare a certe cifre. Una potrebbe essere il ‘singing on Feè, ampiamente adottata in Premier League ai giocatori svincolati o nei casi di rinnovo, consistente nel pagamento alla firma di una cifra esterna allo stipendio. Si potrebbe poi ricorrere al ‘Bonus fedeltà’, che consiste nell’indicare una o più date all’interno del periodo di validità del contratto dove, qualora vengano raggiunti determinati obiettivi ed il calciatore sia ancora nel club, allo stesso è destinato un ‘tot’. Formula che Mbappè ha già utilizzato al Psg. Un’altra possibilità sarebbe quella di utilizzare il bonus per risultati individuali, come conquistare il Pallone d’Oro o la Scarpa d’Oro, raggiungere “x” numeri di gol, assist o partite e dunque arrivare a determinati premi con la squadra. Ma non è ancora tutto. C’è anche un bonus per i risultati consolidati. Con questa cifra tutti i bonus ottenuti in una stagione vengono automaticamente sommati allo stipendio dell’anno successivo, diventando fissi e dando la possibilità di ottenerne di nuovi partendo da uno stipendio più alto. Un’altra chance sarebbe la provvigione per le amichevoli ottenute grazie proprio alla sua presenza in squadra. Inoltre, oltre al bonus, si possono negoziare i diritti d’immagine, concedendo al giocatore una percentuale più alta di quella normalmente stabilita. Tutte formule dunque valide per accontentare l’ex Monaco, l’ambiente e non infrangere la ‘pace socialè all’interno di uno spogliatoio sì di stelle, ma unito.
– foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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Bronzo per Alice Betto agli Europei di triathlon

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ROMA (ITALPRESS) – Da Vichy, in Francia, è arrivato un bellissimo bronzo di Alice Betto in gara, insieme all’altra azzurra Verena Steinhauser, in occasione dell’Europe Triathlon Championships. L’azzurra chiude alle spalle della britannica Vicky Holland, oro, e della beniamina di casa Leonie Periault, argento. “Sono felicissima di questo podio, lo volevo tanto e ho cercato con tutte le mie forze di ottenerlo – le parole di Alice Betto – Ho condotto una gara di testa fin dalla frazione di nuoto per poi controllare fino a quella di corsa. Il percorso non era facile, era molto esposto al vento e richiedeva moltissima concentrazione”.
– foto Ipa Agency –
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Cagliari in ritiro, Giulini “Gruppo sano, senza mele marce”

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CAGLIARI (ITALPRESS) – “Abbiamo convenuto di andare in ritiro, ho parlato col mister chiedendogli se se la sentisse di parlare e insieme al direttore abbiamo deciso di ripartire subito domani compattandoci”. Questa la decisione del presidente del Cagliari, Tommaso Giulini, dopo la sconfitta casalinga con l’Empoli e il difficile avvio di campionato della squadra di mister Nicola. “Non è una fiducia a tempo, ho vissuto tante di queste situazioni in quasi dieci anni. In altri casi valutavo se ci fosse un problema interno, se ci fosse da mandare via qualcuno, a cominciare da direttore sportivo o allenatore. Non vedo mele marce, sono felice di lavorare con loro, dal primo giorno di calciomercato e dell’arrivo del mister. Stimo tanto Bonato, lui e Nicola lavorano molto bene, il direttore ha grande affiatamento con tutti, è un momento difficile e lo dobbiamo affrontare tutti insieme”. Giulini difende anche i giocatori. “E’ un gruppo che mi sembra sano, con giovani ed esperti, che abbiamo iniziato a creare dopo la retrocessione del 2022 e compattato poi da Ranieri col suo arrivo”. “Non vedo mele marce, ma un gruppo coeso; si è vista qualche reazione non bella tra compagni ma penso sia frutto della frustrazione del momento. Bisogna trovare la chiave all’interno e sono convinto che il direttore e il mister insieme alla squadra sapranno trovarla”, ha aggiunto Giulini.
– Foto Ipa Agency –
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Il Torino batte il Verona e vola in vetta

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VERONA (ITALPRESS) – Prosegue il grande avvio di stagione del Torino, che resta imbattuto nella gestione griffata Paolo Vanoli: 3-2 all’Hellas Verona, in dieci dal 21′, e vetta solitaria per una notte in una Serie A tinta (anche) di granata. Una vittoria che regala nuove certezze al tecnico, costretto a rinunciare dall’inizio all’acciaccato Saul Coco: il suo attacco gira alla perfezione, con tutti e tre i centravanti schierati (Zapata, Sanabria e Adams) in gol. L’inizio è molto equilibrato al Bentegodi e serve una giocata individuale per sfondare, col vantaggio del Toro: tacco di Duvan Zapata e Sanabria non sbaglia a tu per tu per Montipò. Siamo al 10′ e bastano due minuti per lo spettacolare pari di Kastanos che, su azione da corner, riceve da Lazovic e scaglia un imparabile sinistro per l’1-1. La gara prosegue a ritmi altissimi e vive la sua svolta definitiva al 21′, quando Dawidowicz sgomita su Sanabria e viene espulso. C’è anche un rigore per il Toro, ma il paraguaiano prima calcia sul palo e poi prova il tap-in, risultando ovviamente in fuorigioco e vanificando il tutto. Da qui in poi è un dominio del Toro, che tocca l’80% di possesso palla e sfiora a più riprese il vantaggio. I granata lo trovano al 34′, con l’incornata di Duvan Zapata che non lascia scampo al suo marcatore Magnani e a Montipò.
I granata vanno anche vicini al tris con Duvan e Walukiewicz, rischiando solo su un tiro dalla distanza di Kastanos. Nella ripresa il Verona si copre e mette in mostra le qualità di Belahyane. Acquistato per soli 500mila euro dal Nizza, il mediano si conferma perfetto in interdizione e mostra anche un piede educato: splendida la sua palla per Livramento, che calcia (a giro) a lato di un soffio. La ripresa è però tutta a favore del Torino, che domina e spinge andando a caccia del tris. Vanoli gestisce le energie dei suoi, togliendo Ilic, ed esulta al 78′: Magnani perde un pallone pericoloso e il subentrante Che Adams ne approfitta, con un destro che non lascia scampo a Montipò. Una rete, la seconda dello scozzese in Serie A, che non chiude i giochi. L’Hellas fa debuttare il classe 2006 Lambourde, nuovo gioiellino scovato da Sogliano, e accorcia a sorpresa al 92′: Masina sbaglia tutto, Belahyane ruba palla e serve l’assist per il 3-2 di Mosquera. Non c’è tempo per altre reti ed esulta comunque il Torino, che scavalca l’Udinese: con 11 punti, per una notte i granata svetteranno su tutti in Serie A. Si ferma a quota 6 il Verona, tradito da uno dei suoi veterani. Dopo l’espulsione di Dawidowicz, non c’è stata partita fino alla reazione d’orgoglio nel recupero.
– Foto Ipa Agency –
(ITALPRESS).

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